Diario di viaggio: Cremona – Giorno 2
Continua il mio diario di viaggio a Cremona con questo secondo e ultimo giorno. Il viaggio, breve ma intenso, mi ha permesso di scoprire questo capoluogo con gioia e stupore: non pensavo davvero che questa cittร mi rimanesse cosรฌ dentro!
Grazie alle attivitร proposte dallโInfopoint Cremona ho potuto io stessa appurare che questa cittร รจ veramente ricca di cultura, storia e tradizioni!
Archeologia tra storia e musica
La prima tappa di questa ultima ma indimenticabile giornata รจ il Museo Archeologico di San Lorenzo, ospitato presso la chiesa basilicale di San Lorenzo. Il museo vuole mostrare la ricchezza della cittร in epoca romana mostrando i numerosi reperti qui trovati e ancora in via di acquisizione grazie agli scavi: mosaici, ceramiche, stucchi, affreschi ma anche i resti di un ninfeo, lampade e tombe. Difficile non rimanere incantati davanti a tanta bellezza! Sapete poi che a me i musei di archeologia piacciono molto e non perdo mai lโoccasione di visitarli quando mi รจ possibile. Molto presto scriverรฒ un articolo dettagliato solo su esso (quando? Lo decidete voi votando il museo allโinterno dellโappuntamento mensile sul gruppo Facebook di Donna Vagabonda).
Prima di entrare e incontrare la mia referente, Elisabetta Riboni dellโInfopoint, mi sono piacevolmente intrattenuta grazie alle prove del concerto serale dellโOrchestra Giovanile Mousikรจ: questi giovanissimi musicisti avrebbero suonato per la prima volta in occasione della Festa della Repubblica dopo davvero tanti, troppi mesi di stop a causa di questa maledetta pandemia. Sui loro volti si notava lโemozione e la voglia di esibirsi davanti a un pubblico che non aspettava altro.
Cremona รจ proprio la cittร della musica, ovunque ci si volti si sente uno strumento suonare, si percepisce lโamore dei suoi cittadini per il violino ma non solo. Qui la musica non รจ solo una materia scolastica o una passione per questi ragazzi ma un modo per esprimersi e mostrare le proprie emozioni.
Non vi nego che ho rivisto questo video molte volte, soprattutto una volta tornata a Pavia: questa musica mi ha letteralmente catturata tanto da commuovermi. Era da tanto tempo che non provavo simili emozioni in viaggio, forse sono state amplificate dal fatto che questo รจ il primo viaggio in solitaria dopo tanto tempo o forse, ed รจ ciรฒ che preferisco pensare, Cremona mi ha davvero stregato grazie alla sua musica, ai suoi monumenti, alla sua gente.
Una volta entrata nel museo ho incontrato Elisabetta con cui ci siamo confrontate sulla visita a Cremona e sui programmi previsti per il pomeriggio. Insieme abbiamo anche disquisito piacevolmente di blogging, di collaborazioni, della mia cittร (Pavia) e delle iniziative che Cremona organizza, come visite guidate, eventi e molto altro.
La visita al Museo Archeologico di San Lorenzo รจ stata poi davvero molto interessante: forse questo museo non รจ tra i piรน conosciuti in cittร e rientra di conseguenza piรน raramente negli itinerari turistici, dove da padrone la fa il Museo del Violino, ma io vi consiglio comunque di non perdervi lโoccasione di scoprire le origini di Cremona e il suo passato.
Emozioni a suon di note
Terminata la visita mi sono diretta al celebre Museo del Violino, forse il piรน famoso del cremonese: grazie a Elisabetta non solo ho potuto visitare il museo in maniera totalmente gratuita (grazie al pass per blogger e giornalisti) ma ho potuto anche assistere allโaudizione di Andrea Nocerino che per questo evento si esibiva con uno Antonio Stradivari violoncello Stauffer 1700, unโoccasione davvero unica! Su di me poi la musica classica ha un fascino davvero incredibile: fin da piccola amavo ascoltare e vedere i concerti sui canali televisivi dedicati e osservare i vari strumenti musicali con attonita curiositร . Pensate a quando Elisabetta mi ha detto che cโera la possibilitร di assistere a unโaudizione con uno Stradivari dโepocaโฆ Insomma, sono letteralmente schizzata come un fulmine!
Giunta al museo ho subito preso posto allโinterno dellโauditorium: purtroppo non si potevano effettuare riprese nรฉ scattare fotografie durante l’audizione ma credetemi se vi dico che uno spettacolo del genere merita davvero 40 minuti del vostro tempo. Lโarmonia del suono, lโemozione di vedere uno strumento cosรฌ antico e unico suonare, la maestria del suonatore che ha donato unโanima allo strumento e il pubblico, caldo e attento, che ha apprezzato ogni singolo movimento dellโarchetto. La musica ha poi la capacitร di unire le diverse culture: non solo italiani ma anche tedeschi, giapponesi e inglesi erano presenti allโaudizione. Un bel messaggio di unione e una solida speranza affinchรฉ il turismo nostrano possa tornare in pista, trainato da esempi di virtuosa accoglienza, come quello del Museo del Violino.
Conclusa lโaudizione mi sono gustata la visita al museo: essendo circa le 13 cโera poca gente al suo interno e ho potuto scattare le fotografie in tutta libertร . Nonostante non abbia potuto filmare lโaudizione, non mi sono persa lโoccasione di vedere lo Stradivari riposto nella sua teca originale dal Conservatore dei beni liutari del Museo del Violino Fausto Cacciatori, che con cura e delicatezza ha riposto questa vera e propria opera dโarte davanti ai miei occhi e a quelli dei visitatori. Come un quadro viene inserito allโinterno della sua cornice, cosรฌ lo strumento viene riposto nella sua teca per continuare a incantare gli amanti della sua musica, mostrandosi fiero e perfetto agli occhi dei visitatori.
Il Museo del Violino รจ un museo molto innovativo, moderno, con possibilitร di esperienze tattili ed emozionali, un museo che traghetta anche il non amatore nel mondo della musica e della liuteria cremonese, Patrimonio dellโUNESCO. Di questo museo vi parlerรฒ approfonditamente proprio in questo mese di luglio: รจ proprio lui il protagonista della rubrica mensile del Museo del Mese di luglio 2021!
Come sempre accade quando visito un museo non potevo esimermi di visitare lo shop dato anche il 10% di sconto incluso nel biglietto: qui un pensiero non poteva non andare al Pirata, rimasto a Pavia, e cosรฌ la maglietta del museo si aggiunge alla nostra collezione ben fornita di โmagliette ricordoโ, quelle che sempre acquistiamo quando viaggiamo.
Dopo un pranzo rapido e veloce (e non particolarmente degno di nota), mi sono diretta nuovamente in Piazza del Comune in attesa che la visita guidata organizzata nel pomeriggio iniziasse: non potevo non scattare qualche altra fotografia e quindi mi sono letteralmente sbizzarrita. Alle 14:30, puntualissima, la guida Kendra Trombini fornisce a me e al piccolo gruppo dei partecipanti un piccolo apparecchio con cuffia monouso per sentire la sua spiegazione anche a distanza: un servizio molto apprezzato da tenere in considerazione anche dopo la pandemia!
Alla scoperta di Cremona con Kendra
Kendra, guida turistica di Target Turismo Cremona, professionale e coinvolgente, ci ha condotto allโinterno del centro per raccontarci la storia della cittร e alcuni aneddoti particolari, in particolare su Antonio Stradivari, il leggendario liutaio: a quanto pare Stradivari era sรฌ bravo ma non cosรฌ eccezionale come si crede. ร grazie a uno dei suoi figli, Paolo, che ha ottenuto il successo: Paolo infatti era un mercante di stoffe e tramite una capillare azione di marketing (perchรฉ cosรฌ davvero la possiamo definire!) fece pubblicitร ai violini del padre presso tutte le corti europee, solleticando lโinteresse di nobili e reali dicendo loro che la produzione dei violini Stradivari aveva un segreto e che questo sarebbe stato rivelato solo se si fosse acquistato un violino di suo padre. Probabilmente il segreto non รจ mai esistito ma la fama di Stradivari si diffuse in tutta Europa davvero rapidamente, donando gloria al liutaio ancora oggi piรน famoso di tutti i tempi. Che dire? Paolo era davvero un promoter dellโepoca, tanto di cappello!
Oltre alle avventure di Stradivari grazie a Kendra abbiamo conosciuto la storia della famiglia Sperlari, nota per i dolciumi e che ancora qui tiene aperto il negozio storico, ma anche le vicende della cittร durante lโepoca fascista e il suo stravolgimento architettonico risalente a quellโepoca. Lโultima tappa del tour รจ stata allโinterno del Duomo dove ho scoperto un pittore che non conoscevo: Giovanni Antonio de Sacchis detto il Pordenone, autore di alcuni affreschi molto caratteristici del Duomo stesso e di altri appartenenti ad importanti edifici di culto, come il Duomo di Piacenza. Il Pordenone รจ sicuramente meno famoso di Raffaello o Michelangelo, nonostante fosse pressochรฉ loro coetaneo, ma ha realizzato delle opere davvero spettacolari soprattutto per quanto riguarda i giochi prospettici e la profonditร . Nellโaffresco della crocifissione si puรฒ notare molto bene la sua bravura in ciรฒ che vi ho appena raccontato: le zampe dei cavalli, i corpi crocifissi, la spada in primo piano, la maestositร dell’affresco รจ davvero difficile da esprimere a parole.
Consiglio vivamente di partecipare alle visite guidate organizzate dall’Infopoint, e in particolare a quelle di Kendra data la su professionalitร e il suo amore per la cittร di Cremona che davvero permea ogni partecipante!
Mi rimaneva soltanto un’esperienza da vivere prima di ripartire verso Pavia: visitare il Torrazzo.
502 gradini di pura bellezza
Il Torrazzo รจ uno dei simboli della cittร di Cremona: con i suoi 112,54 metri รจ la torre campanaria medievale in laterizi piรน alta d’Europa! Attraverso una salita di 502 gradini si puรฒ arrivare fino in cima e ammirare uno splendido panorama della cittร ; all’interno del Torrazzo รจ ospitato il Museo Verticale: un insieme di sale finemente ricavate che ospitano orologi, meridiane e strumenti per lo studio del tempo e dello spazio, di grande valore storico. Il museo รจ fortemente collegato all’orologio astronomico sito proprio sul Torrazzo: fu realizzato a partire dal 1582 e la sua superficie supera i 50 metri quadrati – un vero e proprio gioiello tutt’ora funzionante!

Torrazzo by night
I 502 gradini sono forse uno scoglio per molti ma non per me che, come sapete, adoro inerpicarmi su torri e torrioni per godere di una visuale unica: l’ho fatto tante volte come a San Gimignano o a Villach e non me ne sono mai pentita! Il segreto รจ andare lentamente, con il proprio passo, senza strafare o farsi spaventare dalla mole dei gradini: nessuno vi punta una pistola contro quindi prendetevi il vostro tempo, rifoccilatevi con abbondante acqua e fermatevi quando vi manca il fiato.
Attenzione: sul Torrazzo si sale esclusivamente a piedi, non esiste un ascensore quindi le carrozzine o le persone con ridotte mobilitร non possono salire. Controllate sempre il vostro stato di salute prima di decidere di salire su di una torre, qualunque essa sia: mi raccomando, la salute viene prima di tutto!
Dopo circa 45 minuti, con tutte le pause del caso e con la visita accurata delle sale del Museo Verticale (che potrete votare in occasione del sondaggio del museo del mese a partire dal mese di luglio sul gruppo Facebook di Donna Vagabonda), sono giunta in cima per ammirare la splendida cittร dall’alto. Che dire? La vista merita i 502 gradini e l’atmosfera che si respira รจ unica e particolare. Un senso di libertร e di felicitร mi ha pervaso completamente: ero davvero stanca ma anche molto appagata da questa visuale cosรฌ estesa e dal fatto di essere riuscita, ancora una volta, a scalare la “torre della citร ” o comunque il suo punto piรน alto.
M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O!
Osservando il panorama ho potuto constatare ancora una volta l’unicitร di questa splendida cittadina godendomi a pieno la gioia di poter tornare a viaggiare da sola, nuovamente, da vera Donna Vagabonda.
Il mio tempo a Cremona giunge al termine, รจ ora di tornare in quel di Pavia, sazia e appagata da questa splendida esperienza.
Patrizia Ferlini
Purtroppo non conosco bene la cittร . Ci ero stata solamente per la festa del torrone e avevo fatto solamente un giro veloce, ma a quanto vedo ha molto da offrire, quindi non perderรฒ l’occasione di ritornarci il prima possibile!
partyepartenze
Ho letto con grande interesse tutte le potenzialitร di questa cittร che, fino ad ora, non aveva colto il mio interesse. Per un caso del destino, proprio in questi giorni, mi รจ stato fissato un meeting di lavoro proprio in questa cittร . Varianti contagiose permettendo, mi ritaglierรฒ un paio di pomeriggi per fare qualche visita.
Donna Vagabonda
Fammi sapere poi cosa visiterai, ci tengo molto! Cremona รจ davvero splendida e io mi sono sentita piรน a casa qui che nella cittร dove abito, figurati!
viaggiacorrisogna
Che bella la vista dall’altro, non l’avevo provata. Sicuramente fare i 502 scalini, ne รจ valsa la pena.
Donna Vagabonda
Vale sempre la pena scalare una torre per godere del panorama a mio avviso ๐คฉ
Valentina
Non sono mai stata a Cremona nonostante disti davvero poco da noi! con il tuo diario di viaggio mi hai fatto venire voglia di visitare presto questa cittร lombarda…mi attira soprattutto salire sul Torrazzo
Donna Vagabonda
Ah il Torrazzo รจ davvero magico! Vedrai come ti piacerร , ti auguro di vederla presto! ๐คฉ
Libera
Cโรจ davvero tantissimo da vedere a Cremona ! Devo proprio visitare questa cittร , grazie degli spunti Eliana
Claudia
Questo secondo giorno a Cremona ti ha permesso di vedere due delle attrazioni maggiori della cittร , il Torrazzo e il Museo del Violino. Entrambi assolutamente imperdibili per chi visita la cittร !
Donna Vagabonda
Assolutamente, solo loro valgono il viaggio, una meraviglia รจ dir poco!
Pingback: Il Museo del mese di Luglio: Il Museo del Violino di Cremona | Donna Vagabonda
Pingback: Il Museo del Mese di Agosto: Il Museo Archeologico di San Lorenzo a Cremona | Donna Vagabonda