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New York – Giorno 5

Per il penultimo giorno a New York, non potevo che dedicarmi completamente all’unico e mitico Museo Americano di Storia Naturale: protagonista della fortunata serie di Una Notte al Museo, ma anche scenario del film animato “4 dinosauri a New York” per chi ancora se lo ricorda, questo per me รจ un tempio della conoscenza, il Sacro Graal del Naturalista.

Il museo, fondato nel 1869, รจ composto da numerose aree:

e non basta una giornata per visitarlo tutto per bene: entro tramite l’ingresso della metro alle ore 10:00 circa, ne esco all’orario di chiusura alle 17:45 quasi spinta fuori dalle guardie.

Tutto รจ una meraviglia, tutto ciรฒ che vedo: dai dinosauri, agli habitat ricostruiti, alla mostra tematica sui vulcani, alla sezione sull’antropologia, con tante testimonianze di popoli lontani.

Come Naturalista di mestiere e di fatto, รจ per me un onore fare da guida alle mie compagne di viaggio: iniziando dalle sale paleontologiche, ricopriamo l’evoluzione dei grandi rettili mesozoici, con qualche ospite d’eccezione: il T-Rex la fa da padrone, come re dell’esposizione e del Cretaceo.

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Scheletro di T-Rex.

Ma non mi fermo solo ad ammirare il grande predatore, mi dirigo, passando per i grandi mammiferi del Cenozoico, alla sala degli Adrosauri, i miei dinosauri preferiti: questi bizzarri dinosauri con il becco di anatra erano placidi e tranquilli erbivori, vissuti nel Cretaceo Superiore, l’ultima era dei grandi rettili. Da sempre, da quando ero una bimba, ho amato il Parasaurolophus, il grande dinosauro con la cresta che fungeva da cassa risonanza per comunicare con i propri simili. Ebbene, vedendo il suo cranio ho pianto dalla commozione. Non lo avevo mai visto dal vivo, e vederlo lรฌ, enorme rispetto a me, รจ stata l’emozione piรน forte provata in questo viaggio. Le mie compagne di viaggio mi guardano un po’ svanite, meno che mia zia Franca, che riesce a comprendermi. Niente, le lacrime sono copiose, รจ come se avessi ricevuto una vincita colossale, non so come spiegarlo. Potevo quasi toccarlo, era davvero da lasciare senza fiato.

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La mia emozione davanti al cranio di Parasaurolofo

Mi fermo per piรน di 20 minuti in questa sala, quasi tutti spesi per la mia star ovviamente. Continuo nel giro e appena dopo trovo uno shop del museo: non posso non comprare il pupazzetto del mio Parasaurolofo!

La visita prosegue e mi trattengo ora nella sezione zoologica, con tutti i diorami dei vari biomi e ambienti naturali: la savana, la tundra, e poi la sezione ornitologica, la mia preferita insieme a quella paleontologica e geologica. Tanti bei pennuti per la gioia dei miei occhi, e da buone appassionate di ornitologia, io e mia zia ci intratteniamo almeno un’ora a tentare di riconoscerli tutti: sull’avifauna americana abbiamo qualche lacuna, ma su quella europea รจ difficile battere questo duo! Il resto della compagnia si distacca e ci lascia tra le braccia del sapere: si prosegue, in un vero e proprio labirinto di piani e sale espositive. Non รจ facile orientarci, infatti spesso dobbiamo consultare la mappa: negli USA รจ tutto immenso, anche il museo.

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Diorama con gli struzzi

E’ la volta della parte antropologica, con tante belle testimonianze degli amerindi, che vanno a chiudere il cerchio disegnato con il Museo sulla storia degli Indiani (ne parlo in questo articolo). E poi i popoli arabi, gli Inuit, i copricapi degli Indios. Elencare tutto sarebbe davvero impossibile.

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Maschere tribali

Proseguiamo, verso il planetario interattivo: molto interessante la presentazione all’interno! Da qui, un volo sui pianeti e sulle stelle, per poi passare alla mostra tematica sui vulcani, che affronta in modo semplice e chiaro la vulcanologia come disciplina: fotografie, grafici, strumenti interattivi aiutano la comprensione, insieme a video e a testimonianze audio di chi รจ sopravvissuto ai grandi disastri provicati dai vulcani, come l’eruzione del Monte Sant’Elena: da brividi come la nostra Terra sia meravigliosa ma, al tempo stesso, spietata.

L’ultima sezione rimasta รจ quella mineralogica, non meno bella: qui mia zia mi definisce “rullo compressore parte terza”…Non รจ difficile capire il perchรจ!

Purtroppo, รจ ora di uscire perchรจ il museo sta per chiudere. Di sicuro la visita avrebbe richiesto almeno altre 4 o 5 ore per essere ritenersi completa. Dispiaciute di non poterci ritornare presto, siamo comunque soddisfatte della nostra splendida visita durata un giorno intero. Concludiamo la giornata con una bella passeggiata al Central Park, facendo un po’ di Birdwatching: i cardinali rossi non si fanno di certo desiderare!

Per leggere gli altri giorni del diario:

Giorno 6

Commenti

  • 10 Marzo 2017

    Qualcuno ha girato una Notte al museo…tu l’hai girato in un giorno!!!

    Rispondi
  • Libera
    3 Settembre 2023

    Ho inserito questo museo di Storia Naturale nel mio itinerario di viaggio a New York e non ne sono rimasta affatto delusa. Penso sia un must per chi visita la Grande Mela.

    Rispondi
      • Libera
        10 Aprile 2024

        Il film penso che abbia consacrato qualcosa di giร  incredibilmente iconico di suo. Dopo la visita poi, la passeggiatina a Central Park รจ d’obbligo.

        Rispondi
  • 26 Settembre 2023

    Il museo di storia naturale di New York mi รจ piaciuto moltissimo, non so piรน quanto tempo ci siamo stati dentro scattando milioni di foto. E’ splendido, e dopo essere stato il set del film con Ben Stiller รจ diventato famosissimo!

    Rispondi

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