Diario di viaggio: Umbria 2022 – Giorno 3
Prosegue il racconto del mio viaggio in Umbria avvenuto nell’Agosto del 2022 tra cittร d’arte, geologia e fortissime emozioni. Questo nuovo giorno รจ stato contraddistinto dal caldo torrido e dalla voglia di esplorare che ha spinto me e il Pirata a spostarci a sud di questa regione, da Gubbio a Spoleto. Pronti a viaggiare con me?
I resti romani di Gubbio
Dopo aver praticamente esplorato ogni singolo vicolo di Gubbio rimaneva solo una cosa da fare: visitare il Teatro Romano e l’Antiquarium. Sapete quanto io sia appassionata di archeologia e quanto i luoghi storici mi attirino come una calamita, motivo per cui non potevo di certo “saltare” questa tappa. Dopo aver parcheggiato la Puffa nel comodissimo parcheggio dedicato io e il Pirata ci siamo dunque diretti proprio lรฌ: la mattina non prometteva granchรฉ a causa del mal tempo e sembrava che la pioggia dovesse arrivare da lรฌ a poco, ma alla fine le nubi hanno lasciato spazio al sole e, conseguentemente, a temperature che dopo il nostro viaggio a Cipro non credevo si potessero nuovamente percepire.

Il Teatro Romano di Gubbio
Abbiamo iniziato la nostra visita “archeologica” proprio dall’Antiquarium: il piccolo museo archeologico รจ ricchissimo di reperti di notevole importanza storica ed รจ stato edificato sui resti di una domus. I pavimenti di quest’antica costruzione sono ancora ben visibili grazie all’allestimento che permette di ammirarne gli spettacolari mosaici ancora ben mantenuti. Oltre ai resti della domus sono qui raccolti numerosi reperti di epoca preromana e romana rinvenuti nell’area di Gubbio: non a caso, come giร avrete avuto modo di scoprire se avete letto gli altri miei articoli sulla cittร , questa zona รจ stata abitata fin dai tempi remoti dagli umbri che ci hanno lasciato notevoli testimonianze di un passato lontano.
ร cosรฌ che siamo rimasti ammaliati dagli oggetti qui esposti: utensili, monete, piccoli monili e i resti di un glorioso passato che ancora oggi affiorano.
L’allestimento รจ semplice ma molto ben curato e posso ben affermare che tale museo meriti di essere inserito all’interno di un itinerario alla scoperta della storia di Gubbio.
Nonostante la preziositร di questo sito archeologico durante la nostra visita non abbiamo trovato alcun visitatore (a parte un’altra giovane coppia molto appassionata di antichitร ): da una parte ci ha concesso di esplorare con calma l’Antiquarium e goderci una visita senza stress, ma d’altro canto mi รจ dispiaciuto vedere tanti turisti a Gubbio e solo pochissime persone qui. Forse l’archeologia รจ meno interessante per alcuni rispetto all’architettura? Puรฒ essere, dato che i gusti e gli itinerari di ogni viaggiatore vanno sempre rispettati nella loro unicitร , ma noi non ce lo siamo fatti scappare!
La visita รจ proseguita con il Teatro Romano: risale al I secolo a.C. ed รจ stato costruito tra il 55 e il 27 da Gneo Satrio Rufio, quattuorviro di Gubbio. Si tratta di un complesso ben mantenuto dove si sono conservate le arcate inferiori, la cavea, la scena e alcune arcate superiori. Il teatro era imponente e poteva ospitare fino a 6000 spettatore, segno che Gubbio era una cittร importante durante l’epoca romana. Ancora oggi questo luogo รจ utilizzato per spettacoli e per l’intrattenimento: di sicuro deve essere molto suggestivo poter assistere a una rappresentazione teatrale qui, immersi nella storia.
Spoleto: decisione inaspettata
La zona del Teatro Romano offre la possibilitร di passeggiare tra i prati e di godersi una splendida vista su Gubbio: รจ qui infatti possibile creare delle suggestive composizioni fotografiche con protagonisti il Teatro e i palazzi piรน iconici della cittร . Dopo esserci ristorati io e il Pirata abbiamo iniziato a pensare a cosa fare: erano quasi le 11 di mattina, Gubbio l’avevamo giร visitata nei giorni precedenti e avevamo voglia di spostarci per vivere nuove avventure. Dopo innumerevoli riflessioni abbiamo quindi deciso di spostarci verso Spoleto.
Perchรฉ Spoleto? A dire il vero non esiste un vero e unico perchรฉ. Ci attirava il fatto che la Basilica di San Salvatore fosse inserita all’interno dei Patrimoni UNESCO, la possibilitร di visitare una cittadina che mai avevamo visto prima e di addentrarci ancora piรน sud in Umbria. Quindi detto fatto, siamo saltati sulla Puffa e ci siamo diretti proprio qui.

Donna Vagabonda a Spoleto
Giunti dopo circa un’ora di strada alla nostra meta abbiamo lasciato l’auto presso il Parcheggio di Via Cacciatori delle Alpi e ci siamo diretti verso la Basilica di San Salvatore, purtroppo chiusa per restauri: nonostante non si potesse entrare ci รจ stato comunque possibile osservare parte degli interni dall’esterno. Un po’ sconfortati ci siamo dunque diretti verso il centro dove abbiamo spizzicato uno sfizioso trancio di pizza e abbiamo iniziato la salita verso la parte alta della cittร .
Non esagero nel dirvi che quel giorno c’erano ben 36ยฐC e che si sentivano tutti: le imponenti gradinate di certo non hanno aiutato ma ci hanno permesso di poter sbirciare i vicoli stretti e di osservare da vicino numerose chiese e palazzi storici. Ho particolarmente apprezzato la Piazza del Mercato e la Fontana con l’Orologio, punti nevralgici di questa cittadina che si sviluppa tutta in altezza.

Piazza del Mercato a Spoleto
Botteghe, trattorie, ma anche architetture religiose come le tante e suggestive chiese rendono Spoleto proprio una splendida meta turistica e una tappa al Duomo, famoso in tutto il mondo, e alla sua imponente piazza non potevano di certo mancare: il Duomo, formalmente conosciuto come la Cattedrale di Santa Maria Assunta, รจ il principale luogo di culto della cittร ed รจ inserito nella lista dei Monumenti Nazionali Italiani. Fu costruito tra il 1151 e il 1227 ed รจ famoso soprattutto per la presenza del ciclo di affreschi “Storie della Vergine” di Filippo Lippi, situato nell’abside: un tripudio di maestria e colori che qui si possono ammirare piuttosto da vicino grazie al percorso ricavato nella chiesa stessa. Ricordo di essere rimasta molto affascinata da questa immensa opera d’arte, cosรฌ magnifica e delicata, da essere rimasta parecchio tempo a osservarla minuziosamente.

Storie della Vergine – Filippo Lippi – Duomo di Spoleto
Caldo torrido e… Scale mobili!
Dopo la visita al Duomo la stanchezza, dovuta alle scalinate e al caldo tremendo, si sono fatte ben sentire. Sicuramente il trekking alla Gola del Bottaccione del giorno prima, ma soprattutto tutto il viaggio a Cipro della settimana precedente, ci avevano provati e Spoleto ci ha dato un po’ il colpo di grazia (non a caso il pirata da ora in poi sarร ribattezzato Uomo Moribondo). Da masochisti quali siamo perรฒ abbiamo tentato di raggiungere la Rocca Albornoziana a piedi prima di scoprire che a Spoleto… Ci sono le scale mobili!
Ebbene sรฌ, a Spoleto esiste un’efficiente rete di scale mobili (all’ombra e ben riparate) che permettono di raggiungere i punti strategici della cittร alta. E ovviamente come due “urluc” (allocchi in dialetto pavese) siamo magistralmente riusciti a evitare di scoprirne l’esistenza fino a quando non abbiamo “raggiunto la cima”(la stanchezza iniziava a giovare bruttissimi scherzi anche sul versante organizzativo)! Da una parte meglio perchรฉ la nostra “marcia” ci ha permesso di scoprire vie e architetture di Spoleto che forse non avremmo potuto osservare altrimenti, dall’altra quei “milioni” di gradini li avremmo sicuramente evitati!

Piazza Pianciani e… Scalini!
Siamo cosรฌ giunti alla Rocca Albornoziana che abbiamo visitato solo dall’esterno: si tratta di una struttura imponente ben visibile da piรน zone della cittร e che domina tutta la vallata grazie alla sua posizione sul Colle Sant’Elia. Fu una delle principali fortificazioni fatte edificare da Papa Innocenzo VI per dimostrare la potenza e la grandiositร del papato (era infatti imminente il ritorno della sede pontificia a Roma dopo la parentesi di Avignone). Gli impressionanti cortili mettono in luce un’opera architettonica massiccia ma dotata di eleganza: la struttura infatti non nasce solo a scopo difensivo ma anche per ospitare personaggi illustri dell’epoca. Dopo il periodo cinquecentesco la Rocca ha cominciato a perdere d’importanza fino a che non venne adibita a carcere dal 1817 al 1982. La struttura sembrava ormai destinata a essere dimenticata se non fosse per la massiccia campagna di restauri che la resero ancora fruibile tanto da essere adibita come sede permanente del Museo nazionale del Ducato di Spoleto.

La Rocca Albornoziana
Devo ammettere che la stanchezza e il caldo torrido, nonchรฉ la distanza da Gubbio non sottovalutabile, ci hanno fatto desistere dal visitare questo museo anche perchรฉ, dopo aver visto gli esterni della rocca, siamo decisi a tornarci in futuro per scoprirne gli interni e soprattutto per visitare (con piรน calma) l’intera cittร di Spoleto che davvero ha tantissimo da offrire.
Non ci restava che concludere la nostra giornata con una cena che ho finito per rimuovere a causa della scarsa memorabilitร del menรน (maledetta la stanchezza che continuava a metterci i bastoni tra le ruote in fatto di capacitร organizzativa) e con una ristoratrice dormita: il giorno dopo ci aspettava un’altra splendida cittร da scoprire, Assisi!
Teresa
L’Umbria รจ una delle mie regioni preferite, ma devo confessarti che a Spoleto e Gubbio ci sono stata solo di passaggio, mi sa che devo tornarci per una visita piรน approfondita!
Donna Vagabonda
Allora questa estate bisogna rimediare e programmare un viaggio in Umbria in stile Nonni Avventura!
Libera
Sono stata in Umbria pochissimo tempo fa e quando sono ripartita mi sono subito ripromessa che sarei tornata per visitare Gubbio. Questa regione mi ha fatto davvero innamorare.
Donna Vagabonda
ร una delle regioni piรน belle della strada Penisola e non ci si puรฒ non innamorare!
antomaio65
Complimenti per la resistenza dimostrare nel salire a piedi fino alla rocca di Albornoz con i 36 gradi dell’estate!! perรฒ hai fatto proprio bene ad andare a Spoleto, รจ un cittร bellissima e solo la vista della piazza del Duomo merita il viaggio
Donna Vagabonda
Quei gradini me li ricordo tutti e li maledico ancora oggi ๐คฃ๐คฃ
Silvia The Food Traveler
L’Umbria รจ una regione che mi affascina moltissimo e dove purtroppo sono stata una volta sola anni fa durante una vacanza in cui ha praticamente piovuto in continuazione. Quindi direi che sarebbe ora di rivederla con il sole! Spoleto รจ una bellissima scoperta, e sicuramente sarร una tappa da non perdere (mi ricorderรฒ delle scale mobili).
Donna Vagabonda
Sรฌ sรฌ le scale mobili salveranno la tua visita, soprattutto se questa avverrร d’estate e sotto il sole cocente!
Veronica
Le scale mobili di Spoleto vero salvavita, per chi le conosce! Mi spiace che abbiate dovuto fare tutto a piedi e sotto il caldo ma sicuramente vi siete goduti di piรน il percorso e la vista alla fine! Devo decisamente esplorare meglio l’Umbria, anche Gubbio mi ispira tantissimo!
Donna Vagabonda
Peccato averle scoperte tardi, ma va bene cosรฌ, รจ il bello delle decisioni inaspettate! Gubbio รจ davvero una cittร straordinaria, un borgo meraviglioso!!
Lisa Trevaligie-Travelblog
Ho amato Spoleto. E’ la tappa perfetta per gli amanti della cultura, della storia e delle tradizioni umbre, soprattutto legate al cibo e al vino. E poi il nostro cucciolo รจ stato accettato ovunque, nei bar e nei ristoranti locali. Un motivo in piรน per adorare queste zone e la loro ospitalitร .
Donna Vagabonda
L’ospitalitร umbra รจ davvero leggendaria e io mi sono sentita amata e coccolata, davvero ineccepibile!
La Kry
Sebbene io sia stata a Gubbio anni fa, purtroppo non sono riuscita a visitare il teatro romano (compagnia di viaggio sbagliata… sigh!) e non sapevo nemmeno che ospitasse rappresentazioni! Ora che lo so di certo quando passerรฒ in zona controllerรฒ il calendario.
Discorso diverso invece per Spoleto che vorrei visitare per motivi tutt’altro che didattici ma di cui ho capito solo una cosa: SCALE MOBILI!! Mi hai conquistata alla menzione delle scale mobili perchรจ di certo io in quella salita a 36 gradi sarei morta moooolto prima di raggiungere la cima!
Alessandra
Ho avuto il piacere tempo fa di visitare sia Gubbio che Spoleto: due bellissime cittadine! Non conoscevo lโesistenza delle scale mobili: buono a sapersi x la prossima volta๐
Giusy
Anche io sono stata in Umbria ad Agosto e confermo il caldo torrido! Gubbio e Spoleto perรฒ mi mancano e conto di tornare per rimediare.
Donna Vagabonda
Eh sรฌ sono zone comunque molto calde ma dopo l’Andalusia e Cipro a luglio posso fare qualunque cosa ๐คฃ