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Il Castello Beccaria di Montebello della Battaglia

Incontri e gioia.

Inizio così questo articolo, in modo un po’ insolito.

In questo periodo di tranquillità lavorativa ho potuto dedicare molto più tempo al Blog e alla partecipazione a varie manifestazioni, come quella sulla presentazione del Portale di VisitPavia (leggete qui l’articolo) o la mostra fotografica di Narrando Oltrepò (leggete qui l’articolo). Grazie proprio a quest’ultima manifestazione ho potuto conoscere Deborah Ceriani, la proprietaria del Castello Beccaria di Montebello della Battaglia, in Provincia di Pavia. Chiacchierando mi ha invitato a visitare la sua dimora e subito ho colto l’occasione. Due giorni dopo mi sono incontrata proprio con Deborah, suo marito Davide Parisi e la piccola Ludovica al Castello Beccaria. L’articolo è dunque il frutto di uno splendido pomeriggio passato insieme: non ci resta dunque che scoprire insieme la storia di questo luogo e la sua rinascita.

La costruzione del Castello risale al 1472 ed è ad opera della famiglia Beccaria, che i Visconti hanno infeudato dopo aver sconfitto la famiglia Delconte. La proprietà venne condivisa con la famiglia Bellocchio fino al 1851, quando il conte Giuseppe Bellocchio vendette la parte superiore del palazzo (compresa la torre e una parte del giardino) all’avvocato Ernesto Ghislanzoni. La parte inferiore invece venne venduta al Comune di Montebello della Battaglia che la destinò a Municipio e scuole. Tra il 1923 e il 1924 la famiglia Ghislanzoni acquistò anche la parte ceduta al Comune, riunificando di fatto la proprietà del complesso. La figlia di Ernesto, Eugenia, ereditò il Castello alla morte del padre e questo passò tra gli averi della famiglia Premoli, la famiglia del marito di Eugenia. Il Castello venne successivamente dimenticato e trascurato, fino a che non venne messo in vendita dal Conte Ludovico Premoli, erede di questo edificio. L’occasione fu colta dagli attuali proprietari, Davide e Deborah, che ora hanno deciso di restaurare il Castello riportandolo agli antichi fasti.

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Ci piacerebbe riportare il Castello alla gloria di un tempo, rimanendo sempre fedeli alla struttura originaria con i lavori di restauro, per conservarne e tramandarne la storia

Queste sono le parole di Davide quando gli ho chiesto che progetti avesse per il Castello.

Vorremmo utilizzare il Castello come location per valorizzare i prodotti tipici del nostro territorio, con particolare attenzione al vino. La storia del Castello è fortemente intrecciata alla viticoltura e noi vorremmo riallacciare queste radici con l’oro rosso delle nostre colline

Prosegue Davide, raccontandomi il suo progetto ambizioso.

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Cercavamo una casa vacanze e alla fine abbiamo acquistato il Castello. Siamo stati forse un po’ folli ma non ci pentiamo della nostra scelta. Siamo fieri di contribuire alla rinascita di questo luogo, e per noi preservare questo monumento storico è diventato un dovere, sia per noi, che per le nostre figlie, che per tutte le persone che potranno apprezzarlo o che già lo apprezzano

Continua Deborah, con il sorriso di una persona determinata.

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Deborah e Davide: una coppia risoluta in grado di farti subito sentire a proprio agio con la loro spontaneità. Sembra quasi di conoscerli da sempre e raramente ho incontrato persone così disponibili. Si percepisce che dedicano la loro intera vita a questo luogo e per nulla al mondo rinunceranno al loro sogno di vedere il Castello in tutta la magnificenza di un tempo. Con una superficie di circa 2500 metri quadrati e circa 50 stanze, il lavoro sarà intenso, ma i proprietari hanno le idee chiare:

Ci vorrà molto tempo ma noi non ci scoraggiamo. Pian piano riusciremo a sistemarlo tutto e allora sarà ancora più bello

Conclude Deborah.

Già, perché gli anni di abbandono li mostra tutti il Castello, anche se già adesso, dopo soli otto anni, non posso che fare i miei più grandi complimenti per i lavori portati avanti dai due coniugi. Dalle loro parole si può immaginare in che stato fosse il Castello al momento dell’acquisto, ma Davide e Deborah ci hanno creduto fin dall’inizio e i frutti del loro duro lavoro si vedono eccome!

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Manca ancora molto tempo ma quando sarà ultimato io spero proprio di essere lì, a stringere la mano a Davide e a Deborah, perché non solo si meriteranno la mia gratitudine, ma quella di tutti perché avranno restituito ai cittadini di Montebello e non solo un bene d’inestimabile lavoro.

Ringrazio dunque di cuore Debora e Davide, specie perché questo articolo non basterà di sicuro a sdebitarmi della loro infinita gentilezza!

Vi consiglio di visitare già da ora il Castello, accompagnati dalla bellissima famiglia (e dal fantasma Charlie perché si sa, in ogni castello che si rispetti c’è almeno un fantasma)!

Per ulteriori informazioni, visitate il sito ufficiale.

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Veduta del Castello in lontananza

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