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La Chiesa di Santa Maria alla Fontana di Milano

Prosegue il mio racconto alla scoperta delle meraviglie di Milano, alcune magari poco conosciute ai più, ma davvero spettacolari: Milano, infatti, non è solo la capitale della moda ma anche una città davvero straordinaria che conserva edifici storici e di culto di grande valore. In questo articolo vi racconterò della Chiesa di Santa Maria alla Fontana, in pieno centro storico, non lontana dal Cimitero Monumentale. Pronti a scoprirla con me?

Dove: Piazza Santa Maria alla Fontana 11 – Milano

Storia della Chiesa di Santa Maria alla Fontana

La Chiesa di Santa Maria alla Fontana è un santuario mariano facente parte, insieme alla Chiesa del Sacro Volto, della Comunità Pastorale Maria Madre della Misericordia. Il suo nome deriva dall’edificio cinquecentesco omonimo a cui fu aggiunta nel Seicento la chiesa superiore.

Il progetto, probabilmente risalente all’epoca di Ludovico il Moro, fu poi fatto realizzare dal governatore Carlo d’Amboise nel 1507: il politico era malato e, dopo aver bevuto le acque di questo luogo, sembrò guarire totalmente. Fu così che per suo ordine venne costruita una chiesa dedicata alla Madonna: secondo lo stesso governatore qui potevano essere portati

li richi che forse de ogni negritudine vorano essere curati

Nonostante l’acqua fu ritenuta immediatamente “miracolosa”, Carlo d’Amboise morì poco dopo, a soli 38 anni. Il mito però continuò e i monaci di San Simpliciano riuscirono a ottenere il terreno circostante per la costruzione di un vero e proprio santuario.

La Chiesa di Santa Maria alla Fontana

La Chiesa di Santa Maria alla Fontana

Per molto tempo il progetto del santuario fu erroneamente attribuito a Leonardo e Bramante: oggi invece sappiamo con certezza che dietro alla sua costruzione si cela la mano di un architetto pavese, Giovanni Antonio Amadeo.

La facciata della Chiesa di Santa Maria alla Fontana

La facciata della Chiesa di Santa Maria alla Fontana

La fonte, ancora oggi osservabile, è la stessa in cui si immerse Carlo d’Amboise e che attirò, nel corso degli anni, migliaia di fedeli provenienti da tutto il mondo facendo diventare Santa Maria alla Fontana uno dei luoghi di culto e di devozione più sacri e frequentati di tutta Milano.

La chiesa subì inoltre numerose trasformazioni nel corso dei secoli, soprattutto negli anni ’20 dato che la sua facciata fu protagonista di modifiche consistenti.

Struttura della Chiesa

Il complesso di Santa Maria alla Fontana è costituito da un piccolo sacello a pianta quadrata a cui sono accostati due chiostri sempre con la stessa pianta. Il fulcro del santuario e di sicuro il sacello, ristrutturato in maniera significativa nel 1956: con una complessa volta dodecagonale richiama il modello dell’antichità romana proprio delle strutture termali anche se le figure dipinte fanno riferimento alla religione cattolica.

L'ingresso al sacello

L’ingresso al sacello

Fin dall’antichità l’acqua del Santuario è considerata taumaturgica e nei secoli non solo i pellegrini ma anche tanti malati sono qui giunti alla ricerca di una cura per i propri disturbi. Nel XIX secolo, a causa dell’incendio di una fabbrica di bitume situata non lontana, la falda acquifera originaria si inquinò e per molto tempo la fonte rimase chiusa. Oggi invece è nuovamente accessibile e da qui sgorga acqua del rubinetto proveniente dall’impianto idrico dell’acquedotto cittadino.

La mia visita al Santuario

Ho visitato la Chiesa di Santa Maria alla Fontana durante una giornata soleggiata di inizio giugno: insieme ai #GenitoriVagabondi amo cercare luoghi nei dintorni di Pavia, scavallando anche in altre Province contigue come quella di Milano (e sapete quanto io ami Milano): è proprio così che la curiosità, seppur seguendo indicazioni un po’ controverse, ci ha condotto nel cuore del capoluogo lombardo e alla suddetta chiesa.

Il sacello di Santa Maria alla FontanaSe l’edificio di culto non presenta particolari caratteristiche, nonostante si tratti di una chiesa molto ben tenuta e di grandi dimensioni, il fulcro del complesso sta proprio nel sacello, situato appena dietro alla chiesa stessa: qui si aprono prima gli immensi chiostri, silenziosi e immersi in un angolo di città davvero nascosto, e poi il sacello stesso con la volta totalmente affrescata di azzurro e con le figure religiose che dall’alto sembrano benedire e proteggere il visitatore.

Le fontanelle, ancora in funzione, costituiscono il punto nevralgico di questo santuario mariano e sono oggetti di devozione profonda: nonostante si tratti di acqua comune i fedeli qui riempiono bottigliette o acquistano boccette benedette per qualche euro.

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Il sacello è protetto da alcune vetrate e, una volta entrati, sembra racchiuderci con questa struttura che ricorda, vagamente, il guscio delle capesante, queste enormi conchiglie così elaborate e candide: le voltine danno senso di profondità e di dinamismo e i colori vividi dell’intonaco mostrano una particolare cura.

Abbiamo visitato questo luogo in silenzio e con molto rispetto: non c’erano altre persone oltre noi ed è stato molto piacevole godersi il suono dell’acqua che lentamente scendeva dagli ugelli, oltre che immortalarlo da ogni posizione possibile. Una sorpresa davvero gradita, soprattutto perché è stato molto strano seguire le indicazioni che da Opera ci hanno qui condotti: dovevamo raggiungere il Santuario di Santa Maria della Fontana di Locate Triulzi e invece il navigatore, probabilmente confuso quanto noi per la presenza di due luoghi di culto con uno nome estremamente simile, ci ha portati fino a Milano (non che mi dispiacesse, anzi!) e così abbiamo scoperto un altro angolo segreto di questa splendida città, una location magnifica che si aggiunge alle già numerose visitate dalla sottoscritta durante le sue solitarie, ma emotivamente ricchissime, incursioni milanesi.

Le piccole fontanelle

Le piccole fontanelle

La centralità rende poi facilmente raggiungibile il Santuario di Santa Maria alla Fontana sia a piedi che con i mezzi pubblici: che proveniate dalla Stazione Centrale, da Gae Aulenti o da Ca’ Granda sarete comodissimi e in pochi minuti potrete scoprire un angolo di città forse non così conosciuto nemmeno dai milanesi.

La Chiesa di Santa Maria alla Fontana di Milano è un santuario ricco di bellezza e maestosità, un luogo dove il silenzio è ancora preservato sotto l’immensa volta affrescata.

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Commenti

  • Libera
    8 Novembre 2023

    Ma è davvero un gioiellino questa chiesa milanese! Mi sono davvero incantata ad osservarne i numerosissimi dettagli.

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  • 8 Novembre 2023

    Adro scoprire piano piano tutte le bellezze di Milano, una città sono vivace e piena di gente, ma sottovalutata dal lato di attrazioni da visitare!

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  • Lisa Trevaligie Travelblog
    9 Novembre 2023

    Ma vogliamo parlare degli affreschi custoditi in questa chiesa?? Li trovo meravigliosi..Eppure vista dall’esterno non l’avrei nemmeno presa in considerazione per una visita approfondita. E’ proprio vero che non bisogna mai fermarsi al primo sguardo, ma indagare oltre!

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  • 12 Novembre 2023

    In pieno centro storico, e io non sono mai entrata in questa chiesa?? E nemmeno sapevo niente del motivo per cui fu edificata! Certo che tu le scovi proprio tutte, eh? 😉 Grazie della dritta, me lo segno per il prossimo giro a Milano!

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  • 13 Novembre 2023

    Conosco davvero poco o forse nulla di Milano (Duomo a parte) e di conseguenza mai sentito parlare di questa meravigliosa chiesa che ora mi piacerebbe molto visitare appena avrò modo di tornare.

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  • 15 Novembre 2023

    Trovo che a Milano si trovino spesso questi piccoli gioielli, ma tutti pensavo che ci sia solo il duomo e poche altre cose. Invece, c’è tanto altro! Questa, ad esempio, non la conoscevo!

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  • 17 Novembre 2023

    Molto bella questa chicca di Milano! Nei nostri viaggi amiamo visitare i luoghi di culto di tutte le religioni perchè spesso sono posti in cui arte e culto si incontrano, proprio come in questo caso.

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  • 19 Novembre 2023

    Gli affreschi della volta sono qualcosa di unico. Visto che sto organizzando un viaggio a Milano mi segno da vedere anche questa chiesa.

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  • antomaio65
    21 Novembre 2023

    Secondo me l’hai scelta perché l’architetto Amadeo era di Pavia! A parte la battuta, che mi perdonerai, sai quanto amo queste tue scorribande nel milanese alla scoperta dei tantissimi gioielli nascosti di una città bellissima. Grazie per la dritta, il sacello mi sembra meraviglioso

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  • 22 Novembre 2023

    Ho scoperto questa chiesa durante la mia visita al quartiere Isola e l’ho visitata l’estate scorsa. Molto interessante e curioso il suo ruolo nella storia del quartiere

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  • 27 Novembre 2023

    Ci credi che ho vissuto 30 anni a Milano e non ci sono mai stata? Rimedio subito appena torno a dicembre, grazie per la dritta 🙂

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