Vigoleno
Con le ultime battute dell’inverno e i primi raggi di sole tiepidi che preannunciano la primavera ho ricominciato a dedicare il sabato alle escursioni in giornata, puntando ancora una volta al turismo di prossimità, lento e sostenibile: è così che a fine Febbraio (2023, N.d.R) ho deciso di tornare nel Piacentino per scoprire il suggestivo borgo di Vigoleno.
Per orientarsi
- Cosa fare: visitate il piccolo borgo durante una giornata di fine inverno o in primavera
- Cosa mangiare: degustate i vini tipici della zona e un tagliere di salumi e torta fritta
- Cosa acquistare: i salumi tipici del Piacentino e il vino “Colli Piacentini Vin Santo di Vigoleno”
Storia DI Vigoleno
Vigoleno è un piccolo borgo con case in pietra del territorio Piacentino e, precisamente, è una frazione del comune di Vernasca. Facente parte del circuito de “I Borghi più belli d’Italia” e insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, è uno splendido esempio di borgo fortificato del Medioevo: la sua struttura architettonica è infatti rimasta pressoché immutata nel tempo e oggi si può davvero parlare di “finestra sul passato” passeggiando tra le sue vie. Inoltre, il numero ridotto dei suoi abitanti (a oggi se ne contano 7), ha permesso a questo luogo di rimanere vivo e che la sua anima antica non venisse stravolta.

Il borgo di Vigoleno
Situato in posizione panoramica a 350 metri d’altezza sul crinale tra la valle dell’Ongina e la valle dello Stirone, Vigoleno è riuscita a resistere alle varie dominazioni che qui si sono succedute e all’avanzata inarrestabile di eserciti e truppe che tanto hanno combattuto in Emilia.
Il territorio di Vernasca fu abitato fin dal neolitico dai Liguri che lasciarono tracce del loro passato ritrovate in alcune località come Rocchetta di Carameto, Casali di Morfasso e Settesorelle. I Liguri vennero poi sconfitti dai Romani che qui stabilirono alcuni insediamenti.
Come molte parti del territorio anche quello di Vigoleno vide numerose famiglie nobili passare per le sue vie: gli Scotti, i Pallavicino, i Piccinini, i Farnese e molti altri ancora. Molti membri di queste importanti dinastie vissero all’interno del castello di Vigoleno che venne più volte distrutto, rimaneggiato e ricostruito.
Nel 1815 fu istituito il comune di Vigoleno: all’epoca contava più di 1000 abitanti ed era più popoloso di Vernasca al giorno d’oggi: fu per volere di Carlo III di Parma che, nel 1851, il capoluogo comunale fu spostato a Vernasca e Vigoleno iniziò a spopolarsi e a perdere d’importanza.

Ingresso al borgo di Vigoleno
Parte del territorio comunale di Vernasca è compreso nella Riserva naturale geologica del Piacenziano, punto di riferimento per la geologia grazie all’incredibile patrimonio fossilifero del Pliocene: alcuni di questi fossili sono custoditi anche all’interno del Castello di Vigoleno e possono essere ammirati dai visitatori grazie alla loro esposizione in teche tematiche.
Il Castello di Vigoleno
Punta di diamante del borgo è sicuramente il suo castello: fondato nel X secolo fu avamposto sulla strada per Parma del Comune di Piacenza e fu di proprietà di numerose famiglie nobili. Nel 1922 la Principessa Maria Ruspoli Gramont lo fece restaurare e molti interni vennero modificati seguendo i suoi gusti eccentrici e particolari: le pareti divennero spesso di colori accesi e brillanti, alcune parti dei soffitti vennero dipinti da lei stessa raffigurando un cielo stellato e rimuovendo gli affreschi precedenti. Il castello divenne un vero e proprio salotto culturale che ospitò, tra gli altri, Gabriele d’Annunzio, Max Ernst, Jean Cocteau e Arthur Rubinstein.
Oggi il castello è di proprietà dell’imprenditore Augusto Zucchinali ed è aperto al pubblico per visite ed eventi: facente parte de “I Castelli del Ducato“, è un luogo unico nel suo genere, in grado di emozionare tutti gli amanti dei castelli e delle dimore nobiliari.
Il borgo oggi
Il borgo di Vigoleno oggi è più vivo che mai: grazie alla riscoperta da parte degli amanti del turismo di prossimità è una meta molto frequentata da appassionati di storia e viaggiatori consapevoli. Situato nei dintorni di Salsomaggiore e Castell’Arquato, il borgo è perfetto per un’escursione in giornata o una gita fuori porta con la famiglia o in solitaria: grazie alle sue attrazioni, come il Castello o la Chiesa di San Giorgio, è di sicuro un luogo valevole del Piacentino e di alta valenza storica.
A Vigoleno è tutt’oggi viva e ardente la tradizione della questua del cantamaggio: il 30 di aprile un gruppo di canterini porta l’augurio della primavera e il messaggio della venuta del mese di maggio (e quindi della fine dell’inverno secondo la tradizione dei Romani). Ogni cittadino per l’occasione offre piccoli doni che vengono calati dalle finestre del borgo all’interno una cavagna, un piccolo cesto spesso fatto a mano.
A Vigoleno vengono organizzati moltissimi eventi culturali come il mercatino di Natale, degustazioni di vini e visite guidate al borgo e al castello (quest’ultima fatta anche dalla vostra Vagabonda). Un borgo pulsante e con tanta voglia di farsi conoscere!
La mia visita
Ho visitato questo splendido luogo a fine Febbraio del 2023 insieme al Pirata e ai #SuoceriVagabondi: era da tempo che progettavamo di visitare alcuni luoghi del Piacentino insieme e così, cogliendo l’occasione di una splendida giornata soleggiata e con temperature miti, abbiamo deciso di incontrarci proprio a Vigoleno. Per nostra fortuna, nonostante sia un borgo molto rinomato, non abbiamo trovato troppa gente e questo ci ha permesso di goderne a pieno lo spirito.
Prima di iniziare la visita guidata prevista per le 15:00 abbiamo deciso di farci deliziare con le gustose prelibatezze preparate da Bollicine&Tortafritta, ristorante alle porte del borgo antico: qui abbiamo fatto davvero incetta di torta fritta (o gnocco fritto) e dei salumi tipici della zona come l’intrigante coppa piacentina. Successivamente non potevamo non scegliere un secondo piatto cucinato con sapienza e dal gusto deciso e indelebile: le guancialine di maiale in umido con patate sono state spaziali!
Sazi e davvero soddisfatti della scelta del ristorante ci siamo diretti verso l’entrata del castello per iniziare la visita guidata: accompagnati dal simpaticissimo e davvero preparato Riccardo abbiamo potuto scoprire le meraviglie del borgo iniziando dalla sua storia e passando per l’Oratorio di Santa Maria, per la Chiesa di San Giorgio e per il Castello: quest’ultimo è stato il vero fulcro dell’esperienza e siamo rimasti davvero estasiati nel scoprire la sua storia e nell’osservarne gli interni così particolari e inaspettati.
Il segno tangibile dell’eccentricità di Maria Ruspoli si può ben osservare facendo un giro nelle sale: addirittura la Principessa ha voluto che fosse allestito un teatrino privato dove, a turno, gli ospiti si esibivano in performance divertenti e spiritose. Non mi potevo però aspettare di meno conoscendo la sua personalità eccentrica e bizzarra!

La piazza principale di Vigoleno
Il gusto medioevale e rinascimentale si è inaspettatamente fuso alla perfezione con le passioni e i capricci della Principessa che non ha badato a spese nella “ristrutturazione” del Castello: questo era il suo rifugio e il suo luogo prediletto e tanti, davvero tantissimi, hanno varcato la porta di questo maniero e sono rimasti affascinati dalla proprietaria e dal suo palazzo fortificato.
Imperdibile anche la visita alla torre del Castello: grazie a una scalinata stretta e bassa è possibile infatti raggiungere il punto più alto del borgo e godersi una vista eccezionale sul territorio circostante. Da qui si può ben ammirare la Pietra Nera, un’ofiolite di età giurassica che contrasta totalmente con ciò che la circonda: si tratta di uno sperone composto da materiale roccioso di età giurassica riconducibile al fondale dell’Oceano Tetide che un tempo bagnava queste zone. Possiamo definirla quasi un “relitto” di un passato lontano e molto diverso da ciò che possiamo ammirare qui oggi, un vero geosito di rilevanza locale che ai miei occhi da naturalista curiosa non è per niente sfuggito (non a caso sono ancora vivi i ricordi universitari, le lezioni di petrografia del Professor Tribuzio e quelle di sedimentologia del Professor Lualdi).

La Pietra Nera
Di notevole pregio è anche la Chiesa di San Giorgio: si tratta di un edificio di culto in stile romanico del XII secolo costruito su un precedente edificio longobardo. Al suo interno sono ospitati pilastri con capitelli scolpiti con figure e alcuni affreschi medioevali. Il suo aspetto austero fa rivivere un po’ il tempo che fu e ci ricorda che l’arte sacra non è sempre stata accostata a sfarzo e a ricchezza.
Dulcis in fundo, al termine della nostra visita è stato possibile avvistare sulle colline circostanti un branco di quattro daini, sceso verso valle per cibarsi dell’erbetta rugiadosa sfruttando il calar del sole: la mia escursione a Vigoleno non è quindi stata solo storica ma anche naturalistica!

Daini al pascolo
Probabilmente non molti si aspettano di trovare così tanto da vedere all’interno di un borgo abitato solo da sette anime, eppure l’Italia è così: riesce a stupire sempre grazie alla sua ricchezza culturale e alla sua bellezza che si esprime in maniera così prorompente anche negli angoli più insospettabili.
Come visitare il Borgo di Vigoleno: il Borgo di Vigoleno è totalmente pedonale e si può visitare solo a piedi. Se dovete parcheggiare l’automobile vi consigli di farlo presso il Parcheggio gratuito Rio delle Noci o al Parcheggio gratuito Delle Rive, entrambi a brevissima distanza dal borgo. Soprattutto in alta stagione cercate di arrivare molto presto per evitare la calca. Visitate anche la vicina Castell’Arquato e il suggestivo Castello di Gropparello, non ve ne pentirete!
Lisa Trevaligie-Travelblog
I territori del piacentino sono a me totalmente sconosciuti. sarà un piacere poterli visitare seguiendo i tuoi consigli, non appena sarà possibile. Indubbiamente inserirei Vigoleno in cima alla lista delle cose da vedere, poichè mi sono innamorata del suo castello!
Donna Vagabonda
Vigoleno, Castell’Arquato, Gropparello, Agazzano e molti altri: questi sono solo alcuni dei luoghi più suggestivi dove trovare borghi e castelli fenomenali!
Teresa
Non stento a credere che sia considerato tra i borghi più belli d’Italia, a giudicare dalle tue foto la visita deve essere una gran bella esperienza. E soprattutto deve essere fantastico vedere i daini in libertà!
Donna Vagabonda
È sempre molto emozionante vedere gli animali in libertà nonostante posso dire di essere una privilegiata in questo data la mia attività come volontaria per il WWF Sud Milano e grazie ai miei studi pregressi.
Mimì
Bellissima esperienza vedere i daini aggirarsi liberi nelle campagne! Vigoleno deve essere davvero un gran gioiello e, anche se ancora non lo conosco di persona, questa tua narrazione mi ha davvero entusiasmata!
Donna Vagabonda
Ah vedrai che ti farà innamorare, è un borgo spettacolare, di quelli che davvero conservi uno splendido ricordo!
antomaio65
Non lo avevo mai sentito nominare e sei la seconda persona in poco tempo che mi parla di Vigoleno! Mi sembra il luogo perfetto per una gita fuori porta che unisce la visita culturale del borgo e del castello ad un assaggio dell’ottima cucina della zona
Donna Vagabonda
Allora è proprio il caso che tu lo vada a visitare se ne hai sentito già parlare. È un borgo meraviglioso!
Libera
Proprio ieri sono stata a Vigoleno: io adoro la Val d’Arda. È un borgo magnifico come tante altre località del piacentino, dalla bellezza disarmante.
Donna Vagabonda
Sono contenta che anche tu ci sia stata, è splendido e il Piacentino è davvero un territorio magnifico!
La Kry
Io sono di parte perchè a Vigoleno ci vado spesso, quindi non posso che appoggiare ogni tua parola e confermare che questo borgo merita sicuramente di far parte di ogni itinerario sui colli Piacentini.
Per chi poi volesse un po’ più di immersione nella natura, anche il non troppo lontano parco provinciale del Monte Moria merita una visita!
Donna Vagabonda
Non lo conosco! Grazie della segnalazione, vado subito ad approfondire! 😄
Veronica
Conoscendo poco il Nord, devo dire che è sempre un paicere leggere di questi borghi così belli e pieni di storia. Non avevo mai sentito parlare di Vigoleno, pur essendo uno dei borghi più belli d’Italia ma sicuramente vale una visita!
Donna Vagabonda
Te lo consiglio, è un borgo magico che merita una visita almeno una volta nella vita!
viaggiacorrisogna
Sentito nominare, forse proprio perchè fa parte del circuito dei “borghi più belli d’Italia” e ci credo visto le tue foto. Certo che però quel gnocco fritto fa proprio voglia!!!
Donna Vagabonda
Che bontà! È stato un pranzo fenomenale e abbiamo pagato il giusto. Lo consiglio!