Il Parco Faunistico La Torbiera
L’ultima escursione in giornata effettuata fuori regione (e in generale) prima del secondo lockdown iniziato a metร novembre e terminato a dicembre 2020 mi ha portato verso un luogo meraviglioso nei pressi di Novara, un luogo di protezione e di bellezza: il Parco Faunistico La Torbiera.
Conosco bene l’opinione diffusa secondo cui gli zoo, gli acquari e i parchi faunistici rinchiudano in gabbie gli animali che “dovrebbero essere liberi” e chi mi segue fin dall’inizio di questa avventura sa anche quanto io mi batta affinchรจ questa immagine approsimativa ed errata venga sradicata dall’opinione pubblica: i parchi faunistici italiani (ed europei in linea di massima ma non solo) sono luoghi fondamentali per la protezione ex-situ di una specie. Cosa significa questo? Significa che gli animali vengono ospitati in luoghi adeguati e adatti alle loro esigenze e che il parco partecipa ad iniziative di conservazione delle specie in collaborazione con altri parchi e zoo sparsi in tutto il mondo affinchรฉ le specie possano sopravvivere al di fuori del loro ambiente d’origine, spesso minacciato e compromesso.
Per molte specie gli zoo e i parchi di questo genere sono l’ultima speranza di sopravvivenza: in un programma di conservazione si punta a raggiungere degli obiettivi ben precisi come la riproduzione e la reimmissione dei nuovi nati in natura (ove รจ possibile). Inoltre, piรน nascite sono sintomo di benessere degli animali ospitati e questi nuovi esemplari potranno essere a loro volta utili per aumentare la variabilitร genetica all’interno delle popolazioni europee, americane e non solo, scongiurando l’insorgere di patologie genetiche che verrebbero a manifestarsi in esemplari imparentati incrociati.
Ora, l’articolo non vuole parlare di opinioni personali o di come gli animali debbano vivere “wild and free”, รจ ovvio che in un mondo ideale questi luoghi non servirebbero ma in un mondo ideale le risorse sarebbero inesauribili e tutti sarebbero felici e contenti: purtroppo non รจ cosรฌ e come scienziata naturalistica รจ mio dovere contribuire alla conservazione delle specie anche scrivendo articoli e sostenendo attivamente questi luoghi (come giร faccio).
ร chiaro poi che non tutte le realtร faunistiche siano cosรฌ ma per fortuna questi luoghi sono sempre meno comuni e osteggiati dalla crescente consapevolezza ambientalistica e non solo: il desiderio รจ ovviamente quello di vedere zoo e parchi responsabili e non aperti per offrire il mero divertimento al pubblico. Su questo La Torbiera non sbaglia e si dimostra attenta e scrupolosa alle esigenze dei propri ospiti, siano essi umani o animali.
Il Parco Faunistico La Torbiera si trova ad Agrate Conturbia, in Provincia di Novara.
Il suo nome deriva dal territorio che lo ospita, un territorio caratterizzato dalla presenza delle torbiere e da un clima mite e umido perennemente. Questo luogo non รจ soltanto un parco faunistico ma รจ proprio un’area naturale protetta caratterizzata dalla presenza di un lago che ospita fauna autoctona.
Dove oggi sorge il Parco, nel Mesolitico si ergeva un villaggio su palafitte, segno che il territorio ha da sempre (o quasi) avuto questa particolare conformazione.
Fin dalla sua creazione, nel 1977, il parco faunistico La Torbiera ha avuto come scopo la protezione e lo studio di alcune specie animali in pericolo d’estinzione. Ad oggi il parco ospita 130 specie faunistiche rappresentate da circa 400 esemplari provenienti in maggioranza dalla regione paleoartica.
Il percorso di visita

Mappa del percorso – dal sito ufficiale del Parco Faunistico La Torbiera
Fin dall’arrivo al parco faunistico La Torbiera si intuisce che questo luogo non ricalca lo stereotipo del “classico zoo” ma anzi รจ piรน un’oasi (come l‘Oasi di Sant’Alessio) dove sono stati ricreati ambienti di vita simili a quelli di provenienza degli animali: la ricreazione di questi habitat si uniforma naturalmente all’ambiente delle torbiere giร presente.
Il percorso si snoda attorno al laghetto presente e consente di osservare gli animali senza invadere la loro privacy grazie alla presenza, quando รจ necessario, di barriere di vetro e luoghi piรน appartati. I recinti sono delle giuste dimensioni e gli animali sono ben ospitati in luoghi specifici per le loro esigenze: per gli ungulati ad esempio ci sono ampie zone aperte e per i felini numerose cavitร e terrazzamenti utili per consentire loro di muoversi agevolmente.
Ogni recinto รจ ben segnalato da un cartellino informativo che spiega al visitatore quale animale sta osservando e la sua zona di provenienza, oltre che alle caratteristiche piรน salienti della specie. Inoltre, lungo il percorso, sono presenti altri pannelli informativi riguardanti la storia evolutiva delle specie animali e la salvaguardia dell’ambiente.
All’interno del parco รจ presente anche un’area ristoro dotata di bar dove รจ possibile acquistare snack e pietanze (panini, cotolette, patatine…).
La mia visita al parco faunistico La Torbiera
La mia visita, in compagnia di Gabriele, รจ iniziata in tarda mattinata: purtroppo il tempo non era dei migliori e la luce per le fotografie era pessima, ma non mi sono fatta scoraggiare. Ho raggiunto il parco con la mitica Puffa che รจ stata prontamente parcheggiata proprio davanti all’ingresso del parco, presso il parcheggio gratuito.
Appena arrivati abbiamo deciso di pranzare presso il punto di ristoro per poi goderci bene la visita nel primo pomeriggio: abbiamo scelto questo orario anche per evitare assembramenti (che in ogni caso non si sono creati nemmeno nell’ora di punta). Il pranzo, semplice ma sfizioso, lo abbiamo ordinato direttamente presso il bar e lo abbiamo consumato ai tavolini adiacenti.
Devo ammettere che l’area ristoro รจ sicuramente da migliorare dato che il parco giochi presente รจ un po’ spoglio, inoltre il negozio di souvenir era chiuso, probabilmente a causa della pandemia. Da quello che abbiamo notato c’รจ comunque carenza di personale, anche se questo non va ad intaccare il benessere degli animali.

Profilo di leopardo dell’Amur
Dopo aver pranzato ci siamo diretti verso il fulcro del parco: la zona dei felini. La Torbiera รจ uno dei parchi faunistici che ne ospita di piรน in Italia: tigre dell’Amur, ghepardo, gatto di Pallas, leopardo delle nevi, leopardo dell’Amur sono solo alcune delle specie presenti.
La mia attenzione รจ attirata dal gatto di Pallas, uno dei miei animali preferiti, che qui รจ ospitato e protetto grazie ad un programma di protezione internazionale, il PICA – Conservation of Pallas’s Cat: la tutela di questa specie รจ vitale in quanto presente in natura in zone dove il suo habitat รจ in pericolo e/o frammentato.
Vederlo per me in questo luogo sano e felice e sapendo che proprio alla Torbiera sono nati dei cuccioli di questa specie mi ha dato davvero una carica positiva perchรจ รจ segno che il programma di protezione sta funzionando. Se siete interessati ad approfondire le vostre conoscenze sul gatto di Pallas vi lascio il sito della IUCN che si occupa di studiare le specie viventi e di classificare il loro stato di conservazione.
Inutile dirvi che a lui ho dedicato un intero set fotografico, รจ troppo buffo e pacioso per non innamorarsene!

Un gatto di Pallas mi osserva…
La visita รจ proseguita osservando anche gli altri animali come il capibara, il wallaby collorosso e il crisocione, tutti in splendida salute.
Come spesso accade non tutti gli animali sono risultati osservabili a causa delle loro abitudini o semplicemente perchรจ in quei momenti stavano riposando all’interno delle loro tane: questo non deve essere motivo di sconforto o di rivalsa nei confronti del parco, gli animali ospitati non sono al servizio del visitatore e bisogna sempre mettere in conto ciรฒ quando ci si reca in luoghi come questi.
Il percorso รจ gradevole e si sviluppa ad anello intorno al laghetto e alla torbiera: questo permette di osservare anche numerose specie di anatidi e di ardeidi come il germano reale, la volpoca, l’airone cenerino e la garzetta. La passeggiata รจ adatta a tutti, anche a carrozzine e passeggini: attenzione a rispettare sempre i segnali e a non infastidire gli animali con urla, schiamazzi e pugni sui vetri, purtroppo ho assistito anche a queste scene soprattutto da parte di bambini piccoli invogliati da genitori maleducati che prontamente andavano contro alle indicazioni ben evidenti.
La gita fuori porta si รจ conclusa dopo circa 2 ore e mezza con l’acquisto di una spilla per sostenere l’operato del Parco.
Consiglio vivamente di visitare questo luogo con un atteggiamento propositivo e non polemico ma anzi con la voglia di imparare e di scoprire le specie ospitate e l’ambiente di torbiera. Spero vivamente che il lockdown non vada a danneggiare un luogo cosรฌ fragile: quando sarร possibile recatevi di persona e trascorrete una divertente giornata in compagnia, non ve ne pentirete!
Un luogo dove il rispetto รจ d’obbligo: sono rimasta molto contenta nell’apprendere che la maggior parte dei visitatori quel giorno era costituito da famiglie con bambini; quasi tutti questi nuclei famigliari erano costituiti da genitori e bambini con etร dai 6 ai 10 anni. Ciรฒ che perรฒ mi ha infastidito รจ vedere alcuni di questi bambini picchiare sui vetri dei recinti, spaventando e infastidendo gli animali. Soltanto un paio di genitori hanno fatto notare notare ai loro figli che non si doveva fare e i bambini in questione non hanno piรน ripetuto il gesto (fortunatamente); altri invece si sono uniti alla prole in questo tentativo sbagliato di attirare l’attenzione degli animali.
Gli animali non sono oggetti, non sono giocattoli e meritano rispetto e comprensione: se decidete di visitare un parco faunistico, un acquario o uno zoo rispettate sempre le buone pratiche di comportamento e non picchiate sui vetri per attirare l’attenzione, otterrete l’effetto contrario e li spaventerete a morte.
Teresa
Devo confessare che non amo molto gli zoo e sono secoli che non ne visito uno; preferisco sicuramente vedere gli animali in libertร nel loro habitat naturale!
Donna Vagabonda
Certo assolutamente la cosa migliore sarebbe vederli in libertร ma quando gli zoo collaborano nel proteggere la fauna e sono coinvolti in progetti di reintroduzione direi che sono solo da ammirare e visitare ๐
antomaio65
Faccio parte di coloro che vorrebbero gli animali liberi nel loro ambiente ma mi rendo anche conto che bisogna cercare di preservare le specie a rischio, sarebbe meglio nella loro zona geografica di appartenenza… perรฒ…adoro quel gatto!
Donna Vagabonda
A chi lo dici, purtroppo ormai gli zoo e i parchi sono per molte specie l’ultima speranza di sopravvivenza (pensiamo ai rinoceronti bianchi ad esempio) e siccome non รจ possibile mantenerli in natura (per ora) รจ giusto preservarli in questo modo… Per il gatto di Pallas beh, tutti lo amiamo mi sa ๐คฃ
Claudia
Non conoscevo questo parco, che mi sembra simile a quello delle Cornelle do Bergamo, ma non vedo l’ora di visitarlo quando sarรฒ in zona
Donna Vagabonda
Sรฌ รจ piรน piccolo di quello delle Cornelle ma ugualmente interessante e istruttivo ๐
Everywhere On the Road
Ho sempre voluto visitare questo parco anche molto vicino a dove risiedo ma quest anno la mia unica gita fuori porta ta รจ stato zoom a Torino! Ci rifaremo!
Donna Vagabonda
Vedrai che vi piacerร !
Elena
Ho visitato solo una volta uno zoo in vita mia e devo dire che, nonostante si possano ammirare diverse specie animali, mi ha lasciata un pรฒ perplessa. Alcuni animali li ho trovati molto nervosi e non sembravano essere a loro agio nelle loro gabbie. Devo essere sincera, preferisco molto di piรน vederli in libertร . Se perรฒ lo scopo di un parco, come ad esempio questo della Torbiera, รจ la preservazione della specie e la loro reintroduzione in natura, allora ben venga.
Donna Vagabonda
Dipende da che zoo hai visitato, sono consapevole che purtroppo molti sono aperti solo per mero guadagno e non per il benessere degli animali ospitati, mi spiace per la tua esperienza.
Valentina
Complimenti Eliana, un articolo ben scritto. Condivido il tuo pensiero per quanto riguarda la salvaguardia degli animali e appoggio pienamente la tua osservazione sui comportamenti, spesso maleducati, dei bambini, che tutto sommato non hanno colpe!
Non avevo mai sentito parlare di questo parco faunistico vicino a Novara – non sono mai stata in Piemonte… casomai quest’anno รจ la volta buona che visito la regione – e il tuo blogpost mi ha incuriosito a scoprirlo.
ps: nonostante, come hai detto tu, la luce non fosse perfetta, trovo le tue foto semplicemente eccezionali! Complimenti davvero!!
Donna Vagabonda
Grazie mille Valentina! Sono proprio contenta che tu abbia compreso il mio punto di vista come naturalista e conservazionista, purtroppo molti vedono gli zoo solo come “prigioni” senza conoscere la realtร che sta dietro. Che piรน esistano zoo dove gli animali vengono maltrattati (soprattutto in zone povere del mondo) รจ realtร anche questa, speriamo ci sia un riconversione e un cambio di prospettive! Ti ringrazio per i tuoi complimenti ๐
valeria
La pensa esattamente come te, gli animali devono vivere liberamente nel loro habitat naturale. Per questo motivo non mi piace visitare nรจ zoo nรจ circo. Al gatto di Pallas รจ impossibile resistere!
Donna Vagabonda
Ovviamente gli animali dovrebbero essere tutti liberi ma dato che non รจ cosรฌ meglio che trovino rifugio in strutture come la Torbiera. Al gatto di Pallas io non resisto, ormai ho ceduto.
Lisa Trevaligie Travelblog
Ci piace visitare oasi naturalistiche come queste, e finora la mia preferita rimane quella delle Cornelle. Metto in lista anche il tuo suggerimento, perchรจ credo che sia davvero imperdibile.
Donna Vagabonda
Mi fa davvero un enorme piacere. Vedrai che vi divertirete e non ve ne pentirete assolutamente ๐ต
Babi
Non conoscevo questo posto.
Ci sono stata solo alle Cornelle anche se mi fa sempre un pรฒ tristezza vedere gli animali in gabbia.
Ma come hai detto tu, per molti รจ l’unica via di salvezza.
Il gatto di Pallas mi ha fatto morire, cmq!
bellissime foto ๐
Donna Vagabonda
Il gatto di Pallas รจ favoloso sempre ๐คฃ
partyepartenze
Conosco questo posto! Ci sono stata un po’ di anni fa, quando la mia piccola esploratrice (ormai grande) mi chiedeva di portarla per foreste e parchi faunistici. Devo riconoscere che, da amante e sostenitrice della wild life, gli animali erano ben tenuti in ambienti adatti alle loro necessitร . Forse qualcuno un po’ costretto, ma tutto sommato accettabile. Purtroppo non sempre gli animali possono tornare in natura, soprattutto se nati o vissuti in cattivitร . Se si decide di “strumentalizzarli” per provvedere al loro mantenimento รจ importante farlo nel migliore dei modi.
Donna Vagabonda
Un’analisi impeccabile, davvero sono d’accordo con tutto!
Miriam
Non mi piacciono gli zoo e preferisco vedere gli animali nel loro habitat naturale ma capisco che sia necessario preservare le specie a rischio. Credo sia meglio farlo nelle zone di appartenenza. Quel gatto me lo porterei a casa comunque, รจ troppo coccoloso.
Donna Vagabonda
Se gli ambienti originari fossero preservati non ci sarebbe bisogno degli zoo, ahimรฉ perรฒ l’uomo distrugge piรน facilmente che creare e quindi questi luoghi sono indispensabili. Il Gatto di Pallas รจ favoloso ๐
Sara - Slovely.eu
Avevo visto le tue foto su Instagram e giร mi ero innamorata del gatto di Pallas! ๐
Mi ha fatto piacere leggere il tuo articolo e anche vedere il capibara in copertina: รจ uno degli animali piรน pucciosi che ci siano! ๐
Hai ragione da vendere e fai benissimo a sfatare il mito dei parchi faunistici come delle prigioni per animali. Purtroppo il mondo ideale non esiste e questo genere di parco serve a preservare certe specie a rischio estinzione, per cui ben venga. In piรน puoi anche vedere animali bellissimi che altrimenti difficilmente potresti vedere in libertร .
Donna Vagabonda
Sono contenta che tu abbia apprezzato il mio intervento, spesso quando se ne parla vedo atteggiamenti scorretti e maleducati: basta farsi un giro sotto i post dell’Acquario di Genova per constatare ciรฒ che ti dico. Bisogna sempre analizzare tutti i pro e i contro: non si puรฒ negare che gli animali in libertร starebbero meglio (senza l’intervento dell’uomo ovviamente) e non si puรฒ negare che ci siano parchi (soprattutto nel sudest asiatico) in cui gli animali sono rinchiusi in gabbie (ma per fortuna sono sempre meno) perรฒ non possiamo fare di tutta un’erba un fascio, anzi!
Beatrice
Sono felice di leggere che in questo parco ci sia molto rispetto per gli animali. Ho spesso visitato zoo in Italia e all’estero e non sempre ho trovato rispetto per le condizioni degli animali. Ovviamente il mio desiderio sarebbe sempre di vedere gli animali liberi nel loro ambiente, ma รจ anche vero che alcune specie purtroppo sopravvivono solo negli zoo e quindi questi sono luoghi molto importarti per certi versi, per quanto in alcuni casi controversi.
Valentina
Sono perfettamente d’accordo con te. Sono stata qualche anno fa in un altro zoo, a Torino, e ci hanno spiegato che lรฌ (e in altri zoo italiani) sono ospitati animali giร nati in cattivitร e spesso salvati da brutte situazioni. Non รจ bello vederli dentro una gabbia ma se hanno spazi adeguati e se serve a salvaguardare la specie, perchรจ no! Non conoscevo il Parco Faunistico La Torbiera comunque, me lo segno ๐
Donna Vagabonda
Eh non si puรฒ fare altrimenti, in natura morirebbero di stenti o cacciati da qualche bracconiere senza scrupoli dato che si fidano dell’uomo, ergo per loro questa รจ una salvezza. Ci sono troppi pregiudizi ancora legati a questi luoghi.
Roberta Isceri
Le tue foto sono stupende e giuro che vorrei in casa il gatto di Pallas ๐ Sono d’accordo per gli animali “wild and free”, ma sono contenta che tu abbia sfatato dei luoghi comuni su alcune riserve. Bellissimo posto!
Donna Vagabonda
Era doveroso da parte mia essendo laureata in Scienze naturali, ho studiato tanto la gestione della fauna nei minimi dettagli e sono assolutamente certa di ciรฒ che affermo. Speriamo che questo falso mito venga sempre meno considerato.
elisa boninsegna
E’ parecchio tempo che non visito uno zoo, ma capisco che alcuni animali nati in cattivitร , non possano tornare liberi, quindi meglio prendersene cura in un ambiente protetto e controllato. E’ anche l’unico modo in cui poter osservare alcuni animali che non saprei nemmeno dove andare a cercare in libertร , come il gatto di Pallas, che effettivamente รจ molto buffo!
Donna Vagabonda
Esatto, รจ proprio cosรฌ!
Lucy
Sono tornata a leggere questo articolo perchรฉ mi aveva giร colpito una prima volta, ma non avevo commentato. Sono consapevole dell’importante lavoro dei parchi, e mi spiace constatare come effettivamente l’idea dei parchi zoologici come luoghi di clausura per gli animali sia ancora piuttosto da sradicare in molte persone. Oltretutto questo parco di cui parli qui me lo sono segnato perchรฉ sono una gran fan dei capibara e adoro andare a vederli dove possibile! ๐
A proposito della tua osservazione sui comportamenti dei bambini, proprio ieri sono stata al Frankfurt Zoo e ho notato con mooolto fastidio i comportamenti dei bambini. Erano scolaresche difficilmente controllate dagli insegnanti. Strillavano a livelli assurdi, fossi stata la direttrice del parco avrei mandato qualcuno a chiuderli in gabbia!
Donna Vagabonda
Eh guarda non me ne parlare… Capisco che i bimbi siano emozionati di fronte agli animali e la gioia sia difficile da contenere ma spesso qui si tratta di comportamenti irrispettosi in generale che poco hanno a che vedere con la gioia. Tipico di molti e sempre piรน bambini ahimรฉ…