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Parlasco

Nella mia continua ricerca di luoghi suggestivi e magici ho scoperto un borgo dal fascino senza tempo in Valsassina, in Provincia di Lecco: qui si trova infatti Parlasco, soprannominato il “borgo affrescato” grazie alla presenza di molte opere di street art che valorizzano le sue strette e particolari viuzze, dedicate in gran parte a Lasco, mitico bandito della valle.

Pronti a scoprirlo con me?

Per orientarsi

Cosa fare: esplorate il centro storico, ammirate le opere dedicate a Lasco e non solo, programmate le escursioni a Margno e a Casargo
Cosa mangiare: la tipica cucina della Valsassina, da non perdere gli Scapinasc e il Marscirol

Valsassina e non solo
Agosto 2023

Parlasco è un piccolo comune abitato da 134 persone situato in Valsassina, nella Provincia di Lecco. Si tratta di uno dei borghi più caratteristici della zona, nonché uno dei più piccoli della Valle, posto non lontano da Taceno e Primaluna, facilmente raggiungibile anche da Bellano e da Esino Lario.

Tra le vie di Parlasco

Tra le vie di Parlasco

Il toponimo, secondo la tradizione, deriva da “Lasco”, un bandito di questa zona noto anche come “Conte di Marmoro, una sorta di Robin Hood valsassinese che si schierava con i poveri e i più deboli contro le ingiustizie dei signorotti locali. Questo personaggio, più leggendario che reale, aveva una doppia identità: durante il giorno si prodigava per aiutare i più bisognosi mostrando un cuore docile e una benevolenza assoluta, di notte invece faceva scorribande e non si risparmiava nemmeno quando doveva commettere omicidi. Un personaggio come questo ha avuto grande eco in tutta la zona ed è stato “celebrato” in vari modi, dal noto romanzo a lui dedicato fino a trasposizioni teatrali.

Uno degli affreschi raffiguranti Lasco, con altri nobili

Uno degli affreschi raffiguranti Lasco, con altri nobili

Il territorio comunale si estende dal fiume Pioverna fino alle pendici del Sasso Mattolino e al Passo d’Agueglio.

Un tempo Parlasco faceva parte della Squadra dei Monti, una sorta di associazione di persone che poteva eleggere dei rappresentanti all’interno del Consiglio di Valle che si riuniva nella vicina Introbio. Nel 1647 divenne feudo della Famiglia Monti fino a che non venne poi soppresso ogni ordine feudale da Napoleone.

Nel 2007 sono stati realizzati alcuni affreschi murali all’interno del borgo che narrano proprio le vicende di Lasco: ci si ispirò in parte al romanzo storico di Antonio BalbianiLasco, il bandito della Valsassina” in cui si raccontano le imprese di questo personaggio, più leggendario che storicamente vissuto, e delle sue peripezie. La Valsassina, all’epoca, era una zona povera, ricca di contrasti sociali e in balia degli eventi: in un luogo come questo non si poteva non immaginare la presenza di un personaggio di questo tipo, un archetipo comune in molte valli più o meno isolate, siano esse italiane o meno.

Parlasco oggi

Grazie alla presenza degli affreschi del progetto “ParlArti – Parlasco per le arti”, la cittadina è diventata una meta molto gettonata della zona: grazie a queste incredibili opere d’arte è possibile non solo scoprire il mito di Lasco ma anche altre leggende locali come quella della Strega di Tartavalle, un altro personaggio del folklore condannato al rogo perché ritenuta rapitrice di un bambino.

Il rogo della strega di Tartavalle

Il rogo della strega di Tartavalle

Da Parlasco partono poi molte escursioni per conoscere il territorio lariano: da qui infatti ci si può incamminare per scoprire i Pizzi di Parlasco e il Passo di Agueglio, la cima di Cavedo e le miniere di Esino. Controllate sempre gli itinerari prima di partire: i sentieri della Grigna e della Valsassina sono tutt’altro che per principianti!

Se invece volete scoprire la Valsassina con esperienze adatte a grandi e piccini potete dirigervi al Piani dei Resinelli per intraprendere delle tranquille passeggiate oppure scoprire la Miniera di Barite di Cortabbio di Primaluna con una visita guidata davvero suggestiva!

Scoprite l’articolo dedicato alla Miniera di Cortabbio di Primaluna cliccando qui!

Cosa fare a Parlasco

Seguendo l’itinerario tracciato dalle mappe presenti all’interno del borgo si possono ammirare i 13 affreschi: sotto ogni opera si leggono le informazioni riguardo l’artista e l’opera stessa. Si trova poi una piccola mappa, utile per non farsi sfuggire nemmeno una di questa meraviglie! Le strette vie permettono di immergersi completamente all’interno dell’atmosfera del borgo, un luogo tanto unico quanto suggestivo!

La Pro Loco di Parlasco, anch'essa decorata con gli affreschi

La Pro Loco di Parlasco, anch’essa decorata con gli affreschi

Vicino a Parlasco poi c’è il borgo di Taceno, altra splendida cittadina con affreschi e luoghi storici, e Margno, altro borgo caratteristico con viottole strette e angolini molto suggestivi. Se poi ci si vuole spostare all’interno della Valsassina si può visitare il Pian delle Betulle (partendo proprio da Margno e accedendovi con la funivia), visitare l’Alpe Chiaro e la sua Big Bench numero 223, oppure dirigersi a Pasturo ad agosto per visitare la nota Sagra delle Sagre (di solito si tiene a cavallo tra la seconda e la terza settimana di agosto ogni anno).

Scoprite l’articolo dedicato al Belvedere dei Piani dei Resinelli cliccando qui!

Se poi vi dirigete verso Esino Lario potete partire alla volta della Porta di Prada tramite un trekking eccezionale e molto panoramico.

La mia visita a Parlasco

Ho avuto modo di visitare più volte il piccolo borgo di Parlasco, la prima volta nel 2021, durante il mio annuale “ritiro” in Valsassina: avendo base a Casargo è per me molto semplice e piacevole poter visitare i luoghi di questa zona lombarda, in solitaria o in compagnia di Uomo Moribondo e di #SuoceriVagabondi. É proprio con loro che ho scoperto questo mitico borgo in cui tutto appare racchiuso in una capsula del tempo.

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La presenza di alcune panchine, posizionate soprattutto vicino alla Chiesa di Sant’Antonio Abate, concede una visione d’insieme del borgo e offre l’opportunità di godere della tranquillità che qui regna sovrana e di poter respirare dell’autentica aria di montagna!

Il silenzio a Parlasco è sovrano

Il silenzio a Parlasco è sovrano

Perdersi tra le vie di Parlasco è semplicemente romantico: al suo interno non solo ammirerete gli affreschi ma potrete incrociare alcuni edifici storici, costruiti ancora in pietra come “si faceva una volta”. Tutto sembra essersi fermato qui, come se il piccolo borgo vivesse ancora ai tempi di Lasco e delle sue balzane imprese: un placido e silenzioso angolo di paradiso, incapsulato all’interno di una clessidra in cui i granelli non scorrono.

Gli affreschi si intrecciano con le storie della Valsassina e valorizzano il territorio

Gli affreschi si intrecciano con le storie della Valsassina e valorizzano il territorio

Non conoscevo Parlasco e scoprirla in questo modo, lentamente, è stata un’esperienza unica: al di fuori della Valsassina tale località non è molto conosciuta, anzi, ma sono felice di averla scoperta grazie a chi, come #SuoceriVagabondi, la Valsassina la vive.

Spero di poter valorizzare ancora di più questo luogo grazie a questo articolo: Parlasco è infatti un borgo eccezionale, discreto e riservato ma che si sa aprire al viaggiatore che desidera scoprirlo con gli occhi ricchi di meraviglia e amore per la montagna.

Curioso di scoprire altri articoli sulla Valsassina? Li trovi in questo carosello!

Commenti

  • 22 Agosto 2023

    Dovrò andare a farci un giro, grazie per avermelo fatto scoprire.

    Rispondi
  • antomaio65
    23 Agosto 2023

    I borghi come Parlasco hanno bisogno di essere valorizzati per continuare a vivere e quella degli affreschi che raccontano storie e leggende è una soluzione perfetta.

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  • 24 Agosto 2023

    Non conoscevo affatto questo borghetto perciò grazie per avermelo fatto scoprire. Non sono mai stata in quelle zone ma se mai dovessi farlo ci andrò sicuramente

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  • 24 Agosto 2023

    Ho già sentito parlare di questo pittoresco borgo, anche se non ci sono mai stata. Ma è molto famoso per la sua street art e guardando le tue foto è proprio bella, davvero da visitare!

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  • Libera
    24 Agosto 2023

    Mi hai fatto scoprire una vera chicca perché io amo la street art e ne vado matta ancora di più se posso ammirarla in un borgo caratteristico come questo.

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  • 26 Agosto 2023

    Questo è uno dei borghi in cui mi perederi ore passeggiando a testa in su. Adoro questi piccoli centri valorizzati, ultimamente, da colorati e caratteristici murales. Credo proprio che lo aggiungerò alla mia bucket list autunnale!!

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  • 29 Agosto 2023

    Non conoscevo la storia del Conte di Marmoro, e non sapevo che anche qui in Italia avessimo il nostro Robin Hood nostrano! Anche la leggenda della strega è intrigante, e contribuisce a rendere questo borgo ancora più interessante.

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  • 30 Agosto 2023

    Già dopo aver letto le prime righe ho capito che Parlasco era un luogo adatto a noi. Amiamo le leggende dei piccoli borghi, storie popolari che se non venissero diffuse rimarrebbero rinchiuse tra i muri del paese. Lo visiteremo sicuramente.

    Rispondi
  • 31 Agosto 2023

    In Italia non si smette mai di scoprire Borghi bellissimi! Parlasco sembra davvero una perla in questa regione…

    Rispondi
  • 31 Agosto 2023

    Mi ricorda molto Orgosolo, in Sardegna, pieno di murales con un messaggio dietro. Amo molto questi borghi rivalutati proprio grazie all’intervento degli artisti, mi segno Perlasco con la speranza di poterlo visitare pesto.

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  • 2 Settembre 2023

    Eh, l’Italia è talmente ricca di borghi che per vederli tutti ci vorrebbero due vite, non una sola. Grazie per avermi fatto scoprire questo paesino così ricco di fascino e magia!

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  • 7 Settembre 2023

    In Italia ci sono tantissimi borghi come questo. La moda delle amministrazioni è di utilizzare la street art per renderli attrattivi. Anche se in questo caso si racconta la storia – forse immaginaria – del bandito del luogo quanto questa strategia di comunicazione funziona nel tempo? E per chi funziona? Scusa ho utilizzzato il tuo post per fare una riflessione e dire che posti così sono adatti per ” le gite della domenica” non portano turisti ma curiosi .

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  • 12 Settembre 2023

    La storia del Robin Hood nostrano mi è proprio piaciuta, con quel tocco di passione in più che lo rende un po’ meno bonaccione di Kevin Kostner 😂

    Rispondi

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