Il Castello di Argine
Durante le Giornate FAI d’Autunno 2019 ho approfittato di questa iniziativa per visitare un luogo davvero sconosciuto dell’Oltrepò Pavese. Come già saprete tengo molto alla mia terra natia (dato che sono nata a Broni) e con il blog di Donna Vagabonda vorrei valorizzarla il più possibile. E’ così che, sfruttando la possibilità offerta dal FAI, mi sono diretta verso un castello che normalmente è chiuso e che ha aperto le sue porte per la prima volta proprio in occasione di questo evento: si tratta del Castello di Argine.
Il Castello di Argine si trova nella frazione omonima di Bressana Bottarone, in via Roma. La sua costruzione risale al XIV – XV secolo (più probabilmente alla fine del 1300) ed è stato costruito a scopo difensivo. Il castello presenta tutte le caratteristiche dei castelli pavesi con pianta quadrata e torri quadrate agli angoli, anche se oggi rimangono solo due delle quattro torri originali: una, la principale, è completa di merlature ed è situata sulla destra rispetto all’ingresso principale, mentre l’altra, la minore, è situata nell’angolo sud-est. Una delle caratteristiche che spicca subito all’occhio è la presenza dei mattoni a vista, ancora ben conservati.
L’ingresso avviene da ovest tramite un portale a forma di arco che immette in un cortile interno a pianta quadrata con facciate ancora parzialmente intonacate. Tuttavia, durante la Giornata del FAI, io sono entrata nel castello tramite quello che era il ponte levatoio che insisteva sul fossato, oggi trasformato in ponticello in muratura fisso. Il fossato, tuttavia, è ancora riempibile.
In origine il castello apparteneva alla famiglia Simonetta, in particolare ad Angelo Simonetta, feudatario di Argine dal 1466. Successivamente il castello passò ai Visconti di Modrone. Terminata la sua destinazione difensiva, il castello viene adibito ad abitazione privata e oggi è di proprietà dei Marchesi Fassati Busca e in particolare del Marchese Ariberto Fassati.
Devo dire che questa apertura straordinaria ha attirato molti visitatori, sia di Pavia che non (ho incontrato una famiglia proveniente da Lecco durante la visita guidata) e ha permesso alla comunità di conoscere un bene che ancora oggi è pressochè sconosciuto, sia ai pavesi che ai turisti interessati all’Oltrepò. Il fatto che sia abitazione privata purtroppo impedisce ai più la sua scoperta ma spero che un giorno almeno un’ala del castello venga aperta ai visitatori.
La visita guidata, piacevole ed istruttiva, mi ha fatto scoprire la bellezza di questo luogo, una bellezza non sontuosa ma rustica, ben incastonata in un territorio fortemente legato alla campagna e ai suoi frutti. Attraverso la visita ho potuto visitare il salone padronale, due stanze con salottino, la cucina con camino “abitabile”, il giardino, il cortile e la chiesetta. Di sicuro vi avrà incuriosito il termine “abitabile” associato al camino: questa struttura è davvero unica dato che si tratta di un camino abitabile ancora intatto ed originale, dove i commensali o il cuoco potevano sedersi al suo interno e preparare direttamente qui pietanze e piatti saporiti. E’ la prima volta che vedo una struttura del genere, nonostante i tanti camini che ho potuto osservare durante le mie visite ai numerosi e curiosi castelli italiani.
Una piccola gemma incastonata tra il Po e le colline, il Castello di Argine si può ammirare da fuori e si aggiunge alla lista dei tanti castelli pavesi che ho avuto il piacere di visitare e di conoscere.

La torre merlata del castello
Per conoscere gli altri castelli pavesi, vi invito a cliccare qui.
Lisa Trevaligie Travelblog
Veto, per essere un castello non è sontuoso, non ne riporta i fasti. Invece è davvero intrigante nella sua rusticità. Le dimore storiche come piacciono a me, con un tocco di “vitalità” che riporta alle ore passate al loro interno dai vetusti proprietari.
Donna Vagabonda
Adoro i luoghi poco fastosi ma incredibilmente autentici! Hanno un fascino tutto loro!
Teresa
Ma quanto è bello questo castello? Mi attira molto il suo aspetto dall’esterno, ma anche dall’interno; un vero peccato che sia aperto solo in alcune occasioni, perchè meriterebbe di essere visitato sempre.
Donna Vagabonda
A quanto ne so lo hanno aperto solo quella occasione, spero anche io che venga aperto poi spesso!
Nadia Chiodi
Io sono di Argine,informati meglio sulla vera chiesa Santa Maria Nascente, del 1754 si trova all’inizio del paese,è stato scritto un libro sulla sua costruzione,il paese è piccolo ma ha una sua storia.
Donna Vagabonda
Grazie della dritta, evidentemente la mia fonte era errata, provvedo dunque a modificare. Non voglio negare che abbia una storia, anzi, mai affermato nulla di tutto ciò.