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Il museo del mese di marzo: il Museo archeologico di Cipro

In questo articolo riguardante la consueta rubrica de “Il Museo del Mese” vi porto alla scoperta di uno dei musei archeologici più particolari che abbia mai visto, completo e davvero ricco di testimonianze passate che ci permettono di comprendere come la civiltà si sia evoluta passando anche dalla piccola e torrida isola del rame: il Museo archeologico di Cipro.

Il Museo archeologico di Cipro

Il Museo archeologico di Cipro, conosciuto anche come “Museo di Cipro“, è un museo archeologico situato presso la capitale Nicosia (Lefkosia in cipriota): si tratta non solo del più grande museo di questo genere in tutta l’isola, ma anche del più antico dato che la sua fondazione risale al 1882, durante l’occupazione britannica.

Sculture in argilla rirovate presso il Santuario di Ayia Irini

Sculture in argilla ritrovate presso il Santuario di Ayia Irini

Fondato per volontà dei cittadini ciprioti grazie a una petizione popolare consegnata all’amministrazione britannica da una delegazione di leader religiosi cristiani e musulmani, il museo nacque soprattutto come risposta da parte delle persone ai numerosi episodi di scavi illegali sull’isola. Questa piaga affliggeva Cipro da molto tempo e a oggi non si ha certezza di quante siano le opere d’arte trafugate o contrabbandate prima dell’istituzione del museo, il quale si è fatto garante della protezione di questo immenso patrimonio storico, artistico e culturale: giusto per mostrarvi qualche dato vi posso dire che il conte e archeologo Luigi Palma di Cesnola aveva “esportato” da Cipro circa 35 000 reperti, molti dei quali distrutti durante il trasporto, mentre quelli superstiti furono esposti al Metropolitan Museum of Art di New York. Sicuramente l’etica archeologica di un tempo non è quella di oggi e probabilmente non si percepiva nemmeno che questo “furto” potesse andare a impoverire il patrimonio artistico (e non solo) di uno Stato, ma fa davvero riflettere come il museo sia nato proprio dalla spinta identitaria di un popolo che voleva tutelare la propria storia: una motivazione nobile e dignitosa.

Statua in bronzo di Settimio Severo

Statua in bronzo di Settimio Severo

In un primo tempo il museo venne finanziato da donazioni private e ospitato all’interno degli uffici governativi britannici; esso poi traslocò nell’attuale sede, a Nicosia, presso il palazzo progettato dall’architetto Nikolaos Balanos della Società Archeologica di Atene.

Oggi il museo è uno dei più visitati e apprezzati della capitale e permette ai suoi ospiti di conoscere e comprendere la ricchezza culturale, storica e archeologica dell’isola di Cipro.

La collezione del museo

Il Museo archeologico di Cipro ospita reperti ritrovati esclusivamente a seguito di scavi archeologici avvenuti all’interno dei confini nazionali: con la fondazione esso ha ricevuto numerosi oggetti provenienti da questi siti, un tempo quasi esclusivamente gestiti da britannici ed europei. Il primo catalogo sugli scavi fu redatto da John Myres e Max Ohnefalsch-Richter nel 1899 e le campagne continuarono portando alla luce altri resti importanti e valevoli: ancora oggi l’archeologia cipriota attira a sé numerosi esperti e studiosi di tutto il mondo grazie all’enorme patrimonio che ha da offrire.

Statue in argilla - 2100/2000 a.C.

Statue in argilla – 2100/2000 a.C.

Il museo è costituito da quattordici sale espositive disposte a formare un percorso quasi del tutto circolare e cronologico: si parte dal neolitico (a Cipro infatti si era insediata una civiltà florida e sono numerose le testimonianze antiche) e si termina con il periodo di dominazione romana.

Di particolare interesse è l’Idolo di Pomos, qui ospitato ed esposto: si tratta di una piccola scultura cruciforme preistorica risalente all’Età del Bronzo (e, precisamente al periodo Calcolitico, circa XXX secolo a.C.), ritrovato presso il villaggio di Pomos. Raffigura una donna con le braccia aperte e probabilmente rappresenta un simbolo di fertilità, una figura comune ritrovata in molti siti ciprioti. Oggetti come questo piccolo idolo sono presenti in abbondanza all’interno del museo e un tempo venivano utilizzati come amuleto o pendagli o come collane. Data la sua alta valenza storica e culturale questo piccolo reperto è stato scelto come esempio di arte preistorica e ancora oggi si può notare sulle monete cipriote da 1 e 2 euro.

L'Idolo di Pomos

L’Idolo di Pomos

La mia visita al Museo

Durante il mio viaggio a Cipro nel luglio del 2022 ho avuto la possibilità di dedicare una giornata alla visita della capitale Lefkosia, o Nicosia: la prima tappa del mio tour è stata proprio presso il Museo Archeologico di Cipro. Spulciando online durante la preparazione dell’itinerario ho scoperto la presenza di questo incredibile luogo di cultura e non me lo sono fatta di certo scappare: ormai conoscete la mia passione (o meglio, ossessione) per la storia, motivo per cui ogni istituzione museale mi si palesa come luogo valevole della mia attenzione. Del resto a Cipro hanno trovato il più antico gatto sepolto con i suoi amici umani, non posso non essere affascinata dalla sua archeologia, o sbaglio?

Situato non distante dalla centrale degli autobus, il mio luogo di partenza (circa 10 minuti a piedi), il Museo è davvero un faro della conoscenza. Insieme al #Pirata l’ho visitato intorno alle 12:00 e non c’era affatto calca. Non potevo sperare di meglio per potermelo godere a pieno!

Vaso in argilla con uccello (una gru o un airone)

Vaso in argilla con uccello (una gru o un airone)

La sezione che tenevo più a visitare era quella riguardante la Preistoria, la prima: ero curiosa di vedere le mitiche statuine in argilla raffiguranti divinità o persone del passato e le loro forme uniche. Avevo già avuto modo di rimanere affascinata dalla Venere di Willendorf presso il Naturhistorisches Muzeum di Vienna e da altri manufatti preistorici, ma qui devo dire che il livello è davvero altissimo: queste statuine che all’apparenza possono sembrare semplici e stilizzate sono in realtà un trionfo dell’arte primordiale, una testimonianza tangibile di come i nostri antenati e progenitori ricercassero una forma altra di comunicazione rispetto alla parola, ritrovata grazie all’espressione artistica. Chissà, forse queste statuine venivano create e poi scambiate tra i membri della comunità, posizionate in luoghi sacri o a protezione del focolare, lasciati insieme ai cari defunti quando il ciclo della vita si chiudeva.

Ho ritrovato una certa sacralità in quelle forme un po’ squadrate e un po’ tondeggianti, una sorta di ricerca di connessione con la spiritualità o il divino da parte dei nostri predecessori, ma anche una celebrazione della manualità della nostra specie. Non saprei come spiegarlo altrimenti, ma queste statuette mi hanno davvero emozionata. Non voglio togliere nulla alle altre sezioni del museo, ma sicuramente questa è per me quella che vale di più la pena di visitare.

Notevole è anche la ricostruzione di alcune tombe datate dal quarto millennio a.C. al quarto secolo a.C. che contengono dei sarcofagi dipinti e dei sarcofagi in calcare intagliato, segno che anche dopo la morte del defunto gli si doveva grande rispetto. E poi ancora ceramiche, monete, vasi, statue ed effigi di varie epoche: Cipro è sempre stata un’isola ambita e una terra di conquiste, un luogo crocevia di popoli e di storie, di religioni e di tradizioni. Un’isola così importante non poteva non possedere un museo così ricco di meraviglie senza tempo, un luogo di cultura e di scoperta continua.

Consiglio vivamente di visitare questo museo non solo per conoscere la storia antica di Cipro ma per (ri)scoprire un patrimonio incredibile che non appartiene solo ai ciprioti ma al mondo intero!

Informazioni utili

Il Museo archeologico di Cipro si trova a Nicosia (Lefkosia) al numero 1 di Mouseiou Street.

Il Museo è aperto dal Martedì al Venerdì dalle 8:00 alle 18:00, il Sabato dalle 9:00 alle 17:00 e la Domenica dalle 10:00 alle 13:00. Chiuso il Lunedì.

Ogni primo mercoledì del mese il Museo è aperto dalle 8:00 alle 20:00.

Per ulteriori informazioni visitate il sito ufficiale.

L’ingresso è gratuito.

Non perdetevi il mio personalissimo video su Cipro e le sue bellezze!

 

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Commenti

  • 29 Marzo 2023

    Ci piacerebbe molto visitare Cipro in generale, e io adoro i musei archeologici perciò sarebbe subito al primo posto nell’itinerario dell’isola!

    Rispondi
  • 29 Marzo 2023

    Durante la mia vacanza a Cipro non ero riuscita a vedere questo museo e ho letto con piacere il tuo post per immergermi un pò nella storia del paese, molto interessante e sicuramente meritevole di una visita

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  • Bru
    5 Aprile 2023

    Sono più tipo da aria aperta in mezzo alla natura, ma quando entro in un museo archeologico perdo la testa verso la bellezza e magia del passato.

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  • 5 Aprile 2023

    Ricordo benissimo questo interessante museo di Nicosia. Cipro ha una grande storia e i ciprioti ne conservano i cimeli con grande orgoglio. Non si può andare a Cipro senza passare a visitarlo.

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  • Libera
    5 Aprile 2023

    A me il Museo Archeologico di Cipro è piaciuto moltissimo. Al di là del fatto che sia gratuito, consiglio comunque di inserirlo se si fa tappa a Nicosia. È collegato benissimo con il centro città e facilmente raggiungibile.

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  • Marina
    8 Aprile 2023

    Da appassionata di musei come te, e di archeologia sono rimasta affascinata dalla descrizione della tua visita. Ovviamente sarà un tappa imperdibile quando visiterò Cipro.

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  • 11 Aprile 2023

    Impossibile non farsi trasportare indietro nel tempo in un posto simile! Mamma mia, mi hai fatto scoprire una cosa che ignoravo completamente sul funzionamento dell’archeologia di un tempo – certo che il conte Palma di Cesnola si è dato un bel da fare quando ha “esportato” tutti quei pezzi.

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  • 12 Aprile 2023

    Premesso che amo la storia e visitare i musei archeologici ovunque, non sapevo che quello di Cipro fosse così interessante! Non solo mare quindi!

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  • 15 Aprile 2023

    L’Idolo di Pomos mi ricorda una statuetta che ho visto in un museo di Amman, preistorica anche quella. E’ pazzesco pensare che alcuni pezzi esposti in questi musei abbiano migliaia e migliaia di anni! Ti immagini se un telefonino del 2020 fosse ritrovato da cihssà chi nel 7500?

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  • 20 Aprile 2023

    Gli scavi illegali sono stati, e sono tuttora, un problema molto grosso. Esempio virtuoso quello dei cittadini di Cipro che si sono mobilitati per fermarla e per istituire questo bellissimo museo.

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  • 29 Aprile 2023

    A Cipro non abbiamo avuto modo di visitare nessun museo ma solo aree archeologiche, peccato che sembra davvero bello questo museo!

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  • 5 Maggio 2023

    L’arte cipriota è davvero peculiare nell’Egeo. Tra l’altro, rispetto a produzioni artistiche antiche provenienti dall’Egeo o dal Vicino Oriente, in Italia non se ne vede molta: qualche oggetto al Museo Baracco a Roma e qualcuno al Museo Archeologico Nazionale di Firenze (almeno di cui ho contezza io). Molto interessante il fatto che il museo sia nato per difendere il patrimonio archeologico dagli scavi clandestini: è un concetto molto molto moderno di intendere la tutela.

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