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Vienna – Giorno 3

Ed eccoci arrivati al terzo giorno a Vienna, alla metà del viaggio. Oggi è una giornata molto molto speciale perchè si tratta del mio compleanno: il 7 agosto infatti la vostra Donna Vagabonda ha compiuto 27 anni! Quale miglior modo di trascorrere il proprio compleanno se non in viaggio? Ormai è una tradizione che si ripete!

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Per questo giorno speciale io e Gabriele abbiamo deciso di visitare i favolosi musei di Storia Naturale e di Storia dell’Arte, ma prima una tappa la merita il Parlamento. In questo momento il Parlamento, normalmente ben visibile, è in ristrutturazione, dunque ciò che si può visitare gratuitamente è il cantiere, o meglio, il container che mostra il cantiere: questo è arricchito da informazioni riguardo all’edificio e all’intervento di restauro. La visita, seppur breve, è comunque interessante ed è un modo di valorizzare un bene che altrimenti sarebbe chiuso al pubblico.

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Una foto dal Cantiere del Parlamento

Dopo qualche minuto giungiamo in Piazza Maria Teresa, dove troneggiano due musei: il Museo di Storia Naturale di Vienna e il Museo di Storia dell’Arte di Vienna. Al centro della piazza si trova la celebre Statua di Maria Teresa, voluta dall’Imperatore Francesco Giuseppe per commemorare la sovrana illuminata, simbolo di saggezza e di sicurezza del potere. Per l’esecuzione del monumento a Maria Teresa, venne richiesto dal 1874 l’intervento di tre scultori: Johannes Benk, Carl Kundmann e Caspar Zumbusch che realizzarono un progetto comune, dividendosi poi i compiti nella realizzazione delle diverse statue bronzee che compongono il monumento. Al monumento occorsero 13 anni per essere completato, con un peso totale di 44 tonnellate. Sulla cima più alta risiede la figura dell’imperatrice che da sola raggiunge i 6 metri di altezza. La sovrana si trova seduta sul suo trono, in cima alla composizione, mentre impugna nella mano sinistra uno scettro e la prammatica sanzione, mentre con la mano destra saluta il suo popolo. Seduti intorno al trono sul cornicione stanno delle personificazioni allegoriche delle virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza, temperanza.

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Il Monumento di Maria Teresa

Ad ognuno dei quattro lati si trova un timpano con un rilievo ed una statua indipendente, ispirata a personaggi chiave che guidarono il governo di Maria Teresa:

Il monumeto riempie davvero la piazza e ci fa sentire molto piccoli al cospetto dell’austera Imperatrice che, dall’alto, protegge e guida ancora tutti gli austriaci e chi fa visita ai due musei. Di certo questo monumento è uno dei più iconici di Vienna e uno dei più famosi. Una piccola copia in miniatura si può osservare al Museo del Belvedere (leggete qui per saperne di più sul museo) e l’avevamo vista solamente il giorno prima.

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Il Museo di Storia Naturale con il Monumento di Maria Teresa

Dopo aver scattato qualche foto ci dirgiamo all’interno del primo museo, quello di Storia Naturale: in realtà io questi musei li avevo già visitati durante il mio primo viaggio a Vienna, ma avevo anche un’età diversa e molte cose le ho viste un po’ frettolsamente. Oggi finalmente posso rigodere di uno spettacolo senza pari. Il Museo di Storia Naturale di Vienna è uno dei più grandi di questo genere al mondo, nonchè il più grande di tutta l’Austria. Venne pensato per custodire l’enorme collezione naturalistica degli Asburgo e infatti risiede nel complesso della Hofburg. Fu aperto nel 1889 assieme al Kunsthistorisches Museum (il Museo di Storia dell’Arte, proprio di fronte).

Il Museo si articola su più piani ed è particolarmente imponente, nonchè estremamente ricco di oggetti e manufatti esposti. Le sezioni spaziano dalla mineralogia alla paleontologia, dall’entomologia alla zoologia, dalla geologia all’antropologia. Insomma, tutte le scienze naturali sono ben rappresentate e possono contare su un’esposizione coinvolgente e assai accattivante: accanto alla presentazione in stile “classico- museale” (con tutti i pezzi esposti e denominati da un cartellino), numerosi sono i pannelli didattici ed interattivi, anche per bambini. Insomma, cosa posso desiderare di più per il mio compleanno? E infatti la prima sezione che decido di visitare è quella dei miei amati minerali: intere sale con pezzi da collezione ed estetici perfettamente conservati, catalogati ed esposti. I miei occhi sono assolutamente a cuoricino e Gabriele deve trascinarmi fuori a forza, altrimenti ero ancora nella prima sala! Il mio fare da cicerone coinvolge totalmete il mio compagno che, alla fine e nonostante tutto, sorride sempre alle mie spiegazioni astruse sulla formazione e sulla composizione di queste meraviglie della natura. Notevole è anche la sezione dedicata alla gemmologia, con gemme di caratura eccezionale, veramente da urlo!

 

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Dopo più di un’ora e mezza passata tra queste sale, decidiamo di procedere verso la parte paleontologica e antropologica: qui sono conservati degli scheletri praticamente completi di dinosauri oltre che degli animatroni in dimensioni naturali di alcuni grandi dinosauri del passato, come l’allosauro. Di notevole interesse è la presenza nel museo della famosissima Venere di Willendorf, ospitata in una sala praticamente esclusiva.

 

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Dopo aver visitato tutto il primo piano, ci accingiamo a visitare anche il secondo, tutto o quasi dedicato alla zoologia e alle sue branche: di notevole interesse è di sicuro la collezione entomologica che risale al 1793 e venne poi ampliata negli anni. Non poteva poi mancare una ricchissima collezione di avifauna, con uccelli tassidermizzati provenienti da ogni continente. Per me è veramente la manna.

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La Venere di Willendorf

Dopo ben 4 ore passate all’interno del museo sentiamo che la fame inizia a farsi sentire: decidiamo di mangiare qualcosa di veloce ed optiamo per un panino con il currywurst, acquistato a pochi metri dai musei. La giornata è nuvolosa ma la pioggia non è una minaccia quindi ci sediamo su una delle panchine della piazza e ci gustiamo il nostro mega panino riempito di salse e di paprika. Gabriele ha scelto di provare una variante piccante e le sue papille hanno davvero urlato! Insomma, Vienna non solo è bella ma ci offre anche momenti di puro divertimento. Le risate non mancano mai!

 

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Sazi e contenti decidiamo di dirigerci verso il secondo museo, quello di Storia dell’Arte. Anche questo museo è diviso in vari piani e ospita capolavori dell’arte antica, greca, romana, medioevale, rinascimentale, fino al ‘600. Tra sculture, pitture, oggetti e opere d’arte varie, il museo ospita mezzo milione di pezzi. La collezione originaria appartiene, ancora una volta, agli Asburgo e il museo espone opere di Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Tiziano Vecellio, Correggio, Giorgione, Lorenzo Lotto, Jan Brueghel il Vecchio, Jan Brueghel il Giovane, Giuseppe Arcimboldo, Albrecht Dürer, Parmigianino, Raffaello Sanzio, Pieter Paul Rubens e di molti altri artisti. Oltre ai dipinti sono presenti anche altre collezioni: la collezione egizia orientale (Ägyptisch- Orientalische Sammlung), la collezione delle antichità romane e greche (Antikensammlung), quella della scultura e delle arti decorative (Kunstkammer), il gabinetto numismatico (Münzkabinett), la biblioteca (Museumsbibliothek).

 

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Un museo del genere, come quello di Storia Naturale, bisognerebbe visitarlo a più riprese, data la mole e la diversità dei reperti esposti. Le sezioni che più ci colpiscono sono quella dell’arte greca e, naturalmente, della pittura. Ricordo ancora quando ho visitato la prima volta il museo con mia zia Gianfranca: il suo entusiasmo era alle stelle e mi descriveva minuziosamente le tecniche di realizzazione o la storia dell’artista. Di sicuro, la mia passione per l’arte proviene da questi suoi racconti. Ricordo ancora molto bene quanto rimasi colpita dai ritratti di Velázquez o dalla maestosità della neve dipinta da Bruegel, ma anche dalle curiose composizioni dell’Arcimboldo. In questa occasione ho potuto apprezzare ancora di più l’esposizione, avendo acquisito una maggiore conoscenza della storia dell’arte. A mio parere questo museo completa chiaramente la collezione del Belvedere (leggete qui il mio articolo a riguardo) e riesce ad emozionare come pochi altri.

 

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Come per l’altro museo, la visita è durata circa 4 ore, intense e molto emozionanti. Un bellissimo ricordo mi ha lasciato la presenza di una signora che stava dipingendo un quandro di Bruegel il Vecchio presente al suo interno: si tratta de “Cacciatori nella neve”. La Signora stava dipingendo questa bellissima opera con estrema calma e concentrazione: ogni sua pennellata faceva trasparire la bellezza sia della sua nuova opera che di quella da cui derivava. La presenza di questa pittrice ha sicuramente donato un tocco in più, poetico e romantico, alla nostra esperienza. Io, naturalmente, non potevo non fotografarla!

 

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Dopo otto ore (forse qualcosa in più) intense ed emozionanti, dediciamo di lasciare i musei per dirigerci verso il centro e precisamente verso l’Hotel Sacher. Naturalmente il nome di questo luogo avrà risvegliato in voi una certa voglia di torta al cioccolato…Ed è proprio per quello che ci siamo andati! Non è un vero compleanno senza una buona torta e qui forse si può assaggiare la migliore di tutte: l’Hotel Sacher è uno dei pochissimi luoghi dove appunto si può gustare la celebre Torta Sacher ideata da Franz Sacher.

 

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Arrivati notiamo subito la lunga fila per entrare ma questo non ci scoraggia: a tutti i costi siamo determinati a gustare la torta. Dopo un’attesa di circa un’ora, finalmente ci fanno salire al primo piano e ci fanno accomodare ad un tavolino per due con vista sulla via. La sala da tè è ordinata e lussuosa, i camerieri sono tutti ben vestiti e indossano guanti bianchi. Sembra proprio di essere in un ambiente esclusivo! Arrivati i menù, decidiamo di ordinare: per me una fetta della classica Torta Sacher con panna montata e cioccolata mentre Gabri sceglie lo strudel, sempre con cioccolata. Le papille gustative cantavano una melodia gioiosa e il nostro palato sprizzava gioia da tutti i pori. CHE BONTA’!

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I dolci più buoni dell’intero universo!

Questo dolce ci vale come cena e quindi decidiamo di rientrare, stanchi dalla giornata così ricca di eventi e soddisfatti per aver visto così tante meraviglie. Il mio compleanno non poteva essere più elettrizzante e divertente. Grazie Vienna per avermi regalato tutte queste emozioni!

Per leggere il primo giorno del diario di viaggio, cliccate qui.

Per leggere il secondo giorno del diario di viaggio, cliccate qui.

Per leggere la pianificazione di questo viaggio, cliccate qui.

Per leggere altri articoli sull’Austria, cliccate qui.

 

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