Image Alt

Blog

Il Museo del mese di Febbraio: il Museo Archeologico Nazionale di Mantova

La rubrica de “Il Museo del Mese” fa tappa presso la città dei Gonzaga per portarvi alla scoperta di una realtà meno nota rispetto agli altri monumenti della città, ma non per questo meno suggestiva: vi porto infatti alla scoperta del Museo Archeologico Nazionale di Mantova. Pronti a immergervi nell’antichità con me?

Storia del Museo Archeologico Nazionale di Mantova

Il Museo Archeologico Nazionale di Mantova ospita reperti rinvenuti presso il territorio comunale e all’interno della sua Provincia ed è situato nel perimetro del Palazzo Ducale di Mantova, proprio adiacente rispetto all’ingresso di quest’ultimo: tale edificio in origine era la sede del teatro di Corte dei Gonzaga e seppur completamente rinnovato ha comunque mantenuto il proprio scopo culturale.

Il Museo Archeologico Nazionale di Mantova

Il Museo Archeologico Nazionale di Mantova

Nel 1896 divenne proprietà del Comune che lo destinò a “Mercato dei bozzoli” dei bachi da seta, dato che il settore qui era molto sviluppato e redditizio. La finalità di questa struttura fu poi modificata quando passò nelle mani nel Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo che subito la trasformò in sede museale.

Il Museo aprì ufficialmente nel 1998 dopo un importante restauro dell’edificio mirato a mantenere intatte le caratteristiche esterne e rivoluzionandone gli interni, offrendo un allestimento accattivante e moderno.

La collezione del Museo

L’esposizione museale ricopre un arco storico molto vasto e propone reperti provenienti sia dalla città di Mantova che dalla sua Provincia: si parte dall’età neolitica e dall’età del bronzo per giungere a quella rinascimentale, passando per quella etrusca, celtica, romana e medioevale. La zona del mantovano fu storicamente abitata da molte tribù grazie alla presenza del fiume Mincio e all’ampio territorio pianeggiante che poteva offrire campi per le coltivazioni e l’allevamento.

Questo slideshow richiede JavaScript.

La collezione spazia dagli oggetti di uso quotidiano, ai materiali lapidei (come resti di colonne o di strutture), ai gioielli per culminare con gli eccezionali resti di due scheletri del neolitico, gli “Amanti di Valdaro“. É forse questo il “pezzo” più suggestivo dell’intero museo: si tratta di due scheletri, appartenuti a un uomo e a una donna, ritrovati abbracciati tra loro e con gli arti superiori e inferiori incastrati in un abbraccio potente e simbolico. Ritrovati a Valdaro, in Provincia di Mantova, in corrispondenza degli scavi di una villa romana, furono subito studiati e analizzati dagli scienziati e dagli archeologici che sottolinearono immediatamente l’eccezionalità del ritrovamento: una posizione tanto inconsueta portò a stabilire come i due “amanti” avessero stretto un legame particolarmente saldo mentre erano in vita.

Gli Amanti di Valdaro

Gli Amanti di Valdaro

Erano quindi amanti? Fratello e sorella? Persone unite da un vincolo emotivo? Questo non possiamo affermarlo con certezza ma a oggi (16 febbraio 2023 N.d.R.) si tratta dell’unico esempio di sepoltura doppia (indicato con il termine tecnico di bisoma) ritrovato in Italia Settentrionale e di sicuro non è un fatto comune. I resti sono esposti stabilmente presso il primo piano del museo dall’11 aprile del 2014 all’interno di una teca di cristallo che permette al visitatore di osservare con i propri occhi tutti i dettagli dei resti e della sepoltura: insieme agli scheletri sono infatti stati rinvenuti oggetti di uso quotidiano e non.

La mia visita al Museo Archeologico Nazionale di Mantova

Ho avuto il piacere di visitare il Museo Archeologico Nazionale di Mantova durante il mio viaggio in città alla fine del 2022: purtroppo, per quanto fossi molto attratta dall’idea di poter visitare tale struttura, non mi era ancora stato possibile farvi tappa. Ciò, in primis, era stato dettato dal fatto che non avevo avuto occasione di godermi a pieno la città nel corso delle mie precedenti capatine (per lo più a causa del fatto che durante le numerose gite scolastiche organizzate per le mie classi proprio tale museo tendeva a essere bypassato, un vero peccato!). Questa volta però, complici la sua vicinanza con Palazzo Ducale e il biglietto combinato con esso, non me lo sono fatta scappare.

É così che durante l’ultimo giorno di viaggio mi sono concessa una visita approfondita: nonostante non sia un museo di grandi dimensioni ci si palesa come una realtà accattivante e molto ben strutturata e la visita risulta piacevole e adatta a ogni tipo di visitatore, dall’esperto all’appassionato al profano, dall’adulto al bambino.

Grazie alla notevole quantità di reperti ritrovati ho potuto imparare molto sulla storia antica e moderna della città di Mantova e dei suoi dintorni: i pezzi qui custoditi sono veri e propri spaccati di vita quotidiana che mi hanno permesso di scoprire civiltà vive e floride e quanto tali aree fossero abitate fin dall’antichità. Mantova si dimostra dunque non soltanto un’incredibile città d’arte assai ricca di sfaccettature, ma anche un punto di riferimento storico per gli antichi uomini italici e non solo.

Gli Amanti di Valdaro visti da una diversa prospettiva

Gli Amanti di Valdaro visti da una diversa prospettiva

I resti che più mi hanno colpito sono senza dubbio i due “Amanti di Valdaro“: indissolubilmente legati da 5500 anni, questi due giovani sono rimasti uniti anche dopo la morte rendendo etereo il loro amore, sia esso stato fraterno o coniugale. Osservando questi due scheletri sembra evidente come il tempo non abbia intaccato in maniera significativa i reperti ossei che appaiono più recenti: pare quasi di poter distinguere le espressione dei due volti di questi fulgidi ragazzi (probabilmente non avevano più di 20 anni), uniti per sempre in un abbraccio eterno. Gli Amanti mi hanno fatto riflettere sulla caducità della vita umana ma anche sui rapporti che abbiamo l’occasione d’intessere durante la nostra (fin troppo) breve esistenza: conosciamo tantissime persone e solo una manciata di esse rimane effettivamente impressa nella nostra esistenza, un vero peccato o una forma di sopravvivenza? A questa domanda purtroppo non so rispondere ma vi lascio con la riflessione che mi accompagna da quando ho potuto percepire la forza trasmessa da tale unione.

Consiglio vivamente di visitare il Museo Archeologico Nazionale di Mantova: un’esperienza che permette di avere una visione completa della storia antica e moderna di una città senza tempo!

Informazioni utili

Il Museo Archeologico Nazionale di Mantova si trova in Piazza Sordello 27 – Mantova (MN).

É possibile acquistare un biglietto combinato comprensivo della visita al Museo e al Palazzo Ducale al costo di 15 euro a testa.

Il Museo è aperto dal martedì al sabato dalle ore 8:15 alle ore 19:00 mentre la domenica dalle 14:00 alle 19:00.

Per ulteriori informazioni visitate il sito ufficiale.

Ti è piaciuto questo articolo? Scoprine altri su Mantova!

Commenti

  • 21 Febbraio 2023

    Sono stata a Mantova una volta ma solamente per un week end, per cui non ho visitato il museo per mancanza di tempo; ho preferito visitare altre attrazioni più famose. Ma la prossima volta che capito da quelle parti ci farò un salto!

    Rispondi
  • 21 Febbraio 2023

    Ricordo benissimo il ritrovamento dei due scheletri trovati abbracciati. E ricordo che fantasticai molto sulla loro storia… Marito e moglie? Fratello e sorella? O amanti nel vero termine della parola? Mi segno subito questo museo, devo assolutamente vederli dal vivo.

    Rispondi
  • Angela
    22 Febbraio 2023

    Ho sempre voluto visitare il museo di Mantova, ma purtroppo ancora non ho avuto l’occasione di andarci.

    Rispondi
  • 22 Febbraio 2023

    Ulteriore scusa per passare da Mantova, una città che già mi intriga di suo. Sicuramente la visita al museo archeologico vale anche solo per gli amanti di Valdaro che non conoscevo prima.

    Rispondi
  • 24 Febbraio 2023
    Rispondi
  • 24 Febbraio 2023

    È la prima volta che sento parlare del museo archeologico di Mantova museo, davvero un articolo interessante

    Rispondi
  • 26 Febbraio 2023

    Non vedo l’ora di visitare il museo archeologico di Mantova! Da amante dell’archeologia e dei musei come te, credo che si tratti di una meta da non perdere!

    Rispondi
  • Bru
    1 Marzo 2023

    Sono stata spesso a Mantova ma non ho mai pensato di andare a visitare il museo, fortuna che ci sei tu che con il tuo “museo del mese” mi porti a conoscere questi aspetti delle nostre città

    Rispondi
  • 1 Marzo 2023

    Mantova è una città bellissima ma, durante le mie visite, non ho mai pensato di visitare il museo, perché non ho mai pensato potesse contenere reperti così interessanti. Gli amanti sono incredibili! Non me li farò scappare!

    Rispondi
  • Marina
    3 Marzo 2023

    Non conoscevo questo museo e mi sembra davvero interessante e ben fatto! E poi anche solo il fatto di conservare la commovente tomba degli amanti penso sia un ottimo motivo per visitarlo.

    Rispondi
  • 3 Marzo 2023

    Mai stata a Mantova, ma i musei mi piacciono eccome. Questo sembra interessante, i manufatti di questo genere sono spesso misteriosi, talmente antichi se si sa sempre poco della loro provenienza e questo tenta la mia curiosità.

    Rispondi
  • Libera
    12 Marzo 2023

    Questo museo archeologico è davvero da visitare. Hai fatto bene a consigliarlo in un itinerario alla scoperta di Mantova.

    Rispondi

Ti è piaciuto l'articolo? Scrivimi il tuo pensiero :)

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit sed.

Follow us on
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: