Il Museo del mese di Ottobre: il Museo des Beaux-Arts di Lione
Chi di voi mi segue, sa qunto mi piaccia l’arte, in particolare quella pittorica, e quanto ci tenga a visitare almeno un museo di questo genere quando visito una grande (o piccola) città. A Lione, durante il mio viaggio di luglio del 2018 (leggi il primo giorno cliccando qui) ho potuto visitare uno dei musei più importanti della città e della Francia tutta: il Musée des Beaux-Arts.

Denis Foyater – Jeune fille au chevreau
Il Museo è stato aperto nel 1801, ed è uno dei primi musei aperti dopo il Louvre. Presenta collezioni di pittura, arte antica, scultura, oggetti d’arte, monete, medaglie, stampe e disegni, rendendolo uno dei musei più variegati di tutta la Francia. Il Museo è ospitato all’interno del palazzo seicentesco di Saint-Pierre e alcune sale conservano ancora la decorazione originale di questo ex convento. Il palazzo si affaccia direttamente su Place des Terreaux, proprio affianco all’Hotel de Ville.
Se volete godervelo appieno, vi consiglio di dedicargli almeno una mezza giornata, perchè i reperti in mostra sono davvero tanti e non è sempre facile mantenere alta l’attenzione. Se avete la Lyon Card, l’ingresso è naturalmente gratuito (un motivo in più per farla!)
La collezione di pittura conta circa 700 opere ed occupa ben 35 sale del Museo: si parte dal trecento fino ad arrivare agli anni’80 del 1900. La collezione è ricca e variegata, con pittori europei per lo più, con una buona componente di fiamminghi e italiani. Il Seicento, l’Ottocento e la prima metà del Novecento sono i punti cardine della collezione, esposta in ordine cronologico, senza separazione delle varie scuole. Si possono dunque distinguere:
- La pittuta italiana fino all’Ottocento, con opere di Perugino, Lorenzo Costa, Correggio, Paolo Veronese, Tintoretto, Guido Reni, Pietro da Cortona, Domenichino, Guercino, Salvator Rosa, Luca Giordano, Canaletto, Guardi, Giandomenico Tiepolo;
- La pittura francese fino all’Ottocento, con dipinti di Simon Vouet, Nicolas Poussin, Charles Le Brun, Philippe de Champaigne, Eustache Le Sueur, Hyacinthe Rigaud, François Boucher, Jean-Baptiste Greuze, Claude Joseph Vernet, Thomas Blanchet ed altri;
- La pittura spagnola fino all’Ottocento, con opere di Antonio de Pereda, Jusepe de Ribera, El Greco, Francisco de Zurbarán ed altri;
- La pittura olandese, fiamminga e tedesca fino all’Ottocento, con quadri di Lucas Cranach il vecchio, Gerard David, Joos van Cleve, Quentin Metsys, Jan Brueghel il Vecchio, Rembrandt (Lapidazione di Santo Stefano, il suo primo quadro), Rubens, Van Dyck, Jacob Jordaens, David Teniers il Giovane, Gerard ter Borch, Adriaen Brouwer, Frans Snyders, Jan van Goyen, Salomon van Ruysdael, Aelbrecht Bouts ed altri;
- La pittura dell’Ottocento (soprattutto francese), uno dei punti forti della collezione, con opere di Ingres, Géricault, Delacroix, Courbet, Corot, Daumier, Manet, Morisot, Monet, Sisley, Pissarro, Degas, Gauguin, Van Gogh, Cézanne, Renoir, Gustave Moreau e Redon.
- La pittura del Novecento europeo con dipinti di Édouard Vuillard, Pierre Bonnard, Georges Rouault, Matisse, André Derain, Maurice de Vlaminck, Braque, Pablo Picasso, Fernand Léger, Gino Severini, Joan Miró, Giorgio de Chirico, Max Ernst, Kees Van Dongen, Maurice Utrillo, Maurice Denis, Raoul Dufy, Albert Marquet, Modigliani, Nicolas de Staël, Marc Chagall, Alexei von Jawlensky, Francis Bacon, Jean Dubuffet ed altri.
Per quanto riguarda la scultura, la collezione si trova nel giardino del museo, proprio prima dell’entrata e nella cappella dell’Ottocento. Anche qui, si dà grande spazio alla sequenza temporale, cercando di rappresentare le più grandi scuole attraverso i secoli, come le scuole italiane del Quattrocento e del Cinquecento (scuola del Verrocchio, di Della Robbia, di Donatello, di Michelangelo), sculture di Antoine Coysevox, di Antonio Canova, Jean-Baptiste Carpeaux, Auguste Bartholdi, Auguste Rodin (con una delle più grandi raccolte delle sue opere), Antoine Bourdelle, Pierre Auguste Renoir, Ossip Zadkine, Amedeo Modigliani, Pablo Picasso, Henri Laurens, Arman.

Una delle sale delle sculture
Il Museo è davvero immenso e mi perdo nelle varie sale che davvero ospitano ogni forma d’arte che possiamo immaginarci in questo momento, senza dimenticare l’Arte antica, dove il cavallo di battaglia è di sicuro l’Egitto dato che la sua area ospita più di 14 000 oggetti, anche se ovviamente non sono tutti esposti. Dall’egitto ci si sposta al’Oriente Antico, alla Roma e alla Grecia Antica e agli Etruschi. Non posso dimenticare assolutamente la collezione di medaglie e di monete, che conta 50.000 oggetti, portando di fatto il Museo ad essere uno dei punti di riferimento per la numismatica mondiale.
Il Museo ospita anche oggetti d’arte, opere a pastello e ancora tante altre opere d’arte. Insomma, il Museo di ione è davvero un mondo dentro il mondo della città francese, in cui perdersi e respirare il profumo delle tele dei grandi del passato. Se venite a lione, davvero, non potete perdervelo!
Informazioni utili
Il Museo si trova in Place des Terreaux 20, Lione.
Il Museo è aperto tutti i giorni tranne il martedì e i giorni festivi, dalle 10 alle 18, il venerdì dalle 10,30 alle 18.
Sono previste delle chiusure parziali tra le 12,30 e le 14.
Le domeniche ed i giorni 8, 9, 10, 24 e 31 dicembre, il museo chiuderà, eccezionalmente, alle 17.
Il biglietto è di 8 euro per l’intero, 4 euro per il ridotto, gratuito per i possessori di Lyon Card e per chi è in cerca di impiego. C’è anche la possibilità di fare un biglietto combinato con le mostre presenti, al costo di 12 euro per l’intero, 7 euro per il ridotto e gratuito per chi possiede la Lyon Card e per chi è in cerca di impiego.
Per ulteriori informazioni, visitate il sito ufficiale.