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Madagascar – Giorni 11 e 12

Siamo agli sgoccioli di questo viaggio, ma ancora ci sono molte meraviglie da scoprire.

Si parte, come sempre, di buon’ora e si torna a Fort – Dauphin, per alloggiare per le ultime due notti in hotel. Dopo aver scaricato i bagagli ci raggiunge una nuova guida che ci accompagnerร  per tutta la giornata. Il programma prevede un bel trekking per raggiungere la spiaggia di Lokaro. La spiaggia puรฒ essere raggiunta solo tramite navigazione e un trekking: zaino in spalla e si parte!

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Tramite il nostro motoscafo, dopo circa 40 minuti, arriviamo sulla terra ferma: ora ci aspetta un trekking di circa un’ora, in piano. Purtroppo il tempo non รจ dei migliori, c’รจ molto vento e fare il bagno non sembra essere l’idea migliore. Camminando vediamo un’incredibile varietร  di ambienti, dal bosco alla costa, dalle piante succulenti alle mangrovie. In una lingua di terra รจ davvero impressionante vedere tanta diversitร !

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Uno villaggio di pescatori, verso Lokaro.

Dopo aver percorso un breve tratto attraverso il bosco, saliamo sulle rocce e vediamo la nostra meta. Il vento รจ forte e ci porta l’odore di salsedine. Impossibile non ricordare Anakao e l’escursione a Nosy Ve. I ricordi sono piacevoli ma anche un po’ malinconici, perchรจ non ci torneremo probabilmente piรน tra quei lidi. Il dono di un viaggiatore, di un vagabondo, รจ perรฒ quello di saper dire addio ai luoghi che visita ma di conservarne per sempre il ricordo. Cosรฌ, dopo la nostalgia, continuiamo, tra qualche battuta e qualche aneddoto, verso la spiaggia.

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Dopo il bosco, ecco la radura rocciosa.

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L’ingresso della spiaggia.

Arrivati, qualche temerario fa il bagno. E’ uscito un timido sole ma l’acqua รจ molto fredda. Mi limito dunque a sdraiarmi sotto gli alberi e a pranzare con il mio panino al salame. Ci sono molti bambini che giocano, che si divertono, per di piรน del luogo.

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Il promontorio.

La spiaggia รจ incontaminata, non รจ molto conosciuta e il turismo di massa non l’ha ancora raggiunta, ed รจ meglio cosรฌ.

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La spiaggia di Lokaro.

Dopo qualche ora, torniamo verso la nostra barchetta, per rientrare in cittร . Dopo una breve sosta in albergo, la guida ci porta in un piccolo quartiere dove gli artigiani creano delle vere meraviglie: tessuti, copricuscini, pupazzi e manufatti in legno. Gli aritgiani, di entrambi i sessi, ci ospitano nei loro laboratori: dei piccoli container, tutti in fila, molto accoglienti: sono dei veri e proprio negozi, tutti colorati. Non ci facciamo dunque sfuggire l’occasione di fare qualche acquisto: io compro dei copricuscini con disegnati i Maki, cioรจ i lemuri, precisamente i catta. Dopo qualche acquisto, la giornata scorre libera. Rientrati di nuovo in hotel, decidiamo di fare una piccola passeggiata a piedi. Non siamo in centro e il quartiere รจ molto tranquillo. Vediamo persone di ogni colore e questa mescolanza rende unico il Madagascar: niente รจ piรน bello della diversitร , perchรจ รจ proprio lรฌ che si vede l’uguaglianza. Tutti ci sorridono, ci salutano, anche se non ci conoscono. Questa autenticitร  non l’ho piรน ritrovata.

E’ ora di cena e ci aspetta un lauto pasto: carne di zebรน come portata principale. Voi direte, che novitร ? Lo so, ma me la gusto, ancora per poco.

Passata la notte, รจ giunto il momento di salutare Fort-Dauphin ed il Madagascar. Purtroppo siamo arivati alla fine del viaggio. L’aereo ci riporta a Tanร  ma qui ho finalmente la possibilitร  di visitare il mercato di La Digue: appena ci arriviamo, noto subito le bancarelle con i minerali. Ad un occhio non esperto sembra tutto bellissimo, ma i mercanti abili hanno notato subito che io cercavo qualcosa di speciale. Non passano 10 minuti che sono asserragliata da venditori e commercianti, che tentanto di offrirmi la mercanzia per pochi spiccioli. E’ cosรฌ che conludo i migliori affari della mia vita mineralogica: alla fine, con un bottino di acquermarine, tormaline, rubini e zaffiri (e 200 euro in meno nel portafoglio), posso ritenermi soddisfatta delle trattavie e degli acquisti.

E’ ora di salutare definitivamente il Madagascar, terra di colori, sapori, sorrisi e pietre preziose. Un viaggio straordinario alla scoperta di un paese che tanto puรฒ dare.

Ciao Madagascar e arrivederci Africa, verso nuove avventure!

Commenti

  • Bru
    14 Gennaio 2022

    Forse il paese piรน struggente dove io sia mai stata, uno di quelli che ti entrano nel cuore e che non scordi mai piรน
    ciao Madagascar, sarebbe bello riverderti

    Rispondi

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