Madagascar – Giorno 9
Dopo due giorni di mare e di tranquillità, è ora di tornare a Toliaria.
Si replica dunque quella bizzarra scena dei carretti flottanti (leggete qui) e quindi, dopo una parte di tragitto coperta dal motoscafo, arrivano gli instancabili bovidi in mezzo al mare a raccattarci. Tornati in città, abbiamo giusto mezz’ora per prendere possesso della camera dell’albergo e per prepararci ad una nuova escursione.
Il caldo martellante torna come nostro compagno di viaggio, ed è proprio quello che non ci vuole per l’escursione della giornata: con il nostro nuovo autista, ci dirigiamo alla foresta dei Baobab di Ifaty, non molto lontana dalla città.
Anche qui, la natura è lussureggiante e i Baobab, in realtà di diverse specie, dominano completamente un terreno arido.

L’inizio del percorso.
La nostra guida ci descrive dunque le più importanti specie presenti e, con il naso all’insù, ammiriamo questi strani alberi dalla forma bizzarra: alcuni sembrano addirittura sdoppiarsi! Molte famiglie sono a me sconosciute, nonostante i miei approfonditi studi botanici: poco male, siamo qui anche per scoprire!

Cucù!
La passeggiata dura mezza giornata, fino alle 14 circa. Oltre ai baobab, riusciamo a scorgere un animaletto alquanto elusivo: si tratta del Lepilemure dai piedi bianchi (Lepilemur leucopus) che ci spia tra le fronde degli alberi. Questo piccolo lemure malgascio è notturno e vederlo di giorno non è così facile, infatti passa la maggiorparte del suo tempo a dormire in nidi sferici di foglie e rami. Ciò che colpisce di più sono proprio i suoi occhi molto grandi e rotondi. Nonostante la nostra presenza, il lemure non sembra spaventato, infatti ci osserva, ci scruta e poi si congeda con uno sbadiglio tornandosene nella sua tana con un rapido guizzo.
Dopo una lunga passeggiata, ci ritroviamo al punto di ristoro dove una serie di carretti trainati dagli zebù ci riportano all’inizio del tour.
Il nostro furgoncino ci attende e ci porta sulle spiagge di Ifaty, in una piccola baia: al ristorantino locale, mangiamo del buon pesce alla griglia. C’è chi al pomeriggio fa il bagno e chi si rilassa sulle sdraio messe a diposizione dal ristorante. Io preferisco questa seconda possibilità, e ne approfitto per schiacciare un pisolino.

La spiaggia di Ifaty.
Prima del tramonto, torniamo verso la città. Durante il viaggio di ritorno noto un cartellone pubblicitario di un negozio che vende gemme e minerali: non perdo tempo, appena tornata in albergo chiedo subito informazioni relative all’ubicazione e così un gentile turista francese mi dice che il proprietario è un suo amico da anni e che può accompagnarmi lui stesso. Non potevo desiderare di meglio: insieme a lui prendiamo un taxi e ci dirigiamo al negozio.
Entrati ci si rivela un magnifico mondo di pietre preziose: rubini e zaffiri la fanno da padrone, ma anche opali, tormaline e altre gemme illuminano i nostri occhi. Nonostante tutta questa abbondanza, non riesco a trovare nessun grezzo, quindi chiedo al proprietario se ha il materiale che sto cercando: sconsolato, mi dice che tratta solo tagliato e che quindi non ha ciò che cerco. Sono un po’ abbacchiata, ma subito il gentile signore mi dice che c’è una bella opportunità per acquistare: ad Antananarivo c’è un mercato, chiamato “La Digue” dove vendono parecchio grezzo malgascio di tutti i minerali conosciuti, spesso anche lui si rifornisce lì per acquistare materiale da taglio.
Mi scrive il nome su un bigliettino e io lo ringrazio di cuore. Insieme al mio nuovo amico francese, torniamo in hotel e chiedo alla Coordinatrice informazioni su La Digue: nemmeno a farlo apposta, La Digue sarà la tappa finale del nostro tour malgascio e ci passeremo la mattinata intera prima di ritornare in Italia! La giornata non poteva concludersi meglio! Ma c’è di più: alla sera, siamo ospiti di un ristorante italiano, il Corto Maltese che ci riporta un po’ alla nostra lontana Italia. Qui mangiamo specialità italiane con un pizzico di malgascio. Come dessert, non la crepes, bensì il mio dolce preferito: il soufflé al cioccolato.
Contenta e soddifatta, me ne torno in hotel e mi addormento, sognando nuove avventure.
Per gli altri giorni del Diario di viaggio, cliccate sotto:
Francesco
Che bel posto! wow!
donnavagabonda
Il Madagascar è proprio una terra unica, ci sei mai stato? 🙂
Francesco
No, mi piacerebbe però! dai tuoi racconti sembra fantastico!
donnavagabonda
Grazie per i complimenti, cerco di fare del mio meglio 🙂 lo è davvero!
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