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Villa Sigurtà

Primavera ed estate sono tra le stagioni che preferisco per viaggiare e scoprire luoghi vicini e lontani: è così che un giorno di fine primavera, ma con temperature tutt’altro che gradevoli, mi sono diretta in Provincia di Verona, al confine con la vicina Mantova, per scoprire la splendida Villa Sigurtà.

Dove: Piazzetta Conte Carlo Sigurtà, 3, Valeggio  sul Mincio

Storia di Villa Sigurtà

Villa Maffei, Nuvoloni, Sigurtà, detta “Della Quercia” è una splendida villa veneta costruita tra il 1690 e il 1693 in stile classicista.

Come per le ville di delizia in Lombardia, anche il Veneto (quando ancora era territorio della Serenissima, soprattutto fra 1600 e 1700) vide la costruzione di numerose ville di campagna e di villeggiatura, simbolo per la nobiltà (e non solo) di potere e prestigio. Queste ville erano dei veri e propri luoghi di ritiro estivo dalle città, soprattutto da Venezia, ed erano costruite seguendo il canone estetico dell’epoca.

I conti Maffei, nominati dal Doge di Venezia signori di Valeggio e Monzambano, decisero di edificare una villa estiva la cui costruzione si protrasse nel tempo fino al 1793, quando la villa era già stata ceduta prima ai conti Nuvoloni e poi ai conti Sigurtà.

Nel 1836 Anna, l’ultima dei Maffei, si sposò con il conte Filippo Nuvoloni e portò in dote la proprietà.

La splendida Villa Sigurtà

Ispirandosi al suo Maestro, Palladio, l’architetto Vincenzo Pellesina (1637-1700) fu il fautore di quella che è, a tutti gli effetti, una delle più importanti opere architettoniche del Settecento della Provincia di Verona.

Dopo la caduta della Serenissima la villa assunse un ruolo rilevante nelle vicende che porteranno all’Italia unita: nel 1859, durante la Seconda Guerra d’Indipendenza, fu difatti il quartier generale dell’Imperatore Francesco Giuseppe, il quale riteneva il Mincio un’importante barriera naturale contro i nemici. A causa di un attacco dirompente da parte dei Piemontesi e dei Francesi Francesco Giuseppe fu però costretto a ritirarsi in fretta e furia lasciando, in maniera poco dignitosa, il nome dei generali sulle porte delle stanze a loro assegnate: una fuga decisamente rocambolesca.

Al posto dell’Imperatore austriaco giunse Napoleone III che soggiornò a villa Maffei dall’1° al 12 luglio del 1859 e qui stabilì il quartier generale insieme all’alleato Vittorio Emanuele II, concludendo la Seconda Guerra d’Indipendenza con l’Armistizio di Villafranca.

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Durante la permanenza di Napoleone III accadde un fatto davvero singolare: egli negò udienza a Henry Dunant, filantropo e umanista svizzero che rimase profondamente impressionato nel vedere la gente di Castiglione dello Stiviere e Solferino prestare cura ai soldati feriti di entrambi gli schieramente senza fare alcuna distinzione e senza schierarsi. Nell’attesa d’incontrare l’Imperatore, Dunant si rese conto della necessità di offrire protezione internazionale ai soccorritori nei campi di battaglia: questo episodio lo porterà dunque a fondare, quattro anni dopo, la Croce Rossa.

La famiglia Nuvoloni rimarrà proprietaria della villa fino al 1929; nel 1941 la proprietà passò nelle mani dell’industriale milanese Conte Giuseppe Carlo Sigurtà dal quale prende il nome: facoltoso e ingegnoso, restaurò il complesso dopo la Seconda Guerra Mondiale ed ebbe come ospiti numerosi personaggi italiani e internazionali di spicco.

In poche altre ville private si possono contare così tanti nomi influenti che hanno calcato questi pavimenti: da Maria Callas a Vittoria Eugenia di Spagna, da Carlo Principe del Galles a Konrad Lorenz e Alexander Fleming, senza dimenticare Albert Sabin.

Oggi Villa Sigurtà è aperta al pubblico ed è una location perfetta per matrimoni e altri eventi.

Struttura di Villa Sigurtà

Il complesso fu costruito su progetto dell’architetto Vincenzo Pellesina su di una proprietà rurale di epoca precedente: di chiaro stile palladiano e neoclassicista, è strutturato su due piani ed è caratterizzato da imponenti colonne e da un loggiato a tre colonne. Sul soffitto del loggiato campeggi un affresco di Biagio Falcieri. Anticamente la villa possedeva un enorme parco di 60 ettari di superficie che oggi, in gran parte, è diventato il Parco Giardino Sigurtà, di proprietà privata e adiacente alla villa: del parco antico oggi rimangono due porzioni, una che costituisce il “giardino segreto”, piccolo luogo ameno dove venivano condotti gli ospiti d’onore per passeggiare e rilassarsi insieme ai padroni di casa, e un altro ampio parco con elementi più moderni e recenti.

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All’interno dei numerosi saloni si possono ammirare affreschi e pitture con richiami sia alla famiglia Maffei-Nuvoloni sia ai Savoia: ne è una prova la presenza del doppio nodo sabaudo dipinto sullo stipite di un’entrata al pianterreno.

La mia visita a Villa Sigurtà

Devo ammettere che era da molto tempo che desideravo dirigermi a Valeggio sul Mincio per visitare il piccolo borgo e, soprattutto, la sua frazione di Borghetto sul Mincio: a causa degli impegni lavorativi e del fatto che non sono luoghi così vicini a Pavia purtroppo ho dovuto rimandare fino alla metà di giugno (del 2022 NdR): programmando la mia visita a Borghetto ho scoperto, in maniera del tutto casuale come spesso accade, dell’esistenza di Villa Sigurtà e subito ho contattato i proprietari per organizzare una visita guidata, ricevendo nel giro di qualche ora un riscontro positivo – era dunque giunto il momento, per me e per #MammaVagabonda, di scoprire un altro luogo storico!

La gentilissima Signora Clelia Muchetti, proprietaria della villa, ci ha accolto con il suo brio e con tanta voglia di raccontarci la storia di questo incredibile bene storico: è così che abbiamo scoperto le vicende legate alla Seconda Guerra d’Indipendenza, il soggiorno di Napoleone III e di sua moglie, l’incredibile storia della nascita della Croce Rossa e dei grandi ospiti illustri che hanno calcato questo suolo.

Da grande esperta d’arte, Clelia ci ha allietato con la storia degli affreschi che impreziosiscono la villa, spiegandoci come la pittura dell’epoca non aveva soltanto uno scopo prettamente estetico ma serviva anche ad altri due scopi: a rimarcare la grandezza dei padroni di casa e a insegnare agli ospiti la storia e il mito.

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I ricchi saloni decorati, in particolare il salone giallo, sono quelli che più mi hanno colpito di questo luogo che mi ha fatto tornare indietro nel tempo: difficilmente le ville storiche sono così legate alla storia dell’Unificazione d’Italia e qui davvero si percepisce come “si è fatta la storia del nostro Paese”. Questa sensazione che mi ha pervaso per tutta la visita mi ha fatto davvero molto apprezzare Villa Sigurtà e la guida approfondita e scrupolosa di Clelia: per tutti gli appassionati di luoghi storici questo è sicuramente un valore aggiunto notevole.

Non solo gli interni ma anche gli esterni meritano un’accurata visita: se davanti alla facciata troviamo un giardino ispirato ai canoni del giardino all’italiana, con simmetrie e linee nette, sul retro si apre un vero e proprio immenso parco dove spicca il meraviglioso esemplare di Ginkgo biloba che sembra avvolgere con la sua chioma ogni visitatore al fine di proteggerlo. Il parco di certo si presta assai bene per ricevimenti, banchetti e matrimoni data la sua grandezza e dati i numerosi scorci (perfetti per le fotografie): pregevole è anche il piccolo laghetto ricco di piante di Nelumbo (Nelumbo sp.) con fiori alti e colorati, una meraviglia per gli occhi.

Penso di avere ormai l’occhio per le ville e i luoghi storici (data la mole di articoli che ho scritto e che ancora dovrò scrivere a riguardo) e non sbaglio se vi dico che questa è sicuramente una delle ville storiche più eleganti da me visitate in tutto il Nord Italia grazie a diversi fattori: la facciata mi ha colpito immediatamente per la sua imponenza, i suoi colori gentili ne fanno risaltare ancora di più gli spazi e gli affreschi ben mostrano la potenza dei Maffei-Nuvoloni. Si nota molto bene come i proprietari, sia antichi che odierni, si sono sempre prodigati per mantenere e migliorare questo luogo con un occhio di riguardo per il restauro conservativo.

Al suo interno si respira inoltre un’atmosfera solenne: pensare che questi pavimenti siano stati calcati da personalità del calibro di Napoleone III e Francesco Giuseppe o ancora da Konrad Lorenz è inebriante per me che amo follemente la storia!

Io e #MammaVagabonda insieme sotto il Gingko maestoso

Villa Sigurtà è un luogo dal fascino unico dove si respirano bene l’atmosfera di altri tempi e i ricordi legata alle famiglie proprietarie che qui si sono succedute: ogni angolo difatti trasuda storia e avvolge il visitatore in un’avventura ricca di colpi di scena e caratterizzata da momenti unici.

Ringrazio di cuore Clelia e la proprietà per l’accoglienza e per avermi dato l’opportunità di conoscere un luogo incredibile e ricco di charme come Villa Sigurtà!

Invito tutti voi a visitare questa autentica villa storica a cavallo tra il Veronese e il Mantovano!

Alla scoperta di Valeggio sul Mincio: oltre alla visita di Villa Sigurtà vi consiglio di non perdere lo straordinario Parco Giardino Sigurtà, il “naturale” proseguimento di una visita alla villa! Se poi volete assaggiare l’autentica cucina di Valeggio e, soprattutto, gli squisiti tortellini di Valeggio, vi consiglio di pranzare o cenare presso l’Antica Trattoria Ai 4 Soldi. Non può poi mancare una visita allo splendido borgo di Borghetto sul Mincio, cuore pulsante del turismo in questa zona.

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Commenti

  • 2 Luglio 2022

    Nel periodo in cui ho vissuto a Verona, ho visitato il parco, ma non sapevo esistesse anche una Villa Sigurtà e che villa! Hai avuto davvero una grande opportunità nel poterla visitare, bravissima!

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  • 3 Luglio 2022

    Ho visitato il Parco ma anche io, come Marina, non la Villa! Davvero molto bella …
    Dovrò tornare per visitarla

    Rispondi
  • 3 Luglio 2022

    Davvero bella questa villa sia all’interno che all’esterno, averla poi visitata con una visita guidata così come descritta deve essere stato veramente speciale. Non la conoscevo ma ne terrò conto per un giro da quelle parti

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  • 8 Luglio 2022

    Ho visitato il parco qualche anno fa ma non la villa che, da quel che vedo e legge sul tuo articolo, è molto bella. Vedrò se riesco ad organizzare anche io una visita!

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  • Alessandra
    16 Luglio 2022

    Anch’io ho visitato Parco Sicurtà ma non questa Villa. Molto bella così immersa nel verde. Certo che le famiglie nobili un tempo avevano occhio per le case! : DD

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  • Libera
    9 Agosto 2022

    A maggio sono stata per un team building a parco giardino sigurtà ma non era prevista la visita della Villa che invece è assolutamente stupenda. Motivo in più per tornare

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  • 12 Agosto 2022

    Anche io conoscevo solo il parco, ma non la villa… e che villa! Sicuramente poter fare una visita guidata del genere è una bellissima esperienza!

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