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Il Castello di Compiano

Il 1 Maggio ho sfruttato l’occasione del giorno di vacanza per dirigermi nuovamente nella Provincia di Parma: sono stata infatti invitata a visitare lo splendido Castello di Compiano, situato proprio presso il borgo omonimo, quasi a confine con la Liguria e con la Toscana. Visitare questo castello è stata un’esperienza incredibile: io e il Pirata siamo stati catapultati indietro nel tempo e nell’universo onirico dell’ultima proprietaria di questo maniero: la Contessa Lina Angela Raimondi Marchesa Gambarotta. Pronti a scoprire con me questo maniero più unico che raro?

Dove: via Rossi Sidoli 15 ‒ Compiano (PR)
Per saperne di più del castello visitate il sito ufficiale

Storia del Castello di Compiano

Non sappiamo chi sia stato il primo a edificare le fondamenta del castello: siamo a conoscenza però del fatto che nel 1141 era di proprietà dei potenti Malaspina (gli stessi famosi Malaspina del Castello di Stefanago, i belligeranti “padroni” dell’Oltrepò Pavese). Dopo essere stato ceduto al Comune di Piacenza, il maniero passò sotto le proprietà dei Landi, importante famiglia ghibellina che costituì il famoso “Stato Landi” che comprendeva il marchesato di Bardi, il principato di Borgotaro, la contea di Compiano e la baronia di Pieve di Bedonia. Data la sua posizione, estremamente strategica e nelle mire di molte famiglie nobili, il maniero passò poi ai Bardi, ai Farnese, ai Borbone, ospitò dal 1900 al 1961 il collegio femminile dedicato al Sacro Cuore di Gesù e infine passò nelle mani della Marchesa Gambarotta Lina che trasformò questa residenza in una vera e propria casa-museo dove il suo zampino è ben visibile grazie all’eccentricità degli arredi e del mobilio, frutto di numerosi viaggi intorno al globo. Per volontà testamentaria il castello venne infine donato al Comune di Compiano che ancora oggi ne è proprietario e lo aprì al pubblico nel 1987.

L'ingresso al Castello di Compiano

L’ingresso al Castello di Compiano

Nel 2002 il Castello di Compiano si arricchì del Museo Internazionale Massonico grazie all’ingente collezione donata dal Dottor Flaminio Musa e grazie alla collaborazione del Grande Oriente d’Italia-palazzo Giustiniani.

Struttura del Castello di Compiano

La struttura possiede la forma di un quadrilatero irregolare sviluppato attorno a un cortile interno. Si notano molto bene le tre torri, ognuna diversa dall’altra (una semicircolare, una quadrata e una a base circolare). L’accesso un tempo era dotato di ponte levatoio, oggi non più presente da quando il castello ha perso la sua originale vocazione, quella difensiva, mentre oggi è costituto da un rivellino semicircolare.

La biblioteca del Castello di Compiano

La biblioteca del Castello di Compiano

All’interno si riconoscono notevoli arredi di varie epoche storiche, in maggioranza recuperati dalla Marchesa Gambarotta, grandissima appassionata di viaggi: grazie alla sua passione ha infatti recuperato mobilio di pregio e ceramiche provenienti Richard-Ginori oltre che notevoli pezzi giapponesi e asiatici come il paravento cinese o l’altarino buddista da viaggio.

La mia visita

Durante il Ponte del 25 aprile 2022 ho potuto far ritorno nel Parmense per ammirare altri castelli facenti parte del circuito “I Castelli del Ducato“: la Signora Chiara Palumbo, Conservatrice delle Raccolte Museali, vedendo i miei contenuti pubblicati sui canali social di Donna Vagabonda e venendo a conoscenza della mia passione (o meglio “ossessione”) per i castelli mi ha scritto per invitarmi a visitare il Castello di Compiano. Detto, fatto! Ho subito organizzato la visita e il 1 Maggio io e “Uomo Moribondo” ci siamo diretti in quel di Parma, in una zona che non conoscevo, alle porte della Toscana: il tempo però non ci ha deliziato con una splendida giornata di sole, ma con una pioggia scrosciante e battente.

La sala da pranzo

La sala da pranzo

Giunti a Compiano in leggero anticipo abbiamo iniziato a esplorare il piccolo borgo, Terra di Resistenza: sì perché proprio qui la rappresaglia dei nazi-fascisti (la famosa Operazione Wallenstein) verso i partigiani fu davvero crudele e serrata e molti civili furono imprigionati e deportati perché ritenuti collaborazionisti dei partigiani.

Il borgo di Compiano è poi inserito all’interno del circuito de “I Borghi più belli d’Italia“: un luogo così interessante e raccolto non poteva che destare il mio interesse e infatti ho cercato di immortalare al meglio delle mie possibilità questo luogo così pregno di memoria.

A mezzogiorno la visita guidata è iniziata: Leonardo, la nostra simpatica e super preparata guida, ha accolto noi e altri ospiti in questo vero e proprio scrigno delle meraviglie. La visita è durata circa un’ora e trenta e ha approfondito la storia delle famiglie proprietarie del castello e soprattutto quella della Marchesa Gambarotta: grazie ai suoi lavori di ricerca sulla storia del castello oggi siamo in possesso di molte informazioni peculiari che ci hanno consentito di avere una visione d’insieme più ricca di questo luogo. Grazie ai suoi viaggi e al periodo della sua vita trascorso in Argentina inoltre collezionò numerosi libri, sculture, opere d’arte di varia natura e ha reso il castello un vero e proprio salotto perfetto per notevoli ospiti illustri. Non sono poche le testimonianze di questa vita mondana della Marchesa: di notevole impatto ad esempio una foto in cui spicca la sua persona in compagnia di Filippo Tommaso Marinetti, ideatore del Futurismo, e di Giuseppe Ungaretti, uno dei poeti italiani più apprezzati al mondo.

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É così che scopriamo gli ambienti più significativi di questo castello: la biblioteca, con un accesso “segreto” (è infatti celato da un pannello mobile) alle segrete del maniero, la cappella dove è sepolta la Marchesa, la sala da pranzo, lo studio, la camera da letto della Marchesa, il salotto al piano nobile e la sala cinese. Proprio quest’ultimo è sicuramente uno degli ambienti più straordinari dell’intera struttura: qui infatti si trovano alcuni cimeli antichi provenienti dall’Asia, in particolare dalla Cina e dal Giappone. Questa stanza è arredata con estrema attenzione per i dettagli e tutto richiama l’esoticità di questi Paesi: statue di giada verdi, il paravento che conserva ancora i colori originali quali il rosso e l’azzurro e che raffigura scene di vita quotidiana della società cinese, l’altare Butsudan da viaggio con ancora la statua del Buddha originale e i portaincensi. Di sicuro, la sala più suggestiva di tutto il castello!

Non si può fare a meno di notare poi l’eccentricità della Marchesa volgendo lo sguardo al suo studio e alla sua stanza da letto: un grande ritratto capeggia dietro la sua scrivania dove la nobildonna scriveva lettere e si dedicava alla lettura sempre attorniata da ceramiche, ninnoli, opere di vario genere. La stanza da letto è sicuramente il luogo più stravagante: arredato con specchi (per donare senso di profondità) e con elementi di una chiesa del 1600 (donati dal parroco in cambio di una cospicua donazione), tale spazio è dotato di “volti diversi” che pongono l’accento sul fatto che alla Marchesa piacesse conservare “ricordi” dei suoi viaggi (spicca l’acquasantiera utilizzata come lavabo). Insomma, avrete capito che questa figura storica è sicuramente fuori dalle righe!

La camera da letto della Marchesa

La camera da letto della Marchesa

Ultima ma non per questo meno interessante esperienza: la visita al Museo della Massoneria. Devo ammetterlo, è la prima volta che visito un museo di questo genere e conosco davvero poco di questo movimento. La collezione donata da Flaminio Musa è comprensiva di oltre 200 pezzi e comprende medaglie, paramenti e vesti, documenti, oggetti di vario genere appartenuti a massoni, gioielli e filatelia. É unico in Italia ed è davvero suggestivo perché permette di entrare in contatto con una realtà occulta e misteriosa, forse addirittura mistica: il movimento massonico è molto attivo in Gran Bretagna e negli Stati Uniti e numerosi sono stati gli esponenti di spicco di questa società come molti reali inglesi e il Presidente Statunitense George Washington: è stato molto intrigante poter ammirare una collezione tanto vasta e capace di vantare una simile unicità.

Il Museo della Massoneria

Il Museo della Massoneria

Sia io che il Pirata siamo rimasti davvero colpiti dalla visita al Castello di Compiano: la guida magistrale di Leonardo ci ha permesso di conoscere un luogo davvero particolare e assolutamente unico nel suo genere. Unico neo di questa giornata? Il maltempo che non ci ha permesso di goderci Compiano e dintorni come si deve. Un motivo in più per tornarci, no?

Ringrazio di cuore Chiara Palumbo e il Comune di Compiano per averci invitati al Castello di Compiano e per la loro ospitalità!

Il Castello di Compiano è una delle rocche storiche di Parma più suggestive e misteriose: visitarla vi traghetterà in un viaggio onirico alla scoperta di un passato glorioso e di uno splendente futuro!

Curioso di scoprire altri luoghi di Parma e dintorni? Fatti ispirare da questo carosello!

Commenti

  • 15 Maggio 2023

    L’italia è impreziosita da tante meravigliose opere d’arte, castelli, monumenti, chiese, regge… impossibile credo conoscerle tutte. Eppure scoprire quelle meno popolari e inflazionate è sempre una grande emozione! Affascinante e suggestivo, il Castello di Compiano, merita sicuramente una visita! Ma siete riusciti a varcare l’ingresso segreto?

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  • 16 Maggio 2023

    Però, vedo che la Marchesa se la passava bene! Viveva in un posto assolutamente favoloso, coltivava amicizie di alto rango (soprattutto dal punto di vista intellettuale) e viaggiava pure, portandosi a casa splendidi souvenir. Cosa si può volere di più?

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  • Sara
    16 Maggio 2023

    È possibile visitarla anche in autonomia, o comunque ci consigli di richiedere un guida che racconti tutta la storia del Castello?

    Rispondi
  • 17 Maggio 2023

    Avere una brava guida è indispensabile per conoscere tutti i dettagli relativi ad un luogo o, come in questo caso, a una dimora storica. Sono particolarmente affascinata dal Museo della Masseria. Ho cominciato ad appassionarmi a questo movimento in Basilicata e non ho più smesso di cercarne informazioni.

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  • Libera
    17 Maggio 2023

    È proprio vero che non fai in tempo a scoprire un castello, che te ne incuriosisce subito un altro, di cui magari ignoravi l’esistenza. Deve essere una prerogativa di noi viaggiatori curiosi . L’ho già aggiunto alla lista.

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  • 17 Maggio 2023

    Oh! Guarda! Eri a esattamente a un chilometro da casa mia! 🤣ù
    Sì, abito davvero lì, proprio sotto il castello di Compiano, e sono incredibilmente felice che tu ci abbia scritto un articolo così bello perchè ho sempre il sospetto che tra tutti i castelli del circuito “Castelli del Ducato” sia uno dei più sottovalutati, anche se a mio avviso non dovrebbe esserlo perchè, anche se per motivi diversi, è affascinante quanto altri che magari sono più noti, quindi grazie mille per averne scritto!

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  • 17 Maggio 2023

    Ho visitato anche io il Castello di Compiano e la sala cinese ha impressionato anche me.
    mi ha intrigato un sacco anche il Museo della Massoneria, anche io ho trovato tutto molto misterioso

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  • 17 Maggio 2023

    Grazie di questa scoperta, non conoscevo né il borgo né il castello davvero bello e interessante poi con tutti questi reperti di viaggi e già subito nelle mie corde. Grazie per il nuovo spunto

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  • 19 Maggio 2023

    Non avevo mai sentito parlare di questo castello e invece le tue foto e il tuo articolo mi hanno convinto a fargli visita…che bellezza e che vita interessante aveva la Marchesa!

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  • 22 Maggio 2023

    Un buon modo per trascorrere il primo maggio! Sono molto affascinata dai castelli e questo devo dire che sembra davvero un incanto

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  • Marina
    26 Maggio 2023

    Grazie per avermi fatto conoscere un altro castello meraviglioso, prima o poi dovrò venire a fare un giretto al nord per visitarne qualcuno!

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  • 16 Giugno 2023

    Certo che le mura del castello ne hanno viste eh! Tutti i manieri hanno sempre vicissitudini e segreti, interessanti poi, da leggere o da ascoltare per ore. A me la storia fa così…mi piace!

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  • 29 Luglio 2023

    Davvero affascinante e suggestivo! Grazie per avermi fatto scoprire questo castello…quante meraviglie abbiamo in Italia che non conosciamo!

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