Il Castello Beccaria di Pieve del Cairo
La primavera per me è la stagione perfetta per il turismo di prossimità: i colori pastello incorniciano naturalmente le bellezze del pavese, l’aria è frizzantina ma piacevole, la voglia di uscire è davvero irrefrenabile! Grazie all’Associazione Lombardia Segreta ho potuto scoprire alcuni luoghi storici davvero iconici come il Castello di Scaldasole e in questo articolo vi porto di nuovo in Lomellina, questa volta a Pieve del Cairo, per conoscere il Castello Beccaria.
Dove: Piazza Paltrinieri – Pieve del Cairo (PV)
Storia del Castello Beccaria di Pieve del Cairo
La storia del Castello Beccaria di Pieve dal Cairo è fortemente intrecciata con quella della cittadina che lo ospita; la costruzione originaria è probabilmente del XII secolo anche se non ci sono date ufficiali a riguardo. La struttura odierna ricalca quella trecentesca probabilmente costruita e ampliata dai Visconti (come è spesso accaduto ad altri castelli della zona, come quello di Sartirana Lomellina). Sempre nel Trecento il feudo di Pieve del Cairo, e quindi anche il castello, divenne di proprietà della potente famiglia Beccaria, un ramo della quale prese dal luogo il nome di Beccaria della Pieve.
Nel 1404 il borgo e il castello vennero assediati e saccheggiati da Facino Cane e nel 1590 i Beccaria di Pieve si estinsero: il feudo venne acquistato da Lorenzo Isimbardi (quegli Isimbardi del Castello di Castello d’Agogna) che venne nominato Marchese di Pieve del Cairo. La famiglia Isimbardi rimase proprietaria del feudo fino all’abolizione del feudalesimo nel 1797 mentre il castello fu ereditato dai padri Barnabiti di Milano.

L’ingresso del castello
Oggi il Castello di Pieve del Cairo è di proprietà privata e accoglie i visitatori in occasione di speciali aperture.
Struttura del Castello Beccaria di Pieve del Cairo
Il Castello Beccaria di Pieve del Cairo è uno dei monumenti più noti, nonché più imponenti, della Provincia di Pavia. Ciò che vediamo oggi è il frutto di numerosi rimaneggiamenti avvenuti in varie epoche e per varie esigenze anche se la struttura trecentesca è ancora ben riconoscibile. La funzione originaria del castello era certamente quella difensiva come per molte altre rocche sparse per la Lomellina: ancora oggi questa funzione è ricordata dalla presenza di un fossato, scavalcato da un ponte probabilmente difeso da un rivellino. L’ingresso era protetto da due torri che vennero aggiunte alle altane del Seicento e del Settecento.
Il suo impianto è quadrangolare e all’interno si trova una vasta corte centrale, oggi adornata da una fontana che richiama la figura mitologica di Nettuno.
L’immagine esterna è di chiaro rimando al Medioevo mentre la parte interna della corte è in stile tardo barocco.
Lo scopo difensivo nei secoli viene abbandonato e sostituito dallo scopo agricolo: ancora oggi il castello è un’azienda agricola attiva nella produzione del riso, la coltivazione protagonista della Lomellina.
La mia visita al Castello Beccaria di Pieve del Cairo
Dopo aver visitato il Castello di Scaldasole non ho potuto fare a meno di prenotare una nuova visita guidata alla scoperta di un altro castello della Lomellina, nonché un suo vero e proprio simbolo: il Castello Beccaria. Detto fatto, in una fredda domenica di Febbraio, mi sono diretta verso Pieve del Cairo, ansiosa di poter visitare questo imponente maniero.
La visita guidata è stata condotta dal Sindaco di Pieve del Cairo Niccolò Capittini, visibilmente emozionato e molto orgoglioso di guidare me e gli altri partecipanti alla scoperta di un luogo straordinario. Questo tour è stato interessante ed esaustivo: dalle parole del Sindaco trapelava la sua passione per la storia e l’amore verso la città di cui è il rappresentante. Grazie a lui ho scoperto un fatto storico singolare, che non conoscevo: nel 1512, gli abitanti di Pieve del Cairo, con a capo Rinaldo Zatti, liberarono il cardinale Giovanni de’ Medici, legato pontificio di Papa Giulio II presso l’esercito della Lega Santa, catturato dai francesi nella battaglia di Ravenna. Per ringraziare la comunità, Giovanni de’ Medici, salito al soglio pontificio nel 1513 con il nome di Leone X, nel 1516 concesse due giubilei annui (la prima domenica di giugno e il giorno della Natività della Vergine, l’8 settembre). Ancora oggi questi due giubilei perpetui vengono festeggiati dagli abitanti di Pieve del Cairo; una storia davvero curiosa e particolare che ancora oggi viene ricordata dagli abitanti di Pieve del Cairo con orgoglio e convinzione: davvero una chicca per chi, come me, è amante della storia!
Insieme al Sindaco e ai proprietari ho potuto visitare le parti più importanti del castello, ancora oggi abitato: la cucina, alcuni salottini, il salone dei ricevimenti al piano terreno, le stanze da letto, la biblioteca, la sala della contessa e la sala rossa (chiamata così per il colore delle sue pareti). Purtroppo non mi è stato consentito fotografare tutti gli interni mostrati, tra cui le sale più suggestive: questo è un vero peccato, sapete quanto io tenga alla cultura e come, a mio avviso, questa dovrebbe essere sempre libera e fruibile.
I saloni e le stanze sono stati tutti ristrutturati seguendo i criteri del restauro conservativo e, anche se gli arredi non sono originali, sembra di essere tornati indietro nel tempo osservando gli affreschi e gli stucchi di questo incredibile castello. La sua maestosità e la sua imponenza sono ben testimoniati non solo dalla mastodontica facciata e dalla struttura possente ma anche dai dipinti, dai quadri, dalle decorazioni murali, dalla ricchezza nei dettagli degli affreschi.

Uno degli splendidi affreschi
Il Castello di Pieve del Cairo è davvero un luogo che vale la pena di visitare e che dovrebbe essere ancora più valorizzato: numerose erano le persone che, oltre a me, avevano scelto di dedicare una domenica alla scoperta della Lomellina e dei suoi castelli. Sarebbe davvero suggestivo poter accedere ai castelli almeno durante i weekend in maniera continuativa, per godere dello splendido spettacolo di queste perle lucenti tutta da scoprire!
Per saperne di più sul Castello Beccaria di Pieve del Cairo, visitate il sito ufficiale.
antomaio65
Mi piacciono sempre tanto queste tue scoperte dei gioielli della Lomellina, una zona che ho così vicino a casa e che pure conosco così poco. Grazie ancora una volta del suggerimento per una gita fuoriporta alla scoperta di questa bellissima dimora incredibilmente ancora abitata
Donna Vagabonda
Grazie a te di averla apprezzata! Non perderti i molti eventi che si stanno organizzando in questo periodo, proprio un bel modo per scoprirla!
Teresa
Un altro bellissimo castello da inserire nella mia lista di cose da visitare. Però l’esterno sembra piuttosto rovinato e lasciato all’abbandono (a giudicare almeno dalle tue foto); l’interno invece sembra perfettamente conservato!
Donna Vagabonda
Purtroppo ci vogliono anni e tanti fondi per restaurare un Castello ma devo dire che i proprietari stanno facendo un ottimo lavoro!
Lisa Trevaligie Travelblog
Ne amo in particolare modo l’entrata e il salone dei ricevimenti, in stile Brigerton direi. Davvero un edificio degno di nota, che ho avuto il piacere di scoprire grazie a te! Lo metto nella lista dei castelli da visitare..
Donna Vagabonda
È proprio un luogo storico che vale la pena valorizzare e visitare nella splendida Lomellina!
Sara Bontempi
Ma che spettacolo questo luogo , davvero magico e incredibile! Sono tantissimi i luoghi che sono ancora da scoprire, e questo è da segnare e da visitare!
Donna Vagabonda
Sì poi nel pavese ce ne sono davvero tanti, tutti da scoprire e da valorizzare!
Libera
Pieve del Cairo mi ha colpito già solo per il nome. Ormai ci stai abituando con delle piacevolissime scoperte attraverso i tuoi giretti tra palazzi e castelli. Grazie per portarci con te!
Donna Vagabonda
Grazie a voi di seguirmi con così tanto affetto! C’è chiaramente un significato dietro il nome, la Pieve di Cairo da Cairum e in realtà storpiatura di Castrum..Pensa te!
Marina
Mi stai portando a scoprire tanti posti nel nord Italia davvero meritevoli di una visita. Prima o poi dovrò programmare un itinerario on the road tra castelli e pievi.
Donna Vagabonda
Devi venire nel pavese, secondo me ti piacerebbe davvero tantissimo!!
partyepartenze
Seguo sempre con molto interesse i tuoi articoli che trattano di luoghi non lontani da casa mia e visitabili in poche ore. Conoscevo solo di nome questo bellissimo castello e sicuramente andrò a visitarlo quanto prima.
Donna Vagabonda
Fammi sapere quando verrai che mi farebbe piacere accompagnarti!