Il Museo del mese di Marzo: il Museo della Seta di Soncino
Durante la mia visita a Soncino ho potuto visitare due musei davvero interessanti: il Museo della Stampa e il Museo della Seta. in questo articolo vi voglio parlare proprio di quest’ultimo, vincitore altresì del consueto sondaggio mensile del gruppo social di Donna Vagabonda.
Il Museo della Seta
Il Museo della Seta è una delle realtà museali presenti a Soncino e si trova proprio adiacente alla splendida Rocca Sforzesca, all’interno dei locali dell’ex Filanda Meroni. Nato dall’idea di Enzo Corbani, Curatore e collezionista di lunga data, il Museo si sviluppa in due spazi espositivi ed accoglie numerosi pezzi provenienti dalla collezione di Enzo, appassionato di storia, in particolare della storia della seta in Italia, della sua produzione e della bachicoltura. Il museo espone dunque numerosi reperti come manifesti pubblicitari, strumenti per la bachicoltura, oggetti relativi a ditte bacologiche o seme-bachi ed è in continua espansione. Grazie alla presenza di due video esplicativi ci si può immergere nella interessante storia della seta in Italia, dalla produzione del seme-bachi, eccellenza tutta italiana, a quella della filatura del tessuto.

Una delle sale espositive del museo
Ciò che colpisce di più del museo è la varietà degli oggetti in esposizione: dai manifesti pubblicitari, tra cui spicca quello della ditta Tarlazzi di Ascoli Piceno, di dimensioni doppie rispetto agli altri, al ginecrino, uno strumento assai particolare che serviva per distinguere in base al peso i bozzoli con all’interno crisalidi maschi o femmine. Di particolare interesse poi i numerosi opuscoli inerenti le ditte bacologiche presenti in Italia e i manuali che spiegano come produrre i bachi da seta.
Enzo, il curatore e proprietario della collezione, è sempre presente all’interno del museo durante l’orario di apertura ed è ben disponibile per un tour guidato e per approfondimenti sui pezzi esposti: insieme a Gloria, assistente e appassionata, riesce ad accogliere deliziosamente ogni visitatore per farlo immergere in una realtà quasi sconosciuta e dimenticata ma tornata in vita grazie alla sua passione per questo curioso settore produttivo.
4 chiacchiere con Enzo Corbani
In occasione della mia visita al museo ho approfittato della presenza di Enzo per fargli delle domande rispetto alla sua collezione:
Dove hai trovato tutti questi pezzi da collezione?
Sono un amante dei mercatini storici e non perdo mai occasione di visitarli per cercare qualche oggetto particolare per la mia collezione. Oltre a ciò cerco sempre sul web, inesauribile fonte di pezzi unici
C’è un pezzo della tua collezione che ami particolarmente? Quello che consideri come una punta di diamante?
I pezzi che amo di più sono quelli che ancora non ho! A parte questi direi che il manifesto Tarlazzi, quello di grandi dimensioni, è un pezzo a cui sono particolarmente affezionato, un po’ perchè di quelle dimensioni non ne ho mai trovati altri e un po’ perchè semplicemente… É bello!
Il tuo museo non riguarda solo la seta…
No, la storia della produzione della seta in Italia è ben conosciuta e gli stabilimenti erano sparsi non solo nel comasco ma anche in altre zone del Paese. Il mio museo vuole anche mostrare un mondo poco conosciuto che è quello delle ditte bacologiche di cui non si sa molto ma che erano importanti così come le filande: era qui che si producevano i bachi e che venivano selezionati per essere venduti all’industria serica. Una sezione del museo è quindi dedicata all’industria bacologica, di mio grande interesse
Credo che la possibilità di esporre la propria collezione è davvero qualcosa di unico: un giorno spero anche io di poter esporre la mia collezione di memorabilia sulla seconda guerra mondiale e quella dei minerali…Chissà!
Vi invito dunque a visitare il Museo della Seta di Soncino, luogo unico nel suo genere in Italia, e di farvi accompagnare da Enzo per scoprire tutti i segreti della bacologia e della seta!
Non dimenticatevi poi di sostenere il museo con una donazione, magari acquistando le crisalidi del baco da seta o una cartolina degli anni ’40, come ho fatto io!
Informazioni utili
Il Museo della Seta di Soncino si trova in Via Cattaneo 1 – Soncino.
L’ingresso è gratuito.
Il museo è aperto la seconda e la terza domenica del mese dalle 14.30 alle 17.00 o su prenotazione.
Per ulteriori informazioni visitate la pagina Facebook del Museo della Seta o il sito internet ufficiale.
Lisa Trevaligie Travelblog
Questo museo già mi aveva incuriosito nel tuo articolo precedente. Conoscerlo e scoprirlo nel dettaglio è stato un enorme piacere. Sono sempre stata attirata da questi opifici, anche in Liguria ne ho visitati diversi. Poterne vedere le meraviglie raccolte in un unico posto è molto piacevole.
Donna Vagabonda
Sì questi musei sono assolutamente interessanti e avere la possibilità di scoprirli lentamente è sempre un piacere!
valeria
Se dovessi visitare la Campania di nuovo (cosa che ti auguro) ti invito a visitare la Real Seteria di San Leucio: nel periodo di massimo splendore, qui veniva prodotta la seta più pregiata di tutta Europa. Prima del Covid organizzavano anche laboratori didattici per bambini 😉
Donna Vagabonda
Ma dai? Non ne sapevo l’esistenza! Sì in Campania ci torno di sicuro e grazie alla tua dritta ho un motivo in più per venire!
antomaio65
Meno male che ci sono ancora persone come il Sig. Enzo che ci tengono a raccontare la storia della nostra manifattura. Effettivamente si parla molto della seta ma i pochi conoscono effettivamente l’industria dei bachi. Davvero molto interessante, non ci sono mai stata e credo che ci farò sicuramente un salto
Donna Vagabonda
Sì Enzo è una persona squisita e grazie a lui e al suo museo la conoscenza verrà tramandata alle generazioni future 😄
Arianna
Molto interessante come raccolta di manifattura italiana e visitarlo con il Sig. Enzo penso sia stato proprio il valore aggiunto alla visita.
Donna Vagabonda
Sì e se lo visiterà chiedi espressamente di lui, è un piacere scoprire questo mondo insieme ad un esperto!
partyepartenze
Molto interessante questo museo! Raccogliere oggetti, memorie di tecnologie è un ottimo sistema per mantenere viva la tradizione, anche se modificata dal progresso. Tutto ciò che vedi è stata la quotidianità e la vita per tante persone. Ho visto qualcosa di simile in una vecchia filanda sul Lago di Como. Mi ha colpito molto.
Donna Vagabonda
Sì se pensiamo che solo a Soncino lavorano più di 500 donne presso l’antica filanda, ci rendiamo conto come i mestieri di una volta erano davvero totalizzanti e oggi queste arti antiche sono state sostituite dalle macchine…Un bene? Un male? Chi può dirlo!
Babi| Wanderlust in Travel
ogni volta che vengo nel tuo blog scopro qualcosa di nuovo e devo aggiornare la mia “to do list” con cose bellissime da vedere!!!
sempre articoli utili e interessanti *:*
Donna Vagabonda
Ma grazie cara, che bello il tuo commento 🥰
Bru
Un museo della seta ? ne ignoravo l’esistenza e ti ringrazio per avermelo fatto conoscere
ciao
Donna Vagabonda
Sono contenta che ti sia piaciuto questo articolo 😄
Chiara
Uno dei classici musei minori che raccontano con passione la tradizione! Davvero interessante seguirti tra le sale. Ho provato, leggendo, delle emozioni simili a quelle suscitatemi dalla visita al Museo della Carta di Fabriano (Marche).
Donna Vagabonda
Ci sono stata a Fabriano ma in quell’occasione il museo era chiuso purtroppo! Adoro scoprire queste piccole realtà, hanno un’aderenza al territorio incredibile e raccontano storie uniche!
Lucy the Wombat
Fantastico, questi piccoli musei tengono vive le tradizioni, educano e stupiscono. Sono attrattissima dai bachi, avevo anche scoperto un blog italiano di una ragazza che li allevava e spiegava un sacco di cose interessanti, ma purtroppo non lo ritrovo più! Spesso leggo che nei cosmetici sono contenute proteine della seta e mi chiedo in che modo questo sia possibile. Siccome prima o poi ritorno in Italia, mi segno anche questo posto nella già lunghissima lista di luoghi che non voglio perdermi. Cheers ^_^
Donna Vagabonda
Sì questi musei sono splendidi, poco conosciuti ma raccontano la vera storia di un territorio o la passione di alcune persone che mettono a disposizione il loro sapere. Speriamo tu possa visitarlo presto 😄
ilmondoattraversoalice
Davvero interessante! Conosco la rocca di Soncino, ma di questo museo non avevo mai sentito parlare! Lo inserirò nell’itinerario appena riuscirò a venire in zona.
Donna Vagabonda
Ma certo vale la pena scoprirlo anche se non si è appassionati!