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Madagascar – Giorno 4

Dopo aver dormito bene, la mattina inizia fin troppo presto! La quarta giornata è una delle giornate che più ho apprezzato in questo viaggio. Alle 9:00 il furgone è già pronto, direzione Ambalavao!

Il cielo è terso e il paesaggio intorno a noi cambia man mano che ci avviciniamo alla nostra meta. Gli aridi campi lasciano il posto a numerosi terrazzamenti e il territorio diventa più collinare. Stiamo entrando nel territorio delle Montagne di Andringitra: queste montagne sono il risultato dell’evento magmatico Pan-Africano, noto ai geologi. Si tratta di una formazione granitica eccezionale, erosa e modellata dagli agenti atmosferici, che ci regala dei paesaggi mozzafiato dove possiamo distinguere vette modellate ed Inselberg. Oltre a queste montagne, un altro massiccio granitico si estende davanti a noi, i graniti Andringitreani, che coprono un’area di circa 200 x 25 chilometri ad ovest di Fianarantsoa e Ambalavao.

Le rocce grigie, il terreno rosso e il cielo blu creano un paesaggio davvero mozzafiato, uno spettacolo unico, sia a livello geologico che naturalistico, nonchè una manna per i miei occhi che non aspettavano altro di vedere questo spettacolo della natura: che ci posso fare, sono una naturalista di nome e di fatto. Tutti i miei compagni vedono soltanto delle rocce grigie, io ci vedo una formazione sensazionale ed immagino le associazioni mineralogiche. Altro che Sindrome di Stendhal davanti ad un quadro, a me viene davanti a simili spettacoli!

La prima tappa è il mercato del bestiame: su una collina i capi tribù e i commercianti si ritrovano per la compravendita di zebù. Ogni tribù  ha colori diversi che mostra con orgoglio grazie alle coperte con cui si adornano le spalle. Vediamo strette di mano, abbracci, contrattazioni. Ci avviciniamo e apprendiamo che il mercato è uno dei luoghi di ritrovo più importanti per tutta la comunità dei dintorni. Oltre agli anziani capitribù, vediamo anche dei giovani divertirsi con un motorino: potrebbero avere la mia età, e mi ricordano i miei coetanei.

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Mercato del bestiame

Dopo il mercato ci dirigiamo verso la riserva Anja, per vedere i lemuri, questa volta i lemuri Catta, chiamati “Maki”. La nostra guida ci porta alla scoperta della riserva, in un tour lungo l’intera giornata. I primi animali che vediamo non sono lemuri, ma sono i bellissimi Inseparabili del Madagascar (Agapornis canus), piccolo pappagallo endemico. Lo riconosco immediatamente, da pappagallara senza speranza, e spiego un po’ di cose anche alla guida, che non era preparata sull’avifauna in modo così serrato: eh va beh, devo sempre farmi notare se si parla di natura. Proseguiamo e troviamo anche un bellissimo camaleonte, un Furcifer oustaleti, anche questo endemico del Madascar!

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Agapornis canus

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Furcifer oustaleti

Ci addentriamo nella riserva, che si presenta con aree più desertiche, intervallate a zone con più alberi: è proprio sugli alberi che vediamo i primi “Maki” che si puliscono e giocano. La loro peculiarità è la caratteristica coda ad anelli, che ricorda un po’ quella dei procioni. Sono lemuri diurni, abbastanza diffusi in Madagascar. Sono arborei, ma spesso passano molto tempo a terra: anche noi li troviamo a terra, che prendono il sole su una piccola roccia, a pancia in su. Come la maggiorparte dei lemuri, viono in branchi, dove è di solito una femmina il leader del gruppo. I gruppi sono molto territoriali tra loro.

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Catta che gioca con le foglie

Continuiamo nella nostra escursione e scaliamo qualce roccia imponente con le corde e arrampicandoci: la vista è davvero unica, sembriamo così piccoli in confronto alla vastità della natura!

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Sul tetto del Madagascar

Continuiamo con la nostra escursione, e troviamo altri catta: ci guardano e chiudono gli occhi, beati, al sole. Che animali pigroni! Continuiamo e troviamo altri due camaleonti, sempre della stessa specie, ma con incredibili differenze!

Il nostro giro termina dopo 5 ore indimenticabili. Da Anja torniamo ad Ambalavao e decido di fare un giretto per la piccola città. Dopodichè raggiungo la mia compagna di viaggio, mia zia Gianfranca e ci riposiamo nel nostro piccolo alberghetto a bungalow, il più bello che troverò qui in Madagascar. Ambalavao è la città della Bougainvillea e il nostro piccolo alberghetto non è da meno, con delle piante imponenti, tutte fiorite!

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Tripudio di colori

Alla sera ci avviamo al piccolo ristorante dell’hotel dove mangiamo benissimo e degustiamo anche il vino locale, dato che Ambalavao è uno dei maggiori centri vitivinicoli del paese. Per finire, i miei compagni di viaggio mi fanno una bella sorpresa e fanno preparare una torta panino con la marmellata. Dopotutto, quel giorno era il mio compleanno.

Andiamo a dormire contenti e felici, soprattutto io. Questo Madagascar mi ha già rapito il cuore.

Per leggere gli altri giorni, cliccate qui sotto

Giorno 1

Giorno 2

Giorno 3

Ringrazio gli amici di CAMALEONTiamo Italia per il riconoscimento delle specie di camaleonte.

 

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