Il Parco archeologico della Neapolis di Siracusa
Durante il mio viaggio in Sicilia del settembre 2016, ho potuto visitare anche questa meravigliosa perla storica: il Parco archeologico della Neapolis, nella magica Siracusa.
Questo eccezionale parco è una delle zone archeologiche più importanti della Sicilia: i reperti appartengono a più epoche della storia siracusana e sono conservati in modo eccezionale. Oltre all’aspetto archeologico, non è secondario l’aspetto naturalistico, infatti il parco conserva numerosi alberi, alcuni dei quali secolari e altri caratteristici della flora mediterranea, come ulivi e melograni.
Alcune nuvole oscurano il sole e questo ci aiuta a non soffrire troppo il caldo, una giornata ideale per una bella escursione tra i resti archeologici. Entrati nel parco, ci sono numerosi sentieri da seguire, con percorsi dedicati. Con calma, decidiamo di farli tutti. Incrocio subito la Chiesa San Nicolò ai Cordari che sta al di sopra della piscina romana.
Mio padre mi racconta che ancora quando lui era picciriddu si parlava dei cordari, e di come facessero le corde, anche se all’epoca non c’erano già più. Superata la piscina romana, si procede verso l’Ara di Ierone, dove rimangono soltanto i basamenti della struttura asportata nel XVI per essere utilizzata nella costruzione delle mura della città. Un vero peccato!
Proseguendo nel giro si apre davanti a noi il Teatro greco: imponente, ancora ben conservato. Il teatro è già menzionato nel V secolo a.C. da Sofrone, ma assumerà la sua forma attuale solo tra il IV e il III secolo a.C. Importanti modifiche furono apportate al teatro in età augustea. Purtroppo il teatro poi venne abbondato per secoli e sul finire del 1700 riprese l’interesse per quest’opera. Nel 1800 ci furono vere e proprie campagne di scavo e a partire dal 1914 l’Istituto nazionale del dramma antico (INDA) inaugurò nell’antico teatro le annuali rappresentazioni di opere greche. Oggi è un po’ il simbolo del Parco, e qui incontriamo anche la maggiorparte dei turisti, soprattutto stranieri. Ci sono talmente tanti monumenti che è difficile fotografare tutto bene, ma facciamo del nostro meglio.

Il teatro greco
Appena sopra al teatro, si trova la Grotta del Ninfeo: si pensa che fosse l’antica sede del santuario delle muse, sede della Corporazione degli artisti.

La Grotta del Ninfeo
Continuiamo nel percorso e visitiamo la Via delle Latomie: il percorso non è visitabile completamente a causa di opere di messa in sicurezza, ma già quello che vediamo è meraviglioso. La latomia del Paradiso è quella più grande e al suo interno si possono osservare grandi cavità, come l’Orecchio di Dionisio e la Grotta dei Cordari. L’Orecchio di Dionisio è una cavità a forma di orecchio, chiamata così da Caravaggio: la grotta è artificiale, come le altre presenti in questo complesso. Quando entriamo proviamo a parlare a voce un po’ più alta e sentiamo l’eco che rimbomba! Come noi, anche tutti gli altri turisti provano questo simpatico gioco.
Uscendo dall’Orecchio, ci immergiamo nel percorso alberato, dove c’è una piacevole frescura e ci sediamo un po’ su una delle panchine. Qui incontriamo anche dei dolcissimi gattini che vivono qui: mi vengono in mente i gatti della colonia di Largo Argentina, a Roma.

Mici addormentati…
Sempre tra le latomie, vediamo la testa del drago, una struttura calcarea che ricorda davvero un cattivissimo dragone! Il sole è tornato a splendere sui nostri visi e un fresco venticello ci porta il profumo del sale marino.

Il Drago!
Scattate le ultime ultima foto, usciamo dal parco con in mano un bel bicchiere di granita, come il vero spirito siciliano ci impone!
signorpietroblog
La Sicilia è fantasia! Bellissima la grotta del ninfeo! Adoro la tenera acqua che sgorga dalla dura roccia! Un abbraccio!
donnavagabonda
Grazie per seguirmi sempre così assiduamente! Un abbraccio anche a te 🙂
Silvia Wanderlust
Che bello!! Ci andrò a Maggio!! Non vedo l’ora!! 😁
donnavagabonda
È davvero imperdibile se vai a Siracusa!
Silvia Wanderlust
Andrò anche a Siracusa, si!!
Roberta
Che bella Siracusa! Peccato solo per l’incuria nel parco archeologico. Ci son stata recentemente: purtroppo le erbacce coprivano l’anfiteatro e c’erano anche dei cani randagi 😦
donnavagabonda
Purtroppo i problemi che accenni sono molto frequenti sia in Sicilia che in altre parti della nostra bella Italia. Bisogna proprio cambiare mentalità.
Arianna
Eliana, sono contenta che tu sia passata dalla mia città natale (oltre che dai castelli romani) e sono contenta che tu abbia scritto un articolo su uno dei parchi archeologici (sono molto di parte) più belli della Sicilia. Purtroppo è molto più grande e ricco di quello che sembra, perché c’è tutta una zona molto grande non accessibile al pubblico. Spero ti sia piaciuto e che tu un giorno possa anche assaporare l’esperienza di vedere uno spettacolo al teatro.
Donna Vagabonda
Mio padre è di Scordia e siamo stati giù i occasione del matrimonio di mia cugina: ho potuto in quell’occasione scoprire un pezzo di Sicilia, non ci tornavo da quando avevo 3 anni e me ne sono innamorata. Non ho visitato la città per problemi di tempo ma ho in programma parecchi viaggi per scoprirla!
CLAUDIA
Conosco abbastanza la Sicilia ma la zona di Siracusa mi manca proprio! Eh niente appen ho letto parco archeologico ho cliccato subito 🤩
Donna Vagabonda
Hai fatto bene! Io spero di tornarci presto per scrivere meglio e integrare l’articolo, questo articolo è stato uno dei primissimi che ho pubblicato 😄
Antonella Ravidà
Il Parco archeologico della Neapolis è una meta obbligatoria durante la tappa a Siracusa, vale davvero la pena! Da buona siciliana e lavorando nel turismo mi è capitato di visitarlo alcune volte ma sono sicura che avrei ancora tanto da vedere ed apprendere!
Donna Vagabonda
Mi piacerebbe rivisitarlo, vorrei fare una visita più approfondita e più lunga, so che non me ne pentirò!