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Acquate

Quel ramo del Lago di Como” – così inizia uno dei più famosi romanzi italiani: I Promessi Sposi, di Alessandro Manzoni. Come molti dei miei lettori sapranno, le vicende di Renzo e Lucia si svolgono soprattutto tra Lecco e Monza, e precisamente ad Acquate, dove tutto iniziò.

Acquate_copertina

La Chiesa di Don Abbondio

Continua dunque la mia scoperta del Lago di Como e delle sue bellezze, in questa rubrica che vuole proprio approfondire la storia dei paesi che si affacciano sul famoso lago: dopo Varenna e Bellagio, ora ci spostiamo proprio ad Acquate.

 

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Acquate è un quartiere della città di Lecco che si trova nella parte nord della città. Le prime notizie di un nucleo originario si hanno già nel 1232, quando già esisteva una chiesa e un centro abitato, un piccolo borgo montano che era un comune autonomo. Con la divisione della Lombardia in province, sotto il dominio austriaco (siamo nel 1786), Acquate fu assegnato alla provincia di Como. Nel 1809, sotto il dominio napoleonico, Acquate divenne frazione di Lecco ed il comune sopravvisse fino al 1923, quando definitivamente venne soppresso e Acquate divenne ciò che è ancora oggi, un quartiere della città di Lecco.

Il quartiere oggi è uno dei più caratteristici della città, proprio perchè il Manzoni decise di ambientarvi il suo romanzo più celebre: ancora oggi, il successo di Acquate e la sua fama si basa proprio sulla storia dello scrittore. Molti luoghi, come la Chiesa di Don Abbondio, la Casa di Lucia e la Salita dei Bravi, possono essere riconosciuti grazie a delle insegne poste dal comune, in un piccolo groviglio di stradine molto caratteristiche. Le altre vie sono state denominate con il nome dei personaggi, come Via Renzo o Via Menico. Il quartiere è inoltre ritenuto il luogo natio dei due protagonisti, appunto Lucia e Renzo.

 

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Ma Acquate non è solo I Promessi Sposi, ma anzi è luogo di tradizioni lontane ma ancora molto sentite, come lo Scigalott d’or, letteralmente la “cicala d’oro” tradotto dal termine lecchese: questa è la fiera del quartiere molto sentita dagli abitanti di Acquate e non solo, che si svolge nel mese di settembre ogni due anni, precisamente negli anni dispari. Il nome deriva da un avvenimento storico: il 6 giugno 1859 Giuseppe Garibaldi si trovava a Lecco per sollevare gli animi e sollecitare gli abitanti per l’unificazione. Gli acquatesi scesero verso Lecco in un folto corteo e con passo marziale arrivarono a sfilare per le vie del borgo prima di giungere in città. Siccome il loro passo era accompagnato da un rumore stridulo e ripetuto dato dagli strumenti di latta che venivano percossi (che ricordava il verso della cicala), gli abitanti di Acquate vennero soprannominati “Scigalott de quà”, ed ecco spiegato l’origine del nome.

La festa comprende varie competizioni ed attività organizzate dalle sei diverse contrade, ovvero:

  • Bassana
  • Colongardo
  • Concezione
  • Poteo
  • Vicinali
  • Zuccarello

Acquate è dunque tutta da scoprire… E da vivere!

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