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Piazza della Vittoria a Pavia

Da grande affezionata della mia città, voglio aprire una nuova rubrica che racconti i segreti di Pavia, sempre in ottica “vagabonda”, con il mio stile.

Iniziamo con un piccolo spaccato di storia, scoprendo le radici di Ticinum Papia.

Il primo insediamento in area pavese si deve ad antiche popolazioni della Gallia, probabilmente Levi, Marici o Insubri. La città vera e propria venne però fondata dai Romani, e questo è ben evidente dalla pianta rimasta intatta, a castrum (accampamento militare). Con il declino dell’Impero Romano, la città venne saccheggiata ripetutamente fino alla conquista dei Longobardi, che nel 572 ne fecero la capitale del loro regno in ascesa: da questo momento la città assunse il nome di Papia, perdendo il toponimo di Ticinum affibbiatole dai Romani.

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Facendo un piccolo balzo, arriviamo all’epoca di Federico Barbarossa: Pavia fu fedele all’imperatore durante le guerre con la Lega Lombarda. Successivamente venne annessa al Ducato di Milano, sotto il dominio della famiglia Visconti. E’ il 1360.

Pavia torna protagonista sulla scena europea grazie alla famosa Battaglia di Pavia, combattuta il 24 febbraio 1525 tra i Francesi e gli Imperiali spagnoli: questi ultimi furono i vincitori perché il capitano di ventura Cesare Hercolani, ferendo il cavallo del re Francesco I di Francia, ne permise la cattura, meritandosi il soprannome di vincitore di Pavia e la gratitudine dell’imperatore spagnolo Carlo V d’Asburgo.

Successivamente, la città vide molte dominazioni dal XVIII al XIX secolo: spagnoli, francesi ed austriaci se la contesero insieme ad altre grandi città lombarde, fino al 1859 quando divenne parte del Regno di Sardegna, il futuro Regno d’Italia.

Pavia è dunque una città ricca di storia e di fascino, che conserva molto bene gli antichi splendori del passato. Molti illustri personaggi sono passati da qui, tra cui Napoleone Bonaparte, Ugo Foscolo, Ada Negri, Camillo Golgi, Lazzaro Spallanzani, Maria Teresa d’Austria, e molti altri ancora. Tutti, a loro modo, hanno contribuito alla grandezza di questa città, oggi ancora molto visitata da turisti attirati dalle sue bellezze architettoniche e dai suoi monumenti.

Con questa rubrica vorrei farvi conoscere più nel dettaglio i suoi luoghi, i suoi scorci, la sua storia.

Dopo il Castello Visconteo, è il momento di approfondire uno dei simboli più conosciuti di Pavia, la capitale dei Longobardi: Piazza della Vittoria.

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Piazza della Vittoria di sera

In origine Piazza Grande, rinominata “della Vittoria” dopo la Prima Guerra Mondiale, fu aperta dai Visconti alla fine XIV secolo ampliando l’area dell’antico foro romano. Oggi la piazza conserva i fasti antichi del medioevo, ed è cinta da una serie di porticati trecenteschi che delimitano la sua pianta rettangolare.

Piazza della Vittoria si trova quasi all’incrocio del Cardo (Strada Nuova) e del Decumano (Corso Cavour) ed è adiacente alla splendida Piazza Duomo.

Da sempre, la Piazza è ritrovo di persone e luogo di scambi commerciali: in origine il mercato si trovava qui (oggi è in Piazza Petrarca, non molto distante) e ancora oggi la Piazza ospita molti esercizi commerciali, fra i quali bar, ristoranti e negozi di abbigliamento.

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Oltre agli esercizi commerciali, Piazza della Vittoria ospita il Palazzo del Broletto e il palazzo gotico “dei Diversi”, oltre che alla ex Chiesa di Santa Maria Gualtieri, oggi luogo di ritrovo per conferenze ed eventi di varia natura.

Il Broletto di Pavia risale al XII secolo e venne eretto per volere del vescovo San Damiano. La parte più antica presenta un portico sorretto da arcate a sesto acuto mentre la parte superiore, in stile rinascimentale, ospita una loggia a doppio ordine sulla quale si apre una grande sala che un tempo veniva utilizzata per le adunanze. Il famoso orologio che possiamo vedere sulla facciata risale al 1872. Durante il ventennio fascista fu la sede del Partito Fascista, mentre oggi il Broletto ospita attività ed eventi culturali, come mostre fotografiche (tra cui quella di Doisneau).

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Scrutando tra i vari palazzi si può scorgere qualche testimonianza dei tempi passati, come affreschi e dipinti antichi. Piazza della Vittoria è il luogo fulcro della vita notturna di Pavia, soprattutto d’estate, grazie ai numerosi dehors offerti dai locali. In ogni periodo dell’anno la piazza brulica di vita, grazie anche al Mercato Coperto che proprio sotto di essa ha la sua sede e che si estende fino a Piazza Cavagneria, dietro al Broletto.

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Piazza della Vittoria in bianco e nero

Curiosità su Piazza della Vittoria…

  • Da Piazza della Vittoria si può accedere al Mercato Coperto attraverso 3 ingressi
  • Piazza della Vittoria è tra le piazze più centrali di Pavia, e confina strettamente con Piazza del Duomo, Piazza Cavagneria e l’incrocio tra Strada Nuova e Corso Cavour
  • Il Broletto, in origine, era la sede del Comune.

Per visitare Pavia, puoi alloggiare presso (tutti rigorosamente provati da Donna Vagabonda!) …

Per visitare Piazza della Vittoria, puoi parcheggiare in…

  • Parcheggio Area Cattaneo (Viale Nazario Sauro)
  • Parcheggio Viale Indipendenza (Viale Indipendenza)
  • Viale XI Febbraio
  • Piazza Ghislieri
  • Viale Giacomo Cattaneo
  • Piazza Petrarca
  • Piazza Castello

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