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Le Grotte di Postumia

Quando si pensa alla Slovenia, non si può non pensare alla sua natura rigogliosa e florida. Questo piccolo e grazioso paese è uno dei luoghi più verdi d’Europa e ospita bellezze naturali famose e nascoste. I boschi, i parchi, la fauna spettacolare, ma forse la vera bellezza si trova nel sottosuolo: con un sistema carsico che attraversa tutto il Paese dando vita a spettacolari grotte, non si può dire di aver visitato questo paese se non si è visitato almeno una di esse. É così che la vostra Donna Vagabonda vi porta alla scoperta delle Grotte di Postumia, prima tappa della sua nuova rubrica “Alla scoperta della natura della Slovenia“.

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Le Grotte di Postumia

Con una profondità di 115 metri e una lunghezza di più di 20 chilometri, la Grotte di Postumia sono tra le più famose di tutta la Slovenia, se non addirittura d’Europa. Da sottolineare infatti come siano le grotte più estese del Carso e ricchissime di stalagmiti e stalattiti formatesi attraverso processi che richiedono migliaia di anni. Queste concrezioni non a caso sono costituite da carbonato di calcio che si deposita grazie all’afflusso di acqua. Nota per i visitatori: la temperatura delle grotte è piuttosto bassa e si mantiene su di una media di 8 °C, motivo per cui è importante vestirsi adeguatamente!

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Incredibili stalagmiti e stalattiti all’interno delle grotte

La loro storia ha origini antichissime: le grotte erano già conosciute dagli uomini preistorici che qui vi trovavano riparo. Dal XIII secolo divennero un luogo di visita, ma solo a partire dal 1689 vennero pubblicate le prime descrizioni. Nel 1872 venne inoltre costruita una rete ferroviaria a scartamento ridotto all’interno delle grotte che ancora oggi si utilizza per le visite, dando origine a una delle peculiarità più caratteristiche di tale meraviglia geologica.

Per quanto le grotte possano sembra un ambiente ostile alla vita, in realtà in esse si possono trovare delle formidabili specie animali che si sono adattate alla quasi totale assenza di luce. L’animale più iconico è senza dubbio il Proteus anguinus, anfibio urodelo completamente acquatico che vive esclusivamente nella regione carsica. Completamente cieco, ha sviluppato eccezionalmente gli altri sensi e attraverso quest’ultimi riesce a rapportarsi e ad adattarsi all’ambiente. Purtroppo però è particolarmente complesso da osservare e la sua natura schiva lo rende quasi “mitologico”.

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Un’incredibile varietà di forme che l’acqua modella ancora oggi.

A oggi le ricerche hanno individuato ben 84 specie animali diverse, di cui 36 terrestri (per lo più insetti) e 48 acquatiche. La maggior parte di tali specie  ha purtroppo risentito dell’impatto turistico sulle grotte, motivo per cui ha finito per ritirarsi nelle parti non accessibili al pubblico. Si può tuttavia visitare il Vivaio del Proteus, aperto tutti i giorni, per poter opportunamente conoscere il famoso “draghetto” delle grotte.

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Sembra quasi un paesaggio surreale…

La visita alle grotte è di certo emozionante, un’esperienza particolare e diversa da tutte le altre. Se non siete mai stati in una grotta vi consiglio di iniziare proprio da Postumia, in quanto il percorso è semplice e divertente (e anche meno impegnativo rispetto a quello delle Grotte di San Canziano) Potrete inoltre trovare anche un ristorante, un hotel e alcuni negozi di souvenir. In tutte le grotte è necessaria la presenza di una guida accompagnatrice, la visita è di circa 1 ora e mezza.

Per ulteriori informazioni riguardanti le grotte di Postumia, visitate il sito ufficiale.

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