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Il Museo del Mese di Novembre: L’Opificio delle Pietre Dure

Nella mia continua ricerca di luoghi di cultura non potevo non scrivere di un museo che mi ha colpito immensamente e che desideravo visitare fin da quando ne sentii parlare durante il mio corso di studi in mineralogia generale: l’Opificio delle Pietre Dure.

L’Opificio delle Pietre Dure

L’Opificio delle Pietre Dure è un istituto dipendente dalla “Direzione generale educazione e ricerca” del Ministero della cultura con sede a Firenze, in Via degli Alfani numero 78. Sia a livello nazionale che internazionale si pone come uno degli istituti più importanti e rinomati per quanto concerne il restauro e la manutenzione di opere d’arte intarsiate con pietre dure (da qui il nome). Da sottolineare inoltre come tale luogo sia importante per lo sviluppo di futuri restauratori grazie a una scuola di alta formazione che rilascia un diploma equiparato alla laurea magistrale.

L’Opificio delle Pietre Dure

L’Opificio delle Pietre Dure ha origine storiche: questo nome risale al 1588 e si riferisce all’antica manifattura artigianale e artistica di epoca granducale a Firenze. Il fautore fu il granduca Ferdinando I de’ Medici, grande mecenate: proprio lui decise d’istituire il cosiddetto “commesso fiorentino” di pietre dure che fin dalla sua creazione si distinse per la creazione di vere e proprie opere d’arte caratterizzate da intarsi con pietre semipreziose. Al contrario del mosaico che utilizza tasselli geometrici quest’arte impiega invece pezzi più grandi per creare dei disegni unendo pietre di diverso colore, opacità e durezza.

La fortuna dell’Opificio terminò con la dinastia medicea alla fine del XIX secolo: nonostante ciò si continuò con il restauro delle opere realizzate in precedenza e, ancora oggi, sopravvive il piccolo laboratorio che crea ancora alcuni capolavori.

Oggi l’Opificio delle Pietre Dure comprende lo spettacolare Museo, il laboratorio specializzato nel restauro e un piccolo negozio di opere d’arte create dalle sapienti mani dei pochi esperti che incarnano l’arte promossa da Ferdinando I de’ Medici.

La collezione dell’Opificio

Il Museo dell’Opificio delle Pietre Dure è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi di Firenze: nonostante le opere più importanti di quest’arte non siano qui custodite ma sparse nei musei di tutta Europa (riflesso della grande passione della nobiltà europea per questi oggetti unici), vi sono conservati numerosi pezzi incompiuti o risultati di modifiche e smontaggi. Il Museo mette quindi in mostra una collezione che è il riflesso della storia e della vita dell’Istituto, dalla sua creazione al giorno d’oggi, ospitando arredamenti pregiati e opere davvero senza tempo.

La mia visita all’Opificio

Durante il mio viaggio a Firenze del 2022, il primo dell’anno, ho potuto visitare numerosi musei e luoghi di cultura: dai famosi Uffizi a Palazzo Pitti fino all’Opificio delle Pietre Dure, forse meno famoso ma non per questo meno interessante: situato nella zona universitaria di Firenze, un po’ defilato rispetto al frequentatissimo centro storico, è uno splendido museo ricchissimo di opere d’arte. Da appassionata e collezionista di minerali (sono stati i protagonisti della mia specializzazione) non potevo esimermi dal visitare questo importantissimo luogo per chi, come me, ama “cristalli, rocce e arte”: nonostante le sue dimensioni relativamente ridotte ospita capolavori inestimabili, soprattutto se si considera che le tecniche applicate dall’opificio non sono praticamente più utilizzate se non per il restauro delle opere già esistenti.

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L’incastro delle diverse pietre, la differente consistenza della materia prima, il modo in cui questi materiali si amalgamano è davvero eccezionale: davanti ad alcune opere sembra di trovarsi di fronte a dei dipinti a olio invece che a capolavori creati con del duro materiale lapideo. Centri tavola, ritratti, mobili, vasi e quadri costituiscono il cuore della collezione principale: opere di pregiata fattura in grado di porre l’accento sulla precisione di artisti che, forse, non esistono più. Grazie alla scelta degli sfondi scuri i soggetti risaltano con grazia e decisione: i contorni degli elementi raffigurati sono ben accentuati e le sfumature, al contrario di quello che si potrebbe pensare, spiccano dando origine a netti contrasti. Nei secoli le opere create sono state moltissime e queste sono state commissionate da gentiluomini, dame, monarchi, amanti dell’arte e non solo: ancora oggi i mobili intagliati e decorati con questa tecnica abbelliscono palazzi d’epoca, castelli e dimore signorili donando a questi luoghi un tocco di eleganza unico.

Ammirando tali meraviglie non si può fare a meno di chiedersi come sia stato possibile creare tanta magnificenza: ecco perciò che ci viene in aiuto il percorso sviluppato al primo piano del museo. Qui ci è difatti possibile visionare i materiali grezzi e un interessante video esplicativo che racconta la tecnica di creazione e di restauro di queste opere incredibili. Non ci crederete ma non ho potuto fare a meno di “godermi lo spettacolo” per ben tre volte. Ero talmente estasiata da questa tecnica da volerne comprendere a pieno ogni suo segreto e una singola visione di questo breve video/documentario non avrebbe potuto placare la mia curiosità!

Le opere che avevano come soggetti i paesaggi urbani e le città antiche sono quelle che più mi hanno affascinato: da grande amante del Vedutismo e del Verismo tali ambientazioni mi hanno sempre estasiato e il livello di dettaglio qui raggiunto è semplicemente straordinario. Non avevo difatti idea che con un materiale così coriaceo si potesse ottenere un risultato così fluido e naturale, motivo per cui il mio stupore ha ben presto lasciato il posto a una profonda ammirazione e fascinazione per tutti coloro che negli anni si sono dedicati a tale forma d’arte.

Il museo dell’Opificio delle Pietre Dure è un museo davvero incredibile: raffinato, non pretenzioso e poco conosciuto, è il luogo perfetto per conoscere quest’ arte perduta e per comprendere ancora meglio il grand mecenatismo dei Medici, una famiglia che ha davvero cambiato per sempre il volto di Firenze.

Informazioni utili

L’Opificio delle Pietre Dure e il Museo si trovano in Via degli Alfani 78 a Firenze.

Il Museo dell’Opificio delle Pietre Dure è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 8.15 alle ore 14.00.

Il Biglietto intero costa 4,00 euro, quello ridotto 2,00 euro.

Per ulteriori informazioni visitate il sito ufficiale.

Commenti

  • 28 Novembre 2022

    Non conoscevo questo museo ma amo molto come da un pezzo grezzo possa nascere un oggetto di pura bellezza. Visto che l’anno prossimo tornerò a Firenze, mi segno l’indirizzo!

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  • antomaio65
    29 Novembre 2022

    Un suggerimento davvero interessante. Non sono appassionata come te di minerali ma adoro l’arte in tutte le sue forme e l’utilizzo delle pietre semipreziose mi incuriosisce molto

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  • Lisa Trevaligie Travelblog
    30 Novembre 2022

    Che posto interessante. E’ bello scoprire nuovi luoghi dove poter apprendere e ammirare arti antiche come queste. Mia figlia, che Si sta appassionando ora allo studio dei minerali e dei cristalli, forse amerebbe visitarlo. Le faccio leggere l’articolo, grazie!

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  • 30 Novembre 2022

    Un posto davvero unico ed interessante e soprattutto non sapevo che si trovasse a Firenze! Credo che sia la prima volta che lo sento nominare, perciò grazie per avermelo fatto scoprire

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  • 1 Dicembre 2022

    Non avevo idea che esistesse questo museo a Firenze! Sicuramente è interessante e merita una visita!

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  • 1 Dicembre 2022

    Ancora grazie per avermi permesso di scoprire questo posto poco conosciuto di Firenze, mi piacerebbe visitarlo prossimamente!

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  • Bru
    2 Dicembre 2022

    Firenze e l’arte sono da sempre un unione perfetta, ho imparato ad amare l’arte fin da piccola visitando musei e opere sparse un po’ ovunque nella mia bella città. Bellissimo questo tuo articolo che parla di un Luogo poco conosciuto

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  • 2 Dicembre 2022

    Mi hai fatto scoprire un altro luogo insospettabile ed estremamente interessante; in effetti il restauro delle opere d’arte è una cosa che mi affascina da sempre.

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  • 2 Dicembre 2022

    Incredibile, ho vissuto a Firenze tre anni e non ho mai visitato questo museo! È proprio vero che questa città nasconde tantissime chicche poco conosciute

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  • 3 Dicembre 2022

    Un luogo davvero straordinario, visitato l’ultima volta che sono stata a Firenze subito dopo la visita agli Uffizi! Merita ed è straordinario

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  • 3 Dicembre 2022

    L’ho già inserito come prossima meta nel mio prossimo tour a Firenze durante le vacanze natalizie. Avendo studiato restauro, è sempre stato un grande mito e grande sogno (ma è molto difficile entrare nella scuola di restauro dell’Opificio).

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  • Libera
    6 Dicembre 2022

    Certo che Firenze riserva delle continue e piacevolissime sorprese. Grazie di averci parlato di questo Opificio, uno spunto di viaggio utilissimo

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  • 6 Dicembre 2022

    Non avevo mai sentito parlare di questo museo! Pensare che da un materiale grezzo come la pietra si possano ricavare dei disegni così fini è incredibile. E che dettagli. Come dici tu sembra di trovarsi di fronte a dei dipinti.

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  • Marina
    7 Dicembre 2022

    Conoscevo questo museo di fama ma, essendoci tantissime cose da vedere a Firenze, non l’ho visitato. Dopo questa tua appassionata descrizione, ovviamente sarà una delle mete la prossima volta che andrò a Firenze.

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  • 23 Dicembre 2022

    Shame on me! In tanti anni a Firenze (e passandoci spesso davanti per andare a lavorare in un altro museo) non ci sono mai entrata! In compenso però ho lavorato diversi anni fa con gli studenti della scuola di restauro dell’Opificio e fu senz’altro un’esperienza molto formativa!

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