Fauna – Mostra fotografica di Joan Fontcuberta
Un archivio dimenticato, animali bizzarri che sembrano provenire dal mondo delle fiabe (o da un film di Guillermo del Toro), un biologo tedesco sconosciuto: queste sono le fondamenta della nuova mostra temporanea del Museo Kosmos “Fauna“. Pronti a scoprila con me?
Dove: Kosmos – Museo di Storia naturale, Università di Pavia, Piazza Botta 9 Pavia.
Periodo: dall’8 Ottobre 2023 al 7 Gennaio 2024
Tra finzione e ricerca della verità: Fauna di Joan Fontcuberta
Il noto fotografo spagnolo Joan Fontcuberta approda in Italia con la sua ormai famosa esposizione fotografica (ma non solo) dal titolo “Fauna“: esposta per la prima volta nel 1989 a Barcellona, la mostra vuole sfidare il visitatore ponendo una domanda davvero chiara: “Tutto ciò che appare di fronte ai nostri occhi, anche in ambito scientifico, può considerarsi reale?“.

Il fotografo Joan Fontcuberta
L’autore dunque, in maniera molto provocatoria, ci mostra una serie di fotografie e di animali tassidermizzati provenienti da uno scantinato scozzese e di proprietà di un biologo tedesco attivo negli anni ’30 e ’40 del 1900, il Dottor Peter Ameisenhaufen. Queste fotografie hanno davvero qualcosa di bizzarro: il biologo non è mai ripreso in volto ma sempre di spalle e sembra riuscire a interagire con animali davvero particolari come il Centauris Neardentalensis, una sorta di incrocio tra una scimmia e un cavallo, oppure il Micostrium vulgaris, una specie di mollusco dotato di una zampa animale e di un braccio quasi umano.
Ma tutto ciò che stiamo osservando è realtà o finzione? La storia raccontata dell’archivio perduto e ritrovato dallo stesso Fontcuberta e dal suo amico e collaboratore Pere Formiguera ha qualche fondamento? Non vi sembra strano che i nomi del biologo tedesco Peter Amesenhaufen (letteralmente “Pietro Formicaio”) e del suo fotografo di fiducia (Hans von Cubert) siano eccezionalmente simili a quelli dei due coautori di quest’opera?
Scoprite l’articolo dedicato alla mostra Felini. Eleganza letale!
Non solo fotografia
La mostra “Fauna” di Joan Fontcuberta non offre però soltanto fotografie e documenti provenienti da un fantomatico archivio dimenticato, ma anche la possibilità di osservare animali tassidermizzati estremamente particolari: alcuni provengono dalla collezione teratologica del Museo Kosmos, come l’agnello a due teste ribattezzato “Ovis aries”, altri invece sono stati “ritrovati” insieme alle fotografie in Scozia, come il “Cercopithecus icarocornu”, un incrocio tra una scimmia e un volatile e dotato di un corno da unicorno davvero fuori dagli schemi.

Alcuni reperti tassidermizzati all’interno della mostra Fauna
Come avrà fatto il biologo Ameisenhaufen a scoprire questi balzani animali e a entrare in contatto con loro? Come mai la comunità scientifica non è mai riuscita a studiare esemplari di queste specie in modo da offrire una classificazione chiara e coincisa? Non vi resta che visitare la mostra per scoprire la verità (o la menzogna) e che si cela dietro quest’opera.
Scoprite l’articolo dedicato alla mostra Terra Nascosta!
L’inaugurazione della mostra
Ho avuto il piacere, ancora una volta, di essere stata invitata dallo staff del Kosmos all’inaugurazione di questa brillante e provocatoria mostra fotografica (e non solo): il 7 Ottobre 2023, alla presenza dello stesso Joan Fontcuberta, di alcune istituzioni e del Direttore Paolo Mazzarello, si è svolta dunque la cerimonia di apertura di questa esposizione. Con un pubblico nutrito e variegato, appassionato (o digiuno) di fotografia e dell’opera di Fontcuberta, l’autore ha voluto introdurre l’apertura con parole davvero particolari, in un catalano fluente ma ben scandito in modo che tutti potessero capire.

Il fotografo Joan Fontcuberta e le autorità
L’artista ha poi raccontato la storia del ritrovamento di questo particolare archivio in Scozia, durante gli anni ’80, nella cantina di un Bed and Breakfast dove sia lui che il suo collaboratore Pere Formiguera alloggiavano nel bel mezzo di una giornata uggiosa che rendeva davvero difficili gli spostamenti. Il voler riportare alla luce questo archivio è diventata una vera missione per i due tanto da riuscire a esporre queste opere in moltissimi prestigiosi musei internazionali, come il MOMA di New York.

Alcune fotografie e documenti inerenti al Cercopithecus icarocornu
Il Kosmos deve essere davvero onorato di poter ospitare questa incredibile mostra in grado di costringere il visitatore a porsi delle domande e a sollevare dei dubbi. Attenzione però: soprattutto in quest’epoca dove le fake news viaggiano alla velocità della luce e si espandono pericolosamente a macchia d’olio, instillare dubbi in maniera così chirurgica può risultare controproducente.
L’opera deve essere ammirata e compresa con spirito critico, senza mettere in discussione forzatamente i fondamenti scientifici dell’evoluzione darwiniana, la Teoria dell’Evoluzione più accreditata e accettata dalla scienza. Ciò non significa che la scienza sia dogmatica, anzi: è proprio il continuo mettere in discussione, attraverso esperimenti, raccolte di dati e prove ed errori, che essa progredisce e non rimane fissata in un pericoloso immobilismo. La messa in discussione, però, non si deve basare su opinioni e chiacchiere da bar, ma deve essere suffragata da studi rigorosi, ripetuti e condivisibili.

Il Grande Guardiano del Bene Totale
L’inaugurazione si è rivelata assai sentita e molti, come me, hanno afferrato il vero senso di quest’esposizione solo giunti alla fine della mostra, in una sorta di viaggio tra l’arcano e il reale, tra lo stupore e la meraviglia. Un’esperienza davvero sbalorditiva ora approdata anche a Pavia.
Visitare la mostra Fauna
Varcare la soglia dello spazio espositivo mi ha riportato alla mente le Wunderkammer, le stanze delle meraviglie molto in voga nell’Europa dell’800: qui collezionisti, nobili, viaggiatori, raccoglievano reperti naturalistici particolari e fuori dal comune, spesso frutto di arrangiamenti, come “cuccioli di sirena”, “umani con tre piedi o tre mani”, “animali con più teste o arti”. Questo senso dell’assurdo (e del macabro) tipico dei “gabinetti delle curiosità” non è mai scomparso del tutto e ancora oggi pervade il mondo del cinema, della letteratura e, perché no, della fotografia come ci dimostra Joan Fontcuberta.

Altri reperti e le fotografie dall’archivio
La prima parte della mostra è dedicata ai documenti del Dottor Ameisenhaufen, ai suoi scritti, alle sue illustrazioni e agli strumenti utilizzati: viaggiando per il mondo ha raccolto notevoli testimonianze assai interessanti esposte qui con una traduzione chiara e lineare.
Inizia poi la parte dedicata agli animali spettacolari dove i reperti tassidermizzati si alternano alle fotografie e ad alcune registrazioni di suoni e vocalizzi ritenuti proprio tipici di questi esseri viventi: la descrizione di ogni esemplare è dettagliata ed esaustiva, quasi didascalica, rimarcando il rigore scientifico che contraddistingue l’intera opera del biologo.
Chiude la mostra un interessante filmato “chiarificatore” in cui si mostra la realtà (chiedendosi sempre se è la “vera realtà”) di tutta questa raccolta. Di sicuro si rimane per lo meno sbigottiti nel vedere questi strani e, in alcuni casi, mostruosi animali con parti di uccello, di rettile o di mammifero “innestate” o “cresciute”, tanto da chiederci in continuazione se si tratti di aberrazioni o di semplice teatralità: non è facile, nemmeno per i più esperti, rispondere a questa domanda, ma in fondo la ricerca della verità è sempre un percorso tortuoso e insidioso e questo Fontcuberta ce lo insegna bene in “Fauna”.

Donna Vagabonda e Joan Fontcuberta
Devo ammettere che questa esposizione mi ha lasciato perplessa e meravigliata: conoscevo solo di nome il fotografo ma prima di questo invito non mi ero mai accostata alla sua opera. Ho voluto però rimanere quasi totalmente digiuna fino all’inaugurazione dove finalmente ho compreso l’importanza e la peculiarità di questa mostra e di questo notevole sforzo artistico. Personalmente ritengo che portare tale opera in uno dei musei più importanti della mia città rappresenti un azzardo necessario: spero dunque che tutti i visitatori possano apprezzarla e comprenderla, anche faticando un pochino, in tal modo la soddisfazione finale avrà tutto un altro sapore.
Informazioni utili
La mostra “Fauna” è allestita presso il Museo Kosmos – in Piazza Botta n.9 a Pavia (PV)
La mostra è visitabile dall’8 Ottobre 2023 al 7 Gennaio 2024
Orari di apertura: da martedì a domenica ore 10-18 (ultimo ingresso ore 17.30).
Biglietti: Accesso alla mostra compreso nel biglietto d’ingresso al Museo.
Per saperne di più visitate il sito ufficiale.
Lisa Trevaligie-Travelblog
Non avevo mai sentito il termine “tassodermizzato”. Ci ho messo un pò a capire di cosa trattasse questa mostra ma una volta compreso il concetto posso dire che è assolutamente pazzesca. Forse azzardata, ma interessante. da molti spunti di riflessione.
Donna Vagabonda
Sì parecchi, non è facile comprenderla, soprattutto se non so visita, ma poi ci si rende conto che è davvero geniale!
Teresa
In effetti Fontcuberta ha ragione; le foto che facciamo noi blogger o comunque i fotografi di viaggio tendono ad immortalare la realtà e a mostrarla così com’è. Ben diverso è quello che fa lui che la realtà la interpreta!
Donna Vagabonda
Eh sulle foto dei blogger, a vedere quello che gira su Instagram, non so se sono proprio veritiere tra filtri e altro (ovviamente non di tutti, ci mancherebbe). Il suo lavoro poi è molto provocatorio, va preso davvero in quest’ottica.
Paola
Sarei stata davvero curiosa, questa volta, di assistere alla mostra di Fontcuberta! Magari riesco ancora ad organizzarmi!
Donna Vagabonda
C’è tempo fino a gennaio! Dai che se vieni a Pavia facciamo un giro insieme!
La Kry
Credo proprio che faremo un salto a Pavia prima di Gennaio! Io e mio marito troviamo affascinanti sia l’argomento (la fotografia) che il soggetto (che abbiamo già avuto modo di osservare al museo di storia naturale di Parma, da anni chiuso per restauri), inoltre ci piacciono moltissimo le storie di questi strani ritrovamenti di misteriosi “tesori”.
Donna Vagabonda
Allora se venite organizziamo una bella uscita insieme! Fatemi sapere! 😄
Erika VitaminTrip
Assolutamente azzardata, ma sicuramente interessantissima! Ho letto con piacere il tuo articolo e per me che non conoscevo l’artista è stata una scoperta sorprendente!
Donna Vagabonda
Mi fa molto piacere che l’articolo possa far conoscere l’opera di Joan Fontcuberta!
Libera
È incredibile tutto quello che c’è dietro a questa mostra. Complimenti all’artista, mi è venuta subito voglia di saperne di più su di lui e sulla sua attività.
Donna Vagabonda
Allora devi venire a Pavia e scoprirla con i tuoi occhi! Nel caso fai un fischio che organizziamo un bel giro!
Sara Bontempi
Intanto grazie per averci fatto conoscere le opere e la mostra di Joan Fontcuberta, che effettivamente sarebbe passata un pò in sordina ed invece avrebbe bisogno di più promozione.
Donna Vagabonda
Grazie a te di aver apprezzato l’articolo!
Veronica
Sicuramente la mente dietro questa verità/finzione un creativo nonché visionario. Si potrebbe parlare di genio per scuotere le menti forse. Sicuramente è una mostra molto interessante, mi piace molto che hanno inventato due nomi molto simili ai loro, quasi a beffa degli avventori.
Donna Vagabonda
Sì è fatto proprio apposta per dare qualche indizio sulla veridicità (o meno) della raccolta.
Vi do il tiro - Travel blog
Una mostra che mi lascia perplessa, sarebbe da visitare per capire meglio ciò che vuole trasmettere l’autore. Grazie per queste informazioni, è bello scoprire mostre diverse e alternative!