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Apricale

La Liguria è una regione che, per la sua vicinanza con Pavia e grazie ai suoi numerosi collegamenti, viene scelta dalla vostra Donna Vagabonda molto spesso come luogo del suo continuo vagabondaggio: proprio un anno fa (Febbraio 2022 N.d.R), in occasione del Carnevale, ho avuto il piacere di visitare alcuni luoghi della Provincia d’Imperia e di scoprire il suggestivo borgo di Apricale, nell’entroterra. Pronti a conoscerlo con me?

Per orientarsi

  • Cosa fare: scoprite il borgo a piedi perdendovi tra le piccole viuzze
  • Cosa mangiare: assaggiate le olive taggiasche, le pansarole con lo zabaione e i barbagiuai
  • Cosa acquistare: l’olio e l’artigianato locale

Storia di Apricale

Apricale è un piccolissimo borgo situato nell’entroterra ligure facente parte del circuito de “I Borghi più belli d’Italia” e insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e situato all’interno della Provincia d’Imperia. La sua origine sembra risalire all’età del bronzo, ma il borgo venne fondato ufficialmente nel X secolo dai Lascaris di Ventimiglia, gli stessi fautori di uno dei monumenti più iconici di questa cittadina, il Castello della Lucertola.

Il borgo di Apricale al tramonto

Il borgo di Apricale al tramonto

Nel 1267 vennero redatti ed entrarono in vigorie gli Statuti Comunali, i più antichi della Liguria: il loro obiettivo era quello di regolarizzare la vita degli abitanti del borgo andando a toccare ogni aspetto, dalle attività economiche alla giustizia, dai tributi alle regole di comportamento. In particolare la giustizia fu la branca più disciplinata grazie a una serie di minuziosi regolamenti talvolta truculenti: la sepoltura di un assassino, ancora vivo, con la sua vittima, la decapitazione delle donne adultere e l’amputazione degli arti per i ladri. Gli Statuti prevedevano anche il Giudizio di Dio: se il condannato fosse riuscito a camminare per un breve tratto con un ferro rovente in mano senza ustionarsi sarebbe stato dichiarato innocente (immagino però che non vi fu nessuno in grado di compiere una simile impresa). Insomma, ad Apricale si può dire che non ci si annoiava affatto, anzi!

Tra i carrugi di Apricale

Tra i carruggi di Apricale

Nel 1287 il feudo di Apricale venne acquisito da Oberto Doria, già Signore di Dolceacqua, il quale stabilì l’unione amministrativa di Apricale con Isolabona all’interno del Marchesato di Dolceacqua, un’unione che durò fino al 1573. L’anno successivo il territorio passò sotto il Ducato di Savoia e seguì le vicende storiche di questa zona. Con la caduta di Napoleone nel 1815 Apricale passò sotto il Regno di Sardegna e poi, successivamente, entrò a far parte del Regno d’Italia.

Scopri l’articolo riguardante lo splendido borgo di Dolceacqua cliccando qui!

Il borgo oggi

Apricale è uno dei borghi più interessanti dell’entroterra d’Imperia sia per la sua storia che per la sue architetture: ogni anno infatti sono moltissimi i visitatori che decidono di raggiungere questo luogo attratti dalla bellezza e dal fascino del “borgo baciato dal sole”; “Apricus” significa infatti “soleggiato” e non è difficile intuire perché il toponimo derivi da questa parola: grazie alla sua posizione incastonata tra i rilievi collinari, ma ben esposta e circondata dagli ulivi, l’illuminazione del borgo è difatti sempre garantita.

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Nonostante Apricale sia abitata da poco più di 600 anime, questa piccolissima cittadina è un centro vivo e ricco di eventi culturali: numerose sono infatti le mostre fotografiche, pittoriche o artistiche che vengono allestite all’interno del Castello della Lucertola, il quale ospita anche il museo della storia di Apricale e i celebri Statuti. Dal 1990 il borgo ospita inoltre ogni estate la rassegna di teatro itinerante “… E le stelle stanno a guardare”, in grado di attirare numerosi appassionati e non solo da tutto il mondo. Oltre a ciò il borgo è ulteriormente impreziosito dalla manifestazione“Apricale Tango”, evento di riferimento per gli amanti di questo ballo.

Apricale è anche un borgo dipinto: dagli anni ’60 infatti molti artisti italiani e stranieri hanno affrescato i carruggi ritraendo scene di vita quotidiana e soggetti della vita agreste, ognuno con il suo personale tocco e il suo stile personale.

Avrete ormai capito che questo è un borgo pulsante e accogliente che ha saputo riqualificarsi e dimostrarsi leader del turismo lento anche grazie alla presenza di un albergo diffuso al suo interno, il Munta e Cara, scelto anche dalla vostra Vagabonda come alloggio per questo breve ma intenso viaggio alla scoperta dell’entroterra di Bordighera.

Cosa fare ad Apricale

Apricale è un luogo che va scoperto lentamente, senza fretta e lasciandosi guidare dal proprio istinto che vi permetterà di “perdervi” tra gli stretti carruggi: le dimensioni ridotte del borgo permettono infatti di visitarlo in poco tempo ma non riducetevi a una visita frettolosa e superficiale. La presenza delle numerose scalinate che percorrono tutto il paese vi costringerà a rallentare, a sospirare assaggiando la purezza dell’aria che qua si respira, a osservare gli splendidi dipinti murali che non appesantiscono le antiche pareti bensì le valorizzano. Ad Apricale si respira ancora quell’atmosfera tipica dei piccoli luoghi montani, un’atmosfera pacata, lenta e gioiosa.

Cala la sera e i carruggi si scuriscono

Cala la sera e i carruggi si scuriscono

Non è raro vedere la piazza principale colorata dalle risate dei bimbi che qui giocano ad acchiapparella o con un semplice pallone: via Cavour è il fulcro del piccolo paesino, con il Comune e con l’Oratorio di San Bartolomeo che dominano questo lembo di strada. La Chiesa della Purificazione di Maria Vergine è un piccolo gioiellino barocco e dal suo modesto sagrato si può godere di una splendida vista sul Municipio e sulla sua piazzetta.

Grazie alle sue modestissime dimensioni e agli spazi stretti, Apricale vi costringerà a concentrarvi su ogni vostro passo e vi ammalierà con architetture poderose e austere nonché con scorci sulla valle (e sulle mimose se venite qui alle porte della primavera) davvero eccezionali. Lasciate l’auto presso il parcheggio sulla SP63 e dimenticatevela, qui la fanno da padrone la lentezza e la voglia di camminare.

Apricale e le sue colline

Apricale e le sue colline

Se poi volete, come me, godervi a pieno lo spirito del borgo alloggiate presso le sue strutture ricettive: io, in particolare, ho optato per lo splendido albergo diffuso Munta e Cara scoprendo per la prima volta che cosa volesse dire pernottare presso tali alloggi. La filosofia che sta alla base di queste strutture ricettive si sposa perfettamente con la mia mission del viaggiare in maniera sostenibile grazie alla riqualificazione e alla valorizzazione di questo piccolo e indimenticabile borgo.

Commenti

  • 17 Febbraio 2023

    Devo assolutamente visitare questo borgo la prossima volta che passerò in Liguria. Lo trovo così romantico, non trovi? Sembra essere avvolto dal silenzio e dal profumo dei fiori. Una meta perfetta per un week end di coppia.

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    • Libera
      22 Febbraio 2023

      Conosco davvero poco la Liguria ma questa località sembra davvero interessante. Le terrò presente per un tour in primavera

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  • 19 Febbraio 2023

    Splendidi scorci dalle foto che hai scattato nel borgo di Apricale! Hai fatto benissimo a scrivercene e invitarci a visitarlo: ammetto di non esserci mai stata, ma adoro i borghi

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  • 20 Febbraio 2023

    Il borgo è davvero bellissimo ma ancora più interessante è la sua storia feudale. Sicuramente merita una visita qualora si fosse in zona!

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      • 4 Marzo 2023

        Bellissimo Apricale, anche se io sono di parte provenendo dalla provincia di Imperia..! Mi piace tornare spesso in questo borghetto inerpicato tra le colline e mangiare lo zabaione che fanno lì, una vera bomba calorica 😆

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  • 21 Febbraio 2023

    Me ne ha parlato mio fratello che qualche tempo fa ha fatto un giro in bici da quelle parti, e da allora è nella mappa dei posti non lontani da casa in cui organizzare una gita fuori porta. Sai che non ho mai dormito in un albergo diffuso? Questa potrebbe essere un’ottima occasione per provarne finalmente uno.

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  • 22 Febbraio 2023

    Pur essendo ligure non ho mai visitato Apricale, la zona di Imperia la frequento meno ma trovo sempre borghi interessanti, devo organizzarmi anche con gita giornaliera sembra davvero carino e non posso fare queste figure di non conoscere la mia Liguria!

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  • 22 Febbraio 2023

    Un piccolo borgo arroccato su una bella collina, che mi incuriosisce molto. Immagino che un giorno sia sufficiente per visitarlo, o sbaglio?

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  • 22 Febbraio 2023

    Ho un marito sanremese e mi ha portato spesso a visitare questo borgo così caratteristico. Camminare tra quelle antiche mura è una vera delizia, come deliziosi sono i ristoranti del paese. Devo riconoscere che l’intento primario di mio marito sia sempre una buona cena!

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  • 22 Febbraio 2023

    Adoro gli alberghi diffusi e Apricale è sulla mia wish list da un po’, quindi ti ringrazio davvero per il consiglio!

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  • Alessandra
    24 Febbraio 2023

    Purtroppo conosco poco la Liguria, ma questo borgo mi attira molto. E poi amo le olive taggiasche! Motivo in più x visitarlo.

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  • Sara Bontempi
    28 Febbraio 2023

    Vedi, io sono della Liguria e non conoscevo la storia e le curiosità di Apricale, c’è sempre da imparare.

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  • Bru
    3 Marzo 2023

    Borghi che passione! è troppo tempo che non passo più dalla Liguria ( una volta ci andavo spesso ) adoro i suoi paesini arroccati sulle colline con la vista sul mare, mai stata però ad Apricale.

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  • 3 Marzo 2023

    I miei viaggi si divino tra natura e borghi, e questo borgo lo metto subito in lista. Sono borghi che fanno sognare e che incantono. Grazie per questo prezioso consiglio.

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  • 8 Marzo 2023

    È uno dei borghi sulla mia lista per i prossimi articoli! Pensa che abito qui vicino e non ci sono mai stata, perché la Valle verso Bordighera l’ho visitata poco! È sicuramente uno dei borghi più pittoreschi del ponente!

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