Wildlife Photographer of the Year 2022: 58esima edizione a Milano
Torna, e lo fa in grande stile e con tante novità, il più importante appuntamento con la fotografia naturalistica: Wildlife Photographer of the Year edizione 2022, organizzata dall’Associazione Radicediunopercento. Ancora una volta Milano è protagonista di questo incredibile evento che ogni anno consente di ammirare le fotografie a tema naturale più intriganti premiate dal Natural History Museum di Londra. Scopriamo insieme quali sono le fotografie vincitrici e le tante novità di questa incredibile edizione!
Dove: Hangar21 – Via Tortona 27 – Milano
Periodo: dal 29 settembre 2023 al 31 dicembre 2023
Wildlife Photographer of the Year: la fotografia naturalistica nel cuore di Milano
Il Wildlife Photographer of the Year è il più prestigioso concorso per fotografi naturalistici indetto annualmente dal Natural History Museum di Londra: l’obiettivo è quello di mostrare la bellezza e la precarietà della Natura in ogni sua declinazione, dai grandi vertebrati al comportamento animale, dal mondo infinitamente piccolo degli insetti al reportage.
Con ben 40.000 scatti provenienti da 93 paesi è arduo il compito della giuria che deve scegliere non soltanto basandosi sulla tecnica del fotografo, ma anche sulla valenza del momento immortalato, sull’unicità di quell’incredibile istante che solo una volta nella vita, forse, è possibile cogliere.
Tale concorso non desidera solo mostrare le fotografie più suggestive, ma inviare un chiaro messaggio: il nostro Pianeta si trova, in questo momento, in un equilibrio assai fragile, sempre più minacciato dalle attività antropiche avide e innaturali e dunque urgono azioni su larga scala per proteggere gli ultimi lembi preziosi di una Natura sempre più sacrificata.
La vincitrice assoluta del prestigioso titolo di Wildlife Photographer of the Year 2022 è la fotografa statunitense Karine Aigner con il suo scatto “The big buzz“, il quale immortala alcuni esemplari di Api cactus maschio (Diadasia rinconis) ronzanti che si contendono una femmina rotolando come una palla di terra: la scena è stata immortalata in un ranch del Texas e mostra un vero e proprio spaccato della vita incredibile di questi insetti, così importanti per l’ecosistema del deserto dato che sono i principali impollinatori di molte specie di cactus, specialmente nel deserto di Sonora. Una scena davvero peculiare: la femmina è totalmente “soffocata” dalla presenza ingombrante di numerosi maschi che farebbero di tutto pur di conquistarsi il diritto all’accoppiamento.

The big buzz – Karine Aigner
Il Young Wildlife Photographer of the Year 2022 è stato assegnato al sedicenne Katanyou Wuttichaitanakorn dalla Thailandia per il suo scatto “The beauty of baleen” che mostra con incredibile precisione il momento della nutrizione della Balenottera di Bryde (Balaenoptera edeni): con uno scatto davvero prodigioso questo giovane fotografo mostra con dovizia di particolari il momento esatto in cui l’esemplare si nutre di acciughe spalancando la maestosa bocca e filtrando l’acqua con i giganteschi fanoni. Un vero e proprio scatto a regola d’arte di un soggetto assolutamente non banale!

The beauty of baleen – Katanyou Wuttichaitanakorn
Anche l’Italia può essere fiera dei suoi fotografi perché, nuovamente, in molti si sono distinti: la vincitrice della categoria giovani fino a 10 anni è Ekaterina Bee con il suo “Battle stations” che immortala due Stambecchi delle Alpi maschi (Capra ibex) intenti nella lotta per la supremazia del territorio, mentre Samuel Sloss (italo-americano), Lorenzo Shoubridge e Alessandro Gruzza hanno ricevuto una menzione speciale rispettivamente per “The octopus case” categoria giovani 15-17 anni, per “Dormouse as mothcatcher” e “The living reservoir” per la categoria Le zone umide – la visione d’insieme.

Battle station – Ekaterina Bee
Un’altra edizione davvero ricca per i nostri connazionali!
Il nuovo spazio espositivo: Wildlife Photographer of the Year si rinnova!
Quest’anno la sede ospitante la grandiosa mostra è l’Hangar21 (Superstudiopiù) di Via Tortona 27, Milano: per la prima volta le immagini sono mostrate su light panels di grandi dimensioni, coinvolgendo ancor di più lo spettatore che potrà ammirare ogni singolo dettaglio del magnifico scatto. L’esperienza appare dunque più immersiva e coinvolgente: la nitidezza e la profondità sono davvero palpabili e il visitatore può lasciarsi catturare da ciò che sta osservando.

La nuova esposizione della mostra
Oltre a ciò è presente un grande schermo di 4 metri con uno slideshow in loop di altre 25 splendide fotografie premiate dal pubblico (categoria People’s Choice) e una sala video con monitor da 100 pollici che permettono la visione di filmati di backstage delle immagini vincitrici, interviste ai fotografi e tanti altri contenuti.
L’esperienza è dunque più che valevole, una vera immersione nei segreti delle foto naturalistiche più epiche!
La mia visita alla mostra
Sono stata invitata, ancora una volta, a visitare la mostra come blogger e per me ciò è motivo di grande orgoglio: tale manifestazione è ormai un appuntamento fisso per me e poterla ammirare in uno spazio nuovo e con un allestimento ancor più accattivante è stato assai emozionante. In zona Porta Genova, non lontano dalla stazione ferroviaria, presso l’Hangar21 di Superstudio Eventi, ecco che si apre in tutta la sua bellezza la mostra in un tripudio di luci, colori, suoni: mai come quest’anno l’evento è riuscito a valorizzare gli scatti magistrali dei più valevoli fotografi specializzati nelle riprese naturalistiche. Grazie alla presenza dei pannelli retroilluminati i colori delle fotografie sono più vividi, i dettagli più enfatizzati, le composizioni più esaltate: sembra quasi possibile riuscire a entrare in contatto con i soggetti rappresentati, come se ci trovassimo in compagnia del fotografo nell’istante dello scatto.
Scoprite l’articolo dedicato all’edizione del 2021!
Attraverso varie sale il visitatore compie un viaggio e si ritrova in un eterno contrasto tra natura incontaminata e impattante presenza antropica, tra sfumature turchine del cielo a reti metalliche e gabbie anguste che intrappolano gli animali per scopi economici.
Come ogni anno ho apprezzato particolarmente la sezione dedicata al foto-giornalismo che denuncia senza mezzi termini uno sfruttamento scellerato delle risorse, una distruzione senza tregua degli habitat naturali, la sofferenza di animali considerati solo capitale monetario e non esseri viventi.
Vedere poi dal vivo le fotografie vincitrici è stato davvero elettrizzante: così diversi eppure così sensazionali, i due scatti di Karine Aigner e di Katanyou Wuttichaitanakorn mostrano la potenza, la maestosità del piccolissimo e del grandissimo, momenti di vita quotidiana per queste specie magistralmente messi in risalto.
Non è stato facile scegliere uno scatto preferito data la qualità di ogni fotografia presente: tanti sono infatti quelli che mi hanno colpito e più di tutti è “House of bears” di Dmitry Kokh. Grazie a una ripresa con il drone, il fotografo ha immortalato due orsi polari intenti a esplorare un villaggio abbandonato in Russia, probabilmente alla ricerca di cibo. Lo scioglimento dei ghiacci e la distruzione degli habitat ha costretto questa specie a spingersi sempre più verso l’entroterra, entrando in contatto con gli ambienti antropizzati: un segnale chiaro di come sia urgente intervenire per abbassare il quantitativo di anidride carbonica emessa e ridurre così l’effetto serra.

House of bears – Dmitry Kokh
Posso ben affermare che l’Associazione Radicediunopercento si è superata quest’anno e ha offerto al pubblico una mostra sensazionale, che va visitata a prescindere che si sia appassionati di fotografia o meno: questi scatti non sono soltanto vere e proprie opere d’arte, ma anche un grido di allarme che ci invita a voltare pagina e a vivere in maniera più consapevole e più sostenibile.
Ringrazio di cuore l’Associazione Radicediunopercento e l’Ufficio Stampa Alessandra Zanchi per il sempre graditissimo invito a questa mostra straordinaria che non smetterò mai di raccontare e di consigliare.

Donna Vagabonda alla mostra Wildlife Photographer of the Year
Wildlife Photographer of the Year 2022 è un viaggio sensazionale e sensoriale alla scoperta delle meraviglie della Natura: l’allestimento accattivante e professionale mette in risalto gli scatti dei fotografi naturalistici e permette ai visitatori di perdersi tra gli istanti di vita più significativi della fauna e della flora del nostro pianeta.
Informazioni utili
58° Wildlife Photographer of The Year – Via Tortona 27, Hangar21, Milano
Dal 29 settembre al 31 dicembre 2023
Per gli appassionati e per chi vuole saperne di più, durante il periodo della mostra, l’Associazione Culturale Radicediunopercento organizza Corsi teorici di Fotografia, Seminari di Scienze Naturali online e Workshop pratici in natura, con noti divulgatori scientifici e fotografi naturalisti di gran fama.
Orari di apertura
Lunedì chiuso
Martedì, mercoledì, sabato, domenica dalle 10:00 alle 19:00
Giovedì e venerdì dalle 10:00 alle 22:00
1° novembre e 7, 8, 24, 26, 31 Dicembre dalle 10:00 alle 19:00 (25 Dicembre chiuso)
Per ulteriori informazioni visitate il sito ufficiale.
Teresa
Ho una profonda ammirazione per queste persone che riescono a realizzare delle foto stupende; oltre alla tecnica, ci vuole anche una grande passione e tanta pazienza. Mi piacerebbe vedere questa mostra!
Donna Vagabonda
Dai vieni a Milano che ci andiamo insieme, ti aspetto!
Valentina
La mostra sembra molto interessante, sono sempre stata un’ appassionata di fotografia anche se negli ultimi anni i tanti impegni mi hanno costretta a lasciar un po’ andare questo grande amore. Cercherò di andare a visitarla.
Donna Vagabonda
Non ti lascerà delusa, anzi, ti entusiasmerà!
La Kry
Ammetto che è un po’ che non frequento mostre fotografiche perchè c’è stato un periodo in cui ogni foto esposta era sempre scelta solamente in base a criteri tecnici, senza mai prendere in considerazione l’impatto emotivo degli scatti, e questo mi infastidiva. Noto con piacere che questa tendenza è finalmente finita, quindi potrei davvero tornare a godermi le mostre fotografiche in generale e questa in particolare!
Donna Vagabonda
Questo concorso non si è mai basato, per fortuna, solo sulla tecnica ma su molti parametri come la peculiarità del soggetto, il momento catturato, l’impatto della fotografia sul mondo e sulla salvaguardia dell’ambiente e non solo. L’esposizione ti stupirà!
Veronica
Rimangio sempre a bocca aperta di fronte a cotanto talento. Poter vedere i lavori di tutti questi aristi da vicino dev’essere una bella emozione. Peccato non poter essere in Italia in quel periodo e approfittarne.
Donna Vagabonda
A Londra ieri hanno proclamato i vincitori della nuova edizione e penso che tra non molto faranno l’esposizione, magari ti viene più comodo!
Libera
La fotografia delle api è meravigliosa. Mi sono letteralmente incantata a guardarla. Quando si dice:”cogliere l’attimo…”
Donna Vagabonda
È eccezionale, un riscatto prodigioso e assolutamente non banale, anzi!
Sara Bontempi
Chissà se entro la fine dell’anno riesca ad andare a Milano, mi piacerebbe visitarla!
Donna Vagabonda
Dai dai che se vieni a Milano organizziamo un’uscita insieme!
Paola
Una mostra incredibile!
Provo davvero ammirazione per chi riesce a creare dei capolavori fotografici così!
Donna Vagabonda
A chi lo dici! È davvero un tripudio di arte e bravura!
Lisa Trevaligie-Travelblog
Che arte meravigliosa. Sembra spesso scontato, ma non tutti sanno fotografare!! Mi piacerebbe moltissimo visitare questa mostra soprattutto perchè da ragazza ho lavorato in un centro fotografico, imparando anche a sviluppare foto negli acidi con la vecchia tecnica. Spero di riuscire a vedere questa mostra prima della chiusura.
Donna Vagabonda
Con l’avvento degli smartphone chiunque può definirsi “fotografo” ma fotografare non è affatto semplice, né sappiamo qualcosa. Qui la maestria e la fortuna vanno di pari passo e la Natura è davvero ben immortalata!
antomaio65
La potenza espressiva della foto degli orsi è pazzesca! Come mi piacerebbe fare una cosa anche solo lontanamente simile…
Claudia
Anche io amo molto questa mostra e cerco di non perderla mai. Infatti settimana scorsa sono andata a vedere quella che si sta tenendo in questo periodo qui ad Adelaide. Bellissima!