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Il Museo del mese di Ottobre: il Museo Geologico di Castell’Arquato

Il Museo del Mese di ottobre è un museo a cui sono particolarmente legata e uno dei migliori musei di questo genere presenti in Italia: è il Museo Geologico Giuseppe Cortesi di Castell’Arquato, un importante centro culturale all’interno di un borgo di rara bellezza.

Il Museo Geologico Giuseppe Cortesi

Il Museo Geologico Giuseppe Cortesi è un museo inerente la geologia situato all’interno dell’Ospedale Santo Spirito di Castell’Arquato, in Provincia di Piacenza. Questo museo raccoglie ed espone minerali, rocce e fossili provenienti da varie zone del mondo e in particolare locali: grande attenzione è infatti riservata al Piacenziano, un piano geologico facente parte del Pliocene iniziato 3,6 milioni di anni fa e terminato 2,588 milioni di anni fa.

Il museo è stato istituito partendo dalla collezione civica di fossili di Castell’Arquato: il nucleo fondante era costituito da una raccolta di molluschi fossili provenienti da alcune zone del Piacentino, il cui possessore era un avvocato della zona, Odoardo Bagatti, appassionato di fossili e non solo.

In origine la raccolta era ospitata all’interno del palazzo del Podestà e successivamente fu spostata all’interno del torrione Farnese.

Il Museo Geologico G. Cortesi

La scoperta del cranio di una balenottera rinvenuto presso la frazione Tabiano di Lugagnano Val d’Arda nel 1983 catalizzò l’attenzione e l’interesse verso il museo che divenne un centro di ricerca e di conservazione dei reperti.

Negli anni successivi furono condotte ulteriori campagne di scavo nei dintorni del torrente Arda, il torrente passante da Castell’Arquato, e in altri siti che permisero di riportare alla luce altri resti fossili di cetacei.

Il museo quindi cambiò per l’ultima volta sede: l’ospedale Santo Spirito era, ed è, un luogo di maggiori dimensioni che consente di ospitare numerosi campioni e, soprattutto, i resti della balenottera, il pezzo più di spicco dell’intera collezione.

Il percorso espositivo

Le 6 sale del museo accolgono numerosi campioni di rocce, minerali e, in numero maggiore, di fossili. Ogni sala ospita una determinata sezione:

  • Il cammino della vita
  • Il golfo delle balene
  • Il quaternario
  • Il Piacenziano
  • La malacologia
  • I nicchi di Leonardo di Vinci

Ogni sezione è ben articolata e ospita numerosi pannelli esplicativi e ogni pezzo è corredato da una didascalia con indicati il nome e la provenienza. La varietà dei campioni mostrati è davvero incredibile se si pensa che questo non è un museo di città: nonostante non si trovi a Piacenza o in qualche altro centro urbano di maggiori dimensioni, il Museo Geologico G. Cortesi è sicuramente un punto di riferimento per tutti gli studiosi e appassionati di fossili del Piacenziano e non solo.

La mia visita al Museo Geologico Giuseppe Cortesi

Durante i miei anni universitari avevo sentito più volte parlare del Museo Geologico di Castell’Arquato, sia per la bellezza dei campioni ospitati sia perché punto di riferimento per lo studio dei fossili, in particolari bivalvi e molluschi, della zona piacentina. Non è infatti un segreto che proprio nei dintorni di Castell’Arquato (e non solo) si trovano alcuni affioramenti di fossili assai importanti: la legge italiana vieta la raccolta dei fossili nostrani dunque questi giacimenti possono essere osservati ma non è possibile effettuare escavazioni o estrazioni di alcuna sorta.

Era dunque da un po’ di tempo che volevo visitare sia il borgo che il museo, incuriosita dal racconto si alcuni professori che tanto decantavano le sue lodi… Finalmente nell’estate del 2021 sono riuscita a esaudire questo mio desiderio grazie a una giornata interamente dedicata alla scoperta del borgo e dei suoi musei e… Devo dirvi che non ne sono affatto rimasta delusa!

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Il museo, di piccole dimensioni ma molto ricco, si trova proprio nel centro storico del borgo, a due passi da Piazza del Municipio ed è davvero una tappa obbligata per chi visita Castell’Arquato, anche se non si è appassionati di mineralogia o paleontologia. All’interno è infatti possibile scoprire l’origine della vita e i processi di formazione dei fossili, come è stato possibile ritrovare una balenottera proprio nel piacentino e conoscere la fauna e la flora del passato di queste zone.

Il museo si trova tutto su un unico piano e questo facilita la visita anche a chi ha problemi di motilità. Oltre alla visita in solitaria si può optare per una visita guidata previa prenotazione: lo staff presente è comunque sempre ben disposto a fornire spiegazioni e approfondimenti riguardo i pezzi esposti e sui percorsi per osservare gli affioramenti fossiliferi.

Questo museo è davvero un punto di riferimento per gli studiosi: non capita tutti i giorni di vedere i resti fossili di una balenottera ritrovati proprio su suolo italiano come non capita tutti i giorni di trovare un museo così ben attrezzato all’interno di una realtà di piccole dimensioni come quella di Castell’Arquato. Per gli intenditori poi non mancano le sorprese: numerosi resti fossili, italiani e non, sono davvero notevoli sia per dimensioni che per rarità!

Ho visitato questo museo ben due volte: la prima accompagnata dalla mia famiglia durante il primo viaggio verso Castell’Arquato, la seconda insieme ai membri dell’Associazione Mineralogica e Paleontologica Pavese di cui sono Presidente. Entrambe le volte sono rimasta entusiasta della mia visita e della mia esperienza: visitare un museo come questo è sempre una grande e incredibile scoperta e ogni volta si impara qualcosa di nuovo.

Castell’Arquato e il suo Museo Geologico vi aspettano, non vi deluderanno ma anzi vi sorprenderanno!

Informazioni utili

Il Museo Geologico Giuseppe Cortesi si trova in via Sforza Caolzio 57Castell’Arquato – Piacenza

Per visitare il museo è obbligatoria la prenotazione tramite applicazione IoPrenoto, tramite telefono allo 0523 803215 o tramite mail iatcastellarquato@gmail.com entro 24 ore dalla visita.

Orari

 Sabato, domenica e festivi: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17

È possibile visitare il museo dal martedì al venerdì previa richiesta.

Per ulteriori informazioni visitate il sito ufficiale.

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Commenti

  • 29 Ottobre 2021

    Vado spesso a Castell’Arquato, ma ogni volta, andando in settimana, mi scordo di prenotarlo. Ero riuscita a vederlo solamente una volta da piccola con nonno, ma non me lo ricordo purtroppo!

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  • 30 Ottobre 2021

    Interessantissimo questo Museo, soprattutto per chi è appassionato di natura e della sua Storia! E la Geologia è legata a tutto ciò …

    Ci andrò non ne conoscevo l’esistenza!

    Rispondi
  • 7 Novembre 2021

    Il museo che non ti aspetti: mi è già capitato di fare un giro in qualche piccola città di provincia ed entrare in un museo senza avere grosse aspettative e poi dovermi ricredere, anzi in taluni casi i piccoli musei si sono rivelati meglio allestiti di alcuni più blasonati. Leggendo il tuo articolo ed ammirando le splendide foto sono rimasta entusiasta dalle esposizioni di fossili, rocce e minerali e, inevitabilmente, dai resti della balenottera. E’ incredibile ed affascinante vedere come fondali marini di epoca preistorica siano adesso rilievi di almeno 300 metri sopra il livello attuale del mare, ricchi di conchiglie fossili che si notano anche nei blocchi di pietra arenaria utilizzata in molte costruzioni a Castell’Arquato nel corso dei secoli. E’ proprio una gradita scoperta il museo Geologico Giuseppe Cortesi

    Rispondi
  • Libera
    9 Novembre 2021

    Sono stata a castell’arquato ma per motivi di tempo non sono riuscita a visitare questo museo . Grazie per lo spunto , la prossima volta non me lo lascerò sfuggire .

    Rispondi
  • 10 Novembre 2021

    Questo museo sembra davvero interessante, adoro questo tipo di visite, non mi stancano Mai!

    Rispondi
  • 24 Novembre 2021

    Sono stata a Castell’Arquato qualche anno fa, in un raptus medievale coinciso con la voglia di scappare dalla città per un weekend. Ho fatto un giro in questo museo e, per quanto piccolo, l’ho trovato molto curato e pieno di curiosità.

    Rispondi
  • 9 Dicembre 2021

    Come sai sono un’appassionata di minerali (un giorno devo mandarti qualche foto della mia collezione), ma colleziono anche fossili e conchiglie. Proprio per questo credo che questo museo sarebbe una manna per me! Potrei passarci ore a leggermi tutto e osservare tutto in dettaglio. Grazie per avermelo fatto scoprire!

    Rispondi
  • 12 Dicembre 2021

    La mineralogia è una di quelle cose che mi interessano a rate. Da piccola collezionavo minerali, e ogni tanto mi ripiglia la passione per le gemme e le pietre, ma un museo sull’argomento non credo di averlo visitato. Se dovessi capitare per Piacenza andrò volentieri a visitare questo!

    Rispondi

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