Romagna, San Marino, Marche – Giorno 3
L’ultimo giorno del Diario di Viaggio รจ dedicato alla visita di luoghi storici dell’Emilia Romagna e delle Marche: alla mattina ci siamo diretti a Verucchio e a Poggio Torriana mentre per pranzo questo viaggio ci ha portato nel cuore delle Marche e, precisamente, a Gradara, Fano e Pesaro.
L’ultimo giorno รจ sempre il giorno “della corsa” per vedere piรน luoghi possibili e anche il giorno della malinconia: si ha la consapevolezza che ormai il viaggio รจ agli sgoccioli e che il giorno seguente si dovrร volgere il nostro sguardo verso casa.
Alzati di buon mattino saliamo sulla Puffa per dirigerci a poca distanza da Santarcangelo di Romagna: la nostra meta รจ Verucchio. Arrivati al paese ci siamo diretti subito alla rocca anche se sapevamo che a causa del COVID-19 non avremmo potuto visitarla al suo interno. In ogni caso non ci siamo tirati indietro e anche averla vista dall’esterno รจ stato molto piacevole: la Rocca Malatestiana รจ stata fortificata nel 1449, su di una struttura giร esistente, su volere di Sigismondo Malatesta come rocca difensiva e luogo di avvistamento data la sua posizione sopraelevata.
Il Castello ha visto il sovrapporsi di diverse parti architettoniche dal XII al XVI secolo. Ancora una volta nel nostro viaggio alla scoperta della Romagna siamo travolti dalle vicende e dalle rivalitร tra la famiglia Malatesta e quella dei Montefeltro dato che questa roccaforte venne proprio utilizzata per difendere il regno della grande Signoria di Rimini. In questa rocca venne poi alla luce il “Mastin Vecchio” Malatesta detto “Il Centenario”, citato anche nella Divina Commedia di Dante Alighieri:
ยซE ‘l Mastin vecchio e ‘l nuovo da Verrucchio,
che fecer di Montagna il mal governo,
lร dove soglion fan d’i denti succhio.ยป
(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, canto 27 – versi 46-48)
Nella Commedia il Poeta cita Mastin Vecchio come fautore dell’uccisione di Montagna dei Parcitati definendolo come un “tiranno”: insomma, un personaggio non proprio positivo, almeno secondo il Sommo Poeta.

Veduta della splendida Verucchio
Quando i Malatesta furono sconfitti definitivamente dai Montefeltro il castello passรฒ sotto il dominio diretto della Chiesa e venne affidato, qualche anno piรน tardi, al Valentino, ovvero Cesare Borgia. Dopo vari passaggi di mano Verucchio e il Castello passano al Duca Alberto Pio, quinto duca di Verucchio: siamo nel 1580. Egli con un pretesto elimina la Contea e pone Verucchio sotto il diretto dominio della Chiesa e sotto questa potenza rimarrร , salvo piccole parentesi temporali, fino all’Unitร di Italia.
Salendo tra le stradine medioevali di Verucchio verso la rocca si respira un’atmosfera di altri tempi, quasi surreale: sembra che da un momento all’altro uno scudiero con il suo cavaliere sbuchino da qualche angolo per passeggiare baldanzosamente. Questi luoghi mi rievocano anche la mia serie fantasy preferita, il Trono di Spade: almeno potessi incontrare Oberyn Martell o la Regina (unica e vera) Cersei! Purtroppo non รจ accaduto niente del genere, ahinoi! Saliti sul piazzale antistante alla rocca godiamo di un bel panorama sia del paese che delle colline circostanti. Dopo aver scattato qualche fotografia ci siamo diretti verso il piccolo centro storico di Verucchio che tra l’altro รจ Bandiera Arancione del Touring Club e facente parte del circuito de “I borghi piรน belli d’Italia“. Il nome della cittร deriva dal latino “verrucula-verruculus” che significa “piccola verruca”: questo nome deriva dalla capacitร di godere di una vista privilegiata sulla campagna circostante, su Rimini, data la posizione rialzata (330 sul livello del mare).

Piazza Malatesta e il mercato
Verucchio ha comunque origini molto antiche e vide la nascita e il tramonto della societร Etrusca. Con la fine dell’epoca romana Verucchio fu conquistata dai Goti e poi dai Bizantini. Nel 962 l’Imperatore Ottone I donรฒ questo territorio ai duchi di Carpegna ai quali seguรฌ un periodo di decadenza fino all’arrivo dei Malatesta. Se facciamo un salto temporale (dato che vi ho giร parlato della storia del castello e, di conseguenza, anche della cittadina), giungiamo nel ‘900 e durante la Seconda Guerra Mondiale Verucchio subรฌ l’occupazione e le rappresaglie nazi-fasciste: l’episodio piรน grave fu l’eccidio dei โNove martiri di Verucchioโ, fucilati per rappresaglia da soldati tedeschi in ritirata il 21 settembre 1944. Durante questi drammatici giorni per la nostra storia e per l’Italia tutta molti furono i riminesi fuggiti che qui si rifugiarono.
Durante la nostra breve visita troviamo una cittร con pochissime persone, tutte concentrate nella piazza principale, Piazza Malatesta, piccola ma caratteristica. Fa davvero impressione vedere i bar chiusi, i ristoranti con la saracinesca abbassata, solo un timido mercante sembra portare un po’ di vita con il suo banco della frutta.
Dopo aver scattato qualche fotografia ci dirigiamo verso la seconda tappa: il castello di Poggio Torriana conosciuto come Castello Due Torri presso la frazione di Scorticata. Praticamente dirimpetto rispetto a Verucchio, Torrianaย ha origini riconducibili alla civilitร villanoviana. In epoca romana il nome dell’insediamento era “Castrum Scortigatae” e rimase “Scorticata” fino al 1938 quando Benito Mussolini cambiรฒ il suo nome in “Torriana” e trasferรฌ l’abitato ai piedi del colle dove in passato sorgevano il castello e il borgo. Il castello ha origini medioevali e contava sicuramente di una torre di avvistamento (da qui l’appellativo “Torriana”) utile per difendere il territorio dalle incursioni dei nemici. La rocca venne concessa dal Papa Lucio II alla Chiesa Riminese, che la assegnรฒ nel 1186 ai Malatesta: una leggenda narra che nelle segrete del castello fu trucidato nel 1304 Gianciotto Malatesta, lo stesso che anni prima, folle di gelosia, aveva ucciso la moglie Francesca da Rimini e il proprio fratello, Paolo Malatesta, gli sfortunati amanti cantati da Dante nel V Canto dell’Inferno nella Divina Commedia. Dove avvenne questo omicidio? A Gradara!
ยซAmor condusse noi ad una morte:
Caina attende chi a vita ci spense.
Queste parole da lor ci fuor porte.ยป
(Dante Alighieri, Inferno, Canto V, 106-108. Parte del racconto di Francesca da Polenta, nell’immaginario di Dante, sul destino di Gianciotto Malatesta.)
Ancora una volta il Sommo Poeta onora ci onora parlando dei nobili vissuti in queste zone, ricche di storia, poesia e leggenda. Non avevo previsto che la visita di questi luoghi sarebbe stato anche un vero e proprio tour dantesco e questo, di certo, non mi dispiace affatto: del resto se i miei gatti si chiamano Dante e Vergil ci sarร un motivo, o no?
Anche il castello di Torriana seguรฌ la sorte di quello di Verucchio e del territorio circostante passando prima ai Montefeltro dopo la sconfitta dei Malatesta, poi ai Borgia e infine ai Medici. Nel 1519 il castello fu concesso dalla Chiesa al conte Pio dei Carpi.
In origine il castello era dotato una cinta muraria che controllava l’intera rupe dove si trova il castello odierno. Oggi si possono ben vedere una parte della rocca, la porta con i due torrioni circolari uniti dall’arco, una cisterna e parte del maschio. Ora il castello รจ un bene privato ed รจ stato adibito parzialmente a ristorante.
Se salite da Torriana verso il castello vi direi di fare attenzione alle curve: procedete rispettando sempre il limite della velocitร .
Arrivati si puรฒ ammirare l’imponente struttura e immaginare come fosse in epoca medioevale e rinascimentale: doveva essere assolutamente imponente e incutere un certo timore a tutti coloro che dal basso la osservavano. Purtroppo come molte rocche e castelli italiani non si puรฒ visitare al suo interno (a prescindere dal periodo di lockdown) quindi io e Gabriele ci siamo limitati ad osservarlo dall’esterno e a scattare qualche fotografia. Eravamo ora pronti per una nuova meta: Gradara.
La fama di Gradara la precede letteralmente: non solo รจ stata dichiarata “Borgo dei Borghi 2018” ma fa parte anche del Circuito dei “Borghi piรน belli d’Italia” ed รจ stata insignita della Bandiera Arancione da parte del Touring Club. Io l’avevo visitata quando avevo circa 10 anni e mi era rimasta impressa: il mio ricordo era ancora piรน vivido che mai. Gabriele non l’aveva mai vista quindi era molto impaziente di scoprirla soprattutto dopo che io gli avevo fatto “una testa cosรฌ”. Detto fatto siamo giunti a Gradara sconfinando dunque nelle meravigliose Marche, regione che amo particolarmente e che penso meriti una valorizzazione mirata e precisa: riguardo a ciรฒ sono diventata Marche Ambassador per mostrare, grazie al mio blog, quanto รจ ricca di meraviglie questa splendida zona d’Italia.
Il Castello di Gradara รจ sempre stato teatro di scontri tra le varie fazioni, in particolare tra le milizie fedeli al potere Papale e le implacabili signorie marchigiane e romagnole.
La leggenda, come giร vi ho accennato, vuole che la rocca abbia fatto da sfondo al tragico amore tra Paolo e Francesca moglie di Gianciotto Malatesta, fratello di Paolo, cantato da Dante nella Divina commedia. ร chiaro come Gianciotto sia ormai il protagonista di questo articolo a livello storico!
Il grande maniero fu costruito intorno al 1150 dalla potente famiglia dei De Griffo. Caduti in disgrazia, passรฒ ai Malatesta da Verucchio, i quali costruirono anche le due cinte murarie. Gradara venne venduta poi a Francesco Sforza per 20.000 fiorini d’oro; quando perรฒ Francesco arrivรฒ a Gradara per entrarne in possesso, Sigismondo Pandolfo Malatesta, si rifiutรฒ di consegnargliela e anche di restituire il denaro. Nonostante un assedio di ben 40 giorni che faceva presagire una sconfitta per i Malatesta, lo Sforza dovette ritirarsi a causa delle intemperie e per l’arrivo imminente dei rinforzi dei signori di Rimini. Il dominio di questi ultimi terminรฒ nel 1463 a causa dell’assedio di Federico da Montefeltro: la rocca venne espugnata per la prima volta nella sua storia. Dopo vari passaggi di mano dal 1641 Gradara passรฒ sotto diretto controllo dello Stato della Chiesa e iniziรฒ il suo lento e rovinoso declino fino al 1920 quando la famiglia Zanvettori acquistรฒ la Rocca e ne finanziรฒ il restauro anche se questo non si basรฒ sempre su criteri filologici. Nel 1928 la Rocca venne venduta allo Stato italiano.
Chiusa la parentesi storica vi racconto del nostro breve ma piacevole tour: lasciata l’auto presso il parcheggio a pagamento proprio adiacente all’ingresso pricipale, per prima cosa abbiamo deciso di pranzare (dato l’orario e dato lo stomaco gemente) presso un localino che ci ha subito colpiti: Cibovagando. Devo ammetterlo, ciรฒ che mi ha catturato immediatamente รจ stato il nome senza dubbio, un nome che richiama un po’ Donna Vagabonda e cosรฌ ci siamo fiondati al suo interno… E non ce ne siamo davvero pentiti!
A metร tra lo street food e la cucina casalinga della domenica, Cibovagando ci ha conquistati con la sua semplicitร e con le sue deliziose proposte, assai abbondanti: qui abbiamo assaggiato delle ottime olive ascolane, piatto che ha fatto guadagnare a Cibovagando l’ingresso nell’articolo sulle cucine piรน buone da me mai assaggiate: tra arrosticini, pasta fatta in casa e una torta alla ricotta sublime beh… Non potevamo non uscire sazi e felici!
Rotolanti e soddisfatti ci siamo accinti a scambiare qualche parola con la proprietaria mentre batteva in cassa il nostro conto: ci disse che era la prima volta in tanti anni di apertura che vedeva Gradara cosรฌ spoglia, deserta ed estremamente triste e che davvero tutto ciรฒ non avrebbe dovuto ripetersi. Purtroppo non รจ stato cosรฌ.
In quel preciso momento eravamo noi lombardi “gli untori” a causa del focolaio scoppiato solo qualche ora prima a Codogno, oggi, mentre scrivo queste parole, ognuno di noi puรฒ essere un untore inconsapevole, ma questa etichetta non mi piace e non mi รจ mai piaciuta: ciรฒ che spero รจ l’annientamento di questa pandemia ma che questa non se ne vada senza averci insegnato che anche quando meno ce lo si aspetta le nostre certezze possono svanire, dunque smettiamola di far finta di nulla e prendiamo in mano la nostra vita e miglioriamola, sempre.
Credo che viaggiare voglia dire anche ascoltare le persone che si incontrano e questa conversazione con questa signora che mi guardava con occhi apprensivi e preoccupati non la dimenticherรฒ facilmente: “lombardi o no, vi ringraziamo di essere venuti qui a gustarvi la cucina marchigiana. Vi auguro tutto il meglio!” – Cara Signora, anche noi glielo auguriamo, e lo auguriamo a tutte le categorie lavorative cosรฌ duramente colpite da questa crisi.
Usciti dal ristorante ci siamo immersi completamente nell’atmosfera storica di Gradara, godendoci scorci e stradine pittoresche nel quasi totale silenzio. Se da una parte ciรฒ รจ triste in quanto รจ la morte del turismo per varie ragioni, dal punto di vista fotografico รจ invece la manna dato che non ci sono persone che ostruiscono passaggi e visuali e quindi si puรฒ inquadrare il tutto senza dover sgomitare con la folla ansimante. Come dire, ci sono sempre pro e contro dunque ma non baratterei mai una foto senza persone con la crisi del settore turistico, di questo sono certa.
La nostra visita a Gradara dura circa un’oretta e durante questa abbiamo potuto visitare il centro del borgo e percorrere la passeggiata degli innamorati che si snoda lungo Via Cappuccini: si tratta di una gradevole passegiata in piano di circa 10 minuti a passo rilassato. Il sentiero si snoda attorno alle mura, all’ombra di ombreggianti alberi: perfetta per una coppia di innamorati come noi!
Terminato il tour abbiamo deciso, cosรฌ, all’ultimo momento, di visitare Fano prima di dirigerci a Pesaro dove avremmo cenato con due travel blogger incredibili: Domenico e Simona di USA la Valigia.
Perchรจ Fano? In realtร sia per caso che per comoditร : stavamo cercando un luogo da visitare al di fuori delle solite mete turistiche note e che non fosse troppo distante da Pesaro. Controllando bene sulle mappe abbiamo incrociato Fano. Fino ad ora non mi รจ mai capitato di leggere di questa cittadina cosรฌ mi sono detta: perchรจ non scrivere qualcosa su di lei? E cosรฌ ho fatto! Insieme alla Puffa siamo partiti in direzione di questa splendida meta chiamata “la Cittร della Fortuna” e devo dire che non ci ha deluso affatto, anzi! Nonostante avessimo poco tempo a disposizione, siamo riusciti ad apprezzare Fano, centro culturale di antichissime origini fiorito nel Rinascimento. Anche su Fano Dante ha scritto alcuni versi:
ยซE fa saper a’ due miglior di Fano
a messer Guido e anco ad Angiolello,
che, se l’antiveder qui non รจ vano,
gittati saran fuor di lor vasello
e mazzerati presso a la Cattolica
per tradimento d’un tiranno fello.ยป
(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, canto 28 – versi 76-81)
Facendo un salto nel passato piรน recente, Fano venne danneggiata dai bombardamenti alleati e tedeschi in quanto comune situato proprio sulla Linea Gotica e, riguardo a questi avvenimenti cosรฌ cruenti e sanguinosi, lโOberst Dietrich Beelitz e lโOberst Adolf Heckel dissero โSugli Appennini, a sud di San Marino fu combattuta la piรน grande battaglia d’Italia; i nomi di Fano, Pesaro, Cattolica, Riccione e Rimini rimarranno nella storia della guerraโ.

La fontana della Fortuna e il Palazzo della Ragione
Fano รจ stata una cittร lacerata dalle guerre e dalle contese ma che oggi brilla di luce propria: le sue architetture medioevali e rinascimentali si mescolano con armonia e senso del gusto. Il fulcro di Fano รจ senza dubbio Palazzo del Podestร , o della Ragione, situato in Piazza XX Settembre, costruito nel 1299. Accanto ad esso si trova la Fontana della Fortuna, di indiscutibile bellezza.
Perchรจ Fano รจ detta “Cittร della Fortuna”? L’ antica Fanum Fortunae, deve il suo nome alla dea Fortuna, il cui Tempio fu eretto per ringraziare della vittoria nella battaglia che nel 207 a.c., combattuta lungo le rive del Fiume Metauro, in cui i Romani guidati dai due consoli Marco Livio Salinatore e Gaio Claudio Nerone, vinsero contro i Cartaginesi guidati da Asdrubale Barca. Proprio attorno al Tempio della Fortuna nacque il primo nucleo abitato.
Passeggiando tra i vicoli si puรฒ notare il profumo vivo di storia e la bellezza ad ogni suo angolo: all’interno del centro storico si trovano negozi e botteghe di altri tempi oltre che alcune casette colorate.
Purtroppo non abbiamo avuto molto tempo per approfondire la nostra visita a Fano e i palazzi e monumenti visitabili al loro interno erano giร chiusi vista l’ora o per le restrizioni. Nonostante ciรฒ siamo comunque riusciti ad apprezzare a pieno la calma e l’atmosfera profumata di salsedine di questa interessante cittadina: proprio qui ci siamo diretti verso il mare e abbiamo toccato la spuma impetuosa dell’Adriatico. Il cielo minaccioso e plumbeo, gli scogli arrabbiati che si stagliano lungo la riva e qualche coppia abbracciata che scrutava l’orizzonte: questo รจ stato il nostro incontro con il mare, accogliente ma anche insidioso.

Il mare di Fano
Fano รจ stata una splendida sorpresa per noi, una cittร vivibile e senza dubbio interessante per via della sua architettura e per la sua storia: abbiamo trovato persone accoglienti e sguardi sinceri tra la sua gente e sicuramente torneremo qui per un weekend e per scoprire le sue timide ma speciali meraviglie!
Ormai la luce sta calando ed รจ ora di dirigerci verso Pesaro: purtroppo non abbiamo tempo di visitarla a dovere a causa di questo troppo breve weekend e quindi ci limitiamo a girovagare per il suo centro storico e ficcanasando in qualche negozio fino all’arrivo di Simona e Domenico: con loro rompere il ghiaccio non รจ servito, ci siamo subito trovati in sintonia e sulla stessa lunghezza d’onda su molte questioni. Davanti ad una calda e gustosa pizza ci siamo confrontati sul travel blogging e abbiamo raccontato i nostri viaggi: questa coppia รจ davvero una forza della natura e i suoi racconti sugli States ci hanno completamente catturato e divorato, tanto da farci sembrare di essere lรฌ con loro davanti al maestoso Grand Canyon o nella frizzante Las Vegas. Viaggi per ora proibiti ma che sicuramente io e Gabriele vorremmo intraprendere: sembra che ci sia sempre poco tempo eppure esistono ancora tante mete da esplorare, magari insieme a questi due veterani degli USA!

Una foto per ricordare questa meravigliosa serata!
Con Simona l’amicizia รจ nata per caso, tramite Instagram: il suo feed รจ sempre ricco di meraviglie da scoprire e di luoghi da visitare mai scontati. Con lei ci siamo sentite subito amiche e la nostra amicizia continua ancora oggi anche se a distanza: insieme abbiamo in cantiere un viaggio a due verso mete straordinarie data la nostra affinitร .
Domenico รจ incredibile, sprizza gioia e intraprendenza da ogni poro e ha tanta voglia di stare in nostra compagnia: con lui dobbiamo assolutamente fare un viaggio avventuroso alla scoperta della natura selvaggia dell’America piรน autentica!
Una coppia incredibile quella di USA la Valigia, che ha tanto da raccontare e vuole scoprire sempre di piรน la bellezza del mondo!
Ormai si รจ fatto tardi ed รจ ora di tornare verso il nostro agriturismo e verso casa. Questo รจ stato il nostro ultimo viaggio prima dell’inizio della pandemia e ci รจ rimasto nel cuore perchรจ inconsapevolmente abbiamo viaggiato senza particolari vincoli o restrizioni e quindi in modo completamente diverso da come si viaggia (o non viaggia) al giorno d’oggi, giornata di novembre 2020.
Vi รจ piaciuto questo Diario di Viaggio? Anche tu vorresti scoprire le meraviglie sul confine tra Emilia Romagna, San Marino e le Marche? Commenta l’articolo e dimmi che ne pensi!
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foodeviaggi
E’ una zona che abbiamo visitato anche noi qualche anno fa e dove vorremmo tornare a breve: abbiamo in previsione un OTR delle Marche. Ci piacerebbe visitare Fano .. vedremo cosa si potrร fare in primavera!
Donna Vagabonda
Fano รจ stupenda, mi ha sorpreso tanto e ci tornerei proprio volentieri!!
usalavaligia
Che dire… A parte l’articolo splendido e dettagliato come sempre… Nella parte finale mi hai proprio fatta commuovere. Grazie. Spero di rivedervi presto da queste parti per approfondire le visite insieme
Donna Vagabonda
Grazie a te e a Dome di aver trascorso quella serata insieme, mi mancate tantissimo!
Elena Vizzoca
Una zona davvero ricca di storia. Sono stata solo a San Marino, ma mi piacerebbe molto vedere Gradara, soprattutto il castello. Come ti รจ sembrato? Si puรฒ visitare anche l’interno?
Donna Vagabonda
All’interno si puรฒ visitare ma purtroppo per il Covid non lo abbiamo potuto vedere. Ricordo perรฒ che era davvero molto bello nonosta l’abbiamo visitato quando avevo 8 anni circa ๐
Veronica
Vedo che non sono l’unica che ha un giorno di corse durante un on the road, anche se il mio รจ il penultimo solitamente. L’ultimo ho troppo l’ansia di perdere il volo per godermelo davvero.
I panorami e i borghi medievali di queste zone sono davvero magnifici.
Donna Vagabonda
Eh dipende, per me o รจ l’ultimo o il penultimo ma sempre c’รจ! ๐
Arianna
Resoconto molto dettagliato in una zona che conosco ancora poco, molto interessante Gradara un borgo che mi piacerebbe scoprire!
Donna Vagabonda
Ti consiglio proprio un viaggio a cavallo delle due regioni, non te ne pentirai!
Claudia
Sai che non conoscevo Verucchio e Poggio Torriana? Fano invece la conosco molto bene, ci ho scritto la tesi sull’Arco di Augusto! D’estate รจ veramente carina, soprattutto passeggiare sul lungomare la sera. La prossima volta che vieni da queste parti magari ci conosciamo di persona!
Donna Vagabonda
Ma dai sull’Arco di Augusto? Che particolare! Ma certo conto di tornarci appena questa emergenza sarร finita e potremo davvero conoscerci di persona, sarร un estremo piacere!
valeria
E’ sempre un piacere leggere i tuoi racconti, cosรฌ dettagliati e ricchi di spunti. Romagna e San Marino, poi, sono dei luoghi che porto nel cuore e che conosco molto bene perchรจ ci ho vissuto ๐
Donna Vagabonda
Ti ringrazio davvero di cuore ๐
michela
Un bellissimo diario di viaggio completo di tutte le informazioni che mia spettavo! Ho apprezzato molto la tua conclusione si viaggio con gli amici di Usa la valigia!
Donna Vagabonda
Non potevamo non incontrarci data la nostra grande amicizia nata sui social e poi coltivata anche al di fuori di essi! Ti ringrazio per le tue parole ๐
Lisa Trevaligie Travelblog
Sono stata spesso in queste zone, ma devo dire che di Verucchio non avevo mai sentito parlare. Sono intrigata soprattutto dalla sua storia millenaria. Deve essere davvero un borgo piacevole in uci passare un week end.
Donna Vagabonda
Sรฌ Verucchio รจ davvero un borgo straordinario e la sua rocca รจ incredibile, racchiude la storia dei Malatesta, signoria davvero incisiva!
Claudia
Sono stata a San Marino in giornata quando ero molto giovane e purtroppo non mi ricordo granchรฉ! Perciรฒ vorrei tanto tornare!
Donna Vagabonda
Se vuoi vivere una bella esperienza e conoscere la storia di San Marino avvertirmi che ti giro i contatti della guida che ci ha accompagnato ๐
partyepartenze
Verucchio e Gradara sono un vero paradiso per chi, come me, ama castelli e Medioevo. Ma tutta la zona mi รจ rimasta nel cuore: sarร forse stato il cibo?
Donna Vagabonda
Eh beh il cibo la fa notoriamente da padrone! Qui non si puรฒ non mangiare bene ๐คค๐คค๐คค
Helene
Ma che meraviglia questi borghi. Gradara ce l’ho in lista da tempo ma non ho ancora avuto occasione di visitarla mentre Verrucchio non la conoscevo ma l’ho subito inserita in lista, รจ il genere di borgo che piace a me, medievale con la sua rocca.
Donna Vagabonda
Verucchio รจ una piccola perla poco conosciuta ma davvero suggestiva, te la consiglio ๐
Donna Vagabonda
Verucchio รจ favolosa, piccola, arroccata ma davvero ricca di fascino!
Martina
Molto bello e dettagliato questo articolo! Sono stata in Romagna, ma mai a San Marino e nelle Marche. Fano mi ispira moltissimo, sembra davvero caratteristica da vedere. E poi quanti castelli: mi piace moltissimo visitarli. Continuerรฒ a seguire il tuo tour ๐
Donna Vagabonda
Purtroppo รจ durato solo tre giorni ma chissร che presto non si riuscirร ad organizzarne un altro ๐
Cla
Ma sai che di alcuni posti non avevo mai sentito parlare? A san Marino invece ci voglio tornare, l’ultima volta ero una bambina.
Donna Vagabonda
Non sono luoghi cosรฌ famosi e ci tengo tanto a valorizzarli con il mio blog ๐
marina lo blundo
Verucchio. Per me Verucchio รจ sinonimo di Etruschi. A Verucchio infatti sono state rinvenute tombe con i corredi tra i piรน interessanti di tutta la civiltร etrusca. Alla mostra sugli Etruschi di Bologna (splendida, ma rimasta fregata dalle chiusure per il covid) c’era una sezione dedicata proprio agli Etruschi di Verucchio. Ho adorato. Nel borgo invece non ci sono mai stata, ma mi piacerebbe effettivamente visitarlo: mi pare di capire che oltre agli Etruschi c’รจ di piรน ๐
Donna Vagabonda
Una mia cara amica ha scavato a Verucchio e ha fatto la tesi sui reperti trovati di etร etrusca. ร un po’ il sancta sanctorum per questa civiltร ma come ben hai detto c’รจ tanto altro ๐
Francesca
Ci piacerebbe tornare a San Marino, per fare un giro nella zona un po’ piรน completo, in effetti sono passati davvero tanti anni! Un programma davvero interessante e da tenere a mente
Donna Vagabonda
Ti ringrazio. Se vuoi tornare a San Marino fammi un fischio che ti lascio il contatto di una guida straordinaria ๐
journeyboxilaria
Per me queste zone sono proprio sconosciute! Ti ringrazio per i tantissimi spunti.. le tue foto e il tuo racconto mi hanno davvero ispirata!
Donna Vagabonda
Sono proprio felice di ciรฒ, grazie per aver letto l’articolo ๐
Elisa
Molti associano alla Romagna e le Marche solo famose mete di mare. Ma l’entroterra รจ ricco di borghi bellissimi, proprio come Gradara!
Donna Vagabonda
Assolutamente, in molti non conoscono questa zona ma non sanno cosa si perdono!
Teresa
Ma quanto รจ bella San Marino? E’ un vero gioiellino, cosรฌ piccola ma cosรฌ ricca di storia e di monumenti; ci sono giร stata un paio di volte, ma ti confesso che ci tornerei molto volentieri!
Donna Vagabonda
Anche io ci tornerei subito, la amo davvero immensamente!
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