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Romagna, San Marino, Marche – Giorno 2

Prosegue il nostro viaggio tra la Romagna, San Marino e le Marche, in un clima assai contorto e di difficile comprensione. Siamo giunti al secondo giorno, il più denso di avvenimenti in quanto è prevista la visita guidata della città di San Marino.

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La sveglia suona di buon mattino e l’euforia è alle stelle: l’Ufficio del Turismo di San Marino ci ha infatti concesso una visita guidata per scoprire le bellezze della città. Nonostante, su decreto statale, l’ufficio sia chiuso per prevenire la diffusione della malattia covid-19, la visita guidata è stata comunque confermata: dunque si parte verso San Marino!

Dopo circa 35 minuti arriviamo al parcheggio designato, il P9, un parcheggio interrato molto comodo che conduce, attarverso l’ascensore, alle mura della Città di San Marino. L’aria è frizzantina e la curiosità è alle stelle: qualche ricordo salta in mente, io ho visitato San Marino quando ero molto piccola, potevo avere 7 o 8 anni e ricordo questa città come ridente, ricca di vicoli stretti e… Negozi di armi e coltelli: non so come mai ma l’immagine che avevo in mente prevedeva anche la presenza di queste attività commerciali. Una volta entrati all’interno della cinta muraria non è stato difficile capire perchè: i negozi di questo tipo sono moltissimi e dominano il centro storico. Commercio è commercio senza dubbio, a voi però il giudizio finale su questo tipo di esercizi commerciali. Non mi dilungo su ciò.

Dopo aver chiesto informazioni ad un poliziotto locale raggiungiamo l’Ufficio del Turismo dove ci aspetta la nostra gentile guida: Anna Chiara Macina che ci terrà compagnia con un tour di circa un’ora. Oltre a lei conosciamo anche la referente che ha reso possibile questa collaborazione, la Signora Daniela Guerra, che ci consegna anche il Welcome Kit con la TuttoSanMarino Card. Purtroppo i musei sono chiusi e quindi non possiamo visitarli, ma la card è valida per tutto il 2020 perciò potremo sfruttarla in un’altra occasione!

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Il Welcome Kit che ci hanno consegnato

Si parte dunque alla scoperta di San Marino con Anna Chiara che ci racconta la storia della più antica Repubblica al mondo: attraverso le sue spiegazioni ci immergiamo in una realtà completamente diversa da quella italiana ma irrimediabilmente connessa alla nostra.

San Marino, oltre ad essere la Repubblica più antica, è anche una delle repubbliche più piccole al mondo, con i suoi 61,196 chilometri quadrati e il suo territorio è tutto circoscritto all’interno di quello italiano, confinando a nord-est con l’Emilia Romagna e a sud-ovest con le Marche. Questo è quasi tutto pianeggiante tranne per la presenza del maestoso Monte Titano, il simbolo dello Stato e della città stessa di San Marino, che con i suoi 739 metri accoglie gli abitanti e i viaggiatori. Il Monte Titano si è originato nel Miocene ed è contemporaneo con la formazione del San Leo (dove sorge l’omonima città, ne parlo qui): alcuni movimenti sussultori hanno fatto sollevare un enorme blocco di arenaria e calcare e che, scontrandosi contro la costa adriatica, ha dato origine al Titano e ad altri rilievi.

Il territorio della Repubblica è suddiviso in nove Castelli con forme di autonomia amministrativa: San Marino, Chiesanuova, Acquaviva, Fiorentino, Borgo Maggiore, Montegiardino, Faetano, Domagnano e Serravalle. La popolazione è circa di 30.000 abitanti.

La nostra guida, mentre ci conduce al punto di inizio del tour, ci racconta come si diventa cittadino di San Marino, cioè per nascita da genitori sammarinesi, per nascita all’interno del territorio della Repubblica, se si ha un genitore o ascendente di secondo grado che sia stato residente per almeno trent’anni nella Repubblica ed è lui stesso residente dalla nascita nel territorio di San Marino. Ci sono anche altri modi ma non mi sto a dilungare, in ogni caso non è così immediato essere cittadini di San Marino.

Il tour parte da Porta San Francesco: questa porta settecentesca riporta due iscrizioni che oggi ci fanno forse un po’ sorridere ma che ci aiutano a comprendere la vita dei sammarinesi a quell’epoca:

“Nelle ore notturne non è possibile salvo esigenze preminenti di ordine pubblico, entrare e uscire”

“Non è possibile entrare armati, obbligo di depositare le armi”

San Marino teneva alla propria integrità e le targhe erano ben visibili a chiunque volesse entrare o uscire dalla città. Oltre a queste due targhe se n’è aggiunta un’altra nel 2008 che indica come San Marino sia Patrimonio dell’Unesco. Non è difficile capire perchè girando tra i vicoli: la bellezza è ovunque e l’importanza storica è palpabile.

Ci dirigiamo verso Piazza del Titano per osservare il bassorilievo che raffigura San Marino e l’Orso e qui scopriamo le origini mitologiche di questo luogo che tanto ci ha stregato: la leggenda della fondazione di San Marino si trova all’interno del manoscritto “Vita Sancti Marini” che risale al X secolo e ci narra che Marino sia giunto dalla Dalmazia alle sponde dell’Adriatico nel 257 d.C. assieme a Leo (che fonderà San Leo) su richiesta dell’Imperatore Diocleziano. Era il tempo delle invasioni barbariche e delle persecuzioni cristiane e Marino fu incaricato di ricostruire le mura e il porto della città di Rimini sacchegiata proprio dai barbari. I due religiosi si diressero sul Titano per ricavare le pietre necessarie e ricostruirono la città. Al termine dell’opera Marino tornò sul Titano e qui si ritirò fondando una piccola comunità cristiana, mentre Leo si ritirò sul monte Feretrio dove appunto fondò San Leo. La proprietaria della zona, una ricca nobildonna di Rimini, Donna Felicissima, donò il territorio del Monte Titano a Marino e nel 301 d.C. la Repubblica venne fondata. Prima di morire, San Marino avrebbe pronunciato queste parole:

“Vi lascio liberi da ambedue gli uomini”

Queste parole si riferivano all’indipendenza di San Marino sia dall’Impero che dalla Chiesa. Ancora oggi, orgogliosamente, San Marino è indipendente e sovrana.

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San Marino e l’Orso e la Statua del Grande Nudo Femminile di Francesco Messina

A partire dall’anno 1000 l’autogoverno era affidato all’assemblea di tutti i capi famiglia, chiamata Arengo, che deteneva tutti i poteri. Nel 1234 venne introdotta la figura dei capitani reggenti che ancora oggi svolgono le funzioni di Capi di Stato: i primi di cui si abbia notizia (ma alcune fonti fanno credere che ce ne siano stati di precedenti) sono Oddone Scarito e Filippo da Sterpeto. La cerimonia di investitura dei capitani reggenti si tiene nei giorni 1º aprile e il 1º ottobre di ogni anno. I capitani reggenti esercitano collegialmente le loro funzioni e dispongono del diritto di veto per opporsi reciprocamente. Essi presiedono inoltre il Consiglio grande e generale, il Consiglio dei XII e il Congresso di Stato, e hanno diritto al titolo di “sua eccellenza”. Fin dall’origine, i capitani vengono eletti dal Consiglio grande e generale e ricoprono un mandato di sei mesi. Nel 1981 è stata eletta la prima donna capitano reggente, Maria Lea Pedini, che ha ricoperto l’incarico dall’aprile all’ottobre di quell’anno. Anna Chiara ci spiega che sono sempre stati due i capitano reggenti per evitare che il potere politico venisse affidato e concentrato in un solo uomo.

Proseguendo nel nostro tour giungiamo al “Pianello”, una delle poche zone pianeggianti della città, per ammirare la Statua della Libertà e il palazzo del Governo (o palazzo pubblico di San Marino): questo luogo è il fulcro di San Marino e forse il più iconico di tutti. All’interno del palazzo si trova la sede dei capitani reggenti, del Consiglio Grande e generale, del Consiglio dei XII e del Congresso di Stato. Il palazzo fu costruito tra gli anni 1884 e 1894 su progetti dell’architetto Francesco Azzurri al posto dell’antico palazzo che è stato più volte ristrutturato e rimaneggiato. La prima pietra fu posata il 17 maggio 1884 mentre la solenne inaugurazione avvenne il 30 settembre 1894. Oratore della cerimonia fu Giosuè Carducci, che nell’occasione pronunciò il discorsosulla libertà perpetua.

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Il Pianello, la statua della Libertà, il palazzo del Governo

La facciata del palazzo pubblico è sostenuta da tre arcate a sesto acuto ed è caratterizzata dalla presenza di tre grandi aperture e dalla torre dell’orologio. Sulla superficie in pietra arenaria sono presenti gli stemmi di illustri casate italiane, mentre sopra le arcate del portico sono inseriti quelli dei quattro Castelli che componevano l’antica Repubblica ovvero Serravalle, Fiorentino, Faetano e Montegiardino.

Sulla destra della facciata si trova una statua in bronzo del fondatore della Repubblica, il Santo Marino, realizzata nel 1894 dallo scultore Giulio Tadolini. Sulla torre dell’orologio si trova invece un trittico in mosaico raffigurante i santi Leo, Agata e Marino.

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Al centro della facciata è presente il balcone dal quale, il 1º aprile e il 1º ottobre di ogni anno, vengono annunciati i nomi dei capitani reggenti eletti per il semestre.

Proprio davanti al palazzo di trova la statua della Libertà che sembra quasi accogliere le alte cariche dello stato all’interno del palazzo stesso: questa statua fu donata da Otilia Heyroth Wagener nel 1876. Al di sotto della statua si trovano alcune piccole fontanelle da cui sgorga l’acqua di San Marino: la nostra guida ci dice che non si è dei veri sammarinesi finchè non si beve da queste fontanelle. Noi ci abbiamo provato ma l’acqua non usciva: NON SAREMO MAI VERI SAMMARINESI!

Un pochetto amareggiati continuiamo il nostro tour verso il Cantone, una terrazza panoramica che mostra tutto il panorama della piccola Repubblica: lo sguardo si perde in una giornata soleggiata come quella che abbiamo trovato noi e il nostro sospiro si diffonde sulle terre pianeggianti di questo incredibile Paese. Qui Anna Chiara ci racconta della storia della linea ferroviaria Rimini – San Marino: venne attivata negli anni ’30 e ospitava il mitico “trenino biancoazzurro” colorato in questo modo per ricordare la bandiera dello Stato. La sua esistenza fu però bruscamente interrotta quando il 26 giugno del 1944 le Forze Alleate bombardarono violentemente tutta la Repubblica (erroneamente pensavano che fosse sotto controllo dei nazisti), violando anche la neutralità (nonostante il governo fu guidato dal 1923 al 1943 dal Partito Fascista Sammarinese). La linea ferroviaria non venne più rimessa in funzione ma negli ultimi anni si è rifatto vivo l’interesse per il trenino ed è in corso un progetto per riportare in auge questo mito.

Da qui proseguiamo verso la Cava dei Balestrieri: si trata di una vera e propria cava creata dall’architetto Gino Zani per ricavare il materiale per il restauro del Palazzo Pubblico. Con l’istituzione della Federazione Italiana Balestrieri la Cava fu allestita per le competizioni di tiro con la balestra grande all’italiana, uno sport radicato nella tradizione di San Marino da secoli. Il Palio dei Balestrieri, che si svolge ogni anno in Cava in occasione della festa del Santo Patrono il 3 settembre, è documentato fin dal 1537, a testimonianza della lunga e immutata tradizione.

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Dopo una breve sosta alla Basilica del Santo, anch’essa chiusa, ci dirigiamo alle Torri, gli elementi più riconoscibili di San Marino: Guaita, Cesta e Montale (o Prima, Seconda, Terza Torre) sono state costruite nei punti più alti del Monte Titano per scopi difensivi. Da qui si gode infatti di un’ampia veduta sia sul mare che sulle terre circostanti.

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La Guaita, o Prima Torre, un tempo ospitava una prigione, mentre oggi si può visitare ed ospita un museo permanente sulle fortificazioni, mentre la Cesta ospita un museo sulle armi. L’ultima torre, più isolata, è invece chiusa al pubblico ma si può osservare grazie ad un sentiero che parte dalla Cesta e arriva fino a lei. Le Torri sono simbolo della difesa dell’autonomia sammarinese assieme alle mura che sono disposte in tre cinta: la prima risale al XI-XIII secolo, la seconda al XIII-XIV secolo, la terza al XIV secolo.

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Il sentiero verso la Terza Torre

Alla Seconda Torre il nostro bel tour si conclude e la nostra guida, gentile e assai molto preparata, si congeda: è stato un enorme piacere per noi aver trascorso il tempo con lei e grazie a questa visita guidata abbiamo imparato molte cose sia su San Marino che sul suo popolo, orgoglioso propugnatore di valori, in primis della libertà.

Grazie dunque ad Anna Chiara e all’Ufficio del Turismo di San Marino per la gentilezza e per il tour che ci ha organizzato. Davvero unico!

Rimasti soli, io e Gabri raggiungiamo la terza torre attraverso il dolce sentiero ombreggiato dagli alberi: da qui si dipartono anche altri sentieri naturalistici che escono dalla città e che portano nell’entroterra. Le fotografie più belle delle torri vengono scatattate proprio da questo sentiero quindi, assolutamente, non perdetevelo e non fermatevi alla Seconda Torre!

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Tornati al piazzale della Cesta scattiamo le ultime foto alla Guaita, la più bella forse tra tutte le torri e ci concediamo qualche attimo di riposo.

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La vostra Donna Vagabonda e la Guaita

Lo stomaco comincia a farsi sentire e così decidiamo di ritornare verso il centro per pranzare: non facciamo molta strada e ci fermiamo al Ristorante Nido del Falco accogliente e dalla vista davvero succulenta. Dopo un buon pranzo continuiamo il nostro vagabondare per San Marino per scoprire i suoi angoli nascosti. L’atmosfera che si vive e si respira è davvero unica, un misto di storia ma anche di imponenza e tradizionalità. Sembra che tutta la città gridi la parola “libertà”, nelle sue architetture, nei suoi angoli verdi e nei suoi monumenti.

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Ci fermiamo qualche minuto al Giardino degli Orti Borghesi, soprannominato oggi “Giardino degli innamorati” per la sua posizione defilata e riservata e poi proseguiamo tornando, attraverso le vie in discesa, a Porta San Francesco, passando anche da Piazza Sant’Agata. Prima di lasciare San Marino ci fermiamo alla boutique de “La Saponeria del Titano” incuriositi da questo marchio… E abbiamo fatto bene! All’interno del negozio (uno dei pochissimi aperti) abbiamo trovato moltissimi prodotti biologici per la cura e la detersione del corpo, per tutte le età: io ovviamente ho fatto spesa e devo dire che mi trovo molto bene con questi prodotti non testati su animali! Vi dico che ho già fatto un nuovo ordine sul loro store online, i prodotti sono validissimi!

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Alcuni dei prodotti acquistati

Ormai è pomeriggio e dopo aver scattato le ultime fotografie decidiamo di dirigerci verso Rimini, per fare una piccola e breve visita a questa città (che merita assolutamente più di una toccata e fuga). Purtroppo il traffico e i lavori sulle strade ci hanno fatto guadagnare un po’ di ritardo, così come la ricerca del parcheggio. Scesi dall’automobile abbiamo deciso di fare una passeggiata nel centro storico senza una meta precisa: ormai la luce non era più ideale per scattare le foto e alla fine siamo rimasti meno di un’ora in questa città…

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Ma non ci siamo dimenticati di mangiare una bella e buona piadina riminese! Questa impresa si è rivelata più complicata del previsto: a quanto pare sul lungomare ci sono molti chioschi e piadinerie ma nel centro… Quasi nessun locale di questo tipo! Alla fine, però, penso di aver trovato il migliore luogo dove poter gustare una vera piadina riminese alla Nutella: la Piada del Centro in Via Castelfidardo.

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Il locale è piccolo ma davvero molto accogliente e oltre alle piadine vende anche panzerotti e altri prodotti.

La piadina ci vale come cena (era davvero favolosa) e, con il veloce calare della luce, è ora di rientrare al nostro appartamento.

Un’altra meravigliosa giornata è terminata e ci ha portato, come in ogni viaggio, arricchimento personale e tanta gioia per la scoperta di nuovi luoghi.

Ringrazio ancora di cuore l’Ufficio Turistico di San Marino, la Signora Daniela Guerra e la Signora Anna Chiara Macina.

Se volete leggere questo Diario di Viaggio o altri articoli sull’Emilia Romagna, cliccate qui.

Se volete leggere altri articoli su San Marino, cliccate qui.

Per conoscere la storia di San Marino: vi consiglio di leggere il libro “Guida completa al Piccolo Stato” di AIEP Editore. All’interno della guida ci sono, oltre la storia e ai musei da visitare, anche molti itinerari divisi per epoca storica.

Cosa vedere e fotografare: San Marino è tutta da vivere ed è ricca di palazzi, scorci e luoghi da vedere e fotografare. La città di San Marino si visita facilmente a piedi (nonostante le stradine in salita). Non perdetevi la vista dal Cantone e non fermatevi alla Seconda Torre, proseguite per il sentiero nel bosco per circa 10 minuti (sconsigliato però per le carrozzine in quanto il selciato è leggermente scosceso e presenta piccoli gradini) per vedere la Terza Torre e per godere di panorami unici.

Commenti

  • 28 Aprile 2020

    Ottimi consigli Eliana, sono finalmente riuscita a passare dal blog e mi piace tanto nella sua nuova veste. Ci vediamo al prossimo articolo ciaoo

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  • 16 Maggio 2020

    Ho visitato San Marino ai tempi delle gite scolastiche, mi era piaciuta tantissimo e vorrei ritornarci ora con il nostro camper. Spero di riorganizzare presto.

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  • valekappa90
    18 Maggio 2020

    Ho proprio voglia di tornare a San Marino! Da tanto tempo non ci vado, e vivendo a Bologna non sono poi così distante. Molto molto interessante il vostro tour, mi piacerebbe molto farlo a mia volta! C’è sempre qualcosa di bello da scoprire in questo splendido posto 🙂

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  • 30 Maggio 2020

    Abito a poca distanza da San Marino e ci sono stata più volte e ogni volta scopro luoghi nuovi! Sembra un luogo dove il tempo si sia fermato e mi piace scoprire tutta la storia che c’è dietro a questa piccola repubblica!

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  • 26 Settembre 2020

    E’ stato bello rivivere San Marino attraverso questo racconto di viaggio. Ricordo che andavo spesso da piccola durante le vacanze in riviera romagnola!

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  • 7 Aprile 2021

    Ho un bellissimo ricordo di San Marino: un paese tranquillo, con molte cose da fare e da vedere, un castello affascinante con una vista portentosa e percorsi da fare a piedi nel verde. Anche i dintorni sono molto piacevoli da visitare e soprattutto da gustare, considerata la deliziosa cucina…

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  • 25 Maggio 2021

    Non sono mai stata a San Marino, non è proprio vicinissimo a casa ma ho intenzione di inserire questa meta in un itinerario più ampio magari passando qualche giorno nelle Marche

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  • 10 Agosto 2021

    Bellissima San Marino. Ha quel fascino antico che sembra sia rimasto immutato. Sogno il timbro sul passaporto da anni, ma tornerò presto!

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