Vigevano
Per chi abita a Pavia, o nei dintorni, sicuramente è famigliare la città di Vigevano. Situata in Lomellina, nel cuore delle campagne pavesi, a pochi chilometri sia da Pavia che da Milano, Vigevano è una delle città più importanti della regione grazie alla fama guadagnata per l’industria calzaturiera.
La produzione di scarpe ha infatti segnato profondamente il volto e la storia di questa antica città. Il comune è compreso nel Parco naturale lombardo della Valle del Ticino ed è il capoluogo del Vigevanasco. Scrivere di questa città per me è molto importante dato che è proprio qui che ho incontrato Gabriele, compagno di vita e di viaggi.

Piazza Ducale e la Torre del Bramante
Vigevano è una città che personalmente amo molto: sono intimamente legata a questo comune per via delle mie vicende sentimentali ed inoltre è una città che frequento fin da piccola. Sia d’estate che d’inverno, Vigevano conserva il suo fascino storico, immmortalato dai monumenti simbolo di questa cittadina.
L’origine di Vigevano è sicuramente molto antica, probabilmente romana. Protagonista di vicende belliche tra Pavia e Milano, con l’avvento delle signorie Vigevano divenne feudo prima dei Della Torre, poi dei Visconti e infine, tra il 1450 e 1535, degli Sforza.
Durante il periodo visconteo-sforzesco Vigevano raggiunse il suo periodo di massimo splendore, divenendo residenza ducale e centro commerciale di notevole importanza per la lavorazione dei panni di lana e di lino.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Vigevano divenne una delle capitali italiane dell’industria calzaturiera, ma il boom durò poco ed il declino iniziò già dagli anni ’60-’70. Nonostante tutto, ancora oggi Vigevano rimane uno dei punti di riferimento per le calzature e la loro lavorazione.
Vigevano si raggiunge facilmente, sia da Milano che da Pavia ed è protagonista di molte manifestazioni culturali: famoso fra tutti è il Palio di Vigevano, con la competizione delle contrade, che si tiene a maggio e a novembre.
Il centro storico ruota intorno alla sua pizza più famosa, ovvero Piazza Ducale: è una delle più famose piazze d’Italia e venne costruita per volere di Ludovico il Moro in soli due anni, tra il 1492 e il 1494 come anticamera del castello che era ormai divenuto residenza ducale. La pianta della piazza è rettangolare di 138 metri per 46 ed è racchiusa da porticati per tre lati. Ludovico il Moro amava così tanto Vigevano da parlare di lei come “una seconda Milano” e volle per decorarla gli artisti più esclusivi come Bramante e Leonardo Da Vinci: quest’ultimo soggiornò diverse volte a Vigevano percorrendo le fertili campagne annotando sui suoi taccuini le scale d’acqua, i mulini, il modo di sotterrare le vigne, le stalle che ospitavano i cavalli del Duca. Leonardo, nel disegnare la città ideale, si ispirò a Vigevano dove il Castello e la Piazza Ducale costituiscono un possibile modello architettonico di moderno sviluppo urbano.

Piazza Ducale
Quando si giunge in piazza si è davvero colpiti dalla sua magnificenza. Non si può che fare un giro sotto i portici e raggiungere il castello attraverso l’ingresso a scalinate: qui si accede al giardino (gratuito) e anche alla Torre del Bramante (previo pagamento di un biglietto di ingresso). Il Castello Sforzesco si estende su una superficie di 70.000 metri quadrati per 5 piani ed è quasi totalmente visitabile. Suggestive sono le sue strade coperte e le scuderie, location perfette per fotografie e ambientazioni medievali.

Le vie del centro
Con una bella giornata di sole, si può godere a pieno delle stradine pedonali del centro storico, dove si possono acquistare capi firmati e scarpe di gran moda, o bere una squisita cioccolata calda in uno dei numerosi bar nei dintorni della Piazza Ducale.
Vigevano mantiene dunque il suo fascino storico, in ogni mese dell’anno.
L’escursione in pillole
- Periodo di viaggio: marzo
- Durata: mezza giornata
- Difficoltà: 1/5
- Viaggio organizzato: no
- Adatto a famiglie e bambini: sì
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