Intervista a Sara di Travel Keller
Dopo alcuni mesi di stop ritorno ad ospitare i travel blogger e i viaggiatori che più mi hanno colpito all’interno del panorama dei blog di viaggio. Oggi voglio parlarvi di Sara Bonfili, travel blogger e giornalista del blog Travel Keller. Ci siamo conosciute quasi per caso, un giorno in cui Sara ha deciso di scrivermi una mail dopo avermi trovato su google: abbiamo così deciso di conoscerci meglio anche attraverso due interviste reciproche, infatti è stata lei che per prima mi ha ospitato sul suo fantastico blog (vi invito a leggere l’intervista proprio qui).
Ora tocca a me e attraverso 6 domande ho cercato di indagare gli aspetti intrinseci di Sara e del suo blog! Buona lettura!
1) Ciao Sara, benvenuta sul blog di Donna Vagabonda. Da dove è nata la passione per il viaggio e come mai hai deciso di aprire un blog?
Buongiorno e grazie Eliana per l’intervista. Ho sempre scritto, da piccola, da grande, racconti, traduzioni, tesi tesine e articoli giornalistici… Avevo già un blog culturale a metà strada tra un giornale online di eventi locali e un blog di recensioni d’arte e di altro e mi sono accorta che era denso di esperienze. Non solo di concerti, interviste e mostre visitate, ma anche di viaggi in giro per il centro/nord Italia. Ho fatto confluire questi contenuti in un travelblog salvando anche quelli che potevano essere “viaggi virtuali”. Il che, in tempi di covid, è risultato utile!
Una ragazza che ha sempre avuto questa passione dunque e che ha cercato di trasmetterla e di metterla in pratica attraverso poliedrici modi fino a giungere al blog di viaggio.

Sara intervista lu scultore Fulvio Vian
2) Il tuo blog si chiama Travelkeller, puoi spiegarci come mai?
Io e la mia famiglia ci siamo trasferiti da un anno in Val d Fassa, in provincia di Trento, sulle Dolomiti. In zona ladina con tante influenze delle aree tedesche, sia nel linguaggio (perché il ladino, lingua reto-romanza, ha preso molti termini dal tedesco) sia nelle tradizioni. Il Keller è una bottega/cantina privata ma anche aperta al pubblico, per bere e incontrarsi. Sa di tradizionale in tedesco, e allo stesso tempo suona molto tipico delle zone di montagna, dove ad esempio di Speck-keller ce ne sono un’infinità. Qui è dove vivo e mentre prima parlavo molto delle Marche, ora mi ritrovo a descrivere le mie scoperte in Trentino-Alto Adige. Quindi volevo che suonasse subito in modo chiaro il contenuto del blog. Spero di esserci riuscita!
Assolutamente! Conosco e parlo il tedesco e il Keller è un luogo che amo frequentare quando salgo in Alto Adige. Mi ha subito colpito questo tuo nome perchè volevo proprio scoprire se ci fosse stata un’attinenza con il significato etimologico del termine. Ottima trovata!
3) Ampio spazio nel tuo blog è riservato al mezzo video, da dove nasce questa passione?
Sono una giornalista iscritta all’ordine e ho imparato sul campo a filmare e editare video. Ho scoperto la grande potenzialità informativa ed emotiva di questo mezzo, forse troppo tardi, ma me ne sono innamorata. Prima ho lavorato dietro e poi davanti alla telecamera, ho anche montato per un regista del canale tv Marcopolo. E’ molto laborioso far video, cosa difficile da far capire ai più ora che il cellulare e i droni ci hanno trasformato tutti in potenziali videomaker, perché la conoscenza, il tempo, le tecniche sono tante e sono professionali. É giusto che questa, come altre professioni della comunicazione, sia valutata nel giusto modo.
Concordo pienamente! Il mezzo video è potentissimo e riesce a trasmettere molto di più, spesso, di una fotografia (argh, mi mangio le mani da fotografa) ma forse sta proprio qui il nocciolo: il fotografo deve diventare estremamente bravo tanto da riuscire a veicolare un messaggio con un mezzo “statico” e non con un mezzo dinamico. Ho visto i tuoi video su YouTube, sei davvero molto brava!

L’Alpe di Siusi
4) Marchigiana d’origine e cittadina del mondo: elenca tre mete indimenticabili della tua regione e tre mete fuori regione e spiega che cosa ti ha colpito di esse.
Che bella domanda! Delle Marche citerei: Portonovo e Sirolo, o comunque il mare del Monte Conero. Scogliere e spiagge incantate e acqua cristallina, da vedere anche fuori stagione. Poi la bellissima, marmorea, città di Ascoli e i suoi dintorni collinari, ricchi di vigneti e di panorami dolci verso il mare. Poi i Sibillini, terre dimenticate, colpite dal terremoto del 2016, che hanno ancora vivi i danni. Qui, il monte Vettore e la camminata fino ai laghi di Pilato. La fatica sarà ripagata dal vedere con i vostri occhi il chirocefalo, un minuscolo granchietto rosso di origine preistorica che si trova solo qui, che nuota nelle acque azzurre dei laghi, e che ha reso questa zona protetta.
Fuori regione: amo la Sardegna, tutta, con la sua cultura e la sua lingua. Quindi la consiglio a chiunque. Poi la città di Trieste che mi ha stregata con la sua anima mitteleuropea. E poi… che dire, mi viene in mente Bologna. Bologna “dai tetti rossi”, Bologna “ la grassa”, la vecchia signora come diceva Guccini “col seno sul piano padano ed il culo sui colli.”
Bologna in cui sembra che tutte le tendenze nascano, che i giovani siano sempre giovani… Tutte queste suggestioni forse nascono dal fatto che era la prima meta da raggiungere in treno dalle Marche quando volevi respirare un po’ d’aria moderna, e forse la prima città che ho conosciuto da adolescente.
E poi, va be’, Barcellona, la città ideale, in cui ho studiato un anno e che resta nel mio cuore.
Hai citato la città che più amo, Bologna: provo davvero una folle passione per “La Grassa” e “La Rossa” e ogni volta che posso cerco di tornarci senza pensarci due volte. Ahi quanto mi manca Bologna, sono ben due anni che non mi accoglie con i suoi colori sfumati e di mattone. Le Marche poi… É una regione che mi è rimasta nel cuore!

Sara alle Pale di San Martino
5) Che consigli daresti a chi vuole aprire un blog di viaggio?
Forse solo quello di esser veri nello stile di scrittura e di condividere le proprie esperienze. Poi da qui a guadagnarci, ci vogliono gli esperti di marketing!
Purtroppo ciò che ho notato con il crescere di certi numeri è che molti blogger smettono di essere sé stessi e scrivono solo per commissione o per recensire strutture di accoglienza turistica. Il tuo è un ottimo e prezioso consiglio che spero che ogni travel blogger faccia suo, sempre.
6) Pensi che in Italia i blogger di viaggio siano presi davvero in considerazione? Parlaci della tua esperienza.
Non sono forse la persona adatta per rispondere a questa domanda, perché in realtà io resto una giornalista più che blogger. Parlando con altri blogger so che è un lavoro a tutti gli effetti, in cui la fatica è raramente ripagata. Il lavoro non viene spesso preso sul serio, quando invece si tratterebbe anche di content marketing nei confronti di strutture ricettive e operatori del settore (e quindi di far pagare i propri servizi). Credo che solo i più tenaci riescano a farsi valere. Allo stesso modo il lettore è anche desideroso di poter viaggiare con la fantasia, specialmente quando non può. Quindi il blogger di viaggio fa anche la funzione del romanziere, quella di intrattenere e far sognare. E questo è meritorio!
Il “romanziere” è un concetto che mi piace molto: in qualche modo chi ha un blog è anche uno scrittore che racconta emozioni, luoghi, profumi e colori. L’abilità vera è quindi quella di saper trasmettere, attraverso le parole, ciò che il blogger vede e sente in un determinato luogo. Non è semplice ma se ci si mette passione e se si è sinceri allora la strada è tutta in discesa.
Ringrazio vivamente Sara per questa meravigliosa intervista che mi ha fatto conoscere meglio il suo travel blog, la sua passione dello scrivere e la sua visione del blogging. Trovo sempre molto stimolante l’idea di poter intervistare blogger che provengono da realtà diverse dalla mia e che vivono il viaggio con spirito e tanto amore.
Se volete conoscere meglio Sara questi sono i suoi canali social:
ERMINIA SANNINO
Molto autentica. Penso che ci sia confusione tra travel blogger e influencer oggigionro. Molto interessante l’idea di conoscersi così
Donna Vagabonda
Sì io non amo definirmi influencer, anzi, cerco solo di trasmettere le mie emozioni quando viaggio ma non voglio “influenzare” nessuno XD
sferri81
Una bellissima intervista ed è piaciuta anche a me molto la definizione di travel blogger romanziere!
Donna Vagabonda
Ti ringrazio e sono contenta che ti sia piaciuta 😄
raffigarofalo
Molto interessante questa intervista. Ho salvato il tuo e il suo blog nella barra dei miei blog preferiti. D’ora in avanti vi seguirò. Siete una bella scoperta entrambe.
Donna Vagabonda
Ti ringrazio di cuore, per me è un grande onore ❤
partyepartenze
Bellissima questa tua iniziativa che coinvolge blogger/viaggiatrici con interessanti interviste. Non conoscevo Sara, la seguirò con piacere.
Donna Vagabonda
Ti ringrazio e anche Sara ne sarà felice 😁
Claudia
Mi piace l’idea di travel blogger romanziere! Mi piace altrettanto leggere e scoprire nuovi travel. Con Sara abbiamo diversi punti in comune tra cui la regione di provenienza, le Marche ❤
Donna Vagabonda
Ah le Marche… Che meraviglia che sono! Le amo molto come regione e spero di tornarci prestissimo 🤩
Pinne in viaggio
Ottimo lavoro👍
Donna Vagabonda
Grazie 😁
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