Vienna – Giorno 5
Eccoci giunti all’ultimi giorno a Vienna, con grande dispiacere. Lasciare un luogo che si รจ amato cosรฌ tanto fa nascere sempre una sorta di malinconia e di tristezza perchรจ รจ come se quel luogo ci avesse tolto una parte di noi. Sia chiaro, รจ una donazione consenziente la mia ed รจ tipica del Wanderlust ma non succede per ogni viaggio: qualcuno ci lascia un qualcosa in piรน, non si sa bene cosa e come quantificarlo. C’รจ chi dice che sia per il compagno di viaggio scelto, per ciรฒ che abbiamo visto, per ciรฒ che abbiamo mangiato. Fatto sta che Vienna mi ha rubato il cuore, per la seconda volta, e me lo ha restituito con alcune ferite che saranno difficili da rimarginare. Anche Gabriele, che non ha la sindrome del viaggiatore, certe volte sospira e mi dice che vorrebbe essere di nuovo a Vienna, spensierato e felice, in una cittร che ci ha accolto e stritolato allo stesso tempo.
Dopo questo prologo malinconico inziamo l’ultimo articolo del Diario di Viaggio di Vienna.
Dopo esserci svegliati sempre di buonora abbiamo lasciato i bagagli all’albergo e ci siamo diretti al Prater, ultima tappa del nostro tour viennese. Il Prater รจ il parco di divertimenti piรน famoso di Vienna e forse di tutta l’Austria: si trova al di fuori del Ring di Vienna ma รจ facilmente collegato al centro tramite i mezzi pubblici (infatti noi lo abbiamo raggiunto in metropolitana). Il Prater รจ aperto di solito dalle 10 alle 20 ma ogni giostraio si prende la libertร di aprire un po’ quando vuole, infatti noi siamo arrivati che erano le 10 e 30 e solo alcune giostre erano aperte (altre hanno aperto piรน tardi e altre non hanno aperto proprio, forse perchรจ chiuse per ferie). Poco importa perchรจ piรน che le giostre ci interessava immortalare l’atmosfera che si respirava in questo luogo: un misto di nostalgia e di stranezza, soprattutto per la presenza di statue abbastanza inquietanti dai tratti lowcraftiani proprio situate al centro del parco.

Alcune giostre del Prater
C’รจ da tener presente che questo parco divertimenti non รจ come Gardaland, forse il piรน famoso d’Italia: non esiste un biglietto d’ingresso e potete acquistare solo i biglietti delle attrazioni che desiderate visitare. Se volete passeggiare semplicemente potete farlo, gratuitamente.
Il Prater รจ proprio un luogo particolare, per certi versi un po’ inquietante: ci รจ sembrato di essere entrati in un film horror degli anni ’80 ma questo non รจ stato affatto negativo, sia chiaro. Dopo aver scattato qualche fotografia ci siamo diretti verso l’attrazione piรน famosa del Prater, vale a dire la ruota panoramica: questa รจ l’attrazione piรน famosa e antica di Vienna (costruita nel 1897 per commerare il 50esimo anno di regno dell’Imperatore Francesco Giuseppe), nonostante fu distrutta durante la seconda guerra mondiale. Con la fine della guerra fu ricostruita assieme alla Cattedrale di Santo Stefano e all’Opera, come simbolo della rinascita e della bellezza di una cittร che voleva rialzarsi in piedi. Con i suoi 15 vagoni e la sua altezza di circa 61 metri, dalla ruota panoramica si ha una splendida vista della cittร e di tutto il parco del Prater!

La meravigliosa Reisenrad, la ruota panoramica
All’entrata della ruota si possono osservare alcuni antichi vagoni che ospitano alcuni diorami esplicativi della storia di Vienna: un bell’esempio di riuso direi! Dopo questa breve visita saliamo sul vagone e ci prepariamo a questa gradevole e dolce esperienza: se venite a Vienna non potete non salire sulla ruota panoramica! Oltre alla bellezza della struttura in sรจ, รจ doveroso ricordare che la ruota panoramica รจ stata la protagonista di alcuni film come โIl terzo uomoโ, con Orson Wells, a ancora di James Bond intitolata โ007 – Zona pericoloโ, con Timothy Dalton. Per questo motivo, nel giugno 2016 รจ stata inserita dalla European Film Academy (EFA) nella lista dei โTesori della cultura cinematografica europeaโ.

La vista della cittร e del Prater
Dopo il giro sulla ruota panoramica decidiamo di passeggiare lungo i viali alberati del Prater, che ombreggiano e rinfrescano la zona.
Prima di ritirare i bagagli abbiamo ancora il tempo per visitare l’ultimo museo di Vienna: si tratta della Camera del Tesoro Imperiale di Vienna, che fa parte del complesso della Hofburg: l’ingresso alla Camera del Tesoro si trova nel Cortile degli Svizzeri, nome derivato dal fatto che un tempo erano qui di servizio le guardie svizzere.
In questa Camera del Tesoro sono custodite due corone imperiali, il tesoro dei Burgundi e quello dell’Ordine del Vello d’Oro. In ogni stanza abbiamo scoperto gioielli e tesori di valore inestimabile, sia a livello storico che pecuniario.
Dalla Corona del Sacro Romano Impero (pezzo di diamante della collezione) a quella imperiale d’Austria, ai tesori con il simbolo del Toson d’Oro, a collane, ornamenti e gioielli sfavillanti.
I nostri occhi sono ammaliati da cotanta bellezza, soprattutto dalla grandezza delle pietre preziose.
Dopo aver scattato le ultime foto รจ ora di ritornare in albergo per recuperare i bagagli e dirigerci in aeroporto.
Con il groppone in gola dobbiamo salutare questa favolosa cittร ma le avventure non sono ancora finite dato che stava per palesarsi davanti a noi un incubo abbastanza consistente. Arrivati in aeroporto senza alcun problema ci siamo diretti verso l’area check-in per imbarcare il nostro bagaglio: purtroppo per noi l’aeroporto di Vienna stava subendo numerosi interventi di manutenzione e ristrutturazione e trovare il banco check-in รจ stata un’impresa ardua! Dopo aver cercato e trovato indicazioni che non erano affatto chiare, dopo aver chiesto a ben 4 addetti aeroportuali che non hanno saputo aiutarci e dopo aver visitato tutti i terminal possibili finalmente, dopo piรน di un’ora, ce l’abbiamo fatta! Dobbiamo ringraziare il quinto addetto che abbiamo interpellato altrimenti eravamo ancora a Vienna! Purtroppo sull’organizzazione non sono stati efficenti come ci si aspetterebbe e questo mi ha amareggiato molto.
Nonostante la ricerca disperata del banco check-in ce l’abbiamo fatta e siamo riusciti ad arrivare all’imbarco in tempo. Spero che la prossima volta che dovrรฒ sostare per un qualunque motivo presso l’aeroporto viennese questa confusione non ci sia, davvero!
Saliti sull’aereo la nostalgia e la tristezza ci pervadono: Vienna ci ha davvero regalato emozioni infinite, risate sguaiate, buon cibo e tanto tanto divertimento. Vienna ha riempito il nostro cuore di gioia e bellezza.
Ringraziamo ancora la Signora Bianca Nemeth per la sua gentilezza e tutto il Vienna Tourist Board per l’aiuto che ci ha fornito e per la disponibilitร . Grazie di cuore!
Per rileggere questo Diario di Viaggio, leggete gli articoli di seguito:
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