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Il Museo del mese di Giugno: il Museo di Castelvecchio

Dal sondaggio svolto all’interno del Gruppo di Facebook, voi lettori avete scelto a maggioranza il Museo del mese di Giugno tra quelli proposti: si tratta del Museo di Castelvecchio.

Durante la mia visita a Verona ho potuto visitare numerosi ed importanti musei: io e Gabriele amiamo i musei e cerchiamo sempre di visitarne il più possibile all’interno di una città. Che siano musei d’arte, musei di scienze o di altro genere, ci piace molto imparare la storia e scoprire i segreti di ciò che è custodito in questi “templi della cultura”. Eccoci dunque al Museo di Castelvecchio, il primo Museo di Verona a cui dedico un articolo.

Il Museo di Castelvecchio si trova nella fortezza scaligera di Castelvecchio (leggete qui il mio articolo a riguardo) ed è uno dei musei più importanti di Verona, dedicato soprattutto all’arte italiana ed europea. Il museo venne restaurato e allestito secondo i criteri moderni di esposizione tra il 1958 e il 1974 da Carlo Scarpa.

I settori in cui il museo è diviso sono i seguenti: scultura, pittura italiana e straniera, armi antiche, ceramiche, oreficerie, miniature e quello delle antiche campane cittadine.
Il museo è tutto sommato recente dato che solo dal 1924 il Castello è stato adibito ad ospitare le collezioni civiche di arte veronese, opere che andavano dall’alto medioevo al Settecento. Durante la Seconda Guerra Mondiale la città fu pesante bombardata e Castelvecchio venne danneggiato seriamente: i tedeschi in fuga fecero saltare tutti i ponti sull’Adige, compreso il Ponte di Castelvecchio. Fu Carlo Scarpa il risponsabile designato dei restauri, che donò nuova linfa al museo e al castello tutto. Scarpa non fece distinzioni tra il restauro del Castello e quello del museo, trattando il complesso come un tutt’uno.

La targa dìentrata del Museo

Il restauro e l’allestimento furono opera in realtà del lavoro congiunto di un team guidato da Scarpa e che comprendeva il progettista, i collaboratori, lo staff del museo, l’architetto Arrigo Rudi, l’ingegnere Carlo Maschietto, il geometra Angelo Rudella, il falegname Fulvio Don, gli amministratori, l’ufficio tecnico del comune e tanti altri.

Il Museo si apre con la collezione di scultura romanica. Tra le opere più significative possiamo ammirare:

Passata la sezione delle sculture, inizia la collezione più consistente, cioè quella di pittura, divisa in più sale e su più livelli. Si inizia con la pittura veronese e veneta: notevoli sono i quadri di Pisanello (qui presente con la celebre Madonna della Quaglia), Altichiero, Michelino da Besozzo (con la Madonna del roseto). Si giunge poi alla sezione delle opere veronesi a cavallo del Rinascimento con Jacopo Bellini, Domenico e Francesco Morone, padre e figlio, e Liberale da Verona. Non mancano i capolavori di grandi maestri come una Madonna col Bambino in piedi su un parapetto di Giovanni Bellini, il Cristo in pietà di Filippo Lippi e la Sacra Famiglia e una Santa di Andrea Mantegna. Si passa poi al Cinquecento e al Seicento con alcune opere di Paolo Caliari detto il Veronese (come la Pala Bevilacqua-Lazise e il Compianto sul Cristo morto), Jacopo Tintoretto, Paolo Farinati e Alessandro Turchi detto l’Orbetto.

Del Settecento è presente uno dei protagonisti, il Tiepolo, con un quadro quale Eliodoro saccheggia il tempio.

Oltre ai dipinti si possono ammirare alcuni disegni del progetto di Carlo Scarpa e alcune armi riunite in una collezione molto interessante che comprende anche armature medievali e rinascimentali. In questa raccolta possiamo ammirare la spada di Cangrande della Scala.

Nel novembre 2015 il Museo fu colpito da una disgrazia: 3 rapinatori entrarono e rubarono ben 17 opere. La lista delle opere trafugate è la seguente:

Dopo alcuni mesi di indagini dei Carabinieri per la Tutela del patrimonio Culturale si è giunti all’arresto di ben 12 persone dislocate tra la Moldavia e Verona. Tutti i dipinti sono stati ritrovati intatti il 6 maggio del 2016 in Ucraina, pronti per la spedizione in Moldavia. Dalla fine del 2016 possiamo di nuovo ammirare queste splendide opere d’arte di nuovo nel museo, fruibili a tutti per essere contemplate con ritrovata gioia. Il furto delle opere d’arte è purtroppo molto frequente nei Musei e non sempre le opere vengono ritrovate. A queste tele è andata proprio bene!

Per visitare il Museo con attenzione occorrono almeno 3 ore data la mole imponente di reperti di vario genere: la peculiarità di questo Museo è anche quella di poterlo ammirare su più livelli, percorrendo camminamenti e percorsi che si snodano attraverso le varie sale del Castello e le torri. Il percorso è dunque pensato non solo per ammirare le collezioni, ma per apprezzare tutto Castelvecchio e la città di Verona dall’alto. Il Museo dunque dona al visitatore un’esperienza a tutto tondo, che permette la sua immersione nel mondo dell’arte ma anche nella storia di Verona e dei suoi Signori. Di certo, ci troviamo davanti ad un museo non convenzionale, che supera l’idea della staticità delle collezioni e che permette al visitatore di apprezzare a pieno ogni sfaccettatura di una città che sempre si mostra al passo coi tempi con le sfide che il turismo propone.

Ringrazio lo IAT Verona – Ufficio del Turismo per avermi offerto la possibilità di visitare questo museo con il Pass per Blogger.

Se volete saperne di più su Verona e i suoi monumenti, visitate il blog e leggete i seguenti articoli:

Verona – Pianificazione del Viaggio

Verona – Arrivo e prima sera

Verona – Giorno 2

Verona – Giorno 3

Informazioni utili

Il Museo di Castelvecchio si trova in Corso Castelvecchio 2, a Verona, proprio nel centro della città, a pochi minuti a piedi dall’Arena e da Piazza delle Erbe.

 

Il Museo di Castelvecchio è aperto al pubblico nei seguenti orari:

L’ultimo ingresso è alle 18.45

Il Museo è chiuso il lunedì mattina, la mattina del 1° gennaio e il 25 dicembre.

Di seguito, il prezzo dei biglietti:

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