Il Castello di Verrès
Prosegue il mio racconto riguardante i castelli della Valle d’Aosta, visitati durante l’on the road valdostano del giugno 2020. In questo articolo scoprirete tutti i segreti del Castello di Verrès, uno dei più suggestivi di questa regione e non solo!
Storia del Castello di Verrés
Le prime testimonianze che attestano l’esistenza di un castello a Verrès risalgono al 1287: all’epoca il territorio della cittadina di Verrès era sotto il dominio del vescovo di Aosta e il castello era di proprietà della famiglia De Verretio, feudatari dei Conti di Savoia.
A metà del XIV i De Verretio di estinsero senza lasciare eredi e i loro possedimenti tornarono ai conti di Savoia i quali li assegnarono nel 1372 a Ibleto di Challant per meriti di servizio: se avete letto gli altri articoli sui castelli valdostani che ho scritto saprete che gli Challant erano tra gli uomini più potenti e ricchi della Valle.
Ibleto ricostruì integralmente il castello, realizzando una fortezza militare totalmente inespugnabile e diversa dalla maggior parte dei castelli valdostani coevi, che consistevano in un insieme di edifici racchiusi da una cinta muraria (come quello di Cly). I lavori, come testimonia un’iscrizione in latino sull’architrave della prima porta, terminarono nel 1390. Alla morte di Ibleto il castello passò al figlio Francesco che divenne primo conte di Challant e lasciò a sua volta i propri beni alle figlie Margherita e Caterina: a causa di una faida testamentaria tra Caterina e alcuni cugini che rivendicarono il diritto di proprietà i rapporti tra i membri della casa Challant si inasprirono. Caterina però resistette e secondo la tradizione il giorno della SS. Trinità del 1449 lei e il marito Pietro uscirono dal castello e scesero sulla piazza del paese, dove danzarono con i giovani del borgo. Questo episodio accrebbe notevolmente il sostegno degli abitanti verso Caterina che in questo modo si guadagnò il favore del popolo (l’evento è ogni anno ricordato durante il carnevale storico di Verrès) ma questo non bastò per placare le ire dei cugini: nel 1456 il marito Pietro muore in un’imboscata e Caterina dovette cedere tutti i suoi beni, tra cui il castello, a Giacomo Challant Aymavilles, che divenne così secondo conte di Challant.

Il Castello di Verrès
Struttura del Castello di Verrès
Il castello ha una struttura assolutamente riconducibile alla sua funzione militare: si tratta di una vera e propria fortezza che si staglia al di sopra di un promontorio roccioso a picco sul torrente Evançon, dominante l’abitante di Verrès. La sua posizione, difficile da raggiungere ma ben identificabile anche da lontano, lo rendeva un luogo inespugnabile.

L’ingresso al Castello di Verrés
Il castello è composto da un monoblocco cubico di 30 metri di lato, alla vista austero e imponente, circondato da una cinta muraria. La pareti hanno uno spessore di più di 2,5 metri e sono sormontate da una fila di beccatelli.
La mia visita al Castello di Verrès
L’idea del mio viaggio in Val d’Aosta del 2020 è stata quella di visitare più castelli possibile: il secondo giorno sono riuscita a vederne ben cinque tra cui questo di Verrés, visitato nel primo pomeriggio, quando l’afflusso di visitatori era abbastanza basso. Grazie alla possibilità di acquistare i biglietti online è stato possibile programmare senza alcun problema quasi tutte le visite.
Insieme alla guida e a Papà Vagabondo ho scoperto gli esterni e gli interni del castello: le sale sono spartane e di grosse dimensioni e l’ambiente è disposto ad anello su tre piani collegati da un monumentale scalone in pietra impostato su archi rampanti. Gli interni sono quasi totalmente visitabili, tranne per quanto riguarda il secondo piano, adibito a piano di servizio.
Una peculiarità del castello è il possedere i servizi igienici: costituiti da banali buchi che danno sul giardino erano però un elemento di grande modernità non facile da trovare all’interno dei castelli medioevali. Ancora oggi possono essere osservati sia dall’interno e che dall’esterno: certo che però non doveva essere piacevole vedere i bisogni dei nobili schiantarsi a tutta velocità nel giardino, soprattutto se era occupato dal personale di servizio (magari per la manutenzione): da qualche parte però dovevano pur finire…
L’architettura interna riflette quella esterna: è dura, quasi digrignante, seriosa. Non doveva essere affatto un luogo piacevole e le mura spesse creavano non pochi problemi di temperatura interna: non stupisce che gli Challant scelsero il più confortevole Castello d’Issogne come dimora. Nonostante la sua “brutalità”, ho trovato comunque molto interessante la struttura del castello e sono rimasta stupefatta dall’imponenza dello scalone centrale.
Elena
Probabilmente te l’ho già scritto diverse volte, ma io adoro i castelli, che siano dimore o fortezze militari poco importa. Mi piace scoprire la loro storia, gli avvenimenti accaduti intorno e all’interno di un castello. In Valle d’Aosta non ci sono mai stata, forse perché è una regione troppo lontana dalla mia, ma se mai dovessi trovarmi da quelle parti di sicuro non mi lascerei sfuggire una visita a questo e agli altri castelli della zona.
Donna Vagabonda
Se ami i castelli allora è proprio obbligatoria una visita in Valle d’Aosta, ti stupirà!
Lisa Trevaligie Travelblog
Che piacere seguirti in questo tour di castelli e palazzi d’epoca!! Mi stai facendo scoprire davvero dei posti insoliti e misteriosi, che vale la pena inserire in un itinerario on the road.
Donna Vagabonda
Ti ringrazio tanto, spero che i miei articoli possano sempre dare spunti e indicazioni utili 😍
Bru
Mi piace tanto quando scrivi articoli sulla natura, ma sei molro brava anche nel descrivere musei, opere d’arte e palazzi storici e poi come è possibile non rimanere incantati dai castelli
Donna Vagabonda
Ti ringrazio di cuore Bru 💕
Patrizia Ferlini
Ho vissuto più di un anno in Valle d’Aosta, ma restando chiusa tutto il giorno (e anche la notte) in cucina, ho visto ben poco. Questo castello, ad esempio, mi manca, ma mi hai convinta a recuperarlo!
Donna Vagabonda
Allora non fermarti solo a questo ma esplorane quanti più riesci, sono tutti diversi e uno più bello dell’altro!
Babi| Wanderlust in Travel
Eli sei una vera scovatrice di Castelli! Uno più bello dall’altro poi.
Mi piacciono tanto le tue rubriche culturali, dai sempre spunti sconosciuti a noi bloggers.
Io in Valle d’Aosta ho visto poco, ci andavo soprattutto per sciare e ho esplorato poco la regione, motivo per cui questo posto mi rimane sconosciuto!
Donna Vagabonda
Ahahah ormai ne farò una professione! Effettivamente li adoro e posso dire di averne visti più di 100! La Valle è il luogo simbolo dei castelli, se ci ritornerai la troverai stupenda!
antomaio65
Più che un castello sembra proprio una fortezza inespugnabile con quei muri alti e solidi. Immagino che viverci non sia stato facilissimo però sicuramente aveva il suo fascino, la scalinata è bellissima!
Donna Vagabonda
Infatti poi venne abbandonato preferendo altre residenze più abitabili, il suo fascino è indubbiamente magico!
Marina
Visitare un castello fa tornare tutti bambini e sognare storie di cavalieri e principesse, anche se poi in realtà viverci sono doveva essere così piacevole, soprattutto per il freddo e l’umidità, basta pensare a come doveva essere usare la latrina in inverno!
Marina
Ovviamente è “non” doveva invece di “sono”!
Donna Vagabonda
Diciamo che doveva essere molto scomodo ma piuttosto che non averla proprio una latrina meglio così.
Veronica
Credo di non aver mai scoperto così tanti castelli come con te! Ti prego, continua, perché sono strutture che mi hanno sempre affascinata e non ne ho mai abbastanza, soprattutto quando si tratta di castelli italiani.
Donna Vagabonda
Mia cara per me è davvero un piacere e credimi che ne ho fin troppi da raccontare! Devo decidermi a riprendere in mano gli articoli della Scozia, quelli sono davvero particolari!
Veronica
I castelli britannici hanno un fascino particolare!
Libera
Non sono ancora mai stata in Valle D’Aosta eppure non mi dispiacerebbe visitare questo castello (ne sono una vera estimatrice ) quando ci andrò , molto presumibilmente in primavera – estate
Donna Vagabonda
Speriamo presto dunque, sarà un viaggio indimenticabile!
Stefania
Come amante dei castelli ammetto che quelli valdostani mi affascinano da morire! Quello di Verres è stato il primo castello che ho visitato e a seguire quello di Issogne 🤩 è una tappa obbligatoria! Consiglio di fare una sosta alla vicina Maison Bertolin ed assaggiare i prodotti tipici della zona!
Donna Vagabonda
Grandissima! Purtroppo era chiusa quando ci sono stata ma non mancherà occasione!
Paola
Se c’è una cosa che rende speciale davvero ogni borgo e ogni meta, sono proprio i castelli e le costruzioni di una volta. Bellissimo e suggestivo!
Donna Vagabonda
Hai proprio ragione, è un luogo davvero incredibile e una visita la merita!
Pingback: Il Castello di Issogne | Donna Vagabonda
Laura
Ciao, io putroppo questo castello non sono ancora riuscita a vederlo. Ogni volta che siamo stati in Valle d’Aosta non siamo mai riusciti a prenotare, sempre tutto pieno! D’altronde è uno dei castelli più conosciuti…mannaggia, speriamo ci vada meglio la prossima volta!
Donna Vagabonda
Speriamo allora che la prossima volta possiate vederlo, merita davvero una visita! Provate a prenotare con più anticipo, è sempre molto gettonato.