Le Grotte di Toirano
Durante il mese di Giugno (2023, NdR) ho avuto l’occasione di visitare due tra le grotte piรน suggestive d’Italia: le Grotte di Toirano e le Grotte di Borgio Verezzi. Insieme agli amici e soci dell’Associazione Mineralogica e Paleontologica Pavese AMPP mi sono infatti diretta in Liguria in una calda domenica per poter scendere in profonditร e scoprire, ancora una volta, il segreto mondo delle viscere del nostro Pianeta Terra. In questo articolo vi racconto proprio delle prime, le Grotte di Toirano: pronti a scendere con me?
Regione: Liguria
Zona: Monte Carmo di Loano – entroterra di Borghetto Santo Spirito
Dove:ย Piazzale Dario, Via P. G. Maineri, 1, Toirano – Savona
Difficoltร escursionistica: T
Dislivello: le grotte sono lunghe circa 3000 metri di cui 1300 attrezzate per le visite al pubblico. Il complesso รจ diviso in piรน grotte, quelle visitabili sono la Grotta della Bร sura e la grotta di santa Lucia Inferiore, collegate tra loro.
Abbigliamento: scarpe da trekking, pantaloni lunghi da escursione, felpa o maglia termica (temperatura costante di 16ยฐC), guantini facoltativi.
Per prenotazioni e informazioni ulteriori visitate il SITO UFFICIALE
Le Grotte di Toirano
La formazione
Le Grotte di Toirano fanno parte della formazione di etร triassica delle Dolomie di San Pietro dei Monti che si sono originate in ambiente marino per accumulo di materia organica circa 200 – 250 milioni di anni fa: si tratta di rocce sedimentarie ricche in carbonato di calcio (minerale comunemente chiamato anche calcite e di formula chimica CaCo3) percorse da solchi e scannellature a causa dell’erosione dell’acqua operata negli anni.
Il colore rosse del suolo, molto ben osservabile, รจ proprio dato da questa attivitร erosiva che ha sciolto le rocce liberando i minerali ricchi in ferro: anche nella grotta sono presenti molti punti in cui questi minerali sono ben osservabili grazie alla loro colorazione scura.

Benvenuti alle Grotte di Toirano!
L’attivitร dell’acqua ha dato origine, come spesso accade nella formazione delle grotte, a fenomeni di carsismo piรน o meno estesi: l’acqua ha scavato in profonditร e ha creato gallerie e pozzi successivamente interrati dalla deposizione di altri strati di roccia. L’idrografia sotterranea ha portato avanti la sua profonda azione per migliaia di anni creando stalattiti e stalagmiti di notevoli dimensioni e ha permesso la formazione delle grotte, affiorate oggi grazie alla naturale denudazione dei versanti delle montagne.
Scoprite l’articolo dedicato alla Grotta Gigante cliccando qui!
L’interno delle Grotte di Toirano รจ assolutamente suggestivo per l’altissimo numero di concrezioni da gocciolamento qui formatesi: stalattiti, stalagmiti ma anche colonne e concrezioni a drappo. Non si possono poi non segnalare le concrezioni da capillaritร , molto meno frequenti nelle grotte italiane ma qui davvero apprezzabili come le cristallizzazioni coralloidi, formatesi a causa della deposizione del calcare dovuto all’evaporazione in rocce molto dure. Si tratta di strutture piรน o meno globulari e allungate, che ricordano un corallo appunto, con forma arrotondata o appuntita. Ancora, tra le concrezioni da capillaritร , si trovano le concrezioni mammellonari chiamate anche “nuvole di grotta”: concrezioni di grandi dimensioni formatesi quando le stalattiti coniche sono rimaste immerse in acqua satura di calcare per lungo tempo. Il carbonato di calcio infatti si deposita in strati sovrapposti e crea forma arrotondate massicce e compatte.

Stalattiti, stalagmiti e concrezioni alle Grotte di Toirano
Grotte di questo tipo sono davvero suggestive e mostrano come l’azione erosiva dell’acqua combinata alle rocce carbonatiche possa davvero dare luogo a spettacoli incredibili!
La morfologia
Le Grotte di Toirano riuniscono ben 70 grotte di diverse dimensioni, due delle quali aperte al pubblico: la Grotta della Bร sura e la Grotta di Santa Lucia Inferiore, collegate tra loro tramite un tunnel artificiale scavato a 150 metri di profonditร .
Le grotte nei tempi antichi e oggi
Le Grotte di Toirano sono conosciute fin dall’antichitร : sono infatti state ritrovate all’interno della Grotta della Bร sura tracce del passaggio di alcuni esseri umani e di animali. All’interno infatti si trova un importante deposito di ossa di Orso delle Caverne (Ursus spelaeus) databile intorno ai 50.000 – 24.000 anni fa (chiamato “Cimitero degli Orsi”) e molte tacce dell’ingresso di Homo sapiens avvenute circa 12.000 anni fa, durante la cultura dell’Epigravettiano.

Le impronte di passaggio dell’Homo sapiens
Nonostante la scoperta della sala triale risalga alla fine del 1800, le sale oggi aperte al pubblico sono state scoperte solo nel 1950 quando alcuni ragazzi di Toirano sfondarono il diaframma stalagmitico che ostruiva l’accesso: la scoperta fu eclatante e il Ministero dei Beni Culturali incaricรฒ l’archeologa Virginiaย Chiappella di fare un sopralluogo. Nessuno poteva immaginare la ricchezza di ciรฒ che si trovava all’interno della grotta: vennero subito notate le ossa di orso e anche alcuni segni del passaggio dell’uomo preistorico, cosรฌ come tracce di torce sulla roccia e mucchietti di carbone al suolo. Un ulteriore sopralluogo portรฒ alla scoperta delle impronte di piedi umani, qualcosa di davvero eccezionale!

Incredibili concrezioni alle Grotte di Toirano!
Le scoperte continuarono fino a condurre l’archeologa presso il Cimitero degli Orsi e una sala, ribattezzata Sala dei Misteri, dove si possono osservare altre impronte, ma anche segni di carbone sulle pareti, tracciati digitali sull’argilla e alcune palline di argilla adese alla roccia: testimonianze inequivocabili del fatto che la grotta venne frequentata da piรน persone in etร Paleolitica.

Riflessi e bellezza senza pari
Nel 1953 le Grotte vennero aperte al pubblico e gli studi sul sito continuarono fino al 2000. Nel 2014 le ricerche vennero riprese e si procedette a una revisione completa di tutti i reperti qui rinvenuti: con la datazione al radiocarbonio e grazie alle analisi geologiche e archeobotaniche dei depositi si mise in evidenza l’evoluzione paleoambientale del sito mostrando come la storia di queste grotte sia lunga, articolata e molto complessa. La Grotta della Bร sura divenne quindi uno dei simboli delle attivitร dell’uomo del Paleolitico in Italia, nonchรฉ uno dei massimi luoghi di interesse per la ricerca scientifica, sia essa geologica o ambientale.
La mia visita alle Grotte di Toirano
Ho deciso di visitare le Grotte di Toirano insieme agli amici e soci dell’Associazione Mineralogica e Paleontologica Pavese: volevamo vivere questa esperienza insieme condividendo la passione comune per minerali, rocce e geologia. Di buona lena dunque siamo partiti da Pavia verso Toirano e in circa due ore siamo giunti alla nostra meta: prima di immergerci completamente nel cuore della montagna ed esplorarne le viscere abbiamo potuto visitare il piccolo ma esaustivo Museo Preistorico della Val Varatella situato proprio accanto alla biglietteria. Qui infatti sono conservati alcuni reperti ritrovati all’interno della Grotta e della Val Varatella nonchรฉ lo splendido scheletro di un cucciolo di lince ritrovato presso una grotta a pozzo vicino ad Albenga: l’attribuzione alla specie precisa di lince non รจ possibile ma si puรฒ stabilire che questo resto ha un’etร compresa tra i 20.000 e gli 8.000 anni (Pleistocene – inizio dell’Olocene).
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Dopo la visita a questo piccolo ma davvero ricco museo la nostra guida Mara ci ha portati alla scoperta delle Grotte: dopo un breve tratto in salita (meno di un chilometro), si giunge all’ingresso di questo spettacolare mondo sotterraneo segreto e misterioso. La prima parte del percorso, che in tutto dura circa 70 minuti, รจ dedicata alla scoperta della Grotta della Bร sura: qui abbiamo potuto osservare con i nostri occhi le tracce indelebili del passaggio dei nostri antenati, forse incuriositi da un luogo cosรฌ protetto e riparato, forse ansiosi di esplorare come noi oggi. Del resto รจ stata proprio la voglia di conoscere che ha spinto i primi ominidi a fare scoperte straordinarie che oggi diamo quasi per scontate, come ad esempio il fuoco, la cottura del cibo, l’uso di oggetti e strumenti. Da sottolineare inoltre come qui si distinguano molto accuratamente le impronte dei giovanissimi homo che hanno lasciato traccia indelebile del loro passaggio.

Donna Vagabonda alle Grotte di Toirano
Stalattiti e stalagmiti ci accompagnano per tutta la durata di questo spettacolare viaggio nelle viscere della Terra: amo e amerรฒ sempre le grotte e mi sento nel mio “ambiente naturale” quando le esploro. Sarร per i miei studi o per via del fatto che amo esplorare luoghi particolari e unici?
In breve tempo giungiamo al famoso “cimitero degli orsi” dove sono conservati centinaia di fossili di Orso delle Caverne: forse questi animali avevano esplorato la grotta per ripararsi dall’inverno e alla fine vi sono rimasti intrappolati, oppure sono morti di stenti o di malattia. Non lo sapremo mai con certezza ma รจ davvero straordinario vedere tutti questi resti ossei cosรฌ ben conservati e ancora oggi oggetto di studi. Si distingue molto bene una vertebra, situata quasi nel centro di questo mucchio di ossa: non si puรฒ non rimanere impressionati pensando che anche questi animali siano stati attirati qui e che siano riusciti a giungere cosรฌ in profonditร nella loro esplorazione.

Il Cimitero degli Orsi
Giร , perchรฉ siamo quasi al termine della Grotta della Bร sura ma prima di lasciarla osserviamo le ultime testimonianze del passaggio del sapiens nella famosa Sala dei Misteri: si notano molto bene i segni sulle pareti delle torce, nonchรฉ le “palle di fango” che sono state lanciate o appiccicate di proposito. Forse un gioco dei piรน piccoli? O un segno voluto per dimostrare il proprio passaggio? Le teorie sono molte e non รจ facile dare una chiave di lettura univoca di queste testimonianze: sappiamo di per certo che non vi erano solo adulti durante l’esplorazione, motivo per cui potrebbe davvero trattarsi di un gioco compiuto dai piรน piccoli, o desideravano lasciare un messaggio di qualche genere? Non sono state ritrovate pitture quindi non รจ semplice fare chiarezza in tal senso. Restano perรฒ davvero affascinanti questi segni del loro passaggio e conferiscono alla grotta un ulteriore valore aggiunto.

Ossidi di ferro colorano il calcare
Per quanto riguarda il mio stupore questo รจ diventato ancor piรน palpabile quando abbiamo varcato la soglia della Grotta di Santa Lucia Inferiore: qui le concrezioni sono ancora piรน spettacolari ed รจ stato davvero emozionante osservare la splendida calcite assumere forme bizzarre, tondeggianti, simili a coralli. La Natura, ancora una volta, dร spettacolo di sรฉ mostrandosi in tutta la sua bellezza e fragilitร : sรฌ perchรฉ queste cristallizzazioni sono tanto suggestive quanto fragili e non รจ assolutamente permesso toccarle nรฉ tanto meno distaccarle dalla loro sede. Molte concrezioni sono ancora in lentissima formazione e se le toccassimo si potrebbe interrompere il processo millenario a causa dei nostri grassi corporei, dei batteri e delle sostanze che naturalmente abbiamo sulle dita: รจ bene quindi, come nelle altre grotte, seguire un rigido ma necessario codice di comportamento che prevede il non toccare assolutamente nessuna concrezione.

Concrezioni coralloidi di calcite
Al contrario di quella della Bร sura, quella di Santa Lucia Inferiore non riporta tracce di esplorazioni preistoriche ma non per questo รจ meno suggestiva o interessante, anzi! I colori e le forme della roccia diventano le pennellate aggraziate e fantasiose di un’artista che sembra essersi divertito molto nel creare figure danzanti leggiadre e variopinte: รจ proprio vero, grotta che vai, meraviglie che trovi!
Spesso, erroneamente, si pensa che le grotte siano tutte uguali, eppure confrontatele tranquillamente con quelle di Frasassi o con la Grotta Gigante per notare come siano davvero diverse, nonostante il Carsismo sia presente in ciascuna di queste location! Non fermatevi dunque a questa sbagliata convinzione, anzi visitatele tutte per scoprire mondi sotterranei eccezionali e incredibili!
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Terminata la spettacolare visita ci siamo diretti verso il piccolo e suggestivo Santuario di Santa Lucia, situato proprio al di sopra dell’uscita delle Grotte: una visita d’obbligo, soprattutto se aperto!

I “piatti giganti”, concrezioni particolari
La nostra splendida esperienza si conclude con un lauto pranzo al sacco consumato sotto gli alberi di tiglio del piazzale della biglietteria: coccolati da una fresca brezza ci siamo scambiati opinioni, sensazioni ed emozioni, gustando succulenti panini e dolci squisiti, in preparazione della prossima visita alle Grotte, quelle di Borgio Verezzi.
Claudia
Ne ho visitate anche io diverse di grotte quest’estate. Queste mi sembrano molto belle, molto interessanto i segni dell’homo sapiens!
Donna Vagabonda
Sรฌ sono estremamente valevoli e molto interessanti anche per le scoperte archeologiche qui fatte!
Lisa Trevaligie-Travelblog
Non avevo mai sentito nominare queste grotte sotterranee. Deve essere davvero un’esperienza pazzesca poter passeggiare in questo mondo sotterraneo, fatto da sculture naturali di una finezza unica.
Donna Vagabonda
Sono tra le piรน suggestive del nostro Paese e davvero molto importanti per i resti trovati all’interno!
Sara Bontempi
Adoro le visite nelle grotte, sono stata a quelle di Maiorca ed รจ stata un’esperienza incredibile, la natura รจ inimitabile!
Donna Vagabonda
Quella mi manca! ร grande? ๐คฉ
Libera
Queste grotte di Toirano sono una meraviglia della natura. Una splendida meta per riscoprire le viscere della Terra. Il percorso di visita poi, รจ davvero molto suggestivo.
Donna Vagabonda
Le Grotte di Toirano sono davvero speciali, hanno una storia pazzesca e la loro bellezza รจ incredibile!
Paola
Apprezzo tantissimo che parli di una zona molto vicina a me! Le grotte di toirano sono stupende e hanno unโatmosfera tenebrosa e magica!
Donna Vagabonda
Mi fa piacere valorizzare questo luogo, mi รจ piaciuto tantissimo!
Veronica
Leggendo il tuo blog, mi rendo conto di quanto poco io conosca le bellezze che il Nord Italia riserva. Le grotte sono davvero belle e mi piacerebbe la visita, ho solo paura di soffrire di claustrofobia
Donna Vagabonda
Queste sono abbastanza ampie, ci sono giusto un paio di passaggi un pochino stretti ma secondo me non dovresti avere problemi!
marina
Mitiche le Grotte di Toirano! Ci andai addirittura in gita alle Elementari! Ci sono tornata anche qualche anno fa da adulta e ogni tanto provo a riproporle all’altra metร del blog, ma con scarso risultato… Le grotte liguri sono tutte importanti per la preistoria non solo d’Italia, ma d’Europa, a partire dai Balzi Rossi di Ventimiglia ad arrivare alle Arene Candide a Finale Ligure.
Donna Vagabonda
L’altra metร perรฒ deve proprio ricredersi perchรฉ le Grotte di Toirano sono davvero spettacolari! Speriamo che tu possa convincerlo!
Teresa
Visitare le grotte mi piace molto, anche se soffro un pรฒ di claustrofobia; so che quelle di Toirano sono bellissime, ma anche se sono molto vicine a casa mia non le ho ancora visitate!
Donna Vagabonda
Allora devi proprio rimediare! Ci sono degli spazi un po’ angusti ma se non soffri molto ce la farai senz’altro!
Alessandra
Ho avuto modo di visitarle tanti anni fa con la mia famiglia…ne ho un ricordo bellissimo. Qui nelle Marche abbiamo le Grotte di Frasassi che meritano veramente. Mi piace molto visitare questi ambienti e notarne le differenze
partyepartenze
Le ho visitate moltissimi anni fa e ne ho un ricordo bellissimo. Mi ricordo il senso di maestositร e di potenza. I resti archeologici sono incredibili e vale la pena, se si รจ in zona, farci un salto. Esperienza davvero suggestiva.
Donna Vagabonda
Io sto pensando di portarci i miei alunni anche se sono a quasi 3 ore di strada, sono davvero affascinanti e meritano moltissimo!