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New York – Giorno 2

Mi sveglio che sono ancora intontita dal jet-leg, e il mal di testa non accenna a diminuire. Nonostante tutto direi però che sono riuscita a riposare e quindi sono pronta per il secondo giorno in questa strana e frenetica città!

Dopo una colazione ancora a base di pancake e sciroppo d’acero, mi dirigo verso il famoso National September 11 Memorial & Museum, dove sorgeva in famoso World Trade Center: c’è un profondo silenzio in questo luogo di memoria e commemorazione. Al posto delle Torri Gemelle, si trova oggi un monumento geometrico che riporta tutti i nomi delle vittime del tragico attentato del 11 Settembre.  Vicino ai nomi che sembrano infiniti e intorno alle fontane si possono trovare delle rose o dei fiori dai parenti delle vittime. Qualche lacrima scende, a pensare a questo immane disastro. Ero piccola e mi ricordo le immagini in televisione dei due aerei che si schiantavano sulle Torri Gemelle. Mi siedo su una panchina e penso a quanto la cattiveria caratterizzi indelebilmente la nostra specie.

 

 

Dopo la riflessione mi dirigo a piedi verso Rockfeller Park, un grazioso parco cittadino, molto tranquillo, ideale per leggere un libro o fare una passeggiata. Da qui si vede tutto il distretto economico di Manhattan! Vicino al parco si trova il memoriale dei poliziotti caduti di New York e non me lo faccio mancare.

 

 

Dopo questa bella passeggiata, la mia meta è quella del famoso quartiere “Broccolino“! E’ un quartiere tranquillo, colorato, con tanti edifici graziosi: devo dire che non me lo sarei proprio aspettato. Da qui mi dirigo verso il famoso Ponte di Brooklyn: fu completato nel 1883 ed è il primo ponte costruito in acciaio: collega tra di loro l’isola di Manhattan e lo stesso quartiere di Brooklyn. Una traversata del ponte è d’obbligo! Arrivo fino a metà, e qui posso notare quanto la società americana è eterogenea: bianchi, neri, asiatici, italo-americani, e poi tanti tanti turisti provenienti da ogni dove. E’ bello sentire un miscuglio di lingue diverse, ed è interessante vedere come per molti americani una passeggiata sul ponte sia il pretesto per fare jogging, o per incontrare amici e parenti.

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Il Ponte di Brooklyn

Appena scesa dal ponte, trovo alcune bancarelle delle pulci, dove si vende di tutto: decido di comprare una piccola stampa con una veduta di New York, l’appenderò in camera mia.

Dopo Brooklyn, decido di dirigermi a Wall Street, nel quartiere febbrile della borsa più pazza del mondo. Arrivata con la metro, visito l’interessante Trinity Church: questa chiesa confessionale episcopale non può essere notata, perchè è proprio all’incrocio tra Wall Street e Broadway. Mi viene subito in mente il film “Il mistero dei Templari” con Nicholas Cage: è proprio qui che il protagonista, Benjamin, trova il mitico tesoro dei cavalieri templari. La scelta non fu casuale, infatti sono molte le personalità di spicco che sono sepolte nel cimitero circostante la chiesa, come i Padri fondatori degli Stati Uniti. Se avete visto il film, una visita non può certo mancare!

 

Ora mi dirigo proprio al palazzo della borsa, è imponente: qui si possono incontrare molti broker, vestiti eleganti. Chissà quanti quattrini girano! Dopo qualche foto, mi dirigo al famoso Toro di Wall Street, simbolo della potenza economica degli USA; il toro inoltre è un animale ricorrente nel mondo della borsa: il mercato rialzista, o bull market, e il mercato ribassista, o bear market, indicano situazioni in cui il mercato azionario segue un determinato andamento per un certo periodo: il toro è simbolo del buon andamento (bull in inlese) mentre l’orso è indice di ribasso. La salita del mercato viene paragonata all’incornata del toro, mentre la discesa somiglia alla zampata di un orso. Davvero bizzarro come paragone!

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Con il toro…

E’ già ora di pranzo, quindi un bell’hot dog ci sta tutto. Al pomeriggio decido di cambiare completamente zona e mi dedico al divertimento: Coney Island mi aspetta!

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Greetings from Coney Island!

Ci vuole circa un’ora di metro prima di arrivare al mitico parco divertimenti: all’ingresso del parco, si possono scegliere varie opzioni per salire su più giostre. Accompagnata da mia cugina, decidiamo l’ingresso che più ci sembra indicato e riceviamo dei braccialetti che si permetteranno di salire sulle attrazioni. Entriamo e ci sembra di essere nel paese delle meraviglie: non sappiamo davvero da dove iniziare, ma la regola è solo una: divertirsi! Dopo alcune “giostre leggere” optiamo per il mitico Thunder Bolt: con una lunghezza di 610 metri e una velocità di 105 km/h, è la giostra più veloce che abbia mai sfidato. Arrivate in alto l’adrenalina è fortissima, ed entrambe ci chiediamo che accidenti ci facciamo lì sopra! Ma poi…

Woaaaaaaaah!!

Si scende come un razzo!!

Che spettacolo, che emozione, che brivido adrenalico!

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Il Thunder Bolt

Appena scese saremmo pronte per rifarla, ma scegliamo di salire su altre giostre. Che meraviglia questo parco divertimenti, quante risate e quanta felicità! Ci passiamo tutto il pomeriggio, e all’ora di cena ci facciamo un giretto sulla spiaggia, prima di mangiare da Paul’s Daughter: gamberi in salsa, hamburger, patatine fritte, anelli fritti. Che possiamo desiderare di più?

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La spiaggia di Coney Island

Beate e contente, facciamo una bella passeggiata sul lungo mare e poi decidiamo di rientrare al nostro Cosmopolitan.

Stanche, ma con il sorriso sulle labbra 🙂

Per leggere gli altri articoli su questo Diario di Viaggio, cliccate di seguito:

Giorno 3

Giorno 4

Giorno 5

Giorno 6

luogo storico

 

Commenti

  • antomaio65
    9 Gennaio 2021

    Leggo sempre volentieri di New York, una città che adoro. Mi ha fatto tenerezza leggere che l’11 Settembre (quel 11 settembre!) eri piccola… io invece ero già molto grande e ho un ricordo netto della tragedia così come sono ancora vividi i ricordi dei successivi viaggi a NY e le visite a Ground Zero: dal buco ancora fumante, alla passerella con i fiori e le foto percorsa in silenzio respirando la polvere , alle transenne per la ricostruzione, al nuovo WTC e annesso museo. Per non dimenticare.

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  • 8 Marzo 2021

    Sono stata a new york solo una volta e per due gg. Sono riuscita a visitare solo Manhattan e Brooklyn. Non sono riuscita a visitare Coney Island ma ce l’ho in programma per la prossima volta

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  • 11 Giugno 2021

    Penso sia inevitabile che scenda qualche lacrima al Word Trade Center, un momento che, come te pur essendo poco più che una bambina, è impossibile da dimenticare. Lo shock e le emozioni provate sono indescrivibili, almeno per me

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  • Libera
    5 Luglio 2023

    New York è una delle mie città preferite e ricordo che, quando ci sono andata, oltre al toro di Wall Street c’era anche la celeberrima ragazzina che sfidava la finanza. Ovviamente era super fotografata.

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