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Diario di viaggio: Dalla Toscana ai Castelli Romani – Giorno 10

Eccoci giunti all’ultimo articolo del diario di viaggio che vi ha accompagnati a scoprire le bellezze di Toscana e Lazio: dalla Toscana ai Castelli Romani. Che dire, a scrivere queste parole sale davvero una immensa malinconia: in quei giorni eravamo (semi)liberi di poter viaggiare, di poterci spostare, di poter esplorare la nostra meravigliosa Italia. Giร , l’Italia, un Paese magnifico che davvero merita di essere riscoperto, ora piรน che mai.

Ai Castelli Romani io e Gabriele abbiamo provato esperienze di ogni tipo: dalle visite guidate alla scalata del Tuscolo in E-Bike alla degustazione dei vini della Tognazza all’avvicinamento ai cavalli del Buttero Contemporaneo, dalla passeggiata geologica alla visita al Tempio di Diana Nemorense. Che dire, esperienze uniche, una piรน peculiare (e bella) dell’altra.

ร‰ ora di lasciare gli ospitali lidi del Lazio per dirigerci verso l’ultima tappa di questo viaggio: San Gimignano.

Perchรจ San Gimignano? Volevamo fermarci a metร  strada per non dover fare la tirata del viaggio fino a Pavia e poi volevamo esplorare ancora una cittadina toscana. Osservando le mappe abbiamo notato dunque che San Gimignano veniva davvero comoda per questo: sia io che Gabriele ci eravamo giร  stati ma eravamo davvero piccoli e non la ricordavamo affatto (io ricordavo solo vagamente un pozzo e una giornata torrida). Insomma, era ora di (ri)scoprirla!

Da Nemi dunque partiamo per tornare nella bella Toscana, terra di tradizioni e di scenari incantevoli: la nostra meta รจ il B&B Il Fienile che raggiungiamo in circa 3 ore e mezza.

Nonostante il check-in fosse nel pomeriggio Francesca, la gentilissima e super disponibile proprietaria, ha fatto in modo di farci trovare la nostra meravigliosa stanza pronta: Francesca ci sa proprio fare con gli ospiti e grazie a lei ci siamo sentiti subito a casa. Il B&B รจ a 10 minuti a piedi dal centro storico ed รจ comodissimo soprattutto se si viaggia in auto grazie alla presenza di un parcheggio privato. Non essendo poi all’interno delle mura non c’รจ il rischio di essere disturbati dal vociare, anzi! Dulcis in fundo poi dal giardino si gode di una vista S-P-E-T-T-A-C-O-L-A-R-E della cittร !

La vista della cittร  dal giardino del B&B

Stanchi per il viaggio ma soprattutto affamati chiediamo a Francesca di consigliarci qualche luogo dove gustare della buona carne toscana (anche se ahimรจ in due รจ difficile finire una Fiorentina da piรน un chilo e quindi dobbiamo rinunciare a questo piatto da veri amanti della carne): la scelta del pranzo ricade sulla Trattoria Chiribiri, proprio alle porte della cittร , a pochi passi da Porta San Giovanni, in Piazzetta della Madonnina.

Il nostro pranzo da Chiribiri

Durante il pranzo, semplice ma gustoso, sentiamo parlare lingue diverse dall’italiano: era la prima volta dopo il nostro viaggio a San Marino e questo ci ha davvero resi molto felici. Sentire parlare in inglese, in francese e addirittura in portoghese ci ha davvero riempito il cuore di speranze: il turismo DEVE ripartire e grazie agli stranieri (e non solo) questo ripartirร , speriamo solo presto!

Dopo il buon pranzo ci dirigiamo alla scoperta della cittร , con il naso all’insรน verso le maestose torri: delle 72 torri e case-torri esistenti nel periodo d’oro del Comune ne restano quattordici. La piรน antica รจ la Torre Rognosa, eretta all’inizio del XIII secolo mentre la piรน alta รจ la Torre Grossa di 54 metri.

San Gimignano รจ Patrimonio UNESCO dal 1990 per la caratteristica architettura medievale del suo centro storico: nonostante alcuni interventi restaurativi avvenuti nell’1800-1900 l’impianto della cittร  e degli edifici sono ancora quelli dell’Etร  Comunale del due-trecento, rendendo San Gimignano un esempio unico al mondo di architettura di questo tipo. Inoltre, la cittร  รจ Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

Le origini di San Gimignano sono sicuramente etrusche e la prima menzione all’abitato risale al 929. Nel Medioevo la cittร  si trovava su una delle direttrici della Via Francigena.

La prima cinta muraria risale al 998; nonostante l’apertura di un nuovo tracciato della Francigena, San Gimignano non perse la sua importanza strategica ma anzi la rafforzรฒ e nel 1199, nella piena fioritura economica, il paese guadagnรฒ la propria indipendenza comunale rispetto ai vescovi di Volterra. Come molti altri Comuni anche San Gimignano venne travolto dalle lotte intestine tra Guelfi e Ghibellini (rispettivamente capeggiati dalle famiglie piรน importanti, quella degli Ardinghelli e quella dei Salvucci): pensate che nel 1255 un regolamento vietรฒ ai privati di erigere torri piรน alte della Torre Rognosa (all’epoca la piรน alta) ma le due famiglie decisero di fare di tutto per dimostrare la loro potenza e la loro ricchezza, arrivando addirittura a costruire torri solo di poco piรน basse della Rognosa. Insomma, come a Pavia, la guerra si combatteva anche a suon di torri!

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Dall’8 maggio del 1300 la cittร  ebbe l’onore di ospitare il sommo poeta Dante Alighieri come ambasciatore della Lega Guelfa in Toscana; il Trecento non fu perรฒ un periodo felice per la cittร : la peste nera, arrivata da oriente, giunse anche qui e, sommata alla grave carestia del 1348, falcidiรฒ la popolazione. Nel 1351 la cittร , ridotta allo stremo, si consegnรฒ spontaneamente a Firenze rinunciando alla sua tanto agogniata autonomia. Un barlume di luce, nonostante tutto, ci fu: il XIV e il XV secolo furono importanti dal punto di vista artistico dato che molti maestri vennero chiamati dai religiosi per abbellire le loro residenze e i loro possedimentil. Lavorarono a San Gimignano Memmo di Filippuccio, Lippo e Federico Memmi, Taddeo di Bartolo, Benozzo Gozzoli, Domenico Ghirlandaio, Sebastiano Mainardi, Piero del Pollaiolo e molti altri.

Il declino e la marginalitร  della cittร  nei secoli successivi furono le condizioni che permisero la straordinaria cristallizzazione del suo aspetto medievale. Gli anni passarono e San Gimignano non venne risparmiata dalla Seconda Guerra Mondiale: gli Americani bombardarono la cittร  per 10 giorni e a causa di ciรฒ venne distrutta la campana, crollรฒ una casa in piazza e un pezzo di cattedrale. Dopo una decina di giorni che i sangimignanesi passarono nei rifugi, il prete riuscรฌ a convincere gli americani che in paese c’erano non piรน di dieci tedeschi, e che potevano assaltare la cittร  senza correre rischi.

San Gimignano conserva dunque il fascino medievale e la sua atmosfera รจ davvero unica: nessun luogo รจ cosรฌ iconico per quanto riguarda l’impianto architettonico e lo stile due-trecentesco. Il nostro tour si snoda per le vie del centro storico e comprende anche luoghi “di nicchia”. Passando per Piazza della Cisterna (di cui vi racconto tra poco) con il suo iconico pozzo giungiamo al Parco della Rocca: avevamo proprio voglia di vedere un ambiente naturale come questo parco cittadino per riprenderci un po’ dalla canicola estiva. Il Parco รจ stato ricavato all’interno della Rocca di Montestaffoli costruita nel XIV all’interno del comune: il poggio di Montestaffoli era, nell’Alto Medioevo, sede di una rocca posseduta dal vescovo di Volterra e qui era stato istituito un mercato molto ricco e florido.

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La zona di Montestaffoli venne lambita dalle due cerchie murarie, finchรฉ nel 1353 i fiorentini, ai quali i sangimignanesi avevano offerto la loro cittร  in cambio di protezione dopo l’epidemia e la carestia del 1348, costruirono l’attuale rocca. Purtroppo la rocca andรฒ in rovina durante gli anni del Granducato di Toscana e solo nel Novecento venne restaurata ma ormai tutti gli ambienti erano andati perduti. Nonostante ciรฒ la rocca con gli anni rifiorรฌ grazie alla costruzione del parco-giardino che oggi รจ frequentato molto anche dagli abitanti di San Gimignano e forse meno dai turisti. All’interno del parco vengono allestiti concerti e spettacoli per valorizzare questo spazio a 360ยฐ.

Io e Gabriele troviamo davvero molto piacevole la possibilitร  di godere di un po’ di ombra e di un po’ pace in questa giornata e consigliamo vivamente di visitare il parco anche per ammirare la splendida vista sulla valle circostante.

Terminata la visita al parco e tirato un po’ il fiato decidiamo di visitare il museo ornitologico: dato che sul web non risuciamo a trovare nessuna informazione sugli orari di apertura ci rechiamo di persona e lo troviamo, ahinoi, chiuso e senza nessun cartello informativo: questo ci ha seccato molto, non siamo in un luogo qualunque, siamo in un paese Patrimonio UNESCO e qui la cultura dovrebbe essere sempre valorizzata. Da quanto apprenderemo in seguito purtroppo il museo non รจ quasi mai aperto e probabilmente รจ gestito da volontari: purtroppo tutto ciรฒ ci sconforta molto e grazie a questo articolo vorremmo sottolineare che va bene il volontariato ma se questo รจ funzionale e per un breve periodo, poi le persone dovrebbero essere sempre retribuite per il loro impegno, soprattutto se si tratta di un impegno verso il territorio. Speriamo che chi di dovere accolga la nostra critica e renda fruibile il museo.

Abbacchiati decidiamo di tornare a Piazza della Cisterna ma prima veniamo letteralmente catturati dalla “Ricostruzione della Cittร  in Miniatura“. Entriamo, incuriositi, e ci ritroviamo davanti ai nostri occhi uno spettacolo unico: una ricostruzione modellistica della cittร  del 1300 in scala 1:100 nel XIV secolo eseguita interamente a mano in ceramica.

San Gimignano 1300 รจ un museo sulla cittร  e sulla sua storia che racconta attraverso un interessante spazio espositivo la bellezza di San Gimignano. La ricostruzione in scala, fulcro della collezione, mostra una cittร  viva e prospera, ricca di scorci interessanti: uno spaccato della vita del trecento di un luogo davvero magico.

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Grazie ad una piccola offerta รจ possibile fotografare questa meravigliosa opera d’arte ed io non mi faccio certo scappare questa occasione: i dettagli sono incredibili e il livello di accuratezza รจ tale da sembrare una fotografia della cittร . Nel 2011 al Museo รจ stato assegnato il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana dell’UNESCO per l’elevato e qualificato valore formativo delle proposte didattiche โ€œStoria, Arte e Tradizioneโ€.

Felici e davvero appagati di questa esperienza giungiamo in Piazza della Cisterna: questa si trovava all’incrocio tra le due direttrici principali del borgo alto medievale (la via Francigena e via Pisa-Siena). In origine era destinata al mercato a palcoscenico per feste e tornei e il suo nome deriva dalla sottostante cisterna per l’acqua del 1287: essa รจ sormontata dall’iconico pozzo realizzato in travertino, il simbolo della piazza nonchรจ il fulcro della cittร  (tant’รจ che io mi ricordavo solo di questo elemento della mia prima visita avvenuta all’etร  di 10 anni).

Ma la piazza non รจ suggestiva solo per la presenza del pozzo: sui suoi lati si dispongono due file di meravigliose case nobiliari e di torri; a partire dal lato sud-ovest si incontra l’arco dei Becci, l’antica porta cittadina della prima cerchia di mura, affiancato dalle maestose torri dei Becci e dei Cugnanesi. Proseguendo verso destra, gli edifici piรน significativi si trovano nelle vicinanze della cisterna: Palazzo Razzi, Casa Salvestrini (giร  ospedale) e Palazzo Tortoli accanto ad una torre mozza giร  appartenuta al capitano del popolo. Passato l’accesso a via di Castello, il lato settentrionale รจ caratterizzato dal palazzo dei Cortesi e la suggestiva torre del Diavolo, affiancata dalle case dei Cattani. Il lato occidentale รจ impreziosito da varie torri, come le gemelle torri degli Ardinghelli e la torre di palazzo Pellari.

Parlando delle torri, non si puรฒ non sostenere che siano il vero simbolo di questa cittadina. Quelle rimaste sono le seguenti:

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Vedendo alcune persone in cima alla Torre Grossa, decido di salirci per godermi il panorama unico di questo luogo: Gabriele, che notoriamente soffre di vertigini, decide di non azzardare l’impresa lasciando a me tutto il divertimento e concedendosi una pausa rilassante. Io di certo non mi faccio scoraggiare dalla sua altezza e cosรฌ entro e colgo l’occasione anche di visitare il Palazzo Comunale e il Museo Civico (che avrete presto la possibilitร  di votare come Museo del Mese all’interno del gruppo di Donna Vagabonda): al primo piano si trova la Sala del Consiglio, soprannominata anche Sala Dante, in ricordo della visita che il poeta fiorentino nel 1299 fece a San Gimignano. La sala presenta un famoso ciclo di affreschi della fine del XIII secoloย  raffiguranti tornei di cavalieri e scene di caccia dedicate a Carlo d’Angiรฒ: le pitture sono attribuite al pittore fiorentino Azzo di Masetto. Devo dire che questo ciclo pittorico mi ha affascinato davvero moltissimo e ho dedicato ad essa piรน di una fotografia. La grandezza e la bellezza mi hanno ricordato l’affresco “La cavalcata di Carlo V e Clemente VII” osservato a Verona all’interno del Museo degli Affreschi Cavalcaselle.

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Scattate molte fotografie decido di iniziare la scalata alla Torre Grossa: 218 gradini mi attendevano!

Devo dire che, da amante delle torri, la risalita di questa (che รจ anche la piรน alta della cittร ) non รจ stata per niente faticosa e anzi รจ stata rilassante: piano piano, con il mio passo, ho risalito la vetta ansiosa di vedere il panorama. E QUESTO NON MI HA PER NIENTE DELUSO.

La Valdelsa e tutta la cittร  sembravano stare ai miei piedi e lo spettacolo della vista vale assolutamente la risalita: una leggera brezza mi scompigliava i capelli e un senso di libertร  mi ha attanagliato completamente. Sospiro, felice di potermi godere le bellezze italiane ancora una volta: considerando che quando ho scritto queste parole (novembre 2020) eravamo nel bel mezzo di un nuovo lockdown, questa sensazione la ricordo con ancora piรน enfasi e nostalgia.

Decido di rimanere una decina di minuti sulla torre: sono l’unica visitatrice e lo spettacolo รจ tutto per me.

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Osservando i vicoli e le varie parti della cittร  riesco anche a scorgere Gabrielino piccolo piccolo che si riposa al Parco della Rocca: lo chiamo e gli dico di voltarsi verso la Torre Grossa, ci scambiamo un bacio a distanza. Decisamente questa esperienza non sarebbe stata per Gabriele dato che, al contrario ad esempio della Torre dei Lamberti di Verona, c’era solo un parapetto alto a protezione delle persone e quindi assolutamente “no” per il Pirata mio (come lo chiamo io).

Dopo aver ammirato a dovere il panorama decido di scendere e di dare un’occhiata ancora al ciclo pittorico cavalleresco (oh, mi รจ proprio piaciuto!) e di acquistare una matita come piccolo souvenir di viaggio (vi ho giร  detto che colleziono anche quelle? Ne ho piรน di 100!).

All’uscita mi aspettava il mio amato compagno e insieme abbiamo proseguito nel nostro tour visitando Piazza Duomo e il restante centro storico. Purtroppo non abbiamo avuto il tempo materiale di visitare i restanti musei aperti, un po’ perchรจ faceva veramente caldo e un po’ perchรจ eravamo provati dal tour dei Castelli: prima o poi il corpo presenta il conto!

Decidiamo di concederci una “pausa gelato” assaggiando lo squisito gelato della Gelateria Dondoli vincitrice di prestigiosi premi tra cui quello della “Coppa d’Oro”, uno dei massimi riconoscimenti di questa arte dolciaria: devo dire che le nostre coppette erano davvero buonissime e che ne conservo uno splendido ricordo! Seduti in Piazza Duomo ci siamo gustati questo delizioso gelato osservando i molti turisti scattare foto, le coppie stringersi in un abbraccio, l’artista di strada dipingere un ritratto della sua cittร  (ritratto che abbiamo anche acquistato e che adesso conserviamo appeso in salotto). Attimi di normalitร  in questo strano e impazzito 2020 che sarร  difficile dimenticare.

Mentre scrutavo le bellezze di Piazza Duomo noto un negozio di fotografia, uno degli ultimi rimasti ormai: la bottega Fontanelli. Ispirata da alcune fotografie decido di dare un’occhiata a quelle messe in vendita: la maggior parte ha come soggetto San Gimignano e la Toscana e devo dire che alcune sono davvero magnifiche! Una in particolare mi conquista: una visione bucolica della cittร  e di un cascinale posto in primo piano. Non so perchรจ ma mi ha catturato, mi ha comunicato pace e serenitร  e alla fine… Ho deciso di acquistarla! Penso che se una fotografia ci emoziona abbiamo il dovere di custodirla e quindi, perchรจ no, di acquistarla. Ora la fotografia รจ esposta in salotto vicino alle mie di viaggio: non fa male vedere anche foto diverse dalle proprie, specie se ben eseguite!

Soddisfatta nel mio acquisto decidiamo di rientrare al nostro alloggio: Gabriele aveva proprio bisogno di farsi una doccia ed era davvero stanco mentre io avrei visitato ancora qualche luogo di San Gimignano… Secondo voi che cosa ho fatto?

APPUNTO.

Ho lasciato Gabriele al suo riposo e alla sua doccia ed io mi sono infilata all’interno di Torre e Casa Campatelli, bene del FAI dal 2005: c’รจ un bene del FAI aperto e io me lo faccio scappare?

ASSOLUTAMENTE NO!

E cosรฌ mi intrufolo e mi godo una splendida visita in un luogo storico conservato davvero in maniera impeccabile.

La famiglia Campatelli, proprietaria terriera fiorentina, acquistรฒ la casa-torre all’inizio del 1800: questa casa รจ l’unica ad aver mantenuto il suo volume originale in tutta la cittร .

Questo luogo รจ stato acquistato per farne una dimora alto-borghese giunto fino a noi grazie alla sua ultima proprietaria, Lydia Campatelli, la quale la donรฒ al FAI a condizione che questa fosse sempre aperta al pubblico: e cosรฌ fu.

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La visita รจ un vero e proprio viaggio nel tempo che inizia all’interno delle Soffitte: qui viene proiettato un filmato sulla storia della cittร  che ripercorre con un’esperienza immersiva le tappe fondamentali che determinarono il successo odierno di San Gimignano. Si scende poi al piano nobile dove si respira un’aria di modernitร  e di lusso davvero incredibili: si percepisce la ricchezza della famiglia ma anche la propria etica e morale. Attraverso ritratti e lettere si riscopre uno spaccato di vita quotidiana a cavallo tra Ottocento e Novecento: scene di vita quotidiana, sorrisi e fermoimmagini di una famiglia non speciale ma che sicuramente ha lasciato un’impronta a San Gimignano e in Toscana.

La visita a Torre e Casa Campatelli mi รจ particolarmente piaciuta, mi ha fatto rivivere un periodo storico che amo moltissimo e mi ha fatto viaggiare con il cuore e con la mente: devo davvero ringraziare il FAI, che sostengo attivamente, per aver restituito al mondo intero questo luogo. Lydia ne รจ sicuramente entusiasta.

Contenta e appagata torno al B&B per una doccia veloce, ormai รจ ora di cena e la fame comincia a farsi sentire: recupero dunque Gabriele e torniamo in centro verso un ristorante che avevamo adocchiato nel pomeriggio: l’Osteria Enoteca I Quattro Gatti!

Devo ammetterlo: ciรฒ che mi ha colpito รจ sicuramente il nome di questo luogo dato che io sono una gattara senza speranze. La mancanza dei due demoni si stava ormai facendo sentire (erano a casa con i miei genitori) e la “voglia di gatto” era diventata bella insopportabile quindi ci siamo concessi una cena in questo luogo, un ristorante da veri gattari DOC: abbiamo cenato sulla terrazza, molto romantica, ma non abbiamo fatto a meno di notare le numerose foto di gatti e soprammobili fuseggianti presenti sul bancone. Insomma, era il nostro posto.

Dopo una squisita cena degna delle migliori chiusure di vacanze, decidiamo di fare due passi e di goderci San Gimignano in notturna: devo ammettere che il fascino รจ forse piรน vivo di sera che di giorno e la romanticitร  di questo luogo รจ davvero imbattibile.

Siamo ormai al termine di un viaggio davvero memorabile dove abbiamo provato, assaggiato, fatto di tutto e dove divertimento, storia, cultura, natura e sforzo fisico non sono mancati.

Si chiude qui il nostro Diario di Viaggio “Dalla Toscana ai Castelli Romani”: 10 giorni di puro divertimento, scoperta e tanto tanto amore per un’Italia ancora nascosta.

“รˆ il ricordo di una rosa d’estate”

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Volete rileggere gli altri giorni del Diario di Viaggio? Cliccate sui link sottostanti!

Giorno 1 – Lucca

Giorno 2 – Bagnoregio e Civita di Bagnoregio

Giorno 3 – Frascati e Rocca di Papa

Giorno 4 – Castel Gandolfo – Marino

Giorno 5 – Ariccia – Tivoli

Giorno 6 – Frascati (Ville Tuscolane) – E-MTBike al Tuscolo

Giorno 7 – Grottaferrata – Nemi

Giorno 8 – Albano Laziale – La Tognazza – Velletri

Giorno 9 – Trekking anello dei due laghi – Pratoni del Vivaro

Giorno 10 – San Gimignano

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Commenti

  • 18 Novembre 2020

    Conosco (quasi) tutti i posti che hai elencato: ho avuto la fortuna di andarci in passato, in anni differenti e non sai cosa darei per poterci tornare presto, posti unici in Italia.
    P.s Bagnoregio vince su tutti!

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      • 9 Dicembre 2020

        Dato che io ogni anno vado in Calabria per le vacanze estive (e abito in Lombardia) di solito ci fermiamo a meta percorso e quindi spesso in Lazio. La scorsa estate ho fatto Sermoneta, Norba e lago del Turano! Mi sono piaciuti tantissimo ๐Ÿ™‚

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  • 19 Novembre 2020

    Sono stata a San Gimignano un po’ di anni fa. Ricordo un borgo affascinante e di aver acquistato della pasta artigianale da portare a casa. Fantastico il panorama dal cortile del B&B che avete scelto!

    Rispondi
  • antomaio65
    20 Novembre 2020

    San Gimignano รจ uno dei borghi piรน affascinanti della Toscana, con le torri e l’impianto medioevale praticamente intatto. Mi รจ piaciuta molto la tua visita alla torre Campatelli, un luogo meno conosciuto ma ricco di testimonianze

    Rispondi
  • 20 Novembre 2020

    Credo di essere stata piรน volte a San Gimignano, di sicuro da piccola con i miei, ricordando ben poco se non probabilmente qualche alzataccia alle 5 del mattino anche solo per fare poche ore di cammino in macchina. La seconda volta con Vale e un gruppo di amici รจ andata decisamente meglio! Trovo questo tra i borghi piรน belli e caratteristici della Toscana, per l’impronta architettonica, le torri pittoresche, ma devo ammettere che tu hai scovato delle chicche non da poco, come la casa protetta dal FAI. Mi sono piaciuti anche il b/b dove avete alloggiato (mamma che vista!) e anch’io, da buona gattara, sarei impazzita per quella osteria ๐Ÿ˜‰ Mi piace tanto la passione con cui descrivi i tuoi viaggi, ogni tuo articolo ne รจ infarcito e devo dire sta diventando per me un tuo segno distintivo! Ciao Eliana, buon weekend!

    Rispondi
      • 23 Novembre 2020

        Figurati, รจ solo sinceritร  ๐Ÿ™‚

        Rispondi
  • 20 Novembre 2020

    i borghi del centro sono meravigliosi, tra l’altro in queste zone tra Volterra, San Gimignano e altri borghi, hanno girato alcuni pezzi di uno dei film di Twilight.

    Rispondi
  • Lisa Trevaligie Travelblog
    20 Novembre 2020

    Anche io ho in bozza un articolo su San Gimignano. L’ho trovata davvero molto interessante, e a misura d’uomo. Permette di passeggiare serenamente alla scoperta degli scori piรน caratteristici.

    Rispondi
  • 22 Novembre 2020

    Come al solito, i tuoi articoli sono sempre completi e ricchi di informazioni. Non mi รจ mai capitato di andare a San Gimignano, ma da amante dei videogames, in parte l’ho visitata virtualmente tramite un gioco ambientato nel rinascimento (Assassin’s Creed). ๐Ÿคฃ

    Rispondi
  • 25 Novembre 2020

    Sono tornata a San Gimignano qualche mese fa, per il mio compleanno. Hai ragione: รจ bellissima. Incantevole camminare tra le sue vive. Certo, tu l’hai esplorata da cima a fondo e adesso ho qjslcne informazione in piรน per tornare ancora un’altra volta e fate ciรฒ che non ho fatto ๐Ÿ™‚

    Rispondi
  • 27 Novembre 2020

    Articolo monto interessante. Frequento spesso i Castelli Romani e una volta ho fatto un itinerario simile, ma รจ stato molto bello seguire questo tuo piccolo viaggio ๐Ÿ™‚

    Rispondi
  • 27 Novembre 2020

    Articolo davvero super approfondito! Sono stata a San Gimignano due volte ma non ho visto tutto quello che avete visitato voi.. spettacolare la vista dal vostro b&b!

    Rispondi
  • 30 Novembre 2020

    Sai che non sono mai stata a San Gimignano? Vedo dalle tue foto, e dal tuo racconto, che รจ davvero affascinante, si respira quell’atmosfera speciale propria solo dei borghi toscani. Grazie per le preziose informazioni, ne farรฒ tesoro per il mio prossimo tour toscano!

    Rispondi
  • 30 Novembre 2020

    Siamo stati a San Gimignano, abbiamo mangiato un gelato davvero fantastico nella piazza centrale. Poi la veduta dall’alto รจ a dir poco stupenda.

    Rispondi
  • 22 Dicembre 2020

    Il mio ultimo viaggio quest’estate รจ stato proprio San Gimignano! che dire?
    Fe no me na le.
    Sono rimasta affascinata dalle torri e di tutta la storia della cittร .
    La Toscana, per me, rimane una delle regioni piรน belle d’Italia ๐Ÿ™‚

    Rispondi
  • Flavia Di Ciano
    12 Gennaio 2021

    Io andai quest’estate in Ciociaria e da l’ ho raggiunto poi la zona di Castelli Romani. Feci Frascati e Castel Gandolfo, non puoi capire che bontร !

    Rispondi
  • 7 Maggio 2021

    Grazie Eliana per tutte queste informazioni ho programmato all’ultimo un weekend in Val d’Elsa e partiamo un po’ allo sbaraglio, ma una delle mete sarร  proprio San Gimignano! Sono curiosa di salire sulla Torre Grossa ed ammirare il modellino in miniatura che sembra davvero ben fatto!

    Rispondi

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