Napoli – Giorno 2
Eccomi arrivata al secondo giorno di Napoli, purtroppo l’ultimo dato che l’indomani è già ora di ritornare a casa: purtroppo solo una toccata e fuga ma l’idea è proprio quella di ritornarci.
Oggi la giornata è all’insegna del bel tempo, almeno per quanto riguarda la mattina: decidiamo dunque di partire di buon’ora per tornare verso il centro. Prima tappa: la famosa Via Toledo.
Via Toledo è una delle arterie principali di Napoli ed è lunga più di 1 chilometro. E’ forse la via più famosa per quanto riguarda lo shopping della città partenopea: la sua costruzione fu voluta dal viceré Pedro Álvarez de Toledo nel 1536. La strada correva lungo la vecchia cinta muraria occidentale di epoca aragonese che per gli ampliamenti difensivi proprio di don Pedro fu resa obsoleta e quindi eliminata.
Nel corso dei secoli la sua fama è stata accresciuta tramite i viaggi del Grand Tour e di alcune citazioni nelle canzoni napoletane.
Oggi via Toledo è ricca di negozi di grandi e famosi marchi: ficchiamo anche noi il naso in qualche negozio, tra cui ovviamente il Disney Store, che non può mancare alla lista dei “must”.
Arrivati in fondo alla via, siamo praticamente giunti alla famosa Piazza del Plebiscito, la piazza più maestosa di Napoli e una delle piazze più famose d’Italia.
La Piazza può essere suddivisa in due parti distinte: la prima è ai piedi della Basilica di San Francesco di Paola e segue una conformazione semi circolare (l’immagine che tutti abbiamo della Piazza) mentre la seconda ha forma rettangolare ed è determinata nei lati brevi dalle cortine dei palazzi gemelli e nel lato lungo dal profilo del palazzo Reale.
All’intreno della Piazza ci sono le due statue equestri di Carlo III di Borbone e di suo figlio Ferdinando I realizzate dal famoso scultore Antonio Canova.
Già vista “in veste notturna”, siamo catturati dal suo fascino pittoresco e dalla sua magnificenza: rimaniamo per un bel po’ ad osservarla, godendoci uno spettacolo davvero unico.
Dopo aver scattato le consuete foto, ci dirigiamo verso Castel dell’Ovo, ammirando la meravigliosa costiera napoletana ed il Vesuvio, che da lontano si staglia sull’orizzonte, come un guardiano di questa città, così calmo eppure insidioso.

Il maestoso Vesuvio
Castel dell’Ovo è il castello più antico di Napoli ed è uno degli elementi che spiccano maggiormente nel celebre panorama del golfo partenopeo. Il curioso nome deriva da una leggenda secondo la quale il poeta Virgilio nascose nelle segrete un uovo che mantenesse in piedi tutta la fortezza. La rottura dell’uovo sarebbe stata la rovina per Napoli e per il Castello stesso.
Dato che il Castello è aperto al pubblico, decidiamo di fare in un giretto attraverso le sue mura ed il basamento, e scattare qualche meravigliosa fotografia proprio dalle sue alture. Risalendo lungo i camminamenti, mi ritorna alla mente la fiction “Elisa di Rivomborsa – Parte seconda”: quando Elisa giunge a Napoli, la prima cosa che vede è proprio il Castel dell’Ovo ed è qui che Gaetano l’accoglie con il suo cocchio trainato dal ciuchino. Sembra di tornare indietro con il tempo!
Il Castello è proprio suggestivo e ricco di angoli nascosti, tutti da esplorare. Non possono mancare le fotografie canoniche.

Il Vesuvio da Castel dell’Ovo
Ci soffermiamo un pochino qui e ci godiamo l’aria frizzantina del mattino (nonostante sia l’inizio dell’anno ci sono ben 16 gradi, tutt’altra cosa rispetto alla gelida Pavia!) e rimpiangiamo il fatto che non sia già primavera nel nostro gelido nord. Verso mezzogiorno dobbiamo lasciare il Castello, perchè i nostri amici Napoletani Gian Marco e Sabrina ci aspettano per un pranzo ed un bel pomeriggio insieme.

I meravigliosi dolci del Caffè Gambrinus
Con questi due napoletani doc, la città è ancora più bella e, tra un aneddoto e l’altro, la giornata scorre più veloce del previsto! Sapori, leggende, storie antiche: Napoli è tutto questo. Non manca con loro una tappa al famoso Caffè Gambrinus, dove tante personalità eccelse hanno degustato il vero caffè napoletano (io però non amo il caffè, quindi mi gusto una bella Delizia al limone…Nu capulavoro!)
Purtroppo arriviamo a sera che siamo stanchi e malinconici, perchè l’indomani dobbiamo partire: è stata proprio una toccata e fuga ma il desiderio è quello di ritornare al più presto, per goderci ancora una volta la meravigliosa aria partenopea!
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Paola
Mi sono letta tutto il tuo itinerario e non vedo l’ora di fare i bagagli. Di solito preferisco i viaggi lunghi, ma in questo periodo non riesco e rimando sempre. A quanto pare però un paio di giorni bastano per assaporare l’atmosfera della città quindi non ho più scuse 😉
donnavagabonda
Anche io preferisco sempre fare viaggi più lunghi ma purtroppo avevamo proprio poco tempo. Di sicuro un bell’assaggio partenopeo si può fare ma sicuramente se si vuole approfondire con la visita ai musei ci vuole più di una settimana 🙂 Grazie di aver letto l’articolo!