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Bagni di San Candido – San Candido (BZ)

I Bagni di San Candido

Intervento di Beatrice Clerici – Il Mondo secondo Gipsy

I Bagni di San Candido, in Val Pusteria, sono un esempio di struttura che un tempo era molto in auge ma che oggi, invece, è purtroppo stata abbandonata e sta, letteralmente, cascando a pezzi.

Verso la metà dell’Ottocento i Bagni di San Candido erano un importante impianto per le cure termali, con annesso un hotel. Qui venivano i rappresentanti dell’aristocrazia austro-ungarica per ricevere, appunto, cure termali.

Poi negli anni ’30 nel ‘900 l’edificio fu venduto e da allora lasciato cadere in rovina. Oggi è ancora così, sempre più diroccato ogni anno che passa. Nel prato davanti a quello che resta dei Bagni, ci sono 5 fontane da cui sgorgano 5 differenti acque termali, quasi tutte potabili. In particolare, l’acqua della sorgente Kaiser si imbottiglia e si vende nella zona.

L’acqua di ogni sorgente possiede delle peculiarità differenti. Queste loro caratteristiche erano tenute in conto nelle cure termali che lo stabilimento dei Bagni di San Candido offriva ai nobili clienti. Se si capita lì davanti, si possono tranquillamente assaggiare tutte le acque (tranne quella sulfurea) e decidere quale sia la migliore.

Arrivare ai Bagni di San Candido è molto facile: basta salire da San Candido con l’impianto di risalita del Baranci, poi prendere il sentiero che scende verso il paese e dopo circa 30 minuti di cammino in discesa si arriva ai Bagni di San Candido.

L’augurio è che questo antico stabilimento, che ha avuto un impatto e una storia così importante per la Val Pusteria, possa essere restaurato… senza aspettare più molto tempo, visto che ormai rimane in piedi ben poco. 

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Lo stato del bene

Totale abbandono

Le rovine del Grand Hotel Wildbad sono oggi pericolanti e deturpate: i Bagni di San Candido sono stati infatti distrutti dalla prima guerra mondiale e nel 1936 finirono all’asta. Da quel momento si alternarono vari proprietari e ancora oggi il complesso risulta essere di proprietà privata. Nonostante ciò i Bagni vennero ripetutamente saccheggiati e il complesso versa oggi in totale abbandono. Da una ricerca sul web non si apprendono altre informazioni.

Il FAI lo ha inserito nella campagna “I Luoghi del Cuore” sperando di recuperarlo in qualche modo. Sembra che ora l’unico intervento da poter fare è proprio quello di votarlo nella speranza di un intervento futuro da parte del FAI e/o di qualche privato interessato a rilevarlo e restaurarlo.

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