Sopravvivenza al secondo lockdown: una travel blogger e il Covid-19
Ciò che non avremmo mai voluto sentire è che da novembre di nuovo si ritorna in zona rossa. La Lombardia infatti è stata tra le prime regioni a balzare all’interno della lista delle regioni più colpite dal Covid-19: ed eccoci qui dunque.
PFFFFF.
Se ad aprile ero speranzosa di un cambiamento nelle persone e nelle loro abitudini a settembre già il sentore di un nuovo lockdown era nell’aria e alla fine a novembre è arrivata la nuova mazzata.
MA QUESTA VOLTA I MIEI PENSIERI SONO MOLTO DIVERSI.
La speranza si è tramutata in rabbia, la paura si è tramutata in ansia, la voglia di credere in un futuro migliore si è trasformata in voglia solo di rimanere soli e crogiolarsi nel nervosismo.
Ho voluto scrivere questo articolo di getto, con tutto il sentimento che avevo addosso, con la rabbia ma anche con la grinta che mi spinge ogni giorno a dare il meglio di me.
L’estate è stato un banco di prova che io ho voluto cogliere: rinunciando a TUTTI i miei viaggi all’estero (anche verso mete apparentemente sicure come Paesi Bassi o Grecia) ho voluto dare un messaggio di responsabilità, preferendo mete italiane meno conosciute e più di prossimità. Mai scelta fu più azzeccata perchè grazie a queste “vacanze italiane” ho potuto scoprire la bellezza di molti territori come il varesotto (Parco e Villa Toeplitz, Villa Panza, Eremo di Santa Caterina del Sasso e altri ancora), i Castelli Romani (con un tour splendido di una settimana), la Toscana (con Lucca e San Gimignano), e ancora il pavese con le mie incursioni numerose in Lomellina (Valeggio, Castello d’Agogna, Breme, Sartirana e molti altri).

Alla scoperta dei Castelli Romani tra natura e storia
Non mi pento di nulla, assolutamente.
Giunta a fine novembre però mi sento di dover dar sfogo ai miei “Pensieri Vagabondi” sulla situazione attuale: assembramenti in zona rossa, nessun controllo effettuato sulla sottoscritta (nonostante io percorra quasi 105 chilometri al giorno per lavoro), molte persone ancora senza mascherina o con mascherina portata scorrettamente.

A Civita di Bagnoregio
“Andrà tutto bene” – “Saremo persone migliori” – ce lo siamo detti come un mantra e alla fine? Chi si è sempre comportato secondo le regole continuerà a farlo dato che certi comportamenti non si adottano solo per la paura di una multa, del resto non è che non uccidiamo una persona solo perchè sappiamo di finire in galera… Non trovate? Chi invece se ne continua bellamente a fregare continuerà a farlo, COVID-19 o no. E lo farà sempre credendosi immortale o credendo che questa malattia non esiste o che “non fa niente”.
Lungi da me l’essere allarmista o iperimpaurita, non sono una virologa ma in università e al di fuori ho avuto modo di interfacciarmi con virus e batteri, esseri (non) viventi e non solo che hanno sempre destato in me particolare curiosità e so di cosa possono essere capaci, soprattutto quelli di recente scoperta provenienti da salti di specie (a tal proposito vi invito a leggere il saggio scientifico Spillover, non ve ne pentirete), però converrete con me che forse qualche sforzo in più si poteva fare no? Si potevano evitare certi luoghi affollati, certi comportamenti poco rispettosi di chi ha dato la vita in questi mesi, insomma tutelarsi il più possibile. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte ma sicuramente si è peccato di lungimiranza.

Io e Varenne
Dunque come sopravvivere di nuovo a questa tempesta che si è abbattuta? Come sapete viaggiare per me non è soltanto uno svago ma anzi una necessità fisiologica per il mio benessere mentale e fisico e anche un’opportunità di guadagno: così lo è per me e così lo è anche per i moltissimi travel blogger che conosco. Si ricorre allora alla forza di volontà, alla tanto decantata resilienza, al pensare al “post-pandemia” e al mondo che ci sta attendendo.
Cosa possono fare i travel blogger in un altro periodo nero come questo?
Parlare di viaggi
Non ci si può spostare nemmeno all’interno del proprio comune di residenza, perchè parlare di viaggi? La vera domanda dovrebbe essere, perchè non farlo? Ora come ora la testa delle persone è riempita di preoccupazioni, ansie per il futuro, paure di non riuscire a uscire da questo incubo. É nostro dovere dunque donare svago e permettere ai nostri lettori di conoscere anche gli angoli più remoti del nostro pianeta oltre che i luoghi di prossimità: articoli, fotografie, racconti, video e altri contenuti sono fondamentali sia per noi che per il nostro pubblico.
Far sentire la nostra vicinanza
Non lasciamo da soli i nostri lettori: coinvolgiamoli in iniziative “social” con sondaggi, chiedendo la loro opinione, parlando con loro, rispondendo alle loro mail e ai loro messaggi. Non sottovalutiamo nessuna richiesta di contatto e cogliamo il bello in ogni piccolo gesto: grazie ai social riusciamo ad entrare nella quotidianità delle persone ma facciamolo con passo leggero e senza essere invadenti, il nostro lavoro sarà ben apprezzato.
Fare rete
Progettiamo e coinvolgiamo: guestpost, interviste, progetti condivisi, i blogger devono fare squadra! Non deve esserci rivalità ma anzi ammirazione e voglia di imparare: sono questi i sentimenti che nutro verso i miei colleghi scrittori di viaggio e da loro voglio conoscere sempre più luoghi e imparare continuamente nozioni nuove per migliorarmi e migliorare il mio blog. Non esiste età per imparare e questo è uno dei più importanti pregi degli esseri umani.
Credere in noi stessi
Forse è questa la cosa più importante da dover fare: continuare a credere in noi stessi. Non possiamo viaggiare, questo è vero, ma è proprio in periodi come questi che possiamo dimostrare davvero chi siamo e quanto il nostro lavoro sia importante e particolare. Non dimentichiamoci della nostra professionalità, questa non si dissolve se non viaggiamo o se questa estate del 2020 l’abbiamo trascorsa vicino a casa: la bravura di un blogger di viaggio non si giudica da quanti chilometri ha percorso durante un viaggio ma dalla capacità di trasmettere emozioni con i contenuti che crea. Non abbattiamoci ma anzi dimostriamo quanto valiamo, ogni giorno, ogni momento. Cerchiamo di cogliere ogni sfumatura del tempo che ci è concesso: i momenti che viviamo oggi non li rivivremo domani allo stesso modo. Guardiamoci dentro e tiriamo fuori la grinta: siamo professionisti del viaggio e come tali dobbiamo pretendere di essere trattati. Senza credere in noi stessi non possiamo pretendere di essere presi sul serio dagli altri: avanti tutta dunque, con il sorriso e con la forza d’animo che ci contraddistingue!
E ora vado a sognare i viaggi per la prossima estate: la Liguria, il Friuli, le Marche e ancora il Marocco e l’Islanda. Non vedo l’ora di potermi collegare su Booking e su Skyscanner per poter prenotare e… Partire, sempre in tutta sicurezza!
P.S. apprendo proprio ora, mentre sto scrivendo questo articolo (venerdì 27 novembre), che la Lombardia passerà a zona arancione da zona rossa: ai posteri l’ardua sentenza, sperando che articoli come questi non si debbano scrivere, aspettando un futuro roseo per tutti.

Con la targa di Villa Panza
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Anna
Condivido pienamente le tue brutte sensazioni, anche se il Lazio è sempre stato zona gialla e sicuramente viviamo meno pressione rispetto alla Lombardia. È vero che bisognerebbe continuare a parlare di viaggi, io purtroppo ho finito il materiale che avevo e ne sto approfittando per portare sul blog un po’ di ricette e curiosità finlandesi 🙂bisogna sempre trovare il lato positivo!
Donna Vagabonda
Beh direi che anche le curiosità sulla Finlandia sono molto interessanti, io ad esempio non ci sono mai stata e mi attira molto come luogo 😄
mery_worldwide
Ho apprezzato molto questo tuo articolo. Anche io la scorsa estate ho rinunciato a tutti i miei viaggi esteri ed ho privilegiato l’Italia (la Sicilia raggiunta in macchina, così come la Campania, e poi anche le più vicine Toscana, Umbria e Liguria). Ecco, mi sono detta che era finalmente arrivato il momento di scoprire i tesori della nostro paese, che continuerò a vivere (un po’di più di prima) anche quando tutto questo finirà. Dalla estate o al massimo dal prossimo autunno, essendo estremamente esterofila, spero di poter andare lontano… Ma vedremo… In ogni caso, vedo tante alternative anche intorno a me…
Donna Vagabonda
Mi basta poter viaggiare, non mi importa dove a questo punto, basta che questa pandemia finisca e che tutti possiamo tirare un sospiro di sollievo. Certo è che sono davvero molto arrabbiata per la situazione.
Elena
Nonostante mi trovi in una zona gialla, anche io come te provo rabbia, rabbia per tutte quelle persone che non rispettano le regole. Mi domando, ma cosa ti cambia? Cosa ti costa indossare correttamente la mascherina ed evitare gli assembramenti? Se tutti avessero rispettato, sono convinta che non ci saremmo trovati di nuovo in lockdown. In ogni caso, sono d’accordo con te, noi travel blogger dobbiamo cercare di far sognare luoghi lontani in attesa che tutto questo finisca.
Donna Vagabonda
Finché ci saranno persone che credono che indossare la mascherina sia una limitazione alla propria libertà o che fa ingerire anidride carbonica beh… Continueremo ad assistere a queste scenate. Conta che a Milano e provincia (e non solo) i negazionisti colpiscono a sassate le ambulanze e le prendono d’assalto perché dicono che gli operatori sanitari “sono comandati”… Ma chi rendiamo conto?
Mariarita
Sai che il Marocco e l’Islanda sono le mete che sogno anch’io? Per la verità erano in programma tra aprile e maggio 2020 (ma conosciamo tutti la storia). Ho letto con grande interesse il tuo post, e sono d’accordo con te su ogni cosa. Molti comportamenti irresponsabili continuano ad influenzare le condotte di chi, invece, si è sempre comportato in maniera corretta, verso se stesso e verso gli altri. Più continuano certe condotte, più si allontana il momento in cui saremo nuovamente liberi di fare la cosa che più ci fa stare bene: viaggiare. Che è un po’ la nostra ragione di vita. Ma noi non possiamo smettere in alcun modo di parlare di viaggi, lo dobbiamo ai nostri lettori e anche al settore turistico che riversa in grandissima difficoltà. Ben venga il fare squadra, il fare rete tra noi…Ripartiremo con più forza e meglio di prima! Un abbraccio virtuale
Donna Vagabonda
Grazie Mariarita, vedo che hai colto proprio l’essenza dell’articolo, che vuole essere anche uno modo per spronarci a fare sempre meglio. Incrociamo le dita!
Nadia Meriggio
Concordo sul fatto che chi ha sempre rispettato le regole continuerà a farlo perché crede nella bontà delle proprie azioni. Non è vero che cambieremo e diventeremo persone migliori, solo chi aveva già una naturale predisposizione a determinati valori farà dei passi avanti in tal senso. Personalmente ho molto apprezzato le giornate al mare trascorse con la mia famiglia e le gite in posti vicini a casa. Ora come ora resto col dubbio se il giorno di Natale mi sarà permesso rientrare alla mia residenza o meno… ovviamente ci sarà chi se ne fregherà delle regole e farà come gli pare ma la mia priorità è salvaguardare la mia famiglia.
Donna Vagabonda
Certo come sempre succede ci saranno i furbi che faranno di testa loro e poi provocheranno un bel macello… Me lo aspetto purtroppo. In ogni caso come dici tu prima la salute e la salvaguardia della propria famiglia, anche io quest’anno rinuncerò al tradizionale Natale con i suoceri.
Beatrice
Sposo ogni tuo pensiero, da lombarda e da italiana. La prima volta ci ha colto impreparati ma adesso? Poi non parlo dopo il dpcm di Natale che è meglio…
Donna Vagabonda
Esatto, la prima volta non sapevamo cosa fosse né come agisce, ora abbiamo una media di 700 morti al giorno come bilancio… Eppure qui si assaltano ambulanze o si gira senza mascherina. Io ho solo tanta rabbia. PS. Oggi ho cancellato l’ultimo viaggio previsto per quest’anno, ho aspettato fino all’ultimo decreto e alla fine ho cancellato, non ti dico che dispiacere.
Donna Vagabonda
Eh purtroppo adesso ci siamo ricascati come allocchi, ma questa volta non si può tacere e fare finta di niente, dobbiamo prendere atto che migliori non siamo e che sempre i soliti rispettano le regole.
Ilenia
Purtroppo ciò che manca nell’educazioni è il rispetto, non solo delle regole, ma soprattutto del prossimo e di se stessi; non sono esattamente cose che si insegnano ma che si acquisiscono durante la crescita. Cerchiamo di continuare ad essere ottimisti in qualche modo, a non incattivirci e proseguiamo con la nostra missione di diffondere bellezza e far conoscere luoghi meravigliosi. Sono piccole pillole che rasserenano l’animo anche in momenti difficili come questo
Donna Vagabonda
Certamente, infatti l’articolo dopo la polemica iniziale invita a dare il meglio di sé, spero si sia notato 😃
antomaio65
E tra pochi giorni noi della Lombardia, pare, saremo addirittura zona gialla! Rimane la tristezza per tutte le persone che non ce l’hanno fatta e, sono d’accordo con te, la certezza che qualcosa di più e di meglio doveva essere fatto. E no, non è andato tutto bene e noi non siamo affatto delle persone migliori
Donna Vagabonda
Purtroppo hai ragione e ahimé non possiamo fare altro che pensare positivo e continuare a dare del nostro meglio, vedremo noi lombardi come finiremo con queste zone… Speriamo in bene!
monica
Mi sento di farti i miei complimenti perchè hai comunque viaggiato tanto, non ostante tutto, sicuramente meno di quanto avresti voluto, questo è scontato. Io – che normalmente mi faccio un viaggio al mese – da marzo ad oggi (dicembre) sono stata a Palma di Maiorca, dove vive il mio ormai ex fidanzato (e questa è un’altra triste storia che riguarda il covid) ho visitato la Puglia, e poi solo territori a me vicini tali come Venezia e Largo di Garda… mi sembra di avere gli spasmi alcune volte, non so stare ferma, ma sono costretta, abitando appunto in Lombardia
Donna Vagabonda
Anche io più o meno mi faccio un viaggio al mese e stare ferma per così tanto tempi mi fa impazzire ma va beh, dobbiamo farci il callo sperando che andrà meglio e che il nostro sacrificio non sarà vano!
Lisa Trevaligie Travelblog
Abbiamo voluto strafare quest’estate, e Si sapeva che saremmo ripiombati in una nuova ondata, ancora più potente. La mia rabbia Si fa più cruda e potente dinanzi a quelle persone che ancora adesso, nonostante i morti e gli ospedali strapieni, Si arroga il diritto di poter fare, di dover a tutti costi andare a fare il cenone in montagna, a ballare etc. Per colpa di questi strafottenti la pagheremo ancora più cara dopo Natale.
Donna Vagabonda
Anche io sono tanto arrabbiata proprio per tutto ciò che hai detto che ahimé è tutto vero: ancora oggi in tanti negano, in tanto minimizzano e alla fine? Ci rimettiamo tutti!
Claudia
L’unico modo per me di andare avanti in questi periodi di lockdown, che sembrano non finire mai, è pensare ai viaggi futuri, prima o poi di potrà ripartire! Io spero nel vaccino….
partyepartenze
Non possiamo arrabbiarci troppo. È colpa di tutti: scagli la prima pietra chi non ha bevuto un aperitivo in mezzo alla gente o chi non è stato in spiaggia o a visitare musei e luoghi un po’ più affollati. Si arrabbi solo chi non ha mai pensato “forse il virus non torna più” e si è lasciato andare. “Pagheremo al ritorno” era un po’ il pensiero comune. Il prezzo è davvero caro. Ma confido molto nella prossima estate! Non vedo l’ora di tornare a programmare!
Donna Vagabonda
Posso dissentire leggermente? Io questa estate ho scelto appositamente luoghi dove non ci fosse calca o turismo di massa: credimi che ai Castelli Romani nei musei e nei palazzi non c’era nessuno a parte me e il mio compagno, nei boschi romani e nei vicoli dei paesi il silenzio era tombale, in montagna a Casargo c’erano solo gli abitanti e anche presso le mete di solito turistiche come Giumello o Pian delle Betulle c’era il deserto. Mi arrabbio perché sono mesi e mesi che rinuncio a cene e ad aperitivi, non vedo alcuni amici penso da gennaio o da prima ancora, non sono andata a ballare e non ci andrò, non sono andata a farmi i selfie a Rimini (o in qualsiasi località nota della movida). Mi sento quindi di poterla scagliare questa pietra anche perché ho rinunciato a ben 9 viaggi di cui 7 all’estero sia per paura che per tutela e gli ultimi due invece (in Italia a dicembre) per colpa anche di chi continua imperterrito a negare il virus e le sue conseguenze. Tanti come me hanno agito responsabilmente e ora si trovano sotterrati: penso a chi di turismo magari ci vive ed è con l’acqua alla gola o penso a tutti i travel blogger che possono contare su una fonte di guadagno e che devono di nuovo rimanere fermi. Sono molto delusa ancora una volta dal comportamento dei più. Come te attendo la prossima estate e il vaccino soprattutto, quello ci permetterà di prendere una boccata d’aria.
Anna
È importante, nonostante tutto, trovare la forza per continuare a scrivere ed a coltivare il nostro progetto di blogger. Perché verranno tempi migliori e dovremo essere orgogliosi di come abbiamo usato questo tempo libero da viaggi 😃
Donna Vagabonda
Hai ragione, continuamo ad essere positivi e speriamo che il futuro sia roseo!
Giulia
Condivido ogni parola che hai scritto. Questa pandemia è un banco di prova, ma molti di noi questa prova non l’ha affatto superata positivamente. Quello che possiamo fare però è non perdere la speranza e continuare a dare il buon esempio. Solo così potremmo sperare in un mondo migliore.
Donna Vagabonda
Concordo pienamente e questo tuo commento chiosa al meglio.
Silvia The Food Traveler
Provo i tuoi stessi sentimenti, che hai espresso benissimo dalla prima all’ultima parola. Anche nel mio caso la rabbia è tanta, e anche qui da noi in Piemonte la situazione è molto simile a quella della Lombardia, sia per contagi che per “colori”. Trovo che una frase in particolare faccia molto riflettere: “chi si è sempre comportato secondo le regole continuerà a farlo dato che certi comportamenti non si adottano solo per la paura di una multa”. Quelli come noi che rispettano le regole lo fanno a prescindere, quelli che non lo fanno continueranno a non farlo. Non hai idea di quante volte ogni giorno debba “ricordare” a chi entra in ufficio da me di indossare la mascherina o di indossarla sopra naso e bocca. E sai quanti mi rispondono: “Ah sì, ma è obbligatoria qui dentro?” Che voglia di picchiarli! Alla fine di questa pandemia sarò una persona più violenta 😉
Donna Vagabonda
Eh alla fine sì perché non è possibile tollerare ancora persone che non mettono la mascherina… L’articolo è stato uno sfogo e anche una provocazione e sono contenta di sapere che ci sono persone (specialmente travel blogger) che la pensano come me: speriamo che il buon senso prevalga e che i cattivi comportamenti siano sempre meno!
Teresa
Per noi viaggiatori appassionati, il Covid è stato una vera batosta, perchè ci ha privato della cosa che amiamo di più. Adesso, io spero che il periodo buio volga alla fine con l’arrivo del vaccino e credo che apprezzeremo molto di più la ritrovata libertà di viaggiare!
Donna Vagabonda
Lo spero anche io, cerchiamo di essere positivi dunque 😄
Flavia Di Ciano
Ah come ti capisco! Io ho avuto i tuoi stessi pensieri e anzi, ho perfino provato a scappare durante la quarantena (responsabilmente). Ma i controlli nella mia regione sono stati talmente elevati che ho preferito rinunciare.
Donna Vagabonda
Penso che tutti ora come ora dobbiamo essere responsabili e sperare in un futuro migliore e imminente.
valeria
Appoggio ogni tua singola parola. Anche per me è stato un anno di rinunce, c’era in programma il viaggio in Islanda prenotato ad agosto 2019, quando non immaginavo minimamente cosa sarebbe successo qualche mese dopo.
Donna Vagabonda
Per tutti purtroppo o… Quasi! Perché se abbiamo questi numeri diciamo che in parte sono dovuti a qualcuno che di rinunce non ne ha fatte a discapito di altri!
Arianna
In tanti abbiamo le stesse sensazioni il secondo lockdown è decisamente peggio del primo e siamo diventati tutti più realisti e meno speranzosi, condivido ciò che hai detto riguardo ai Travel blogger si può sempre trasmettere tanto di viaggi passati ed esperienze avute
Donna Vagabonda
Spero che il messaggio dell’articolo sia passato, siamo tutti consapevole e anche molto arrabbiati però possiamo fare squadra e superare le difficoltà!
Federica Assirelli
Condivido quello che scrivi. Non dobbiamo smettere di raccontare i nostri viaggi solo perché non possiamo andare chissà dove. È l’occasione per scrivere dei viaggi che non abbiamo ancora raccontato perché non c’era tempo o dedicarci a ciò che ci circonda raccontando meglio la nostra città e i dintorni. Io non ho perso assolutamente la voglia di scrivere e raccontare!
Donna Vagabonda
Nemmeno io, infatti sono più “prolifica” che mai 😍
Alessia
Il Lazio non è mai stata regione rossa con la seconda ondata di contagi (cosa che mi ha sempre lasciata perplessa), ma io ho preferito mettermi in autolockdown praticamente dal dpcm del 26 ottobre e sto ancora così. Eppure vedo tanti atteggiamenti irresponsabili, come gli assembramenti per l’apertura di un nuovo centro commerciale, nessun controllo, lo shopping natalizio da fare a tutti i costi di persona e non online… Ho idea che con questa seconda ondata ci sia molto più menefreghismo, già solo il fatto di continuare a parlare di andare a sciare con la gente che affolla gli ospedali mi fa capire che non siamo un paese normale… Vorrei poter condividere la tua postività legata al mondo del blogging, invece io sto avendo difficoltà anche solo ad aprire i social perchè frasi come “un anno fa mi trovavo qui” mi danno una tristezza indicibile.
Donna Vagabonda
A vedere le mie vecchie foto più che malinconia mi viene voglia di partire, non ce la faccio più a stare qui chiusa in casa! Ovviamente non mi esprimo sugli irresponsabili… Pur di pensare al bene personale la gente mette in pericolo la salute pubblica, è proprio da egoisti.
Alessia
Sì, hai perfettamente ragione e condivido a pieno il tuo pensiero!
Roberta
Ormai siamo tutti sulla stessa barca… Anche io sono passata dalla speranza alla rabbia per questa situazione, a lungo andare incresciosa. Va bene qualche mese, ma ora comincia a diventare pesante. Concordo che parlare di viaggi sia un ottimo diversivo, per noi e per chi ci legge 🙂
Donna Vagabonda
Possiamo giusto fare ciò, non possiamo muoverci più di tanto e quindi possiamo solo ricordare i viaggi e sognare le prossime mete!
Ilaria
Hai dato tanti begli spunti, soprattutto sul rapporto con le altre colleghe bloggers! adesso stiamo per passare in zona gialla.. speriamo che si vada verso un definitivo miglioramento!
Donna Vagabonda
Me lo auguro ma non canto vittoria, ho paura della terza ondata…
Veronica
Ti faccio i miei complimenti perché non avrei potuto esprimere meglio i tuoi stessi concetti. Anch’io ho sperato che questo primo lockdown avrebbe cambiato tutti in meglio, ci avrebbe reso più responsabili ed invece ai primi segni di libertà, tutto come prima se non peggio.
A noi non resta che parlare di quello che amiamo, con la speranza di riprendere presto a viaggiare.
Donna Vagabonda
Eh devo dire che io di solito sono pacata e tranquilla ma qui la rabbia è tanta e vedere ancora una volta fumi di gente riversarsi nelle piazze senza distanziamento mi fa capire che la rabbia è completamente giustificata!
Sara - Slovely.eu
Per noi che amiamo viaggiare è stato un anno difficilissimo. E chissà ancora per quanto dovremo sopportare queste pesanti limitazioni. Quest’anno dovevo andare in Polinesia Francese, tutto già prenotato, un sogno che si avverava. Ora si lotta per riavere almeno indietro i soldi.
Avendo i genitori anziani sono molto preoccupata e ho cercato di limitare al massimo ogni spostamento non necessario. Ovviamente con una pazienza infinita, perché le giornate chiusi in casa a lavorare sono tutte uguali e noiose (e meno male che il lavoro non manca!). Abbiamo fatto solo giretti vicino a casa in Slovenia e solo 1 settimana in Toscana a inizio settembre, quando già la situazione stava ricominciando a peggiorare. Ma la salute nostra e di tutti viene prima di tutto, anche dei nostri meravigliosi viaggi che ci mancano tantissimo. Cerchiamo di pensare positivo, anche se in questo momento è difficile anche sognare nuovi viaggi!
Donna Vagabonda
Eh anche io quest’anno non ho viaggiato molto a causa di queste restrizioni che ovviamente dovrebbero però essere rispettate: non è possibile che nel primo giorno di zona gialla tutto il mondo si è riversato nelle piazze per acquistare i regali di Natale. Io questo davvero non lo accetto, il buon senso si è proprio perso.
Valentina
Concordo in pieno e sottoscrivo le tue parole! Anche io provo molta rabbia e amarezza per come sono andate le cose.. Certe persone non cambieranno mai, e non smetteranno mai di dare prova della loro ignoranza e stupidità. E la cosa orribile è che, proprio per colpa di questa gente, dobbiamo rimetterci tutti, anche chi, come noi, ha sempre rispettato e rispetta le regole e il buon senso! Non ne usciremo mai migliori. Speriamo solo di uscirne, e di poter tornare a viaggiare!
Donna Vagabonda
Esatto a questo punto speriamo di uscirne e basta, senza migliori o non migliori, mi sono stufata di credere dell’altruismo dei più.
michela
Anche io sono come te, piemontese e i zona rossa praticamente da sempre! In questo locdown complici i miei figli piccoli ho potuto dedicarmi di più a loro e ho potuto scrivere e aumentare un po i post del mio blog di pura meta.
Il primo lockdown mi ha permesso di trovare lavoro vicino a casa e di evitare di fare 100 km al gg per arrivare al lavoro, spero che questo secondo/terzo lockdown mi permetta un rinnovo contratto ma incrocio le dita, ormai non mi stupisco più di nulla!
Donna Vagabonda
Ti auguro il meglio per il tuo futuro e per il contratto!
lau93ra
E anche io che pensavo di poter passare un Natale in normalità quest’anno povera illusa, é già questo lockdown per noi travel blogger e in generale per tutti coloro che si comportano correttamente un bel banco di prova per i nostri nervi..
Donna Vagabonda
Per i nervi e per il portafoglio, e il continuare a vedere gente che se ne frega così mi fa solo che arrabbiare!!
Martina
Mi sono ritrovata tantissimo nel tuo articolo! Anche i miei sentimenti sono diventati rabbia, ansia e frustrazione. Mi sembra di non vedere ancora un’uscita a questa situazione e ovviamente questo mi butta giù molto. Bisogna però vedere il lato positivo, continuare a lavorare su stessi e investire su ciò che ci piace e ci fa stare bene e ovviamente continuare a viaggiare almeno con la fantasia!
Donna Vagabonda
Infatti nell’articolo l’ho scritto, cerchiamo di guardare il lato positivo anche se non è sempre facile.
Teresa
Il Covid, e i conseguenti lockdown, sono stati devastanti da tanti punti di vista; per noi viaggiatori sono stati un vero colpo di grazie perchè, oltre a tante altre cose, ci hanno privati della cosa che amiamo di più!
Donna Vagabonda
Come darti torto? Assolutamente hai ragione!
Claudia
Nei gruppi di viaggio che seguo su Facebook sembra quasi che parlare di viaggi sia come dire “esco e faccio un assembramento”. Se qualcuno scrive qualcosa in cerca di consigli viene subito attaccato. Mi spiace e non comprendo tutta questa cattiveria che si è venuta a creare, io ho continuato a viaggiare (nel limite del possibile e nel rispetto delle procedure) e a scrivere di viaggi e così continuerò a fare in futuro perché mi aiuta ad andare avanti e a sperare in un futuro migliore.
Donna Vagabonda
Io questo non lo sopporto proprio, chiedere un consiglio non vuole dire non rispettare le regole, anzi! E va beh certa gente è limitata, non riesce a vedere se non il marcio che ha negli occhi e lo spaccia per altrui.
Alessandra
Ho letto con piacere il tuo post perchè provo i tuoi stessi sentimenti. L’anno scorso siamo stati una settimana sulle Dolomiti e abbiamo annullato il resto. Non sono nemmeno tornata da mia nonna e dagli zii in Piemonte. Cerco di stare attenta… esco solo se necessario… con suoceri e genitori ci sentiamo per telefono per tutelarli, ma nonostante tutto vedo gente (anche vicina a me) che se ne frega bellamente, anzi ti prende in giro per quello che fai. Comunque il primo lockdown è stato diverso: c’erano controlli. Oggi mettono le zone a colori, ma, alla fine della fiera, tanti fanno quello che gli pare. Che rabbia! Chissà per quanto ne avremo ancora se continuiamo così. Io cerco di essere costante con il mio blog, ma è dura mantenere un atteggiamento positivo (solo l’atteggiamento, eh?! : DDD)
Donna Vagabonda
Io da quando lavoro (ottobre) a 50 km da casa e faccio la stessa strada tutti i giorni comprensiva di autostrada, statale ecc non ho mai visto un controllo, e le zone rosse purtroppo e le ho vissute tutte. È brutto da dire ma sembra che senza la guardia alle calcagna l’italiano medio se ne infischia delle regole e trasgredisce senza curarsene, anzi sbeffeggia chi rispetta le regole. Speriamo di vedere della positività almeno grazie ai nostri blog!
Claudia
Concordo con te Eliana, per senso di responsabilità e per aiutare il nostro turismo sono rimasta in Italia questa estate e ho scoperto dei luoghi meravigliosi! Allo stesso modo non ho visto lo stesso senso di responsabilità da parte di molti e che nervoso sinceramente cosa costerà tenere questa mascherina…
Donna Vagabonda
Ah io continuo a non vederlo eh, soprattutto nei paesi che passo per andare al lavoro, sembra proprio che la gente se ne freghi della pandemia..