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Fabriano

Durante il mio soggiorno a Marotta per due settimane, ho avuto occasione di viaggiare e di muovermi all’interno della regione e quindi di visitare l’entroterra marchigiano. In una calda e afosa giorna di luglio, mi sono dunque diretta a Fabriano, per una brevissima visita al suo suggestivo centro storico. Purtroppo a causa del caldo infernale e del poco tempo a disposizione, ho visitato soltanto i monumenti principali, tralasciando, ahimรจ, i musei: un motivo in piรน per tornarci!

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Piazza del Comune dal Loggiato di San Francesco

Fabriano si trova a cavallo dell’Appennino umbro-marchigiano e la sua posizione favorevole ha permesso l’insediamento fin dalla Preistoria di comunitร  stabili. Nell’etร  del ferro si diffusero la civilitร  picena e quella umbra, mentre nel corso del IV secolo a.C. qui si stabilirono i Galli senoni. Dopo la conquista romana si svilupparono l’odierna cittร  di Attigio e Albacina.

Il primo nucleo di Fabriano sorse perรฒ tra il V ed il IX secolo d.C dopo che gli Attidiati, secondo la tradizione, si rifugiarono in parte a sud-est verso il futuro castello di Collamato e, per la maggior parte, nella futura valle di Fabriano.

Fabriano, dunque, entrรฒ a far parte del Ducato di Spoleto dal 571, fino alla sconfitta dei Longobardi ad opera di Carlo Magno nel 773.

Dall’VIII secolo Fabriano รจ sottoposta ad un governo feudale e nel 1234 Fabriano divenne libero comune. Dopo l’asra contesa tra Guelfi e Ghibellini, che vide Fabriano schierata con i Ghibellini, la cittร  venne annessa allo Stato Pontificio.

Nel 1515 la cittร  venne saccheggiata dagli Spagnoli per dissensi tra i fabrianesi e papa Leone X.

La cittร  rimarrร  sotto il controllo papale, dopo molte peripezie, fino al 1789, quando fu proclamata la Repubblica romana dal generale Berthier e la cittร  di Fabriano svincolatosi dalla dipendenza papale, ne fece parte, ma per un breve periodo dato che nel 1800, ritornerร  sotto il governo restaurato della Chiesa.

Dopo la parentesi napoleonica, la cittร  passรฒ sotto il controllo provvisorio di Napoli e poi, nel 1814 sotto il dominio austriaco. Nel 1860 la cittร  entro a far parte del Regno d’Italia.

Facendo un salto temporale si arriva alla Seconda Guerra Mondiale ed il 1944 fu un anno tragico per Fabriano, che subรฌ 55 bombardamenti che causarono centinaia di morti. Nella notte tra il 12 ed il 13 luglio, i tedeschi abbandonarono la cittร  e alle 10:30 del 13 le strade sono giร  attraversate da autoblinde anglo-americane.

Il 26 settembre del 1997 ci fu un violento terremoto che causรฒ una vittima a Fabriano: dal 2007 si puรฒ riammirare la cittร  senza alcun danno, ormai riportata al suo antico splendore.

Arrivata a Fabriano, lascio l’auto non lontana dal Centro Storico ed inizio il mio vagabondare all’interno di vie strette e stradine fiorite: l’anima medioevale pulsa ancora molto e le architetture risplendono di una luce antica.

 

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Mi dirigo verso il fulcro della cittร , cioรจ Piazza del Comune, da cui ci si puรฒ letteralmente affacciare tramite il Loggiato di San Francesco: il loggiato fu edificato da Bernardo Rossellino e voleva collegare la chiesa di San Francesco (edificata nel 1292 e demolita nel 1864) alla scenografica Piazza del Comune. Da qui la vista รจ meravigliosa e decido di scattare, come sempre, qualche foto ricordo e qualche foto piรน suggestiva, da condividere con voi sul mio profilo Instagram.ย  Da qui si scende e ci si ritrova direttamente sulla Piazza, famosa per la fontana Sturinalto. All’interno della Piazza sorge il famoso Palazzo del Podestร , con la peculiaritร  nella sua tipologia a ponte in ricordo della colmata dell’antico fiume cittadino che scorreva sotto di esso, e dell’unificazione dei quattro quartieri cittadini. Eretto nel 1255, interamente in pietra bianca di Vallemontagnana, fu modificato piรน volte e sulla sua facciata vi รจ posto uno stemma della nobile famiglia dei Bonarelli d’Ancona, scolpito in arenaria, in memoria del conte Pietro Bonarelli, che fu podestร  di Fabriano nel 1514-15. Al di sotto dell’arcone restano interessanti affreschi (XIII-XIV secolo) che rappresentano scene di guerrieri in battaglia e un’enigmatica ruota della fortuna mossa da una figura femminile.

 

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Forse perรฒ l’elemento piรน scenografico รจ la Fontano Sturinalto: commissionata nel 1285 a Jacopo di Grondolo, la fontana ricorda la Fontana Maggiore di Perugia e non ha nulla da invidiare con questa. E’ l’elemento piรน apprezzato della piazza, luogo di ritrovo dei fabrianesi, che qui si incontrano per godersi una bella giornata.

Naturalmente non puรฒ mancare il Palazzo del Comune, che dร  il nome alla Piazza stessa.

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Il Duomo e la sua piazza

Dopo aver scattato qualche foto, mi dirigo verso il Duomo, appena sopra la Piazza e scatto le ultime fotografie: purtroppo il caldo ha il sopravvento sulla vostra Vagabonda e dato che la base รจ a circa un’ora di auto, รจ meglio rientrare, con la promessa di tornarci e di goderla ancora di piรน, magari non d’estate e non a fine luglio!

Lโ€™escursione in pillole

  • Periodo di viaggio: luglio
  • Durata: mezza giornata
  • Difficoltร : 1/5
  • Viaggio organizzato: no
  • Adatto a famiglie e bambini: sรฌ

Commenti

  • 16 Giugno 2023

    Mi devo tirare via lo sfizio di visitare Fabriano: nell’ultimo viaggio nelle Marche avevo organizzato una visita ma รจ saltata a causa di un malore. Avevo prenotato una visita-laboratorio al Museo della Carta … sarร  per la prossima volta!

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