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Storie di Donne Samurai

Benjamin Lacombe ritorna protagonista della scena artistica milanese grazie alla nuova mostra tematica immersiva dal titolo “Storie di Donne Samurai“: ancora una volta Tenoha Milano diventa lo scenario perfetto per trasporre il libro, edito da L’Ippocampo Edizioni, del giovane disegnatore francese. Grazie a un’esperienza totalmente nuova è possibile non solo conoscere le opere dell’autore qui esposte ma anche addentrarsi nel folklore del Giappone feudale, dove mito e guerra si amalgamano creando un vero e proprio universo fantasioso. Pronti a scoprire questa nuova mostra con me?

Dove: Tenoha Milano, Via Vigevano 18, Milano
Quando: dal 27 maggio al 26 novembre 2023

Viaggio tra storia e mito: Storie di Donne Samurai

Dopo il grande successo di Botteghe di Tokyo e Fantasmi e Spiriti del Giappone, Tenoha diventa ancora una volta un luogo fiabesco e onirico grazie alla nuova mostra curata da Laura Micalizzi e realizzata con la collaborazione de L’Ippocampo Edizioni. E così il grande arco conduce il visitatore in un mondo fatto di miti, folklore e leggende, ma anche della cruda realtà storica dei samurai, costellata di guerre e battaglie per il dominio del grande regno nipponico. Quando pensiamo a questi guerrieri difficilmente ce li immaginiamo di sesso femminile, eppure le donne samurai erano una realtà non trascurabile e insieme ai loro compagni hanno davvero cambiato per sempre le sorti del Giappone.

L'ingresso della mostra Storie di Donne Samurai

L’ingresso della mostra Storie di Donne Samurai

Nella mostra proposta prendono vita le opere di Benjamin Lacombe, artista francese amante del Sol Levante e i racconti di Sébastien Perez, non nuovo a collaborazioni con il disegnatore d’oltralpe. In un percorso multisensoriale fatto di suoni, luci ed esperienze tattili, ci si immerge totalmente nella bellezza dell’opera, nella delicatezza dei disegni ma anche nella crudeltà di epoche storiche costellate di battaglie cruente.

Da donne sconosciute a indomabili guerriere: le protagoniste della mostra

Ancora una volta Benjamin Lacombe si mostra sensibile al fascino della storia giapponese, spesso intrisa di mistero: grazie alle sue opere possiamo venire a conoscenza di vere e proprie eroine che, per caso o per fato, riescono a cambiare la loro sorte e quella di intere famiglie: le onna-bugeisha sono infatti donne guerriere diventate famose non solo per la loro grande abilità con la spada o con l’arco, ma perché divenute simbolo di rinascita, riscatto e speranza. Tra queste non si può non menzionare Tomoe Gozen, l’unica donna samurai apparsa nell’epica giapponese, o le sorelle Miyagino e Shinobu che vendicarono la morte ingiusta del padre dopo aver appreso le arti della guerra.

Alla scoperta della mostra: le lanterne e alcune opere

Alla scoperta della mostra: le lanterne e alcune opere

La società giapponese è stata per molto tempo tipicamente patriarcale: le donne non avevano gli stessi diritti degli uomini e spesso erano relegate nel ruolo di figlie obbedienti, mogli sottomesse e madri silenziose. Anche nell’epica e nei racconti storici ci sono poche tracce di donne famose se non quando vengono paragonate, spesso in senso dispregiativo, a demoni o streghe che irretiscono i valorosi guerrieri.

Sisters Tea - 2023 - Benjamin Lacombe

Sisters Tea – 2023 – Benjamin Lacombe

Grazie alle storie raccontate nell’opera “Storie di Donne Samurai” queste valorose ragazze si riappropriano dei ruoli che spettano loro, mostrando come spesso la dedizione e il valore vadano al di là di ogni barriera, soprattutto se questa riguarda la differenza di genere.

Esperienza a tutto tondo: una mostra immersiva

All’interno della mostra è possibile ammirare le splendide opere di Benjamin Lacombe e di leggere alcuni estratti del libro omonimo, ma vi sono anche altre sorprese che attendono il visitatore.

La sala dedicata a Tomoe Gozen

La sala dedicata a Tomoe Gozen

Le mostre organizzate precedentemente a Tenoha ci hanno abituato a uno standard molto elevato e le mie aspettative non potevano essere disattese: e infatti l’esposizione si mostra come una vera e propria esperienza a tutto tondo che permette al visitatore di indossare i panni delle donne samurai (grazie alla possibilità di immortalarsi con alcuni costumi giapponesi o di visitarla con gli abiti tipici del Sol Levante grazie alla Kimono Experience), camminare in un giardino zen per scoprire il lato più mistico della figura del samurai o collezionare simpatici timbri su un quadernetto apposito che testimonia l’effettiva visita alla mostra. E poi scenari mozzafiato con lanterne di carta e ventagli, gigantografie con cui si può interagire ed elementi della cultura nipponica che tutti gli appassionati come me possono riscoprire con somma gioia.

La presenza poi di uno shop dove si possono acquistare i libri dell’artista, magliette, adesivi, cartoline e prodotti giunti direttamente dal Giappone rende l’esperienza ancora più interessante e valevole.

Una mostra pensata per grandi e piccini e non per forza solo per gli appassionati delle opere di Lacombe: qui infatti è possibile conoscere l’opera dell’artista, la sua ammirazione per il Giappone, ma anche i miti e il folklore di questo splendido Paese così esotico e intrigante.

La mia visita alla mostra Storie di Donne Samurai

Sono nuovamente molto grata di aver potuto visitare come ospite questa splendida mostra immersiva: grazie alla gentilissima Martina Barlassina (Ufficio Stampa L’Ippocampo), che mi contatta sempre quando si organizzano eventi come questi, ho potuto nuovamente dirigermi a Milano (la mia amata Milano) e raggiungere Tenoha, un angolo di Giappone a due passi dai Navigli: già, perché Tenoha non è solo un luogo per appassionati del Sol Levante ma anche un vero e proprio spazio espositivo che punta a far conoscere un Giappone sconosciuto e intrigante grazie agli eventi che qui si tengono.

La sala di Miyagino e Shinobu

La sala di Miyagino e Shinobu

Ritirato il biglietto ero pronta per varcare la Porta del Santuario Nascosto: storie incredibili ed emozionanti mi attendevano e io… Non vedevo l’ora!

Gli allestimenti mi hanno davvero entusiasmata: Tenoha colpisce nuovamente per la ricchezza dei dettagli, per i colori sgargianti e per la possibilità di vivere in prima persona le opere e le storie delle eroine samurai. Non una mera esposizione statica, ma un vero e proprio viaggio all’interno di sogno e realtà, di mito e leggenda, di fascino e stupore.

Un’esibizione che vuole porre l’accento sul fatto che le proprie protagoniste siano prima di tutto donne, coraggiose e valorose, che riescono a emanciparsi grazie a un fervore e a una volontà d’acciaio, nemiche temibili di qualunque guerriero: le opere di Lacombe non le snaturano paragonandole a “ragazze travestite da guerriere”, ma anzi ne esalta la delicatezza dei tratti, l’animo irrequieto ma deciso e la voglia di riscatto attraverso colori accesi e pennellate “fluttuanti”.

Pannelli interattivi alla mostra Storie di Donne Samurai

Pannelli interattivi alla mostra Storie di Donne Samurai

Le opere più suggestive sono, a mio parere, quelle in cui queste donne vengono accostate agli elementi naturali: e così, leggiadre ma letali, vediamo queste splendide fanciulle affiancate ai loro prodi destrieri o essere trasportate tra le onde insieme a polpi giganti e creature mitologiche. Non mancano poi forti riferimenti al folklore giapponese come la presenza di Oni (i demoni maligni), di Yōkai (creature con valenze positive e negative) e di spiriti della foresta.

Ogni sala mostra un aspetto di queste donne diverso: si passa dalla concitata battaglia al segreto mondo domestico dove il kimono diventa il capo di abbigliamento più suggestivo, e ancora al giardino zen dove è possibile sedersi per godere della tipica pace che tali luoghi trasmettono.

Il kimono e la casa giapponese

Il kimono e la casa giapponese

Non ho potuto poi non acquistare il libro autografato da Benjamin Lacombe, di cui sono ormai un’ammiratrice: insieme alle altre opere sempre acquistate qui a Tenoha in occasione di “Fantasmi e Spiriti del Giappone” occuperà nella mia libreria un posto speciale. Oltre a ciò non mi sono fatta scappare la splendida e capiente borsa della mostra, alcune cartoline e il poster esclusivo: ricordi che custodirò per sempre, come quello della visita a questa splendida mostra.

Un mondo segreto e ricco di bellezza, quello delle Donne Samurai, che si svela grazie a una mostra davvero entusiasmante e coinvolgente, capace di valorizzare queste figure leggiadre sospese tra mito e realtà!

Informazioni utili

La mostra “Storie di Donne Samurai” si trova presso Tenoha Concept Store in Via Vigevano 18, Milano (Metro M2 Porta Genova) e sarà presente dal 27 Maggio al 26 Novembre 2023.

L’evento è organizzato da Tenoha Milano in collaborazione con L’Ippocampo Edizioni; la direzione creativa è affidata a Laura Micalizzi e il progetto di comunicazione è a opera di Alberto Molteni e Team Comunicazione L’Ippocampo Edizioni.

I biglietti sono acquistabili sul sito Vivaticket.

Per ulteriori informazioni visitate il sito ufficiale.

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Commenti

  • 5 Luglio 2023

    Ci sono stata la settimana scorsa ed è stato molto interessante poter leggere le tue opinioni su questa exhibition che mi ha letteralmente elettrizzata… anche se sono un po’ di parte perchè adoro molti degli artisti della “new wave” di Margaret Keane…

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    • 11 Luglio 2023

      Questa volta sono a Milano per questa mostra e penso proprio che andrò a vederla perché ne ho sentito parlare molto bene!

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  • 5 Luglio 2023

    Conosco i lavori di Lacombe e in generale dell’Ippocampo e ho un paio di loro libri che sono davvero una chicca. Questa mostra sulle donne samurai, figure spesso trascurate dall’immaginario collettivo, dev’essere oltre che interessante anche bella.

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  • 8 Luglio 2023

    Il mio amore per tutto quello che concerne la cultura giapponese mi ha portato qui, a leggere il tuo articolo sulle donne samurai. Sicuramente prima di novembre farò un salto a Milano!

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  • Marina
    8 Luglio 2023

    Ho letto vari articoli che parlavano delle mostre sul Giappone organizzate da questa galleria in toni entusiastici e direi che anche stavolta il livello è molto alto! Peccato non poterla visitare!

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  • Bru
    9 Luglio 2023

    Ovviamente non la potrò visitare ma la vedo lo stesso, attraverso gli occhi, foto e racconti. di voi travel blogger italiane, meravigliosa Asia, meraviglioso Giappone

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  • 9 Luglio 2023

    Mi piace davvero molto quando definisci Tenoha, “un angolo di Giappone a due passi dai Navigli”. Ci andró a breve e leggere questo tuo articolo mi aiuterá certamente a cogliere le sfumature di una civiltá intrigante ed appassionante

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  • antomaio65
    11 Luglio 2023

    E’ la seconda volta che sento parlare di questa mostra e il desiderio di visitarla si concretizza sempre di più. La location deve essere spettacolare e molto bella l’idea di poter agire con gli oggetti e gli allestimenti per entrare davvero nel cuore della cultura nipponica che – devo dire – non conosco per nulla ma che mi affascina moltissimo

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  • 12 Luglio 2023

    Non ho mai amato molto la cultura giapponese ma credo che per questa mostra farei un’eccezione. Sia per il valore che Si da alla figura femminile, sia per l’esplosione di colori che ne deriva. Spero di riuscire ad andare prima della chiusura.

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  • 12 Luglio 2023

    Queste mostre sulla cultura giapponese sono sempre di grande interesse, anche questa mi sembra notevole e soprattutto si dedica a figure decisamente poco conosciute nella storia giapponese. Dovrà cercare di programmare perché come tu sai adoro il Giappone in tutte le sue forme

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  • 19 Luglio 2023

    Questo articolo è sensazionale! La cultura giapponese mi ha sempre affascinato, e la storia delle donne che escono dai confini prescritti dagli uomini mi affascina ancora di più, quindi scoprire di questa mostra è stato illuminante! Decisamente un buon motivo per tornare a Milano!

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  • 28 Luglio 2023

    Tutto ciò che è giapponese mi affascina da sempre, perciò mi sono tuffata a pesce nella lettura di questo post. Che dire, mostra sicuramente intensa e meravigliosa. Peccato solo che Milano non mi sia proprio dietro l’angolo, ahimè!

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  • 28 Luglio 2023

    Davvero interessante e suggestiva questa mostra, potrebbe essere una buona occasione anche per venire a Milano, visto che dura fino a novembre. Segno.

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