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Le Langhe – Barolo e Grinzane Cavour

Chi lo dice che si deve viaggiare solo d’estate? Anche l’autunno puรฒ regalare delle intense emozioni! Era una domenica soleggiata di ottobre quando decisi di visitare un luogo che ancora mancava alla mia lista: le Langhe.

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Luogo Storico

Non distanti da Pavia, sono la meta perfetta per un’escursione in giornata e per un tour fotografico. Approfittando dunque del tiepido sole, io e mio padre ci siamo diretti verso Barolo, uno dei luoghi piรน famosi di questa regione. Ma esattamente cosa sono le Langhe?

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Le colline delle Langhe

Le Laghe sono un territorio piemontese che si sviluppa tra le province di Cuneo e Asti, confinanti con il Roero, il Monferrato e l’Astesana. Questa lingua di terra รจ costituita da un esteso sistema collinare, definito dal corso dei fiumi Tร naro, Belbo, Bรฒrmida di Millesimo e Bรฒrmida di Spigno. Le Langhe si dividono in tre categorie:

  • Paesi delle Langhe a bassa quota: zona con quote genericamente inferiori ai 600 m; zona di vini e tartufo (rinomato il bianco di Alba).
  • Paesi delle Langhe ad alta quota: zona con quote fino agli 896 m.; dominano i boschi e la coltivazione della pregiata varietร  di nocciole “tonda gentile delle Langhe”.
  • Langhe Astigiane: zona nel sud della provincia di Asti, con un picco di 851 m nel comune di Serรฒle.

Le Langhe, per la loro bellezza e per le peculiaritร  del territorio che permettono la coltivazione e la produzione di molti prodotti enogastronomici pregiati, sono state ufficialmente incluse nella lista dei beni del Patrimonio dell’Umanitร  UNESCO.

Le Langhe sono estremamente conosciute per essere un centro d’eccellenza per la viticoltura e la vinificazione, dove spiccano varietร  DOC e DOCG come il Barolo, Nebbiolo, Barbaresco, Dolcetto d’Alba, Dolcetto di Dogliani, Barbera d’Alba e il Pelaverga di Verduno. Se si pensa alle Langhe viene in mente immediatamente il tartufo bianco di Alba, in onore del quale ogni anno vi si tiene una fiera internazionale. Altri prodotti tipicamente di questa zona sono la nocciola Tonda Gentile delle Langhe e i formaggi come le Robiole di Roccaverano e di Murazzano.

Dopo questa full-immertion sulle bontร  delle Langhe, vi racconto come si รจ svolta la mia escursione in giornata.

La prima tappa รจ il piccolo paese di La Morra, non lontano da Barolo: dalle sue colline si gode di una suggestiva vista delle Langhe. Purtroppo quel giorno c’era un po’ di foschia e la luce non era proprio delle migliori per le fotografie cosรฌ, passata La Morra, sono scesa verso Barolo per fotografare dalle colline il Castello della Volta: questa rocca, oggi privata, non รจ visitabile e si trova in cattivo stato di conservazione.

 

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Il Castello รจ frutto di numerose fasi costruttive: tra il XVI e la fine del XVIII, viene progressivamente occupato da una serie di edifici di servizio, con adeguamento degli ambienti medievali giร  esistenti. Con il decadimento della dinastia dei Falletti, il castello venne abbandonato. Purtroppo, come per molti castelli e costruzioni medievali, la sua sorte รจ davvero incerta: mi auspico che un giorno questo bellissimo fortilizio venga restituito alla collettivitร  restaurato. Nonostante il pessimo stato, il Castello incornicia naturalmente l’ambiente collinare e orna le sue pendici, regalando viste uniche e suggestive.

Dopo aver scattato quale foto, mi dirigo a Barolo, una delle cittadine piรน famose delle Langhe: non ci sono notizie precise sulla nascita di Barolo, benchรฉ la zona fosse abitata in epoca preistorica da tribรน celto-liguri, il primo insediamento effettivo sul territorio รจ di origine barbarica e risalente all’Alto Medioevo. Nel 1250 la famiglia Falletti, acquisรฌ tutti i possedimenti di Barolo dal Comune di Alba. I Falletti erano una potente famiglia di banchieri, esponenti della nuova borghesia, i quali segnarono il destino di Barolo e delle zone circostanti. Intorno al 1300 arrivarono a controllare fino a una cinquantina di feudi piemontesi. Barolo divenne poi un Marchesato nel 1730 e la sua sorte dipese poi dal Regno d’Italia.

 

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Barolo รจ piccola, caratteristica e molto molto carina: le sue viuzze sono abitate da circa 700 abitanti e la fama del vino omonimo porta ogni giorno numerosi turisti a calcare il suo suolo. Quella domenica, con mio sommo piacere, si svolgeva un bel mercato tradizionale di prodotti del luogo: formaggi, salumi, polenta e brasato, miele e lavanda…Ce n’era davvero in abbondanza per tutti! Ovviamente non mi sono fatta sfuggire la possibilitร  di acquistare qualche eccellenza: del miele biologico e alcuni salamini al Barolo…Una bontร  assoluta!

Una visita la merita sicuramente il Castello comunale, di proprietร  ancora oggi dei Falletti ma messo a disposizione della comunitร  grazie all’allestimento del WiMu, il Museo del Vino. Purtroppo io non ho avuto il tempo di visitarlo, ma giร  dall’esterno si percepisce la bellezza di questo luogo.

Soddisfatta delle fotografie scattate al Castello e al Paese, decido di dirigermi a visitare un nuovo Castello, quello di Grinzane Cavour. A pochi chilometri dal Comune di Barolo, Grinzane Cavour mi accoglie con la magnificenza del suo castello. Il nome del borgo rende omaggio dal 1916 allo statista risorgimentale Camillo Benso conte di Cavour, che di Grinzane fu sindaco per diciassette anni: nominato tale nel maggio 1832, a ventidue anni, mantenne la carica fino al febbraio 1849.

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L’imponente maniero di Grinzane Cavour

Il Castello ospita l’enoteca regionale, il Museo Etnografico e l’esposizione dei Cimeli Cavouriani: non potevo perdermi tutte queste bellezze! Il Castello รจ completamente adibito a museo e ad enoteca e ospita anche un ristorante che offre prodotti e piatti tipici.

 

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Numerosi attrezzi storici, ricostruzione di luoghi e parti di botteghe, la camera da letto e studio di Cavour, tutto questo attira fortemente la mia attenzione: tra uno scatto e l’altro, l’emozione e l’euforia sono tante! Da segnalare anche una sezione dedicata alla fotografia: sono esposti alcuni scatti delle Laghe e dei suoi luoghi simbolo, in bianco e nero…Davvero meravigliose!

 

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Uscita dal Castello di Grinzane noto che la luce sta iniziando a diventare fioca ed รจ dunque ora di rientrare a Pavia: questo breve ma intenso tour delle Langhe mi รจ davvero piaciuto. Spero che anche l’Oltrepรฒ Pavese riesca un giorno, come le Langhe, a imporsi sul mercato turistico, data la sua naturale vocazione per la bellezza.

L’escursione in pillole

  • Periodo di viaggio: ottobre
  • Durata: una giornata
  • Difficoltร : 2/5
  • Viaggio organizzato: no
  • Adatto a famiglie e bambini: sรฌ

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