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Il Duomo di Milano

Milano, la capitale della moda ma anche dell’arte contemporanea e della vita mondana, si trova a circa 30 chilometri da Pavia ed è davvero una capitale mancata (anche se lo è stata per un breve periodo). Chiese, Musei, Mostre, monumenti, parchi e molto altro ancora si trovano nella città della Madunina, una città che guarda sempre avanti e mai indietro.

VAGABONDAMETA(2)

Luogo Storico

Questa sezione non poteva essere inaugurata se non con il monumento cardine di Milano: il Duomo.

Quante volte l’ho ammirato, estasiata, dalla sua piazza: scintillante, imponente e maestoso. Il Duomo si vede da ogni alto palazzo della città ed è un punto di riferimento per i milanesi e per tutti i turisti che qui si recano alla ricerca del bello. Nonostante lo abbia visto almeno 30 volte ci sono entrata solo due volte e mai sono salita sulla vetta… Fino ad ora!

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Piazza Duomo con il Duomo e la Statua a Vittorio Emanuele II

Il Duomo è da sempre simbolo di Milano: per la sua costruzione ci sono voluti circa 500 anni e l’opera di restauro è continua. Quest’opera si può sotenere collegandosi sul sito ufficiale, adottando anche una guglia. Avete capito bene, proprio una delle guglie del Duomo!

In data 25 luglio 2020 sono tornata a Milano dopo alcuni mesi per riscoprirla a fondo partendo proprio dal suo fulcro: Piazza Duomo. Ho acquistato i biglietti online per visitare il Complesso del Duomo con la formula “Duomo Pass Lift valida tre giorni dal giorno di prenotazione. Con questo biglietto mi sono diretta a Famagosta, presso il parcheggio multipiano, e sono salita sulla metro verde M2 diretta a Cascina Gobba per poi cambiare a Cadorna con la linea rossa M1 e scendere proprio a Duomo.

Lo spettacolo della maestosità di questa chiesa mi abbaglia ogni volta che salgo le scaline della stazione della metropolitana: è quasi accecante il colore bianco del Duomo ma mai aggressivo, anzi è accogliente e per niente austero.

Renzo, salito per un di que’ valichi sul terreno più elevato vide quella gran macchina del Duomo sola sul piano, come se, non di mezzo a una città ma sorgesse in un deserto; e si fermò su due piedi, dimenticando tutti i suoi guai, a contemplare anche da lontano quell’ottava meraviglia di cui aveva tanto sentito parlare fin da bambino

Alessandro Manzoni – I Promessi Sposi – Capitolo XI

Il Dòmm de Milan, ufficialmente Basilica Cattedrale Metropolitana della Natività della Beata Vergine Maria, è la cattedrale dell’arcidiocesi di Milano nonché il simbolo del capoluogo lombardo e uno dei simboli della regione stessa. Si tratta della Chiesa più grande d’Italia ed è dedicata a Santa Maria Nascente.

Riporto di seguito le parole di Mark Twain a riguardo:

«Il Duomo, simbolo per eccellenza di Milano, è la prima cosa che cerchi quando ti alzi al mattino e l’ultima su cui lo sguardo si posa la sera. Si dice che il Duomo di Milano venga solo dopo San Pietro in Vaticano. Non riesco a capire come possa essere secondo a qualsiasi altra opera eseguita dalla mano dell’uomo»

Ma come possiamo definire lo stile del Duomo data la sua complessità strutturale e architettonica? Essendo frutto di lavori secolari lo stile non risponde ad un preciso canone o movimento ma segue più l’idea di “gotico” man mano reinterpretato. In realtà la maggior parte delle strutture visibile risalgono al periodo neogotico e sono frutto di ripensamenti, discontinuità e, talvoltà, di ripieghi. A causa di questa complessità il Duomo richiede continui lavori di ricostruzione e restauro.

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All’interno la pianta è a croce latina con piedicroce a cinque navate e transetto a tre. Lo slancio verticale è notevole e questo deriva dal fatto che le navate abbiano scarsa differenza di altezza, caratteristica tipica del gotico lombardo. Le guglie e i pinnacoli non hanno funzione portante e sono state aggiunti nel corso dei secoli fino al completamento del coronamento nel XIX secolo.

Nell’abside compare lo stemma di Gian Galeazzo Visconti. Le statue, i contrafforti, i doccioni e le guglie risalgono in genere dall’epoca del suo successore, Filippo Maria Visconti, fino al XIX secolo. La quattrocentesca guglia Carelli fu la prima a essere costruita. Il basamento, le parti interne delle pareti e altri elementi, sono in muratura mentre i pilastri hanno un’anima di serizzo. Il paramento a vista è in marmo di Candoglia bianco rosato con venature grigie: la cava, fin dall’epoca di Gian Galeazzo Visconti, è ancora di proprietà della Veneranda Fabbrica del Duomo. Il marmo è stato trasportato da Candoglia a Milano grazie ad un’efficente rete di canali tra cui figurano, ovviamente, i celebri Navigli di Milano.

Sapete quante statue si trovano sul Duomo? Ben 3.400 statue in aggiunta di cui 135 gargoyle e 700 altre figure che decorano l’intero Duomo.

CASPITERINA!

In questo articolo non starò a illustrarvi tutte le caratteristiche del Duomo di Milano ma vorrei raccontarvi più la mia esperienza di visita.

Giunta con Gabriele verso le ore 10 presso Piazza del Duomo sono stata subito accolta dalla maestosità dell’edificio che, nonostante tutto, è ancora lì come un guardiano a proteggere Milano e i milanesi. Sfrutto l’occasione dell’assenza di calca e di turisti per scattare foto quasi surreali a questa enorme Chiesa, di solito assediata dalla stragrande maggioranza dei visitatori della città. Piccolo aneddoto: lo sapevate che il Duomo purifica l’aria? Già proprio così! Sulla superficie della facciata è stata applicata una speciale finitura antismog che, attivata dalla luce solare, depura l’aria dagli agenti inquinanti e, diciamocelo, a Milano serve proprio!

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La “Statua della Libertà”

Sempre sulla facciata si trova una statua davvero strana e forse fuori posto: è una “Statua della Libertà” costruita nel 1810, molto prima della vera e famosissima Statua della Libertà. Non sarà proprio identica ma forse si sono ispirati a lei nel costruire la celeberrima Statua della Libertà.

Dopo aver scattato qualche fotografia anche alla Piazza e all’entrata della Galleria Vittorio Emanuele II io e Gabriele ci siamo diretti verso l’ascensore del Duomo, inclusa nel nostro biglietto, che ci avrebbe condotto alle terrazze. Il biglietto acquistato ci dava infatti la possibilità di visitare i seguenti luoghi:

  • CATTEDRALE
  • SCUROLO DI SAN CARLO
  • AREA ARCHEOLOGICA
  • MUSEO DEL DUOMO
  • CHIESA DI SAN GOTTARDO
  • TERRAZZE (in ascensore)
  • MOSTRE (eventuali)

Non ero mai salita sulle terrazze del Duomo ed ero elettrizzata alla sola idea di trovarmi così in alto e di vedere tutta la splendida Milano. Terminata la breve attesa abbiamo preso l’ascensore e di colpo ci siamo trovati attorniati dal bianco e dal rosa candido del marmo del Duomo: eravamo proprio sul tetto della Lombardia, sul tetto di Milano.

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Lo spledido skyline

Dalle terrazze si pùo godere di un panorama unico ed inimitabile: la Torre Velasca, lo Skyline, il Bosco Verticale e ancora i grattacieli del City Life. Una Milano che punta in alto e che supera in altezza anche la Madonnina: una Milano, nonostante tutto, favolosa e sempre pronta a spingersi oltre i propri limiti con meravigliose opere di architettura che possono non piacere ma che, a prescindere, fanno parlare di sè.

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La Torre Velasca

Ad uno sguardo attento notiamo come alcune delle statue sulle guglie siano più bianche di altro o meno smussate di altre: come già vi ho detto il Duomo è in continua ristrutturazione e la sostituzione di esse rientra in questa opera mastondontica.

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La terrazza più alta

Molte delle statue sostituite si trovano oggi al Museo del Duomo, all’interno di Palazzo Reale. Il percorso si snoda attarverso le varie terrazze a gradoni fino ad arrivare, tramite una stretta scala, alle più alte, le ultime visitabili. Qui ci raccogliamo abbracciati ad ammirare il panorama: Milano è bella dal basso e dall’alto, non c’è che dire.

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Decorazioni del Duomo

Soddisfatti di aver scattato delle belle fotografie e di aver ammirato la maestosità della città anche da questa prospettiva ci dirigiamo verso l’interno della chiesa tramite gli scalini. Qui chiediamo di visitare lo Scurolo ma ci informano che a causa del COVID-19 non è possibile visitarlo per via degli spazi stretti: purtroppo questo non era stato segnalato sul sito (anche se era prevedibile) e, ancora una volta, questo maledetto virus ci impedisce di visitare un luogo per cui abbiamo pagato. Ormai ci abbiamo fatto il callo ma scriverlo sul sito di certo non guasterebbe.

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Un po’ amareggiati ci dirigiamo verso il complesso archeologico dove si trovano i resti del Battistero di San Giovanni alle Fonti e dell’antica Basilica di Santa Tecla, un tempo riferita ad un precedente culto a Belisana, di origine Celtica. Il Battistero di San Giovanni alle Fonti è il primo battistero con vasca ed edificio ottagonale della cristianità: al suo interno  presneta otto nicchie che si affacciano ai lato della grande vasca centrale. Nella fonte di San Giovanni Sant’Ambrogio, nella veglia pasquale del 387, battezzò Sant’Agostino. Il complesso è assolutamente d’interesse anche per chi non è amante dell’archeologia: è incredibile come molte parti delle opere originali siano rimaste intatte e come oggi siano ancora lì, proprio sotto il grande Duomo. Numerosi sono i resti che gli studiosi hanno qui ritrovato come mosaici, ammennicoli, perfino delle tombe. L’archeologia ci fa sempre battere il cuore e non potevamo non soffermarci in questa area del Complesso Monumentale.

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Ritornati in superficie ci siamo concessi qualche scatto all’interno del Duomo, in particolare alla sua struttura imponente e alla statua di San Bartolomeo scorticato, sempre molto d’impatto. Terminata la visita ci siamo diretti verso il Museo del Duomo: Il museo, con i suoi 2000 m² circa di superficie e le sue 26 sale, raccoglie il Tesoro del Duomo e le opere d’arte provenienti dalla cattedrale e dai depositi della Veneranda Fabbrica. I pezzi della raccolta sono collocati in un percorso cronologico che permette di scoprire le fasi di costruzione della cattedrale, dalla sua fondazione nel 1386 fino al XX secolo. Numerose sono le statue e le decorazioni che risalgono alla costruzione del Duomo e che ancora oggi sono sopravvissute ed esposte qui: santi, profeti, figure di riferimento per la cristianità, come pure le gargolle e la replica della Madonnina, custodita del cortile. A proposito, sulla Madonnina ho due aneddoti da raccontarvi. Il primo riguarda la sua alabarda che funge da perfetto parafulmine e che in alcune occasioni viene adornata con il Tricolore italiano; il secondo riguarda “l’altezza”: il limite per l’atezza degli edifici, che imponeva di non superare l’atezza di 108 metri, è stato abolito e di conseguenza il Duomo non è più l’edificio più alto di Milano, facendo cadere il primato della Madonnina. Ma si è voluto porre rimedio a ciò fissando, sul Pirellone prima e sulla Torre Isozaki adesso, una replica della Madonnina, a dimostrazione che le la domina sempar Milan.

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Dal Museo si accede alla Chiesa di San Gottardo in Corte: la cappella palatina prima ducale, poi reale, è dal 1981 proprietà del comune di Milano e, dal 2014, in comodato d’uso alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Sul Museo non vorrei svelarvi altro in quanto sarà protagonista di un articolo completamente dedicato: quando uscirà questo articolo? Lo deciderete voi lettori votandolo al sondaggio mensile sul Gruppo di Donna Vagabonda!

Terminata la visita ci siamo concessi ancora qualche scatto all’imponente Duomo: ci sono pochi monumenti che ci hanno colpito così e, forse sarò ripetitiva, il Duomo è forse la Chiesa più straordinaria che mai abbiamo visto, in Italia e in giro per il mondo. Se venite a Milano non fermatevi all’esterno ma assaporate la sua maestosità da ogni prospettiva dall’alto e all’interno.

Consigli DV

Per apprezzare e amare Milano: se volete visitare Milano ovviamente non basta un giorno per vedere tutte le meraviglie che questa città offre. Io vi consiglio di affidarvi a Voyage Privè che dispone di un’ampia offerta di viaggi, anche last minute, verso il capoluogo lombardo. Non ne rimarrete delusi!

Raggiungere il Duomo: il Duomo è il fulcro della città di Milano ed è ben raggiungibile da ogni parte della città e non solo: se provenite da fuori Milano vi consiglio di parcheggiare la vostra auto presso il parcheggio di Famagosta. Se provenite dalla Stazione Centrale di Milano potrete prendere la M1 Rossa o la M3 Gialla e fermarvi alla fermata “Duomo”. Se provenite dalla stazione di Rogoredo prendete sempre la metro gialla M3 e fermatevi a “Duomo”.

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Commenti

  • J
    29 Luglio 2020

    Non capita spesso, ma quando riesco mi piace andare sulla terrazza del Dòm per vedere dall’alto la Torre Velasca, una vecchietta un po’ bistrattata che però racconta molto di Milano.
    Alcuni dicono che sia solo cemento e grigiume, secondo me Milano sa essere anche romantica quando vuole.
    Bell’articolo, grazie!

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  • Alessandra
    31 Luglio 2020

    Sono stata a Milano tanti anni fa da ragazzina, ma dico sempre che mi piacerebbe tornarci ora da adulta per visitare la città con più calma e attenzione. Grazie per il tuo bel resoconto.

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  • Francesca
    2 Agosto 2020

    Io abito a 40 minuti di treno da Milano e il Duomo l’ho visto spesso, ma devo ammettere che ci sono entrata solo un paio di volte quando ero ragazzina. Sarà che la coda all’ingresso mi ha sempre scoraggiata 😂 magari passato il periodo estivo (invivibile) tornerò per visitarla per bene e ammirare la città dalle terrazze

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  • 3 Agosto 2020

    Sono stata tante volte a Milano ma spesso solo per lavoro. Mi riprometto, la prossima volta che andrò, di andare a visitare il Duomo salendo anche sul tetto! Non conoscevo il lungo nome ufficiale!

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  • valekappa90
    3 Agosto 2020

    Ho visitato il Duomo e le sue Terrazze, e sono rimasta davvero incantata da tutta la potente bellezza che racchiude! Un capolavoro dell’arte e dell’architettura che non ha eguali!

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  • 3 Agosto 2020

    Sono già alcuni anni che non vado più a Milano come turista ma ricordo che l’ultima volta che c’ero stata avevo salito i 251 gradini che portano sulla sommità del Duomo. Adesso probabilmente avrei bisogno dell’ossigeno. In ogni caso la vista della città da lassù è davvero notevole, quindi la prossima volta che andrò a Milano cercherò di visitarlo nuovamente 🙂

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  • 16 Agosto 2020

    Forte questa cosa che il Duomo purifica l’aria, non ne avevo mai sentito parlare!

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  • 4 Settembre 2020

    Che bello leggere di Milano e sentirmi una turista! Il Duomo e’ sempre bellissimo e sorprendente e anche se lo vedevo tutti i giorni mi fermavo sempre ammirata. Ho imparato un sacco di cose che non sapevo e mi è venuta voglia di salirci e di vedere la mia Milano dall’alto!

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  • 22 Settembre 2020

    Mi vergogno a dire che non ho mai visitato il Duomo ma ora ci vorrei portare mio figlio e approfittare così anche per vederlo io. Spero solo che per salire sull’ascensore non ci siano dei limiti di età come alla Sagrada Familia dove i bimbi non possono salire.

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  • 29 Settembre 2020

    Curiosità: la strana e fuori posto ‘Statua della Libertà’ di cui parli nel post si chiama ‘La Legge Nuova (The New Law) ed è stata fatta da Pacetti nel 1810. Bartholdi, prima di arrivare a New York, passò da Milano, ed è proprio da quella statua che ha preso l’ispirazione per l’originale Statua della Libertà. Le similitudini non sono casuali 😊

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  • 23 Gennaio 2021
    Rispondi
  • 9 Marzo 2021

    Il Duomo è per me una tappa fissa ogni volta che vengo a Milano! L’interno lo conosco bene ma non sono mai salita sulla terrazza, l’ultima volta c’era una coda chilometrica! Mi hai suggerito una buona idea, ovvero di acquistare il pass combinato, grazie!

    Rispondi
  • 4 Settembre 2023
    Rispondi
  • 31 Dicembre 2023

    Tra qualche giorno saremo a Milano e ho cercato dal tuo blog l’articolo sui Duomo per farmi un’idea di come e cosa poter visitare. Molto utile, grazie mille!!

    Rispondi

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